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IL SISTEMA FINANZIARIO - Innovazione finanziaria - Teoria di Ribsinsky

ragioneria



IL SISTEMA FINANZIARIO


Il sistema finanziario è l'insieme di elementi che serve a trasferire disponibilità finanziarie da un soggetto ad un altro.

I soggetti sono le unità in surplus e quelle in deficit.


Ricchezza finanziaria: sono i c/c, i BOT, i titoli: Sono quegli strumenti che sono iscritti nell'attivo dello SP di qualcuno e nel passivo dello SP di qualcun'altro.

Es.:





Surplus è il risparmio dato da Y-C

Deficit è dato da S-Y


Una unità si trova in surplus o deficit a seconda del segno del saldo del conto finanziario:


Se saldo > 0 si ha surplus

Se saldo < 0 si ha deficit


Il sistema finanziario è composto da Intermediari, Strumenti, Modalità, Norme, Infrastrutture.

La diversa combinazione di questi elementi crea diversi mercati.


Trasferimenti


Il trasferimento delle risorse finanziarie può avvenire in vari modi:


CREDITO DIRETTO: tra le unità in surplus e quelle in deficit senza intermediari.










Presenta però problemi per:

Rischio di solvibilità

Problemi a trovare la controparte in coincidenze temporali e di ammontare


Ha il vantaggio di annullare i costi di transazione.




CREDITO INDIRETTO: si frappone un intermediario tra le unità in deficit e quelle in surplus










Vantaggi:

non c'è il problema della ricerca della controparte

il rischio è quasi nullo perché la forte asimmetria informativa viene moderata dall'intermediario

non ci sono problemi di controparte, per tempi e importi

Svantaggi:

Costo elevato

Innovazione finanziaria


Prima teoria


Il sistema finanziario: Genera risorse finanziarie a titolo di debito o di credito

Migliora il grado di liquidità del sistema

Ridistribuisce e trasferisce il rischio


E' quindi da questi tre punti che si giudica il livello di efficienza di un sistema finanziario.

Gli strumenti finanziari innovativi sono quindi quelli che cercano di migliorare l'efficienza agendo su uno dei tre punti citati. Abbiamo:


credit/equity generating instruments

ne sono es. il tasso indicizzato sulle obbligazioni pubbliche


liquidity enhanching instruments

es.: la titolarizzazione degli attivi che ha dato la possibilità di creare liquidità da uno strumento che generalmente non ne disponeva


risk-trasferring instruments

ne sono es. gli strumenti derivati.



Seconda teoria


REGULATORY DIALECTIC (KANE, EISENDEIS):si pone l'accento sulla vigilanza: la necessità primaria è quella di rispondere agli obblighi di vigilanza.


Sono quindi STRUMENTI INNOVATIVI tutti quelli che cercano e riescono ad eludere gli obblighi di vigilanza.

Teoria di Ribsinsky


Ha analizzato l'evoluzione dei sistemi finanziari individuando tre fasi.


1:BANK ORIENTED STAGE, sono i sistemi finanziari Meno evoluti e si basano solo sulle banche


Unità in surplus, unità in deficit e banche. I sistema è chiuso


 







2:MARKET ORIENTED STAGE: nascono gli strumenti finanziari


Il sistema è più aperto: oltre alle banche ci sono gli AIF altri intermediari finanziari; si ha l'apertura verso il mercato dei capitali


 







3:TRONGLY MARKET ORIENTED STAGE: I SISTEMI FINANZIARI SI BASANO SOLO SUL MERCATO DEI CAPITALI


Il mercato è ancora più aperto. Aumenta il numero degli intermediari finanziari.


 







Nella fase 1 gli strumenti sono: mutui e prestiti in generale. Si parla di prestiti in Pool quando un affidamento e quindi un prestito di importo troppo elevato viene diviso tra più banche al fine di diversificare il rischio. Si parla di fidi multipli quando un cliente ottiene diversi fidi da diverse banche.

Nella fase 2 si passa al mercato dei capitali. Si parla di BACKUP FACILITIES , cioè le imprese possono emettere obbligazioni. Ci sono dei vincoli: le banche organizzano le emissioni, e si impegnano ad acquistare le quote non piazzate. Gli AIF sono agli inizi e sono costituiti da SIM, società di leasing, factoring e assicurazioni.

Nella fase 3 sparisce il bisogno di intermediazione delle banche che invece forniscono servizi di consulenza e assistenza. Si ritorna verso una forma di credito diretto dove gli intermediari hanno la funzione di gestire e garantire il credito. Non esiste più la funzione creditizia.

Aspetti normativi


Dlg. 385/93 T.U.Banche, ha la funzione di:

recepisce le norme europee

raccoglie tutte le norme che si erano stratificate e si pone quindi come legge quadro


Art 10 e 11

CONCETTO DI ATTIVITÀ BANCARIA : La raccolta del risparmio tra il pubblico e l'esercizio del credito costituiscono l'attività bancaria. Essa ha carattere di impresa.

E' solo la banca che può eseguire contemporaneamente la raccolta e l'esercizio del credito; gli AIF possono fare solo una delle due cose.


ART 11 comma 1

RACCOLTA DEL RISPARMIO: è l'acquisizione dio fondi con obbligo di rimborso sia sotto forma di depositi sia sotto altre forme.


Riconosciamo quindi come caratteri della raccolta:

la racc. avviene tra il pubblico sotto forma standardizzata e tra numerosi investitori

esiste l'obbligo di rimborso

il mezzo è costituito dai depositi e altre forme


ESERCIZIO DEL CREDITO: non è definito da un particolare articolo ma possiamo caratterizzarlo come:

tutte le forme di prestito in forma estesa

sono escluse alcune forme specificate(fondi comuni che sono riservati agli AIF)

può essere anche non monetario ad es. i crediti di firma

esistono forme ibride come il leasing


ART 10 comma 2

L'esercizio dell'attività bancaria è riservato alle banche.


Comma 3

Le banche esercitano oltre all'attività bancaria ogni altra forma di attività finanziaria secondo le discipline proprie di ciascuna nonché attività connesse o strumentali. Sono salve le riserve di attività previste dalla legge.


Il punto di passaggio tra TUBanche e TUFinanaza sono gli art 106 e 107 che parlano degli intermediari finanziari non bancari come le Soc. di leasing o di factoring.


Il TUFinanze regolamenta i SERVIZI DI INVESTIMENTO e LA GESTIONE COLLETTIVA DEL RISPARMIO



SERVIZI DI INVESTIMENTO:


Sono istituiti per migliorare la sicurezza, la stabilità la performance e si basano sulla trasparenza delle operazioni. Oggetto di tali servizi sono gli strumenti finanziari elencati nel decreto Eurosim. Gli strumenti di pagamento sono considerati strumenti finanziari. Tali servizi sono riservati a SIM e Banche



NEGOZIAZIONE:

per conto proprio sono riservate a imprese di inv. e banche

per conto terzi sono riservati a banche, imp. di inv. e ag. di cambio


COLLOCAMENTO:

il collocamento dei serv. di inv. può essere esercitato da banche, imp. di inv. , interm. finan. e ag. di cambio.


GESTIONE su base individuale(personalizzata) e per conto terzi può essere fatta da banche, ag. di cambio, Soc. gest. risp..


Le imprese di investimento sono una forma di tipo europeo mentre le SIM sono tipicamente una forma italiana




GESTIONE COLLETTIVA DEL RISPARMIO.


È riservata alle Soc. di gestione e alle SICAV, quindi se le banche vogliono svolgere tali attività lo devono fare tramite questi soggetti.


Attività:

Promozione, istituzione e organizzazione di fondi comuni di investimento

Gestione del patrimonio degli organismi di gestione


Le SICAV possono gestire il loro patrimonio

Le Soc. di gest. possono gestire un fondo comune o il patrimonio di una SICAV ed inoltre può gestire su base individuale un portafoglio per la costituzione di un fondo pensione.





I MERCATI FINANZIARI


All'interno del sistema finanziario si possono distinguere vari mercati:


MERCATO DEL CREDITO: banche e AIF. L'autorità predisposta al controllo è la Banca Centrale

MERCATO DEI CAPITALI ( o di borsa): Riservato a SIM, SICAV, imp. inv., banche; controllano la BI e la CONSOB

MERCATO ASSICURATIVO E MERCATO DEI FONDI PENSIONE: è riservato al mercato degli investitori istituzionali

MERCATO VALUTARIO: banche, banca centrale e poste.





GLI INTERMEDIARI BANCARI:


hanno le seguenti funzioni:

creditizia

prestazione servizi

monetaria

trasmissione degli impulsi di politica monetaria

Le ultime due funzioni sono quelle che distinguono gli intermediari bancari da quelli finanziari.


