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Veneto Clima - Industria ed Agricoltura

geografia




Dati generali

Geografia

Idrografia



Clima

Industria ed Agricoltura

Altre attività economiche

Storia

Folclore, usi e costumi

Gastronomia



Cartina geopolitica

Mare ADRIATICO

 

EMILIA ROMAGNA

 

AUSTRIA

 




Dati generali

Superficie:

18.390 km2


Abitanti:


Densità:

246 ab/ km2

Capoluogo di Regione e di Provincia:

Venezia

Altri capoluoghi di Provincia:

Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Verona, Vicenza.



Confina con:

A Nord con l'Austria, a Nord-Est con il Friuli Venezia Giulia, a Est con il mare Adriatico, a Sud con l'Emilia Romagna, a Ovest con la Lombardia, e a Nord-Ovest con il Trentino Alto Adige.





































Geografia

Dal punto di vista geografico si possono individuare nel territorio regionale almeno quattro zone.

  1. La zona alpina.

Essa comprende l'in 121j99b tero settore settentrionale della regione con le Dolomiti orientali (i più noti sono Le Tofane, le Tre Cime di Lavaredo, la Marmolada).


  1. La fascia prealpina.

Essa si estende dal Garda al confine con il Friuli-Venezia Giulia. I rilievi sono più bassi e presentano l'aspetto d'altopiani calcarei, o successioni di colline (ricordiamo i monti Lessini, l'ondulato altopiano dei Sette Comuni (o d'Asiago), le Prealpi Bellunesi e le Prealpi dell'Alpago con l'altopiano del Cansiglio).


  1. La fascia di pianura

Essa è stata formata da alluvioni e divisa dalla fascia delle risorgive in alta e bassa pianura; in mezzo ad essa ci sono i monti Berici (quasi una continuazione dei monti Lessini) ed i colli Euganei. La zona bassa della pianura è anche caratterizzata da sorgenti termali, in particolare nella zona vicina ai coli Euganei.


  1. La fascia costiera.

Essa si estende ad arco tra le foci del Po di Goro (che segnano il confine con l'Emilia Romagna) e quelle del Tagliamento (che segnano il confine con il Friuli inezia Giulia). La costa è bassa ed uniforme, per vasti tratti occupata da lagune che sono un paesaggio di transizione fra la terraferma ed il mare: le zone più caratteristiche sono il delta del Po e la laguna Veneta.


Possiamo dividere la superficie del veneto in tre tipologie, associando la costa alla pianura, ed otteniamo le seguenti percentuali di territorio:












Montagna




5333 km2

Collina




2758,5 km2

Pianura e costa




10.298,5 km2





Idrografia

I principali corsi d'acqua sono:

Il Po,che interessa la regione per un tratto con il suo delta (parte del confine con l'Emilia Romagna).

L'Adige, a cui appartiene al Veneto tutto il tratto in pianura.

Il Brenta, che come l'Adige ha origine in Trentino.



Il Piave, che è interamente Veneto, dalla sorgente alla foce.

Il Livenza che sorge a Polcenigo (in Friuli) da una grotta, visitata da molti sommozzatori.

Il Sile, fiume di risorgiva (come il nostro Ausa).


Essi hanno le maggiori portate nei mesi autunnali e specialmente in quelli primaverili, quando, alle precipitazioni abbondanti, si aggiungono le acque di scioglimento delle nevi.


I principali laghi sono:

Lago di Garda (provincia di Verona).

Lago di Santa Croce (provincia di Belluno).

Lago di Alleghe (provincia di Belluno).

Lago di Misurina (provincia di Belluno).


In pianura ci sono laghi di minore importanza





Clima

Il clima presenta caratteri molto diversi da zona a zona:

  • In pianura le estati sono calde e gli inverni freddi.
  • Sui rilievi prealpini e alpini aumentano sensibilmente le escursioni termiche giornaliere (la differenza di temperatura tra il giorno e la notte), mentre tendono a diminuire quelle annue: le estati sono quasi dappertutto fresche e ventilate e gli inverni non sono rigidi, specialmente nelle aree meglio esposte al sole.

Le precipitazioni sono abbondanti nella zona alpina e in quella collinare, ma scarseggiano nelle aree di pianura, soprattutto nel Delta del Po.

