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CINA: LO STATO
Nome ufficiale
Zhonghuá Rénmin Gònghéguó
(Repubblica Popolare Cinese)
Capitale
Pechino
Bandiera
La bandiera cinese fu adottata nel 1949, in seguito alla proclamazione della Repubblica Popolare Cinese. La stella più grande rappresenta il Partito comunista; le quattro stelle più piccole simboleggiano contadini, operai, borghesi e capitalisti, uniti per sostenere la rivoluzione.
Inno
"La marcia dei volontari"
IL TERRITORIO
Superficie
9.571.300 kmq
Massima altitudine
Monte Everest
(Oomolangma Feng)
8848 m
Massima depressione
Depressione di Turfan
(Tupan Pendi)
-154 m
IL CLIMA
Temperature medie
Pechino (52 m)
Gennaio |
-4 °C |
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Luglio |
26 °C |
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Shanghai (4 m)
Gennaio |
4 °C |
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Luglio |
28 °C |
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Precipitazioni medie annue
Pechino 620 mm
Shanghai 1140 mm
POPOLAZIONE
Popolazione
28% popolazione urbana
popolazione rurale
Densità
124 abitanti/kmq
Città principali
Shanghai
Pechino
Tientsin
Agglomerati urbani principali
Shanghai
Pechino
Tientsin
Gruppi etnici
93% han (cinesi)
altro
compresi zhuang, hui, uyger, yi, miao, manciù, tibetani, mongoli, dujia, bouyei, coreani, dong, yao, bei, hani, kazakh, dai, li.
Lingua
Lingua ufficiale
Cinese mandarino (putongua)
Altre lingue
Esistono sei dialetti cinesi principali (compresi tibetano e mongolo) e almeno altre 41 lingue minori
Religione
ateismo
credenze tradizionali cinesi
principalmente confucianesimo e taoismo
buddhismo
altro
compresi islamismo e cristianesimo
ECONOMIA
Prodotto interno lordo
US$ 508.000.000.000
Risorse economiche
Agricoltura
Riso, patate dolci, frumento, granoturco, soia, canna da zucchero, miglio, sorgo, cotone
Pesca
Pesci di mare e d'acqua dolce, conchiglie e molluschi
Risorse minerarie
Carbone, ferro, petrolio, grafite, tungsteno, sale, antimonio, stagno, oro, altri minerali
Industria
Prodotti tessili, macchinari pesanti, prodotti siderurgici, metallurgici e petrolchimici, cemento e manufatti
Occupazione
59% agricoltura, silvicultura e
pesca
industria
commercio e servizi
altre occupazioni
Esportazioni
Macchinari, petrolio, capi d'abbigliamento e prodotti tessili, generi alimentari
Importazioni
Macchinari e mezzi di trasporto, manufatti di base, alimentari, prodotti metallurgici, chimici e sintetici
Partner commerciali
Giappone, Stati Uniti
Moneta
Yuan
GOVERNO
Ordinamento dello stato
Repubblica popolare con partito unico
Capo di stato
Presidente
Mandato di cinque anni
Capo di governo
Primo ministro del Consiglio di stato
Eletto dall'Assemblea nazionale del popolo
Potere legislativo
Sistema unicamerale
Assemblea nazionale del popolo
2.976 deputati (1996)
Diritto al voto
Suffragio universale per tutti i cittadini maggiori di 18 anni
Potere giudiziario
Corte Suprema del Popolo
Forze armate
Esercito, Marina, Aviazione
2.930.000 soldati; maschi e femmine fra i 18 e i 22 anni devono prestare servizio militare, per tre anni nell'esrcito e per quattro in marina e in aviazione
Suddivisioni amministrative
province
5 regioni autonome
3 municipalità
ISTRUZIONE
Università e scuole principali
Università di Pechino
Pechino
Università Fudan
Shanghai
Università di Scienza e Tecnica della Cina
Hefei
CRONOLOGIA ESSENZIALE
1766 ca. a.C.
La dinastia Shang domina un regno il cui centro è situato nella valle dell'Huang He.
1027 ca. a.C.
Il popolo Chou rovescia la dinastia Shang e instaura la propria. Il debole governo centrale è sostenuto da stati vassalli, che con il tempo diventano sempre più autonomi.
500 ca. a.C.
Confucio formula un nuovo, rivoluzionario sistema di idee e valori. La sua filosofia condizionerà la Cina per più di duemila anni ed è ancora oggi influente.
403-221 a.C.
I rapporti tra gli stati diventano instabili. Periodo dei Regni combattenti.
221-206 a.C.
La dinastia Ch'in stabilisce un forte potere centrale. Shi Huangdi è il primo imperatore della Cina. Inizia la costruzione della Grande Muraglia.
206 a.C. - 220 d.C.
La dinastia Han consolida l'impero creato dai Ch'in ed estende i suoi confini a sud dello Yangtze e, verso nord, fino all'Asia centrale. Il confucianesimo diventa la filosofia ufficiale dello stato. Dopo un breve interregno (dinastia Xin, 9-23 d.C.), la dinastia Han torna al potere ma perde il controllo dell'impero, che si sfalda in piccole entità politiche.
Periodo dei "tre regni", riunificati dalla dinastia Chin occidentale nel 265. Sottoposto all'invasione di popolazioni turco-mongole dal nord, l'impero si sfalda.
La dinastia Sui riunifica l'impero. Viene completata la costruzione di un canale che collega la valle dello Yangtze alla Cina del nord, e che diventerà, in seguito, parte del Grande Canale.
