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Tre termini: realismo,naturalismo,verismo
Realismo
Letteratura che cerca di presentare la situazione descritta in modo oggettivo
Promessi sposi
Ambientò la vicenda nel 1678 e viene consolidata ,resa realista da dei fatti veramente accaduti e l'autore fa una ricerc 212b11c a approfondita sulle vicende storiche accadute prima di scrivere il romanzo.
Anche i nomi Renzo e Lucia sono dei nomi comuni del tempo
Vicende come quella di Geltrude, delle bambine obbligate a farsi monache era una situazione comune di quel tempo
Il romanzo di Manzoni però non è oggettivo
Perché Manzoni interviene nelle vicende storiche raccontate con giudizi e descrizioni personali
Inserisce in oltre personaggi storici: Federico Bon Romeo
La vicenda dice Manzoni è verosimile
Lo storico si interessa della realtà
Il letterato parte dal documento storico ma ci ricava creando una vicenda verosimile.
Naturalismo
La sua origine deriva da una teoria filosofia nata in Francia nel 1930 ed è la filosofia del positivismo. Questa teoria è legata allo sviluppo economico e sociale del tempo e si può allacciare a idee illuministiche.
L'illuminismo fiducia nella ragione e nel progresso indefinito
Positivismo idea positiva del futuro idea che gli strumenti scientifici e tecnologici portino l'umanità in un miglioramento illimitato
Illuminismo fiducia nella ragione
Positivismo fiducia sui figli della ragione ( scienza e tecnologia)
Il positivismo porta avanti una concezione che spiega come tutti i fenomeni che avvengono nel mondo si possano spiegare attraverso la comprensione di forze che muovono questi elementi.
L'idea di fondo è che tutto si può spiegare attraverso reazione e composizione di elementi chimici,biologici o fisici e tutta la realtà è sottoposta a leggi immutabili, gran parte di queste leggi devono ancora essere scoperte ma esistono.
Da questi concetti materiali prende spunto la letteratura portando queste idee nel campo letterario, e dimostra come vizi e virtù di un uomo possono essere causati da elementi ben precisi. Per esempio il vizio del bere è causato magari da vari elementi: il padre ubriacone, dove vive, il momento storico in cui vive.
In generale la causa di certi virtù e vizzi è causata principalmente da tre elementi:
Cause genetiche
Dove vive la persona
In quale contesto storico vive
Lo scrittore che vuole fare lo scienziato presenterà allora personaggi e vicende con atteggiamento oggettivo, di distacco, senza interagire con i fatti e senza commenti personali. E come scopo del racconto vuole trovare una spiegazione scientifica di certi atteggiamenti o fatti.
Nel '800 nacque l'impersonalità del poeta
Naturalismo movimento francese
Francia paese industrializzato
Nel 1870 sta vivendo il momento storico che l'Inghilterra aveva vissuto 60 anni prima cioè la rivoluzione industriale.
Da un lato:
Dall'altro
In questa fase lo scrittore guarda la realtà economica e ambientale. E vede una società basata sul carbone come principale combustibile, che colora con la sua polvere nera gli edifici e le case attorno alle fabbriche e alle cave. Inoltre gli operai lavorano 6 giorni su 7 per 12-13 ore al giorno e l'unica libertà che possono prendersi è dopo aver ricevuto la paga di andare a bere e a ubriacarsi in osteria. La casa dove vivono la maggior parte degli operai è piccolissima e devono convivere in 6 persone per stanza. Questa situazione anche poco igienica porta a numerose malattie soprattutto polmonari.
Uno dei più famosi scrittori che raccontò queste situazioni fu Emil Zola
Era uno scrittore naturalista che presenta questa realtà con grande attenzione ed è la prima volta che le classi più umili diventano soggetti a racconti letterari.
Zola inoltre vuole raggiungere uno scopo politico: dice che ha il dovere e l'obbligo di analizzare soprattutto gli elementi negativi cercando le cause di questi elementi per offrire alla politica un quadro oggettivo ed esauriente per esaminarli ed intervenire.
1° lettura pag 131
è un opera non apprezzata anche se lo scrittore dice che l'opera non è affatto male, descrive una vicenda in cui una donna sta tradendo il proprio marito sempre usando il modo oggettivo.