La funzione monetaria viene esplicitata in due modi:

Trasferimento di moneta

Creazione di moneta






Politica monetaria


La Politica Monetaria è costituita da tutte quelle azioni poste in essere dalla banca centrale per raggiungere obiettivi monetari tenendo sotto controllo la moneta, il credito e i tassi di interesse. Le finalità coincidono quindi con quelle di politica economica. Poiché l'inflazione nel m-l periodo è soprattutto un fenomeno monetario, il primo degli obiettivi è il controllo della crescita dei prezzi. IN seguito al trattato di MAASTRICHT nel 1981 è stata decretata l'autonomia della BC dal Tesoro che per collocare i suoi titoli può contare solo sul mercato..

Le banche sono il canale attraverso cui la BC riesce a recepire i bisogni e a dettare gli impulsi al mercato.

Le funzioni della moneta sono:

unità di conto, su cui influisce la politica monetaria

riserva di valore , gestita soprattutto dal sistema di vigilanza

strumento di pagamento, inserito nel sistema dei pagamenti



IL MOLTIPLICATORE DEI DEPOSITI

Definiamo:

Base monetaria = circolante + riserve bancarie

Stock di moneta = circolante + assegni bancari e postali + c/c bancari e postali + assegni circolari e vaglia cambiari (M1) ++ conti di deposito + depositi a risparmio + libretti postali (M2) ++ buoni postali fruttiferi + BOT + buoni del tesoro + altre forme liquidabili (M3)













Per creare una lira di moneta ne basta una parte minore di riserva.


STRUMENTI

OBIETTIVI OPERATIVI

OBIETTIVI INTERMEDI

OBIETTIVI FINALI

Amministrativi:

ROB e Tasso di sconto

(sono imposti dalla BI)


Negoziali: (determinati dal rapporto con il mercato) rifinanziamento e operazioni di mercato aperto. Fondamentalmente i tassi di sconto


Base monetaria




Tassi del mercato monetario


Moneta


Credito


Tassi di interesse

Prezzi

Cambi

Reddito

Occupazione



In Italia la divulgazione degli obiettivi intermedi avviene con la "Relazione Previsionale e Programmatica" redatta entro la fine di settembre di ogni anno.


I meccanismi di trasmissione della politica Monetaria sono:

Spesa

Consumi

Investimenti


 


Moneta: variando M varia 'i'

il tasso di interesse reale variano:


Lo stock monetario viene modificato attraverso le operazioni di mercato aperto



Credito: variando le Attività Bancarie si modificano le politiche dei prestiti e quindi i consumi e gli investimenti. La modifica del credito viene attuata variando le poste soggette al vincolo di ROB o almeno variandone la percentuale soggetta a ROB. L'indipendenza del livello creditizio dalle politiche puramente monetarie è possibile in quei casi in cui le banche possono essere neutrali a variazioni nei tassi di interesse di mercato, conservando una certa autonomia nei tassi dell'interbancario.



GLI STRUMENTI DELLA BC


La BC può:

Variare il tasso ufficiale di sconto

Variare la base monetaria

Modificare l'attività bancaria modificando il massimale sui prestiti e i vincoli di portafoglio. Questi strumenti non vengono più utilizzati a seguito del cambiamento delle politiche di vigilanza


Operazioni di rifinanziamento.

Anticipazione su titoli:

A scadenza ordinaria: ha scadenza di quattro mesi, rinnovabile; il tasso applicato è quello di sconto TUS.

A scadenza fissa: per fabbisogni di brevissimo periodo, da 1 a 32 giorni. Rappresenta un forma di finanziamento per liquidità di ultima istanza; viene utilizzato dalle banche più grandi.

Risconto.

PCT

Il controllo della Base monetaria avviene attraverso il controllo dei cambi ove possibile, compravendita di titoli del tesoro e operazioni di rifinanziamento per le banche (nel breve periodo). Attraverso le banche si possono effettuare operazioni di rifinanziamento, op. di mercato aperto , operazioni sulla ROB.



Tabella Tipologia dei depositi interbancari trattati sul mercato interbancario dei depositi

Deposito Durata Regolamento

Overnight   1 giorno Stesso giorno

Tomorrow-next 1 giorno Giorno successivo

Spot-next 1 giorno Due giorni dopo

Call-money (*) Subordinata al preavviso Due giorni dopo

di 2 giorni lavorativi

Depositi a tempo i e 2 settimane Due giorni dopo

1,2, 3, 6, 9,12 mesi

Depositi vincolati a giorni Minore o uguale a Stesso giorno

2 settimane

Depositi differiti 1 e 2 settimane Differito

1,2, 3, 6, 9,12 mesi


(*)Per questi depositi la liquidazione degli interessi avviene a fine anno.


Mentre prima erano i tassi d'asta dei BOT a definire quelli interbancari ora sono quelli interbancari a definire il rendimento dei BOT; tutti gli altri titoli del tesoro si basano poi sul rendimento dei BOT.



Operazioni di rifinanziamento:


RISCONTO: è la possibilità per le banche di ottenere liquidità facendosi scontare degli effetti dalla BC. Oggi si scontano solo le cambiali agrarie. Il costo di questo tip di rifinanziamento è il tasso ufficiale di sconto.


ANTICIPAZIONE: è sempre una forma di finanziamento tra banche e BC.

ORDINARIA: è concessa per un periodo prefissato ma è rinnovabile

A SCADENZA, ha una scadenza brevissima.

L'ant. ordinaria è rivolta al sistema mentre quella a scadenza è rivolta ad una singola banca ed ha un costo superiore all'altra.


OPERAZIONI DI MERCATO APERTO


Sono effettuate soprattutto attraverso operazioni di PCT pronto contro termine. Questa op. ha due fasi.

Nella prima fase la BC acquista a pronti in pacchetto di titoli e cede quindi liquidità alla banca che ne ha bisogno. Nella seconda fase la banca finanziata riacquista il pacchetto ad un prezzo maggiore di quello a pronti. In questo modo si ha un drenaggio della liquidità dal sistema. Le condizioni di costo sono dettate dal mercato.



SISTEMA DI BANCHE CENTRALI EUROPEE


Dal 1/1/99 la politica Monetaria non è più una politica nazionale ma è stata affidata al sistema europeo di banche centrali SEBC.

Ci sono diversi organi:

c'è la banca centrale europea BCE, al suo interno c'è un consiglio direttivo che detta gli indirizzi di politica Monetaria, c'è il comitato esecutivo che attua le politiche.

L'obiettivo centrale è quello di controllare la stabilità dei prezzi. Le operazioni compiute sono quelle classiche di mercato aperto e di pronti contro termine.

La politica Monetaria accentrata determina problemi di interpretazione delle dinamiche di mercato.

Tutte le operazioni di finanziamento sono effettuate a fronte di garanzie, spesso costituite da titoli.

Le banche possono procedere inoltre al rifinanziamento sul circuito interbancario o emettendo delle passività subordinate.


GLI STRUMENTI DI RACCOLTA


Gli strumenti di raccolta come quelli di impiego hanno la forma del contratto standardizzato: in questo modo si intende limitare la discrezionalità delle banche e si tutela il cliente che viene visto come contraente debole. Per il cliente questa forma consente una maggiore confrontabilità tra le varie offerte, stimolando la concorrenza tra le banche.

Distinguiamo: Raccolta Diretta è rappresentata dalle operazioni in cui la banca emette proprie passività; raccolta Indiretta quella in cui la banca negozia passività di terzi e si pone come broker. Negli ultimi anni la raccolta sta diventando solo indiretta, sintomo che la banca si pone come intermediario o prestatore di servizi (processo di disintermediazione bancaria).

Il credito verso la banca per le somme depositate si prescrive nel termine di dieci anni. Qualsiasi operazione interrompe la prescrizione.


LIBRETTI

Assolvono alle esigenze di risparmio e non possono accettare scoperti di conto. Sono classificati in

A moneta o monetari: sono pensati per risolvere esigenze di liquidità

A risparmio o a tempo: risolvono esigenze di investimento

I DR sono contratti irregolari perché hanno la particolarità di avere associato un libretto che svolge varie funzioni:

Convalida del contratto

Convalida delle operazioni

Riepilogo delle operazioni


I Libretti possono essere

Nominativi

Nominativi pagabili al portatore, in cui il titolare può delegare altre persone per le operazioni

Al portatore, sono titoli di credito veri e propri.

Liberi: si possono effettuare liberamente movimentazioni sul conto

Vincolati: ci sono vincoli di movimentazione compensati da un maggior rendimento


A seconda della presenza o meno dei vincoli si possono dividere in:

Lib. a scadenza indeterminata: per effettuare un prelievo bisogna effettuare un preavviso

Lib. a scadenza fissa:

con parifica di vincolo = c'è una unica scadenza per tutti i versamenti

senza parifica di vincolo = la scadenza si ha dopo 1,2,3 mesi dal versamento


In caso di estinzione anticipata si ha la perdita degli interessi maturati.