Un clima particolarmente mite e ventilato per gran parte dell'anno lo troviamo nella zona del lago di Garda, dove si producono olive (da cui si ricava un ottimo olio), ed anche i limoni riescono a fruttificare.

Protetta dalla catena alpina dai venti freddi del Nord, il Veneto è esposto ai venti di Nord-Est (Bora, fredda e asciutta) e a quelli di Sud-Est (Scirocco, umido e caldo).





Industria ed Agricoltura











L'economia del Veneto è divisa in vari settori, tra questi l'agricoltura era in passato il più importante, ma negli ultimi tempi si è ridotta di molto anche se resta tra le principali, occupando il 5% della forza lavoro.

La produzione è composta da: grano, mais, barbabietole da zucchero, mele, pesche, uva, verdure.

Si produce anche un buon quantitativo di foraggio (fieno) che è assorbito dall'allevamento di bestiame.


La pesca non è un'attività molto sviluppata, il centro maggiormente attrezzato è a Chioggia; ultimamente si sta sviluppando l'allevamento ittico, sia in laguna sia nell'entroterra.


L'industria si è estesa nella 2a metà del secolo scorso (dal 1950), con grossi complessi metallurgici e chimici (in particolare a Mestre e a Marghera).

Nel resto della regione troviamo una concentrazione d'industrie tessili per l'abbigliamento nella zona di Treviso, mentre nella provincia di Belluno troviamo molte imprese che fabbricano occhiali.

In genere le dimensioni delle imprese sono medie o piccole, a conduzione familiare, che lavorano per gruppi industriali più importanti.

In tutto il settore manifatturiero è impiegato il 43% della forza lavorativa, ma ci sono molti extracomunitari perché non ci sono abbastanza persone del luogo che possono essere impiegate nelle varie aziende.


Altre attività economiche

Nelle altre attività, quali il commercio ed il turismo, è impiegato circa il 25% della forza lavorativa.

Il commercio è abbastanza sviluppato in tutte le province, mentre il turismo, che ha un'importanza rilevante nell'economia della regione, ha dei poli di maggiore attrazione.

Venezia, Verona e Padova sono le città più visitate per le loro attrazioni artistiche e storiche; Bibione, Caorle, i Lidi di Iesolo, Rosolinamare e Sottomarina sono le stazioni balneari più conosciute; in montagna i soggiorni estivi ed invernali sono a Cortina, Auronzo, Asiago e Alleghe.

Una loro importanza hanno anche i centri termali come Abano Terme, Monte Grotto Terme e Recoaro Terme.



Storia

Le più antiche tracce di presenza umana nella regione Veneto risalgono alla preistoria.

Queste tracce, risalenti a più di 40.000 anni fa, si trovano nella fascia collinare dai monti Berici ai Lessini, perché la pianura Padana non era come la conosciamo noi attualmente.

In alcune zone della pianura sono stati ritrovati resti di villaggi costruiti su palafitte, e successivamente, gli insediamenti si moltiplicarono, s'ingrandirono e si stabilizzarono.

Questa popolazione diede origine ai Veneti che occuparono il territorio che attualmente è compreso nella regione Veneto.

I Veneti non combatterono contro i Romani, ma si lasciarono assorbire adottando le loro leggi ed il loro apparato statale, ed alla caduta dell'Impero Romano, questo territorio divenne luogo di passaggio delle prime invasioni barbariche, che saccheggiarono i centri abitati e le campagne.

La popolazione, per sfuggire alle invasioni, si spostò verso i monti e verso il mare, anche perché in seguito, questo territorio fu sconvolto da un lungo periodo di guerre, prima tra Ostrogoti e Bizantini, poi tra i Bizantini ed i Longobardi.

Nel frattempo, una parte di popolazione si era rifugiata nella laguna, dove erano già presenti alcuni insediamenti di pescatori; qui al riparo dal passaggio delle popolazioni barbare, iniziò a crescere ed a prosperare quella che sarà la città di Venezia.

Venezia divenne una città-stato, naturalmente difesa dall'acqua che la circondava, che aveva un proprio governo (di tipo democratico), un proprio ordinamento, un proprio esercito ma soprattutto una propria flotta militare e commerciale.