Sottolinea come lo scrittore deve porsi alla realtà usando il modo oggettivo di raccontare i fatti, dall'altro la critica dice che questo tipo di scrittura toglie allo scrittore una grande qualità: la fantasia nel elaborare anche di fatti accaduti per rendere piacevole e intrigante la lettura.
Questi romanzi sono indirizzati alla borghesia soprattutto femminile e insieme ai romanzi si cominciano a trovare le prime riviste femminili che trattano soprattutto argomenti di moda(francese) e cucina e nacquero le prime pubblicità.
Insieme a queste nacquero anche i romanzi rosa appunto per il cliente femminile.
2° opera
tratta della differenza tra le varie classi sociali viste dal popolo e mette in risalto come il mercato è diventato qualcosa di fondamentale per la società.
Decadentismo
Uno dei primi scrittori decadentisti è stato Dannunzio che cerca dei fatti negativi e racconta le malattie filo per segno.
Zolà
Inizialmente
Viene preso a modello per alcuni pensatori di sinistra
Ma nessuno capisce veramente Zola, le cose cambiano quando un meridionale (Capuana) si trasferisce a Milano e comincia a parlare di Zola non in modo politico o sociale ma parla di un innovatore letterario e cosa ha fatto di nuovo nella sua scrittura. E queste idee saranno estese successivamente con l'aiuto di Verga. Il naturalismo da questi due autori viene proposto ed analizzato per gli aspetti letterari. E inoltre non possono criticare Zola che parla di industrializzazione e i problemi di quest'ultima perché in Italia non c'era niente di tutto questo. In Italia infatti ci sono solo quasi esclusivamente contadini. E gli attori italiani infatti di quel periodo si ispirano infatti a personaggi soprattutto contadini.
La differenza tra Zola e verga:
Zola vede la scrittura come uno stimolo per i politici
verga vede la società come qualcosa di statico e che se si cerca di cambiare qualcosa in meglio si va in peggio.
La tecnica narrativa di Verga
Verga rappresenta delle cose che possono essere situazioni morbose come la visita di quasi tutto il paese dai malavoglia in un modo quasi normale. Gli ospiti che sono andati a trovarli parlano di tutto al di fuori del vero motivo per cui si sono incontrati cioè la morte del malavoglia, rappresenta questo fatto come una cosa normale, la cosa anormale sono i sentimenti di dolore dei malavoglia.
Il secondo brano sempre dei malavoglia
Questo brano parla della casa dei malavoglia, e i sentimenti che essa trasmette, i malavoglia la vedono vuota e si sentono delusi, affranti. In casa c'era già zio Crocifisso che stava pesando come sistemarla per i nuovi inquilini. I malavoglia non si faranno più vedere in paese nemmeno per andare a messa e se ne andranno di notte, peggio dei delinquenti.
Il terzo brano
Alessi ritorna nella casa che avevano perso e insieme a lui era andata a vivere la sorella Mena. Ntoni ad un certo punto fa ritorno nella casa dai due fratelli per vedere come stiano, ma decide di ripartire perché non viene visto di buon occhio. Ntoni infatti va a fare il servizio militare a Napoli, una grande città piena di vita e tornando in quel paesino si sente sperduto e preso da u colpo di matto uccide un doganiere e finisce in galera.
Il verismo
Verga non riprende l'idea del progresso ma anzi dato che è un conservatore non potrà mai venere nel futuro come qualcosa di positivo. Dal naturalismo riprende:
Con il rossomalperlo, che è il primo romanzo di una serie, racconta la storia di un ragazzo rosso e quindi cattivo, ovviamente Verga non direbbe mai una cosa del genere di una persona ma la vede dal punto di vista dei personaggi della storia. Il lettore inoltre al contrario di Manzoni non conosce molto dei personaggi e si trova catapultato nella loro realtà. Il linguaggio inoltre è povero e spoglio e punteggiato di modi di dire e proverbi perché dice che è una verità tramandata che non cambia nel tempo
La società umana è dominata dal meccanismo per la lotta alla vita un meccanismo nel quale il più forte schiaccia sempre il più debole. Inoltre la letteratura non può cambiare la realtà ma può solo raffigurarla senza "passione".