Gli interessi sono legati alla giacenza media a credito del depositante; La movimentazione è prevista solo per operazioni in contanti e presso la banca dove è stato aperto il libretto. La banca è sempre tenuta a riconoscere il portatore attraverso un documento. Nel caso di perdita di libretto nominativo basta fare una semplice denuncia e dopo 90 giorni si ottiene un duplicato. Se il libretto è al portatore serve una sentenza del giudice. Il libretto è un documento probatorio dei versamenti fatti.




I CONTI CORRENTI C/C


Assolvono la funzione monetaria ed è un contratto con il quale la banca si impegna a svolgere incarichi di riscossione e pagamento.

L'apertura di conto consiste in una stipula di contratto i cui vengono definiti tutti i costi e tutti i parametri; segue la consegna di documenti del cliente; si assegna un numero di conto ed un eventuale libretto assegni o carte di credito.

Il conto può essere intestato a persona singola o più persone; in questo caso si può avere a firme congiunte o disgiunte.

Col CC abbiamo una disponibilità a vista che può essere utilizzata attraverso varie forme di movimentazione:

Versamenti: di contante

Accrediti: ordini di pagamento da parte di terzi (bonifici o assegni), negoziazione titoli

Prelievi: di contante

Addebiti: disposizioni di pagamento(assegni, bonifici) disposizioni di acquisto valute


I costi per questo strumento sono quelli di apertura e chiusura, per servizi, per movimentazione.


Aspetti contabili:

Saldo contabile o estratto conto: contiene tutte le informazioni sulle operazioni in ordine cronologico

Saldo liquido o conto scalare: è un resoconto di tutte le operazioni ordinate per giorni di valuta ed è lo strumento attraverso il quale vengono calcolati gli interessi. I numeri debitori o creditori si calcolano:

numeri = saldi * giorni / 100

Gli interessi si calcolano con: Interessi = numeri * tassi / 365


Saldo disponibile: è quello che effettivamente si trova sul conto.

I giorni di valuta incidono positivamente sulla redditività di una banca perché allargano lo spread tra interessi attivi e passivi.


Innovazioni:

CC di Corrispondenza: permette di pagare bollette, rate mutui, pagamento premi polizze assicurative ed altri servizi accessori

CC convenzionati: vengono stipulati tra banca e clienti che rientrano in una convenzione con una particolare azienda o struttura (es.: università) e che prevedono l'accredito automatico dello stipendio a condizioni di favore

CC a Target: sono orientati ad un particolare segmento della clientela, ad es. per studenti, casalinghe, pensionati ed offrono condizioni di favore.

CC di Liquidità: Consentono alle banche di fornire insieme funzione monetaria e di investimento. Ne esistono di due tipi:

Piani di accumulo: prevedono l'accredito automatico dello stipendio e una parte viene investita automaticamente in: CD, OBB, quote di fondi comuni. Permette al titolare del conto di effettuare investimenti senza una particolare cura.

CC di liquidità in senso stretto: prevedono una soglia minima e una massima di disponibilità liquide.


I costi sono calcolati sia per il servizio di CC che per le operazioni di investimento, disinvestimento.




CD CERTIFICATI DI DEPOSITO


Possono essere emessi da qualsiasi banca, e sono emessi a rubinetto. Sono emessi sotto forma di ricevuta per problemi di economicità.

Sono rappresentati da una ricevuta emessa dalla banca di un avvenuto deposito. Sono indicati: il cliente, il tasso, la data, la scadenza.

Possono essere:

Nominativi

Al portatore

A breve 3/18 mesi

A lungo >18 mesi

ZCB zero coupon bond o a interessi periodici: possono essere emessi a sconto o con la capitalizzazione degli interessi (come i BOT o classici)

In lire italiane o in valuta estera

Con tagli da 5 a 100 milioni

Sono emessi a rubinetto, cioè dietro richiesta del cliente e non a scadenze fisse

Quelli che danno interessi possono essere a tasso fisso o variabile , indicizzati in vari modi:

CD CORRIDOR = hanno un tasso che è legato all'oscillazione di un altro tasso entro una determinata banda. Garantiscono un risultato minimo ma sono molto rischiosi


Aspetti storici per la vigilanza:

ROB: quelli >18 mesi erano esclusi da ROB e quindi garantivano per le banche una maggiore disponibilità di liquidità e un maggior rendimento (si consideri la parte che soggetta a ROB forniva gli interessi della BC; costo opportunità = i mercato - i ROB).

FISCALE: <12 mesi 30%; <18 mesi 25 %; >18 mesi 12,50%;


Proprio per questi aspetti nel passato si è avuta una grande raccolta a lungo. Ora invece la tassazione è unica al 27% ed in questo modo sono favoriti i BOT a 18 mesi e i buoni postali a 18 mesi che hanno solo il 12,50% di tasse. L'obbligo di ROB è così basso 3% che risulta ininfluente.


I vantaggi sono: per il cliente che può usufruire dell'emissione continua e dell'assenza di spese di emissione; per le banche l'assenza di ROB per quelli >18 mesi, e nel passato hanno costituito uno strumento di raccolta molto stabile.

Gli svantaggi sono rappresentati dall'assenza di un mercato secondario efficiente e dal fatto che non si possono restituire prima della scadenza.



I PRONTI CONTRO TERMINE PCT e I RIPORTI



PCT

RIPORTO

N° negoziazioni


1 fiscale e giuridica

Perfezionamento

Stipula del contratto

Consegna

Diritto di voto

Venditore fino alla

consegna dei titoli

Acquirente dalla

consegna

Interessi sui titoli

acquirente

Riportato

Il PCT è una operazione doppia: una a pronti e una a termine tra banche e propri clienti. La banca a pronti nelle operazioni di raccolta è sempre il venditore. È a durata molto breve, in genere un mese.


Nella NI devono essere forniti informazioni sull'ammontare delle operazioni PCT poste in essere. Le operazioni di PCT e riporto non comportano variazioni della consistenza del portafoglio titoli nello SP. Gli interessi maturati nel periodo di cessione concorrono a formare il reddito del cessionario.

Caratteristiche tecniche:

Hanno una scadenza a breve, prefissata e variabile tra 1 e 3 mesi

Il taglio è tra 50 e 100 milioni

L'emissione è a rubinetto, a richiesta del cliente.

I titoli sono quelli di stato con vita residua breve.


Caratteristiche economiche:

Ci sono due prezzi: uno a pronti e uno a termine:

Rendimento =(Pp-Pt)/Pp

Pp è il prezzo del titolo più il rateo maturato (Prezzo Tel Quel)

Pt è il prezzo a pronti capitalizzato

i è il tasso cedolare più quello corrisposto dalla banca

non ci sono commissione di acquisto

sono soggetti ad una imposta fissato bollato di 9/100.000 lire

L'imposta fiscale sul rendimento è del 12,5%


Vantaggi: per la banca è una ottima forma di raccolta a breve senza dover vendere il titolo; la banca trasforma uno strumento a lungo in uno a breve. Per il cliente i taglio si può facilmente adattare a quello cercato.




OBBLIGAZIONI


Con il TUB si è esteso il numero di banche che possono emettere obbligazioni a tutte.

Costituiscono delle frazioni di un debito più grande. Sono regolamentate e formali, c'è una norma che ne individua specificatamente la forma.

Possono essere al portatore o nominative, e sono emesse da SPA o sapa entro il limite massimo del patrimonio con tasso di rendimento fisso o variabile.

Sono soggetti a un aliquota d'imposta del 27% < 18 mesi e 12,,50% > 18 mesi?


Le banche possono emetterle senza la delibera dell'assemblea straordinaria se non possono essere convertibili in azioni.

La BC vigila sull'emissione a livello legale e livello quantitativo al fine di avere il controllo su variabili macroeconomiche.


Situazione nel passato


Banche con patrimonio > 50 MLD

Potevano emettere prestiti sui mercati regolamentati con importo superiore a 300 MLD

Banche con patrimonio < 50  MLD

Non potevano emettere prestiti con caratteristiche d mercato




Alle aziende più capitalizzate era data la possibilità di espandere i loro debiti in maniera più semplice perché protetti da una adeguata struttura patrimoniale.



Situazione attuale: tutte le banche possono emettere obbligazioni, quello che cambia è il taglio


Con caratteristiche di mercato e quindi ammontare > 300 MLD

Taglio > 5 milioni

Senza caratteristiche di mercato  < 300 MLD

Taglio > 20 milioni


La CONSOB continua a richiedere il livello minimo di patrimonializzazione di 50 MLD



CONSIDERAZIONI SU I CD E LE OBBLIGAZIONI


I CD hanno visto il loro declino per l'aumento dell'imposizione fiscale al 27%, mentre le OBB hanno avuto un forte aumento di mercato dovuta alla liberalizzazione della loro disciplina.