Durante il medioevo, nel resto della regione i maggiori centri abitati (Padova, Treviso, Vicenza e Verona), già presenti in epoca romana, si trasformarono in comuni retti da famiglie nobili che si lanciarono in imprese di conquista, scontrandosi tra loro e con la Repubblica di Venezia (detta anche la "Serenissima").

Venezia alla fine prevalse in questi scontri, assorbendo buona parte del Friuli, della Lombardia e Ravenna con il suo territorio, estendendo il suo dominio anche al di fuori della penisola italiana, conquistando l'Istria, le isole e le coste dell'arcipelago Dalmato ed alcune fra le più importanti isole del mare Egeo.

Alla fine del 18° secolo (1.700-1.800), la Repubblica Veneta fu conquistata dall'Impero Austriaco degli Asburgo, e solo dopo la 3a Guerra d'Indipendenza il territorio appartenuto alla Repubblica di Venezia entrò a far parte dell'allora Regno d'Italia e dell'attuale Repubblica Italiana.








Folclore, usi e costumi

Del folclore fanno parte le commedie teatrali in dialetto veneziano di Carlo Goldoni, vissuto seconda metà del Settecento, che descrivono il popolo e la borghesia mercantile della Serenissima.

Venezia, come centro politico, economico, sociale, culturale per molti secoli, ha influenzato la tradizione popolare di tutta la regione, ma ci sono feste particolari anche in altre località.

A Venezia sono la festa dell'Ascensione, del Redentore ed il Carnevale.



Il Carnevale è famoso per le molte maschere in costumi del '700, mentre nella festa dell'Ascensione si celebra il matrimonio di Venezia con il mare (con la sfilata di gondole storiche come il piccolo Bucintoro).

A Verona, l'ultimo venerdì di Carnevale, c'è la festa chiamata "Bacanal del Gnoco", durante la quale si cuociono gnocchi che sono regalati alla gente presente alla festa.

A Padova, in maggio ed in giugno, c'è la fiera in onore di Sant'Antonio.

A Marostica nel mese di settembre si gioca la famosa partita a scacchi nella piazza del paese, con i pedoni e le figure che sono esseri umani in carne ed ossa, vestiti con antichi costumi.






























Gastronomia

Anche nella gastronomia veneta, il lungo dominio della Repubblica di Venezia ha portato una certa uniformità nel modo di mangiare, e si può dire che in Veneto tutto quello che cresce sulla terra, vive nell'acqua o vola nell'aria, finisce in pentola.

Come primi piatti sono molto conosciuti:

Riso con i piselli (risi e bisi).

Riso ai germogli di luppolo (bruscandoli).

Riso con anguilla (risi e bisato).

Bigoli con luganeghe (pasta alle salsicce).

Pasta e fasoi (pasta e fagioli).

Come secondi piatti, le specialità più note sono:

Fegato alla veneziana (con la cipolla).

Baccalà alla Vicentina (cucinato con il latte).

Torresani (piccioni) allo spiedo.

Pese vario in saor (pesce crudo marinato con aceto e cipolla).

Moleche (granchi raccolti prima che la corazza diventi dura e serviti in brodo).


Per finire ricordiamo i salumi prodotti nelle province di Padova e Vicenza (la soppressa, simile al salame) e le verdure coltivate nei campi, nelle serre o spontanee, come il radicchio di treviso, quello di Castelfranco e l'asparago bianco di Bassano.

Dei formaggi merita ricordare solo l'Asiago prodotto nell'omonimo altopiano.

Nei dolci scarseggiano le specialità, ma di sicuroi l più famoso è il Pandoro di Verona poi ci sono i baicoli, i galani, gli zalèti (gialletti), i bussolai (tutti tipi di biscotti).

Abbondante e d'eccellente qualità la varietà di vini come il bardolino, soave, raboso, marzemino. Come spumantici sono il prosecco ed il più famoso "Cartizze" di Valdobbiadene.

Rinomata tra i liquori è la grappa, liscia, o con erbe (alla ruta, alla genziana ecc.), la più famosa quella di Bassano.
















Disastro del Vajont (la frana sul lago artificiale formatosi con la diga).

Longarone e le sue frazioni sulle rive del Piave distrutte dalla furia dell'acqua.


La Grande Guerra (1ª Guerra Mondiale).

La guerra fu combattuta sulle montagne e anche sul fiume Piave.

Ultima battaglia della guerra a Vittorio Veneto.







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