La civiltà cinese vive una rinascita culturale propiziata dalla dinastia Tang. Xi'an, la nuova capitale, con oltre un milione di abitanti è la più popolosa città del mondo.
Dopo un periodo di lotte interne, la dinastia Sung riunifica la Cina. Viene consolidato il sistema di esami per i funzionari statali.
I mongoli conquistano l'intero territorio cinese. Kublai Khan dà inizio alla dinastia Yuan.
Il mercante veneziano Marco Polo è uno dei primi europei a visitare la Cina.
Dinastia Ming. I mongoli vengono espulsi dalla Cina. Sotto la dinastia Ming vengono ampliati la Grande Muraglia e il Grande Canale.
Dinastia Manciù o Ching. I Manciù conservano il sistema di governo dei Ming. Nel XVIII secolo l'impero cinese raggiunge l'apice della sua potenza ed estensione.
I tentativi cinesi di controllare il contrabbando di oppio praticato dagli europei porta alla sconfitta della Cina nella guerra dell'oppio. La Gran Bretagna ottiene Hong Kong e incrementa i suoi diritti commerciali in Cina. Una seconda guerra dell'oppio (1856-60) segna l'inizio del declino della dinastia Manciù e conferma il dominio occidentale sulla Cina.
Milioni di cinesi muoiono durante la rivolta dei taiping.
Guerra franco-cinese. La Francia strappa alla Cina il controllo sull'Annam.
Guerra sino-giapponese. Pesante sconfitta cinese, in seguito alla quale la Cina perde Taiwan e la penisola del Liaodong ed è costretta a riconoscere l'indipendenza della Corea.
Gli Stati Uniti rilanciano la "politica della porta aperta". La Cina è divisa in sfere d'influenza economica.
Società segrete e gruppi di nazionalisti attaccano gli occidentali residenti in Cina durante la rivolta dei Boxer. Le truppe occidentali domano la ribellione.
Pu Yi, l'ultimo imperatore manciù, viene deposto ed è proclamata la Repubblica cinese. Sun Yat-Sen, fondatore del Guomindang e principale artefice della rivoluzione, lascia la carica di presidente a Yuan Shikai, che stabilisce una dittatura personale.
Alla morte di Yuan Shikai, i "signori della guerra", governatori militari locali, combattono per la successione.
Viene fondato a Shangai il Partito comunista, che conta tra i suoi primi membri Mao Zedong.
Alleanza tra nazionalisti e comunisti. Alla morte di Sun Yat-Sen, la guida del Guomindang viene presa da Chang Kai-shek.
Chang Kai-shek conduce una sanguinosa epurazione dei membri comunisti del Guomintang.
Creazione dello stato fantoccio filogiapponese del Manchukuo, formalmente affidato a Pu Yi.
Mao Zedong conduce i comunisti, con la cosiddetta Lunga Marcia, nel nord del paese, dopo aver subito una serie di sconfitte da parte delle forze nazionaliste.
Chang Kai-shek viene costretto dai suoi ufficiali a stringere un'alleanza con i comunisti in funzione antigiapponese.
L'esercito giapponese attacca la Cina. L'anno seguente il Giappone controlla la maggior parte dei territori nordorientali cinesi. La guerra continua fino alla resa del Giappone nel 1945.
Riprende la guerra civile.
Si affermano i comunisti. Viene proclamata la Repubblica popolare cinese. Il governo nazionalista si ritira nell'isola di Taiwan.
Alla conferenza di Bandung, la Cina si pone alla testa della lotta anticolonialista.
Viene definita la politica del "grande balzo in avanti". Ampia riforma in senso collettivistico dell'agricoltura; creazione delle "comuni". Il piano tuttavia consegue modesti risultati. Nel 1960 la Cina rompe i rapporti con l'Unione Sovietica, accusata di "revisionismo". L'interruzione dell'assistenza sovietica provoca il peggioramento della situazione economica del paese.
Guerra sino-indiana.
Primo test atomico cinese.
La "rivoluzione culturale" provoca un profondo scompiglio politico e sociale e molte vittime in tutto il paese. Nel 1969 avvengono scontri al confine tra Cina e Unione Sovietica lungo il fiume Ussuri, in Manciuria.
Lotte all'interno del Partito comunista. Lin Piao muore in un misterioso incidente aereo. La Cina subentra a Taiwan in seno all'ONU.
Mao Zedong e Chou En-lai muoiono. Si scatena la lotta tra moderati e radicali. Viene arrestata Chiang Ch'ing, la moglie di Mao, con i suoi collaboratori (la cosiddetta banda dei quattro). Deng Xiaoping inizia l'anno seguente la sua ascesa politica.
Migliaia di studenti che manifestano per una maggiore democrazia vengono massacrati in piazza Tienanmen a Pechino. Jiang Zemin viene nominato segretario generale del partito al posto di Zhao Ziyang, contrario alla repressione degli studenti.
La Cina critica aspramente il tentativo del governatore britannico di Hong Kong, Chris Patten, di introdurre riforme democratiche prima che la sovranità torni alla Cina. Jiang Zemin diventa presidente della repubblica.
Il precario stato di salute di Deng Xiaoping aumenta l'incertezza sul futuro della politica cinese. Il paese, nel frattempo, sta attraversando una fase di tumultuosa crescita economica e produttiva.
Muore Deng Xiaoping. Hong Kong torna sotto la sovranità cinese.
Li Peng, il delfino del presidente Jang Zemin diventa presidente del parlamento. Zhu Rongji è il nuovo premier. Una folta delegazione statunitense guidata da Bill Clinton si reca in visita ufficiale in Cina.
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