Un simile cambiamento si è avuto anche per le banche. Per ciò che riguarda la raccolta a lungo tramite OBB gli ex ICS vedono perdere quote di mercato a favore delle ex aziende di credito a breve.


FONDI TI TERZI IN AMMINISTRAZIONE

E' una forma di raccolta che prevede un vincolo di utilizzo. Un esempio è dato dalla gestione dei fondi dell'amministrazione pubblica.

GLI STRUMENTI DI IMPIEGO


Distinguiamo il fido dal prestito: Il Fido è il contratto con il quale la banca si impegna a mettere a disposizione del cliente una determinata somma. Il Prestito è la modalità con cui la banca eroga una quantità di moneta.


Il problema del merito di credito si pone quando una persona richiede un affidamento per la prima volta, quando il debito giunge a scadenza e se ne richiede il rinnovo o quando inizia a presentare caratteri di anomalia. Il riaffidamento di un debitore è molto frequente mentre la garanzia di un terzo è sinonimo di scarsa affidabilità. Nella procedura di affidamento si ottengono informazioni dalla Centrale dei rischi e dalla centrale dei Bilanci; il bilancio presenta numerosi vincoli creati dalle politiche aziendali spesso volte a modificare contabilmente l'utile e la situazione patrimoniale. La banca deve sapere quale sono i motivi pere cui un'azienda richiede un fido e valutare l'economicità dell'utilizzo che se ne vuole fare. Alla fine la banca dovrebbe essere in grado di fare delle previsioni per i flussi in entrata dell'azienda e dell'esito quindi del prestito.

Nel caso di nascita di anomalia nel rapporto creditizio la banca preferisce non revocare il fido al fine di minimizzare il danno: in genere si procede ad una contrattazione in cui la banca scoraggia l'affidato ponendo dei costi molto elevati; si cerca così di mandare il cliente dalla concorrenza. Proprio per questo gli affidati che transitano tra diverse banche sono molto rischiosi.

Quando invece le condizioni di affidabilità sono buone la banca cerca di prorogare il fido al fine di mantenere un buon cliente.

I fidi accordati possono essere diversi da quelli utilizzati.

Il fido si richiede sempre in forma scritta presso uno sportello bancario. Si accertano dapprima le congruenze con i dati personali forniti dal cliente e si vede la compatibilità con le esigenze bancarie. Si fa un analisi reddituale e patrimoniale dell'affidando. Si ricercano notizie sul settore in cui opera il cliente e se ne confrontano i dati con quelli dell'interessato. Il tutto si concretizza in una relazione di fido a cui in caso di esito positivo segue una delibera di fido da parte del consiglio di amministrazione.

Lo sconfinamento è il primo dei sintomi di possibili anomalie del prestito. Bisogna dividere quelli una tantum da quelli che rappresentano crisi strutturali dell'azienda affidata. È chiaro quindi che è attraverso il CC di Corrispondenza che si analizza la gestione dell'affidamento del cliente.

Si definiscono crediti a breve quelli < 18 mesi. Quelli >18 mesi e < 5 anni sono a medio; quelli oltre 5 anni a lungo.

Nelle politiche gestionali la banca deve tener presente della diversa rigidità degli strumenti di impiego e dei fidi concessi; alcuni fidi possono essere soggetti a revoca ma ciò non aumenta di molto l'elasticità per la posizione della banca.

Le banche sono tenute a rendere note al pubblico le condizioni economiche riguardo a prezzi interessi e commissioni. Si prescrive la norma scritta per i contratti pena la nullità.


Le Garanzie: I debitori rispondono alle obbligazioni contratte con tutti i loro beni presenti e futuri; il patrimonio del debitore è una garanzia naturale. Poiché però bisogna considerare il patrimonio di un debitore come oggetto di diritto in caso di insolvenza tra tutti i creditori (par condicio creditorum), spesso i creditori acquisiscono un diritto particolare su alcuni beni del debitore. Tali garanzie vengono richieste nei processi di affidamento.


Garanzie di firma.

La fideiussione: Tramite la fideiussione , il fideiussore assume un obbligo personale verso il creditore garantendo l'adempimento dell'obbligazione di un debitore. Nel caso che il debitore paga il creditore, ma i pagamenti vengono revocati, se il creditore ha la lettera fideiussoria può rifarsi con il fideiussore.

L'avallo: è una firma di garanzia apposta su una cambiale in base alla quale l'avallante risponde dell'0obbligazione allo stesso modo del debitore principale. Di solito questo metodo è usato per i pagamenti internazionali.

La lettera di patronage: è una lettera che una società rilascia a favore di un finanziatore per facilitare una concessione di credito ad una società controllata. Non esiste una formalizzazione ben definita; nel patronage debole ci si impegna a non alienare la partecipazione fino alla chiusura del debito, in quella forte la controllante si impegna a fornire fondi alla partecipata per onorare il debito.


Le garanzie reali:

IL pegno: e un diritto reale che si perfeziona con la consegna al creditore del bene oggetto o di un documento che ne attribuisce la disponibilità: sono oggetto merci, titoli, somme a deposito.

L'ipoteca: può costituirsi su beni immobili, diritti di proprietà immobiliari o mobiliari. Si può costituire anche a seguito di una condanna di pagamento. Dura venti anni.

Il privilegio: è un diritto di prelazione stabilito dalla legge e può essere costituito su tutti i beni mobili del creditore. Deve essere costituito con contratto scritto che descrive con precisione i beni oggetto.


Le garanzie costituiscono l'ultima possibilità di recuperare un credito e bisogna sempre valutare le possibili perdite in fase di vendita. Da una parte tutelano il creditore e dall'altra stimolano il debitore ad u comportamento corretto. La richiesta di garanzie penalizza le nuove attività produttive che non vantano una forte consistenza patrimoniale alle spalle e distorce l'effettiva valutazione della capacità reddituale dell'affidato. Le garanzie rilasciate dalla banca sono iscritte nello SP sotto la linea e nella nota 10 della NI; quelle ottenute sono presenti solo nella NI; Bisogna indicare nella NI l'importo dei crediti coperti da garanzia in tutto o in parte e indicarne per ognuno la parte coperta.



I prestiti possono essere:

Monetari: sono quelli in cui la banca eroga del denaro

Non monetari: sono quelli che non determinano una uscita di denaro immediata ma solo nel futuro ed eventuale.


Prestiti a breve:

Apertura di credito

Sconto

Anticipazione

Prestito titoli

Credito al consumo


Prestiti medio lungo

Mutuo

Crediti speciali

Prestiti agevolati


Il Factoring e il Leasing sono servizi parabancari.


APERTURA DI CREDITO: è il contratto con il quale la banca si impegna a tenere a disposizione dell'altra parte una somma di denaro per un determinato periodo o a tempo indeterminato; in tal caso si ha sempre diritto di recesso, mentre nel primo caso il recesso deve essere giustificato da una giusta causa e la banca deve concedere almeno 15 giorni di preavviso.

Nell'apertura di credito semplice la banca è tenuta a versare l'intera somma in una unica soluzione su di un conto per il cliente; ha una scadenza determinata.

Quando l'apertura di credito è regolata in CC il correntista può disporre della somma affidata in qualsiasi momento; non ha scadenza fissa. Sebbene la forma del CC sia concepita per il breve periodo, questa può modificarsi e diventare una linea di credito di lungo periodo; ha il vantaggio di offrire una forte elasticità e il fattore economico di conteggiare gli interessi solo per l'importo utilizzato (il saldo negativo). La banca può continuamente monitorare i movimenti sul conto e verificare la mobilità e quindi l'efficienza dell'affidato; una forte movimentazione in + e in - denotano la bontà dell'attività.

Per il cliente i costi legati a questo tipo di strumento sono:

i tassi di interesse

la valuta delle operazioni

commissioni di max scoperto del saldo negativo (calcolato ogni tre mesi)

spese di tenuta conto

tasso di sconfinamento


SCONTO è la procedura attraverso la quale una banca, previa deduzione di un interesse, anticipa al cliente l'importo di un credito non ancora scaduto tramite la cessione del credito stesso SBF.

L'anticipazione del credito comporta per il cliente un debito che si estingue con l'assolvimento dell'obbligazione cambiaria.

È un tipo di operazione che ha perso di significatività in quanto le cambiali (gli effetti dello sconto) sono state sostituite dalle ricevute bancarie. Viene utilizzato solo per le cambiali agrarie e quindi nell'ambito del credito agrario che è una forma di credito agevolata.

La funzione della cambiale è quella di garanzia. Le cambiali scontabili dalla BI devono essere bancabili.

L'operazione di sconto presenta un tasso di interesse più basso dell'apertura di credito in quanto la cambiale offerta in garanzia riduce il tasso di rischiosità.

