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DEFINIZIONE DELLA TRAGEDIA
La tragedia dunque è imitazione di un'azione seria e compiuta, di un certo sviluppo, in un linguaggio ornato di volta in volta da ciascuno degli abbellimenti nelle sue parti, di persone che agiscono e non in forma narrativa, che attraverso scene di compassione e di paura porta alla purificazione da siffatte passioni. Io dico linguaggio abbellito quello che ha cadenza, equilibrio e musicalità, e dico di varie specie di abbellimenti, in quanto alcune parti sono espresse col metro, altre invece anche col canto. Ora, poiché effettuano l'imitazione persone che agiscono direttamente, anzitutto l'ornamento della scena sarebbe una parte necessaria della tragedia e poi la composizione musicale e la recitazione; con questi mezzi infatti operano l'imitazione. Dico poi recitazione solo l' insieme dei versi, composizione musicale ciò che mostra con chiarezza tutta la sua forza; la tragedia poi è imitazione di un'azione e viene rappresentata da persone che operano, che necessariamente devono avere certe qualità di carattere e di idea; per questo infatti diciamo che anche le azioni sono di un certo modo, poiché due sono le cause naturali delle azioni, il pensiero e il carattere, e secondo le azioni stesse tutti sono fortunati o sfortunati; così appunto il mito è l' imitazione dell'azione; infatti chiamo mito l' insieme delle azioni, caratteri ciò per cui diciamo che i personaggi hanno certe doti, pensiero infine quello con cui parlando rivelano qualcosa di particolare o anche dicono una verità generale.
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