Differenza tra l'impersonalità di Zola e di Verga
Zola definisce l'impersonalità come un distacco dello "scienziato" che si allontana dall'oggetto per osservarlo dall'esterno e dall'alto. Per Verga invece significa immergersi nell'oggetto. Queste due tecniche narrative rappresentano due ideologie completamente diverse dei due autori.
Verga decide di scrivere una serie di romanzi per rappresentare tutte le classi sociali: dai ceti popolari alla borghesia di provincia all'aristocrazia. Ma non intende rappresentarla dal punto di vista dei vincitori ma dal punto di vista dei vinti. La prima rappresentazione è quella dei malavoglia, che rappresentano un mondo primordiale con valori semplici.
Verga va verso un verismo pessimista cioè dice che il mondo non è un mondo che scompare ma è un mondo mitico mai esistito.
Dal preverista al verista
I romanzi prima del verismo sono dei romanzi che seguono la moda del tempo cioè contengono storie amorose.
Verga pubblicò un bozzetto di vita siciliana intitolato "nedda" che racchiude i primi cambiamenti di Verga verso il verismo, infatti ha più attenzione per le classi sociali più umili e i loro problemi con la società.
Anche se il primo racconto Verista è stato rossomalpelo, aveva due caratteristiche fondamentali:
In quel tempo ci furono anche dei parlamentari che andarono nei campi a vedere la situazione e emisero un resoconto: la situazione era disastrosa, ma mancarono le azioni concrete per migliorarla.
La roba
Al suo interno formato da due facce:
da un lato il desiderio di ricchezze e dall'altro il desiderio di valori profondi(figlia).
In molte occasioni si vide questo contrasto e molte volte sacrifica i propri sentimenti. Per esempio decide di sposare una nobile al posto di sposare una donna povera di cui era innamorato e aveva avuto due figli.
Questo romanzo mette in evidenzia che "la roba" cioè le cose materiali diventano come una specie di religione per l'uomo. E per questa "malattia" non c'è rimedio anzi si andrà sempre più verso le cose materiali e quindi al consumismo.
Il Decadentismo
È un movimento legato agli ambienti parigini e viene usato in alcuni giornali. Successivamente si espande in tutta Europa.
Elementi chiave:
Il decadente ritiene che la ragione e la scienza non possano dare la vera conoscenza del reale perché la sua vera essenza è al di là delle cose in un qualcosa di mistico ed enigmatico. L'anima decadente è perciò sempre protesa verso del mistero che è dentro la realtà visibile.
Buona parte della cultura decadente si ha sotto l'insegna del sadismo e del masochismo. In queste due fantasie perverse di lussuria e crudeltà raffinata si ricerca il nuovo e inaudito per non cadere nella noia. La nevrosi è un'altra malattia che segna il decadentismo e spesso viene tematizzata anche nei romanzi. Anche la malattia stessa viene vista come una grazia che distingue i decadentisti dal resto del popolo.
Tipi di decadenti:
Principali figure del decadentismo:
Nasce un nuovo tipo di romanzo il romanzo psicologico.
Gabriele d'Annunzio
Secondo l'estitismo bisognava fare della vita un'opera d'arte, infatti egli fu alla ricerca di questo obbiettivo. Era un uomo estroverso che amava fare esibizioni clamorose e scandali per mettersi in primo piano nell'attenzione pubblica.
Nice
Nice è un romantico-decadente, che dà una sua interpretazione a dei pensieri di filosofi antichi: il mondo per Nice è diviso in due parti l'apparenza e la realtà che si vede, illusoria. Poi c'è la vera realtà, quella nascosta, dietro a veli e a sogni. Il mondo non a nessuna razionalità, c'è solo il caos, ci sono due modi di scappare:
Oppure accettare l'irrazionalità esaltando la vita. Quindi l'uomo stesso diventa una via di mezzo tra il caos e il super uomo.
Nelle opere di Nice ci sono due personaggi principali: Dioniso(Bacco) e Zalatrusta.
Dioniso è il dio greco dell'accettazione della vitalità umana, invece Zalatrusta è l'interpretatore di ciò che Dioniso vuole dire.