I costi sono:

i giorni banca che sono quelli che la banca aggiunge alla valuta dell'operazione

i minimi giorni di sconto

il minimo sconto

le commissioni di incasso


La cambiale è un titolo di credito all'ordine, astratto, formale e completo che sot­tende l'obbligo incondizionato di pagare, o far pagare, una determinata somma ad una certa scadenza a favore di un beneficiano. La struttura delle cambiali, quindi, può essere duplice: da un lato l'emittente assume un'obbligazione diretta al pagamento, attraverso l'emissione della cambiale nei confronti di un proprio creditore (c.d. «vaglia cambiario» o più comunemente «pagherò»), dall'altro il traente può ordinare ad un proprio debi­tore (trattario) di pagare a suo favore o di un terzo (beneficiano) l'importo della cam­biale (c.d. «cambiale tratta»). In questa seconda ipotesi, nel caso in cui il trattario accetti la disposizione impartitagli dal traente, assume un'obbligazione diretta verso il porta­tore del titolo (c.d. «tratta accettata»), che viene invece a mancare qualora non acquisi­sca tale responsabilità, rimanendo un semplice designato al pagamento (c.d. «tratta non accettata»). Il volume dei crediti commerciali delle imprese incorporati in effetti cam­biari è, comunque, notevolmente diminuito nel tempo, a causa delle preferenze espresse dagli operatori economici verso altri strumenti di regolamento degli scambi.



LE OPERAZIONI SBF


SBF ORDINARIO

La tecnica fondamentale di esecuzione (SBF ordinario) consiste nell'accre­ditare il valore degli effetti su conti accesi ad hoc (conti SBF), con valuta suc­cessiva alla loro scadenza media: a seconda delle necessità finanziarie espresse dalla clientela le somme relative verranno rese disponibili sul conto corrente ordinario, in via anticipata rispetto alla valuta dell'accredito sul conto SBF

Gli elementi di prezzo che vengono applicati, ma che incidono in pro­porzione diversa in funzione della forma tecnica di esecuzione dell'opera­zione, si sostanziano nel tasso di interesse, nei giorni di valuta e nelle com­missioni di incasso.


SALVO BUON FINE AD ANTI­CIPO IMMEDIATO


Un secondo modo di eseguire le operazioni SBF, estremamente diffuso nella prassi, consiste invece nell'anticipare, totalmente ed alla data di nego­ziazione, l'importo nominale del foglio presentato («salvo buon fine ad anticipo immediato»). Sul conto SBF il saldo contabile rimane a zero mentre si forma un saldo liquido negativo per l'intero ammontare e l'intera durata della operazione. Anche in questo caso, quindi, si crea uno scoperto di valuta tra accredito successivo alla scadenza media ed addebito contestuale alla data di negoziazione: in tal caso, tuttavia, l'onerosità per gli utilizzatori è ben più elevata perché riguarda l'integrale ammontare della somma accreditata oltre che l'intero periodo compreso tra la data di ese­cuzione e la data di maturazione dell'operazione.



SBF A MATURAZIONE DI VALUTA


Per la realizzazione di una terza specie di operazione SBF nota nella prassi i come «a maturazione di valuta», non si procede, invece, alla concessione di un affidamento specifico in quanto è assente l'anticipazione dei crediti. In questo caso, infatti, il valore del foglio presentato è reso disponibile sul conto ordinario solo dopo che sono trascorsi i giorni di valuta applicati a partire dalla data di scadenza media dei titoli. Mentre il saldo contabile del conto SBF mostra una variazione positiva e quindi si azzera, il saldo liquido non presenta alcuna movimentazione in quanto sia l'accredito che l'adde­bito hanno la medesima valuta. Appare evidente come la clientela abbia convenienza a ricorrere a questa specie di SBF oltre ché per la assenza di costi derivanti dal computo di interessi, anche quando, nel corso del periodo, non manifesta fabbisogni di fondi.




ANTICIPAZIONE


È un prestito monetari a breve e con scadenza determinata che è garantito dalla costituzione in pegno di merci, valori mobiliari, crediti o documenti rappresentativi di merci. Esiste quindi una garanzia reale che pone però il problema della sua valutazione. In genere il valore che viene dato al pegno viene diminuito di uno scarto 15-50% che rappresenta il costo di conservazione o il problema della commerciabilità delle merci.

Può essere in CC o semplice; in tal caso il calcolo degli interessi avviene in via anticipata.

Elementi di costo: tasso di interesse, scarto, costi di gestione dei beni dati in pegno.




PRESITI IN TITOLI


Riporto

Durata < 6 mesi


PCT

Durata < 1 anno

Solo su titoli di stato e OBB non convertibili

Mutuo

Durata < 6 mesi

Possibilità di proroga.




Nel PCT i titoli passano di proprietà alla banca per il periodo di cessione; la banca versa al cliente un importo pari al valore titoli a pronti in un CC che può essere disponibile o meno.


Nel Mutuo e nel Riporto i titoli e i diritti di voto passano di proprietà alla banca per il periodo di cessione prestatore e prestatario hanno la facoltà di recedere in qualsiasi momento.




CREDITO AL CONSUMO


È un finanziamento particolare ed è il credito concesso a persona fisica che agisce per scopi esterni all'attività imprenditoriale o professionale, legato ad esigenze di consumo. Può essere:

Diretto: alla persona e senza un determinato fine

Finalizzato: che ha uno scopo particolare come ad es. l'acquisto di un'autovettura

In genere è legato alla cessione del quinto dello stipendio ed è legato alle carte di credito nel senso che permette un piccolo scoperto. Deve sempre essere indicato il TAEG



MUTUO


È il contratto di prestito monetario a m-l temine, rimborsabile secondo un piano di ammortamento ed è garantito da garanzia ipotecaria. In genere viene concesso per l'acquisto di una casa o di immobili.

In passato era riservato agli ICS, ma ora è effettuabile da tutte le banche che quindi hanno bisogno di strumenti di raccolta di m-l periodo come ad es. OBB e CD che garantiscano un certo equilibrio patrimoniale per importi e periodi. Il mutuo no è l'unica forma di finanziamento mobiliare: si possono avere anche CC di Corrispondenza e finanziamenti garantiti.

La forma mutuale viene in genere scelta da dipendenti che hanno un reddito costante nel tempo e ai quali viene automaticamente detratta una parte dello stipendio.

Il Mutuo è caratterizzato dall'iscrizione di una ipoteca sull'immobile acquistato o su altri immobili; ciò garantisce la non vendibilità dello stesso e il privilegio nel caso in cui non venga rimborsato il prestito. L'ipoteca si costituisce con l'iscrizione nei registri pubblici e ci vuole almeno un anno per la pratica.


Il mutuo presenta degli accessori obbligatori:

Stipula di un contratto di assicurazione per incendio sull'immobile ed eventuale polizza vita per il contraente

Apertura di un CC di Corrispondenza sul quale si hanno le transazioni monetarie.

La banca nell'erogazione di un mutuo guarda soprattutto la capacità reddituale e dei flussi di cassa dell'affidato; l'immobile ipotecato posto a garanzia deve essere considerato solo come ultimo strumento per recuperare il credito, una modalità costosa e lenta.

Il mutuo ha lo svantaggio di essere poco elastico.

L'estinzione dell'ipoteca avviene una volta saldato il debito oppure è automatica dopo venti anni salvo una richiesta di iscrizione successiva. Nel caso di vendita del bene, il terzo acquirente pota con se l'ipoteca e quindi paga l'immobile il valore reale meno il mutuo residuo. Nel caso di Fallimento i beni ipotecati sono soggetti di privilegio da parte di chi possiede l'ipoteca.