Nice vuole trasformare i valori, capovolgerli. Si scaglia contro il perdono e il porgere l'altra guancia. L'uomo Dionisiaco deve tendere a nuovi valori, la gioia, la fierezza, l'amore sessuale, la volontà forte e il desiderio di potenza e dice che le antiche virtù non sono virtù. La virtù è tutto ciò che è passione per la vita senza limiti e blocchi. Dioniso si compiace di tutto ciò che è malvagio: la distruzione, la malvagità, viene vista come una espressione dell'energia vitale. La scienza adora la verità oggettiva come fosse un dio e come la fede dice che c'è un mondo perfetto al di là anche la scinda dice che c'è un altro mondo.
Il superuomo: accetta la vita com'è e l'uomo normale è il collegamento tra la bestia e il superuomo.
Giovanni Pascoli
Giovanni Pascoli nacque il 31 dicembre 1855 in una famiglia borghese, il nucleo famigliare era composto da ben 10 fratelli. La visione serena di questo nucleo viene sconvolta da una tragedia nella quale il padre viene ucciso a fucilate, ma i sicari e mandanti non furono mai trovati. La morte del padre creò difficoltà economiche alla famiglia che si dovette spostare in un altro paese. Successivamente in pochi anni morirono la madre e tre fratelli. Queste morti colpirono molto Pascoli legandolo al nido della famiglia come una cosa ossessiva. Successivamente Pascoli partecipò a manifestazioni contro il governo dove venne anche arrestato e passo alcuni mesi in carcere. Venne segnato dall'esperienza e diede l'addio alla politica militare che riprenderà solo poco prima di morire. Pascoli desidera avere un "nido" tutto suo dove poter esercitare la funzione di padre, ma il legame ossessivo con il nido infantile rende impossibile la realizzazione del sogno. Quando una delle due sorelle di Pascoli si sposa, Ida, Pascoli lo prende come un tradimento del nido infantile e entra in una serie di crisi depressive. Dopo alcuni anni si trasferisce in campagna perché non sopporta la vita cittadina di cui ne aveva orrore, conducendo una vita apparentemente serena ma angosciata dalla paura ossessiva della morte. Da poeta schiavo e chiuso decide di diventare un divulgatore di ideologie e miti. Per rendere ancora più concreto questo suo compito fece una serie di discorsi pubblici tra i quali il più famoso è la grande proletaria si è mossa, fatto il 26 novembre 1911 per celebrare la guerra in Libia. Morì a Bologna il 6 aprile 1912 per un cancro allo stomaco.
Le opere
La formazione di pascoli fu inizialmente positivista, usa la nomenclatura ornitologica e botanica, anche se in pascoli si riflette la crisi scientifica tendendo a forme spirituali e idealiste. Oltre ai confini limitati dell'indagine scientifica si apre l'ignoto, il mistero, l'inconoscibile. Il mondo per pascoli appare frantumato disgregato e gli oggetti materiali hanno un fortissimo significato non come una visione materialista ma per le valenze illusorie che ne scorge, come per la precisione botanica assume delle ben diverse valenze: il termine preciso diviene come una formula magica che permette di andare al cuore della realtà. Il mondo, per Pascoli, viene visto attraverso il velo del sogno e perde ogni consistenza oggettiva, le cose sfumano le una sulle altre. La conoscenza del mondo avviene attraverso strumenti interpretativi non razionali e la sfera dell'io si confonde con la realtà oggettiva. In definitiva la visione del mondo pascoliana si colloca a buon diritto entro la cultura decadente.
L'idea centrale è che il poeta coincide con il fanciullo che sopravvive al fondo di ogni uomo: un fanciullo che vede tutte le cose come per la prima volta, il poeta fanciullo deve saper andare all'intimo delle cose scoprendole nella loro freschezza. Il poeta in definitiva si può definire quindi un veggente, cioè dotato di una vista più acuta di quella degli uomini comuni, colui che può attingere nell'ignoto, esplorare il mistero. Per pascoli la poesia non deve avere fini pratici, la poesia deve essere pura, assolutamente spontanea e disinteressata. Nella poesia pura del fanciullo per pascoli, un'utopia umanitaria che invita all'affratellamento di tutti gli uomini. Questo rifiuto della lotta tra le classi, Pascoli ripudia il principio aristocratico del classicismo e si propone sia cantore delle classi più umili sia celebratore delle glorie nazionali e dei miti. Pascoli è convinto delle idee socialiste anche se non del socialismo marxista. Vede nel mondo dei piccoli proprietari agricoli u mondo sereno e saggio, che difende i valori fondamentali della famiglia. E quindi arriva ad ammettere la legittimità della guerra per dar lavoro alle famiglie più povere.