Le fasi della concessione di mutuo sono:

Domanda

Perizia tecnica

Delibera di concessione

Stipula del contratto

Iscrizione ipoteca

Erogazione del prestito

Ed in seguito

preammortamento

Pagamento rate

Dichiarazione della banca di assenso alla cancellazione dell'ipoteca

Cancellazione


La domanda di concessione di mutuo viene compilata su di un modulo prefissato dalla BI che contiene:

Generalità dell'acquirente, richiedente

Descrizione dell'immobile ipotecato; successivamente per tale immobile verrà effettuata una stima da un perito della banca

Destinazione del finanziamento: per acquisto immobile, ristrutturazione o edificazione

Importo del prestito

Durata del prestito e tipo di rimborso previsto

Documenti allegati: planimetria, copia atto d'acquisto, preliminare di compravendita, copia delle polizze assicurative contro incendi di valore pari almeno a quello ipotecato


La banca in genere concede un prestito di importo pari al 75% del valore dell'immobile tutelandosi così nel caso di insolvenza anche per le spese accessorie


Se la domanda viene accettata ed approvata si ha la delibera


Erogazione: in fase di erogazione la banca trattiene le spese di perizia, gli eventuali importi per spese accessorie e una imposta dello 0,25%


Tasso di interesse: è il prezzo che la banca chiede per la cessione del mutuo. Può essere fisso o variabile. Vediamo i principali indici di agganciamento:

PRIME RATE ABI: è il tasso migliore e si applica alla migliore clientela; è variabile e dipende dal Tasso Ufficiale di Sconto. Ricordiamo che il TUS è il principale strumento di controllo dell'offerta di moneta

TASSO DELLA LIRA INTERBANCARIA: è il tasso che applicano le banche nello scambio interno di capitale in genere è il RIBOR a tre mesi

RENDIOB è il tasso dei prestiti obbligazionari sul mercato dei capitali

RENDISTATO è il tasso dei titoli di stato

EUROLIRA Il tasso di scambio di lire italiane sul mercato internazionale


Piano di ammortamento: può estendersi per un periodo che va da 5 a 20 anni e la rata è legata alla capacità reddituale del richiedente. Le rate sono scadenzate sempre a partire dal primo gennaio. Se si inizia in un periodo infrannuale si effettua un preammortamento che è una trattenuta sull'ammontare del periodo rimanente al primo gennaio dell'anno successivo.






CREDITI DI FIRMA


Sono prestiti non monetari, in cui la banca concede garanzia circa una prestazione monetaria eventuale. Sono:

Nell'apertura di credito per fideiussione la banca, obbligandosi direttamente verso il creditore, garantisce l'adempimento di una obbligazione altrui (art. 1936 c.c.)

Nell'apertura di credito per avallo la banca si impegna ad avallare una tratta spiccata da un terzo sul proprio cliente o una cambiale-pagherò emessa direttamente dal proprio cliente.

Nell'apertura di credito per accettazione> infine, la banca si obbliga ad accettare, per conto del cliente che ne beneficia, cambiali all'ordine del cliente stesso o di terzi, assumendo con ciò la posizione di obbligato cambiario principale e diretto. Nell'ambito ditale forma di credito di firma particolare rilevanza assumono le accettazioni bancarie.



CREDITI SPECIALI

Sono operazioni particolari di credito che prima erano riservate agli ex ICS; sono il credito fondiario, edilizio, agrario, peschereccio, a m-l termine alle imprese e il credito alle opere pubbliche. Sono assistiti da privilegi speciali per i finanziatori nel caso di insolvibilità del finanziato.



I CREDITI AGEVOLATI

Rappresentano modalità d'intervento dello stato e degli enti territoriali nell'economia. I beneficiari sono aziende appartenenti a gruppi geografici o economici o con scopo particolari. L'intervento di agevolazione può essere: in conto interessi, in conto capitale, in conto capitale sociale, leva fiscale.

I SERVIZI DI PAGAMENTO


I servizi di pagamento possono essere classificati in vari modi, ma il più utilizzato è quello a seconda che si tratti di attività bancaria o parabancaria.


ATTIVITÀ BANCARIA

ATTIVITÀ PARABANCARIA

Servizi di pagamento e incasso

Servizi di custodia e consulenza

Attività parabancaria di finanziamento

Attività di consulenza

Attività di acquisizione del risparmio

Attività di acquisizione di partecipazioni


Quindi nel bilancio della banca troveremo oltre alle classiche voci di reddito dovute agli interessi anche quelle per servizi


Aspetti teorici:

Il SISTEMA DEI PAGAMENTI è l'insieme degli operatori, strumenti e regole che serve a regolare le transazioni monetarie. Gli obiettivi che segue sono quelli della velocità di transazione, la semplicità, la sicurezza e l'economicità; questi sono i parametri che vengono utilizzati nell'analisi dell'efficienza e dell'efficacia del sistema dei pagamenti.


I PRODUTTORI di sistemi di pagamento sono:

La Banca D'Italia che produce moneta legale che si divide in banconote e monete metalliche

Il Sistema Bancario che produce moneta bancaria come assegni, ricevute, carte di credito, di debito, bonifici.

Le poste che partecipano con i vaglia postali, assegni postali, postagiro.


Si sta assistendo ad un processo di dematerializzazione della moneta.


Le transazioni passano per tre fasi:

Produzione dello strumento

Scambio

Regolamento dello scambio


Con il contante le fasi 2 e 3 sono contestuali

Con l'assegno si hanno produzione e scambio contestuali; il regolamento avviene dopo l'accredito. L'assegno è un titolo di credito che contiene l'ordine di pagare a vista un terzo; è una delega di pagamento associata ad un contratto di deposito. L'assegno circolare viene emesso direttamente da una banca e seguito di un versamento di contante o di un addebito su un CC. Gli obblighi della banca nel pagamento di assegni sono quelli di verificare un eventuale falso e di riconoscere il beneficiario attraverso un documento. L'assegno non trasferibile è incassabile solo dal beneficiario.


Il bonifico, è il trasferimento di una somma da un conto ad un altro.


Il pagamento documentato. Il venditore spedisce i documenti alla sua banca affinché questa provveda all'incasso presso la banca del compratore. Offre una garanzia: se il compratore non paga la banca non fornirà i documenti che in linea di massima permettono di usufruire della merce.



Le carte di credito permettono di utilizzare un credito. L'addebito sul conto dell'utilizzatore si ha in una unica soluzione nel mese successivo.

Ci sono commissioni annue per il titolare e commissioni percentuali sulle spese effettuate.

Sono un prodotto trilaterale: produttore, collocatore (che è la banca dove il titolare ha il CC sul quale ci sarà l'addebito) e titolare. Il rimborso è generalmente automatico con addebito sul CC ma si possono avere pagamenti con assegno o rateali.


Le carte di Debito prevedono un addebito automatico e immediato sul CC del titolare in caso di acquisto merci. Con Le carte di debito si ha una monetizzazione del conto. La carta ha commissioni per singole operazioni. La carta esegue il bonifico solo in caso che il CC sia coperto.


IL BANCOMAT offre la possibilità di effettuare prelievi dagli sportelli automatici.


PAGOBANCOMAT: unisce le funzioni di carta di credito e di debito. Ha commissioni annue, per prelievi ma non per utilizzo presso i Point of Sale POS.


SERVIZI DI TESORERIA E HOME BANKING

Con i primi la banca funge da tesoriere di una impresa. La banca procede a pagamenti ed a incassi; è un servizi.

Con l'home banking si offre la possibilità di effettuare operazioni da un terminale abilitato anche all'esterno della banca e negli orari di chiusura.



Sistema dei pagamenti interbancari

Prima del 1990

C'era un sistema di compensazione bilaterale; tutte le banche avevano CC di Corrispondenza reciproci. Tale sistema aveva il problema di necessitare di una serie innumerevole di conte (uno per banca) e di avere periodicamente una serie di scambi materiali tra o vari istituti.

I conti veramente erano più di uno: c'erano quelli per servizi, di deposito liberi, di deposito vincolati, per il rifinanziamento. Anche per questi conti si ha una procedura di affidamento.

Ora si è arrivati ad una compensazione multilaterale: non si calcolano più i saldi tra le varie banche ma i saldi con il sistema. Il problema è quello del rischi sistemico e cioè che l'inadempienza di un banca ricade su tutto il sistema. Per risolvere il problema si è affiancato un sistema di compensazione multilaterale lordo che prevede una serie di CUT-OFF (saldi) molto frequente. Prima si è provato con un sistema che divideva gli importi in grandi e piccoli, ora invece si è arrivati ad una diversa divisione: Si ha un sistema BICOMP per la compensazione netta giornaliera e BIREL che è una compensazione lorda per grandi importi. BIREL dialoga con TARGET che è il sistema che regola gli scambi internazionali in Euro.


L'INTRODUZIONE DELL'EURO


L'introduzione di una moneta unica comporta una seri di vantaggi; primo tra tutti la confrontabilità di varie attività economiche e finanziarie internazionali e la comodità dell'assenza dei cambi.

Analizzeremo le vari fasi che hanno portato all'introduzione dell'Euro e i riflessi sull'attività creditizia (raccolta e pagamento).


TRATTATO DI MAASTRICHT (febbraio 1992):Trasforma il mercato unico in unione monetaria politica ed economica; viene fissato il 1/1/1999 come data per l'introduzione dell'Euro


Fase I: vengono stabiliti obblighi ed impegni per gli stati membri; si impediscono i finanziamenti diretti alle imprese pubbliche; si assiste al divorzio tra Banca D'Italia e Tesoro: nasce il divieto di acquisto di titoli pubblici per le BC; si stabiliscono degli impegni di convergenza per far parte dei paesi IN:

Livello di crescita dei prezzi <= di quello medio dei tre paesi con livello più basso aumentato di +1,5%

Rendimento dei titoli di stato <= di quello medio dei tre paesi con rendimento più basso +2%

Tasso di cambio nelle bande di oscillazione previste dallo SME

DEFICIT/PIL <= 3%

DEBITO PUBBL./PIL <= 60%


Fase II: 1994/1998 vengono decretate misure ed interventi per la politica economica e Monetaria accentrata. Riforma del sistema dei pagamenti con l'introduzione di BIREL E BICOMP.


Fase III: 1999/2000

Quadro di transizione dalle valute nazionale all'Euro

Fissazione definitiva tra i cambi bilaterali delle valute IN

Si fissa la parità tra le valute nazionali e l'Euro

Valute IN:

Franco belga

Franco francese

Peseta spagnola

Sterlina irlandese

Lira

Franco lussemburghese

Scellino austriaco

Fiorino olandese

Marco finlandese

Escudo portoghese

Basta, quante ne voi?


I cambi sono espressi con 6 cifre: es. lire1234,56

Il 1/1/1999 si introduce l'Euro che convive con le valute nazionali.


Fase IV: 1/1/2002 vengono distribuite le nuove banconote e monete. Fino a giugno le monete legalo hanno corso legale. Da luglio si avranno solo Euro.



REGOLE DELL'OPERATIVITÀ DELLA FASE III

L'Euro può essere utilizzato soltanto come moneta scritturale: L'Euro può essere utilizzato solo negli assegni, bonifici ecc.

Nessun divieto nessun obbligo riguardo all'uso; c'è solo l'obbligo di regolare gli scambi interbancari in Euro

Il debitore sceglie la valuta di pagamento; l'unica esclusione è per la Pubblica Amministrazione che ha il compito di promuovere l'Euro

La moneta di pagamento è indipendente dalla moneta di denominazione del conto del debitore. Un conto in lire può emettere assegni in Euro.

Se la moneta di pagamento è diversa dalla moneta di denominazione del conto del creditore ci sarà conversione.


Non esistono vaglia postali in Euro





Gestione con l'Euro



Unità di conto LIRE

Unità di conto EURO


C/C

Versamenti e prelievi in lire

Versamenti e prelievi in lire con conversione

Accrediti e addebiti in lire

Accrediti e addebiti in Euro

Accrediti e addebiti in Euro con conversione

Accrediti ed addebiti in lire con conversione



Libretti a risparmio

Versamenti e prelievi in lire

Versamenti e prelievi in lire con conversione

Addebiti e accrediti in lire

Addebiti ed accrediti in lire con conversione

Addebiti e accrediti in Euro con conversione

Addebiti ed accrediti in Euro



CD

Possono essere emessi in lire o in Euro; prima della IV fase sono rimborsati in lire



Buoni postali fruttiferi

Possono essere emessi in lire o in Euro; prima della IV fase sono rimborsati in lire





IL BILANCIO DELLE BANCHE


Il bilancio è un documento contabile che in modo veritiero e corretto rappresenta la situazione economica patrimoniale e finanziaria della banca.

La banca centrale invece dispone non solo del bilancio delle banche ma anche di altre informazioni che rimangono riservate.


Sono vari gli aspetti che possono essere esaminati:

fonti normative

principi di redazione

criteri di valutazione

composizione dei documenti

riclassificazione (ai fini dell'analisi della performance)



FONTI E PRINCIPI

Il bilancio è stato rivisto con la direttiva 86/635, con le leggi 428/90 e Dl 82/'92. Si sono definiti gli ambiti di applicazione e i criteri. È stato completato con le circolari della BI 15/7/92 e 16/1/95.

I principi sono:

Chiarezza: deve essere facilmente leggibile da chi ha una conoscenza media. Deve rispondere a particolari requisiti formali.

Verità: le operazioni contabili registrate devono corrispondere a quelle effettuate.

Correttezza: deve essere conforme ai principi contabili.

Nei casi in cui non si può effettuare un rappresentazione veritiera e corretta bisogna allegare una spiegazione e il modo di interpretazione dei dati di bilancio nella NI.



CRITERI DI REDAZIONE:

È vietato modificare i criteri da un esercizio all'altro al fine di rendere confrontabili le grandezze.

Bisogna privilegiare la sostanza sulla forma( ad es. i PCT vengono iscritti nel passivo della banca perché effettivamente la banca ottiene un finanziamento; allo stesso tempo però i titoli non scompaiono dall'attivo perché ritorneranno presso la banca)

Il momento del regolamento vince su quello di contrattazione (si registrano i crediti e i debiti; gli impegni e i rischi compaiono sotto la linea)

Divieto di compensazione tranne che sulle perdite e profitti di negoziazione titoli e valute

Competenza e prudenza: la competenza impone di registrare costi e ricavi dell'esercizio in esame anche se ancora non si sono verificati.



COMPOSIZIONE DEI DOCUMENTI


Il Bilancio è composto da:

SP a sezioni contrapposte; il criterio utilizzato è quello della liquidità, esigibilità decrescente

CE scalare e senza margini intermedi, distinguendo però la gestione ordinaria da quella straordinaria.

NI consente di misurare il profilo di rischio dell'attività della banca. Si compone di 4 parti:

Spiegazione dei criteri adottati

Informazioni aggiuntive alle voci dello SP: Ammontare e numero dei grandi rischi, distribuzione dei crediti per categorie debitori, branche economiche, aree territoriali, durata, valuta, garanzie rilasciate. Titoli immobilizzati e di negoziazione e variazione dei portafogli. Partecipazioni divise per imprese bancarie e non e del gruppo o meno.

Informazioni su voci specifiche del CE

Informazioni di altra natura sulla gestione

Relazione del consiglio degli amministratori

Relazione del collegio sindacale

Certificazione di una società di revisione


La composizione e forma dei documenti sono dettati dalla BI con il Dl 87/'92



Aspetti particolari del bilancio:

mancano i fondi di correzione dell'attivo: le attività sono già indicate al presumibile valore di realizzo e non al valore nominale. I fondi che esistono non servono per correggere l'attivo; esistono le voci 120, 130, rettifiche e riprese nel CE. I crediti vanno dunque iscritti al presumibile valore di realizzo. Proprio per questo si posso avere nel CE:


Rettifiche, ovvero variazioni di valore negative

Riprese ovvero variazioni di valore positive


Le rettifiche possono essere:

Analitiche: si riferiscono a singoli crediti e a rischi specifici

Forfettarie: si riferiscono a variazioni di valore sistemiche

Le svalutazioni non possono essere mantenute qualora vengano a mancare i motivi della loro creazione; proprio per questo c'è la voce riprese di valore 130 CE: la funzione è quella di evitare riserve occulte.


FONDI:

Fondo rischi su crediti: serve per costituire riserve per rischi sistemici; si utilizza quando l'evento non ha una alta probabilità di accadimento cioè è solo eventuale e quando non ha una configurazione specifica: es. rischio di tasso o di cambio.

Fondo per rischi bancari generali: è un fondo destinato a coprire il rischi generale d'impresa, assimilabile ad una riserva patrimoniale ed inserito nel PUV

Fondo per rischi ed oneri: si tratta di fondi costituiti per coprire perdite di natura certa ma dubbi nell'importo o nella data di sopravvenienza, ad es. procedure giudiziali.


L'impostazione seguita è quella di sintetizzare i dati contabili in SP e CE e poi effettuare una suddivisione degli aggregati nella NI.






Stato Patrimoniale Attivo


Cassa e disponibilità presso banche centrali e uffici postali.

Titoli del Tesoro e valori assimilati ammissibili al rifinanziamento presso banche centrali

Crediti verso banche: non sono considerati i crediti in titoli.

A vista

Altri crediti

Crediti verso clientela Senza una particolare suddivisione per importi, scadenze o qualità(cono incluse le sofferenze e gli incagli.). Sono inclusi in questa voce gli enti finanziari e quelli territoriali. Le operazioni di PCT determinano l'insorgere di un credito. Gli effetti e i documenti SBF sono esclusi e vengono considerati solo dopo il momento finanziario.

50 Obbligazioni e altri titoli di debito

60 Azioni quote e altri titoli di capitale

70 Partecipazioni

80 Partecipazioni in imprese del gruppo

Immobilizzazioni immateriali

100 Immobilizzazioni materiali

110 Capitale sottoscritto non versato

120 Azioni o quote proprie

130 Altre attività

140 Ratei e risconti attivi

Totale dell'Attivo


STATO PATRIMONIALE PASSIVO


10 Debiti verso banche: sono esclusi i titoli.

20 Debiti verso clientela: sono esclusi i titoli.

Debiti rappresentati da titoli

40 Fondi di terzi in amministrazione

50 Altre passività

60 Ratei e risconti passivi

70 Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

80 Fondi per rischi ed oneri

a)  fondi di quiescenza e per obblighi simili

b) fondi imposte e tasse

c)altri fondi: fondi per rettifiche di valore di garanzie e impegni

90 Fondi rischi su crediti

Fondo per rischi bancari generali

110Passività subordinate Sono degli strumenti ibridi tra debiti e capitale. È utile ai fini di vigilanza.