Poeta vate: colui che faceva vedere la realtà e conduceva il mondo.
Poeta veggente: colui che è più acuto e riesce a cogliere ciò che è misterioso.
X agosto. (Giovanni Pascoli)
L'ASSIUOLO
Novembre
Qual è il tema fondamentale della lirica, scritta in occasione del matrimonio dell'amico?
Quali sensazioni e impressioni vuole suggerire?
Ci sono metafore significative? Di che tipo? E cosa stanno a significare?
C'è ricorso al simbolismo? Con quale funzione?
ANALISI DEL TESTO:
Quale rapporto esiste tra i primi due versi e gli altri di ogni strofa?
La lirica comincia con la congiunzione "e". Quale valore assume, a tuo avviso, la congiunzione?
Cosa suggerisce il verbo "bisbiglia" riferito ad una casa?
Evidenziate le sinestesie presenti nella lirica.
"Sotto l'ali dormono i nidi" che valore assume il termine nido? Può essere contrapposto a casa? E perché?
Quali aspetti della sensualità vengono evidenziati nella lirica?
I sensi maggiormente evidenziati sono l'udito e l'olfatto, come per esempio il rumore proveniente dalla casa, l'esalazione del profumo di fragole rosse e l'odore di gelsomini schiusi portato dal vento
APPROFONDIMENTI:
Riflettere sul significato del nido nella poesia del Pascoli con precisi riferimenti ad altre opere lette dell'autore.
Contestualizzate il testo in rapporto alla cultura del decadentismo.
La poesia "Gelsomino notturno" fu composta da G. Pascoli, dopo lunga gestazione e tormentata vicenda di varianti, per le nozze dell'amico Raffaele Briganti e vi è adombrato il tema dell'unione dei due sposi e del conseguente germogliare di una nuova vita.
Parafrasi
Analisi e commento
Da un punto di vista metrico la lirica è composta di sei quartine di versi novenari a rima alternata. "Va sottolineata la differenza di ritmo che si instaura tra i versi che pure sono uguali (novenari); in ogni strofe i primi due novenari hanno un ritmo incalzante, concitato, ascendente, con quell'impennata prodotta soprattutto dall'accento sulla seconda sillaba e poi sulla quinta e sull'ottava. Gli ultimi due sono caratterizzati da un ritmo discendente, fortemente pausato nel mezzo con accento sulla terza, quinta e ottava sillaba. A proposito di questa alternanza ritmica il Vicinelli ha osservato che "nella movenza impennata dei primi due versi Il Pascoli ha rinvenuto il grafico, l'immediata significazione musicale dell'aggressività con cui la natura e la notte stringono l'assedio dei loro inviti d'amore. Negli ultimi due con quel gorgo lento che la sosta centrale produce ha trasfuso un crollare smemorato e blando." (Guglielmino /Grosser, Il sistema letterario ,ed Principato , Milano 19939.
Il poeta, immerso in un'atmosfera di trepidazione e indefinibile smarrimento coglie il mistero che palpita nelle piccole cose della natura. Si accorge che la notte, quando tutto intorno è pace e silenzio, vi sono fiori che si aprono e farfalle che volano. Una vita inizia quando la vita consueta cessa. L'ora della vita notturna è anche un'ora di malinconia per il poeta che pensa ai suoi morti. Da un ossimoro, da una compresenza di termini antitetici, prende avvio, secondo Pazzaglia, la lirica, in cui i simboli di morte si rovesciano in simboli di vita come nel verso "nasce l'erba sopra le fosse"Avvolge la notte un senso di silenzio, cui si contrappone il misterioso agitarsi della vita "là" nella casa: Il bisbiglio desta fascino e curiosità: "è indice di una presenza umana che si accorda con l'atmosfera di arcani silenzi e di attese della lirica" (Guglielmino /Grosser, op cit.)
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