120 Capitale

130 Sovrapprezzi di emissione

140 Riserve

a)riserva legale

b)riserva per azioni o quote proprie

C)riserve statutarie

a)altre riserve

150 Riserve di rivalutazione

160 Utili (perdite) portati a nuovo

170 Utile (perdita) d'esercizio

Totale del Passivo



Garanzie e impegni


10 Garanzie rilasciate: trovano collocazione qui i crediti di firma; la loro copertura avviene attraverso la creazione del fondo per rischi ed oneri.

di cui accettazioni

altre garanzie

20 Impegni

di cui: - per vendite con obbligo di riacquisto: è la forma di raccolta indiretta.


Gli strumenti derivati sono nella nota integrativa





CE


10 Interessi attivi e proventi assimilati

di cui: - su crediti verso clientela

- su titoli di debito I proventi assimilati sono i guadagni in conto capitale sul portafoglio titoli immobilizzato, commissioni su crediti come quella di max scoperto. Nella NI c'è un maggiore dettaglio.

20 Interessi passivi e oneri assimilati: Gli oneri assimilati so ad es. il costo di emissioni sotto la pari.

di cui: - su debiti verso clientela

- su debiti rappresentati da titoli

Dalle voci 10 e 20 si ricava il margine di interesse


30Dividendi e altri proventi

a)   su azioni, quote e altri titoli di capitale

b)   su partecipazioni

c) su partecipazioni in imprese del gruppo

40 Commissioni attive

50 Commissioni passive

60 Profitti (perdite) da operazioni finanziarie: si riferisce alle operazioni sul ptf titoli non immobilizzato, su valute e su metalli preziosi.

70 Altri proventi di gestione

80Spese amministrative

a)spese per il personale

di cui: - salari e stipendi

- oneri sociali

- trattamento di fine rapporto

- trattamento di quiescenza e simili

b)altre spese amministrative

90 Rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali: fanno parte di questa voce le rettifiche sul valore delle partecipazioni in altre imprese.

Accantonamenti per rischi ed oneri

110 Altri oneri di gestione

120 Rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni

130 Riprese di valore su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni

140 Accantonamenti ai fondi rischi su crediti

150 Rettifiche di valore su immobilizzazioni finanziarie

160 Riprese di valore su immobilizzazioni finanziarie

170 Utile (perdita) delle attività ordinarie


180 Proventi straordinari

190 Oneri straordinari

200 Utile (perdita) straordinario

Variazione del fondo per rischi bancari generali

220imposte sul reddito dell'esercizio

230 Utile (perdita) d'esercizio



Voci dell'Attivo    Significato economico


Cassa: è la riserva liquida per eccellenza e, quindi, unitamente ai depositi presso altre banche, è la variabile cruciale ai fini della funzione della banca nel sistema dei pagamenti.


Crediti verso la banca centrale: la parte prevalente è costituta dalle riserve obbligatorie, che assolvono fini di politi­ca monetaria e fini prudenziali.


Crediti verso altre banche: sono i saldi attivi detenuti presso altre banche al fine di gestire i rapporti di compen­sazione nel sistema dei pagamenti e per scopi di liquidità.


Titoli È una voce fondamentale dell'attivo bancario; si tratta di impieghi effettuati sia per in­vestimento duraturo, sia per fini di liquidità.


Prestiti: sono i crediti nei confronti della clientela e rappresentano l'attività fondamentale della banca. La loro presenza nell'attivo del bi­lancio bancario rinvia alle motivazioni di fondo dell'esistenza degli intermediari e delle condizioni che determinano l'efficien­za dei finanziamenti bancari rispetto a quelli che transitano attraverso il mercato finanziario.

I prestiti sono indicati in bilancio al presu­mibile valore di realizzo, quindi al netto delle svalutazioni.


Partecipazioni    Se la partecipazione riguarda imprese non finanziarie, si tratta di impieghi collegati alla funzione creditizia; la partecipazione in altri intermediari, invece, è funzionale alle strategie di espansione dell'attività operati­va e, se si tratta di partecipazione di con­trollo, determina la formazione di un grup­po creditizio.


Immobilizzazioni    Si tratta, tipicamente, di investimenti in immobili e in informatica: i servizi di paga­mento tipici della banca comportano una forte capillarità della rete di sportelli e l'utilizzo crescente dell'elettronica.


Voci del Passivo   Significato economico


Depositi in conto corrente: sono il tipico strumento di raccolta con funzioni monetarie.


Depositi a tempo    Si tratta di raccolta con finalità di investi­mento, ma con un elevato grado di liqui­dità.


Obbligazioni: è una forma di raccolta con durata mag­giore rispetto ai depositi. La liquidità per l'investitore dovrebbe essere assicurata dal mercato finanziario. La sua presenza accre­sce la durata media del passivo e la sua funzione va vista all'interno della gestione finanziaria complessiva della banca.


Fondi rischi: si tratta di fondi, di varia natura, che hanno la funzione di assicurare la copertura dei ri­schi a cui è soggetta l'attività bancaria.


Patrimonio: è un valore fondamentale per qualsiasi azienda, e per la banca in particolare, sia per fini di investimento sia come presidio a fronte di eventi sfavorevoli.




Voci del CE Significato economico


Interessi attivi e passivi: sono componenti di reddito che derivano dall'attività di intermediazione tradizionale svolta dalla banca (prestiti, titoli e raccol­ta. Il loro saldo (margine di interesse) è di importanza cruciale ai fini della valutazione della performance.


Commissioni attive e passive: Sono componenti di reddito che originano dall'area dei servizi, forniti e ricevuti. Il loro saldo rappresenta il risultato dell'atti­vità della banca come broker, dealer, asset manager.


Profitti (Perdite) da operazioni finanziarie: sono il risultato della gestione del portafoglio titoli (diverso dagli interessi percepiti) e delle operazioni su valute.

Costi operativi    Rappresentano, sostanzialmente, il costo del fattore lavoro (spese per il personale).



Ratifiche di valore, riprese accantonamenti: fanno riferimento a correzioni contabili attuate per tener conto dell'effettivo valore eco­nomico delle voci dell'attivo. Sono di particolare importanza quelle relative ai prestiti.

Imposte: si tratta delle imposte di competenza dell'esercizio.

Utile d'esercizio: è il risultato finale dell'attività svolta e corri­sponde all'incremento del patrimonio netto.






Valutazione dei titoli:

I titoli del portafoglio immobilizzato si valutano al prezzo di acquisto; è prevista svalutazione se il creditore diventa insolvente o aumenta il rischio paese, mentre sono facoltative le svalutazioni per l'andamento dei mercati.

I titoli del portafoglio di negoziazione: quelli quotati si valutano al prezzo di mercato o a quello di acquisto se minore. Quelli non quotati al costo d'acquisto con svalutazione obbligatoria in caso di aggravamento rischi mercato.

La composizione dei portafogli non può modificarsi istantaneamente ma deve essere specificata nella NI.


Valutazione dei crediti:

VIVI: o in salute sono quelli buoni, certi e solvibili

INCAGLI: presentano una temporanea difficoltà del debitore ma si prevede un miglioramento della situazione a breve

SOFFERENZE: sono quelli erogati a clienti che si trovano in uno stato di insolvenza anche se non ancora accertata giudizialmente

DUBBI ESITI: crediti irrecuperabili


LA RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE


Il punto di partenza per la riclassificazione dei dati di stato patri­moniale è rappresentato dalla individuazione delle aree fondamentali di attività dell'azienda bancaria.

Ciò soddisfa l'esigenza di cogliere gli elementi caratteristici delle politiche di investimento e finanziamento perseguite e costituisce un passo importante per i successivi approfondimenti attraverso gli strumenti di analisi.

Da non trascurare sono le poste sotto la linea, che eviden­ziano l'attività di intermediazione indiretta e quella nel campo dei ser­vizi.


LA RICLASSIFICAZIONE DEL CONTO ECONOMICO


IL margine di interesse è il prim6 indicatore del risultato ottenuto dalla ban­ca nella «gesti9ne del denaro», ossia l'attività di intermediazione. Sommando i ricavi netti dei servizi si ottiene il margine delle gestioni denaro e servizi. L'individuazione ditale margine consente di separare il risultato delle operazioni su titoli e su valute. La considerazione dei proventi e delle perdite)da operazioni finanziarie consente di giungere al margine di intermediazione. Il passo successivo consiste nel detrarre da tale valore i costi ope­rativi, (il costo del lavoro), per ot­tenere il risultato lordo di gestione.





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