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Relazione
Sull'incontro con l'Associazione Amici del Policlinico
- Donatori di Sangue -
Il giorno martedì 10 ottobre '06 sono venuti a farci visita a scuola gli Amici del Policlinico del centro donatori di sangue, del centro trasfusionale di Immunologia dei trapianti della fondazione IRCCS dell'ospedale maggiore del Policlinico,Mangiagalli e Regina Elena.
In Italia i donatori di sangue scarseggiano infatti sono 35 ogni mille abitanti, mentre in Europa la media è alta ma non di molto (42 ogni mille abitanti).
Il donatore ideale è sia uomo che donna, soltanto che la donna può donare 2 volte l'anno invece l'uomo ne può fare 4, e se si pensa al dispendio di ore utilizzate per una donazione sono in medi 151i89b a 5 l'anno a persona.
I pazienti che necessitano di trasfusione sono tanti a partire dai casi considerati di maggior urgenza del pronto soccorso, ai pazienti talassemici che nella forma maggiore hanno bisogno di una trasfusione ogni 3 settimane e di quelli che hanno ricevuto un organo.
Ad ogni donazione noi aiutiamo noi stessi in quanto si viene sottoposti a visita medica e successivamente gli esami del sangue esaminati in laboratorio vengono spediti a casa con i valori di riferimento.
Se il medico lo ritiene necessario il donatore può avere ulteriori esami di laboratorio, visite specialistiche, esami strumentali(allergologia, dietologia, esami per l'ipertensione).
Si può donare se:
Si ha un'età compresa tra i 18 e i 60 anni
Si ha un
peso uguale o superiore a
Si è in buone condizioni di salute
Se non si sono contratte gravi malattie in passato
Non si è a digiuno da più di 15 ore
Non si sono consumati pasti "troppo abbondanti "nelle ultime 6 ore
Le fasi delle donazioni sono: l'accettazione, test emoglobina, visita medica e sala donazioni.
L'accettazione è il momento in cui si deve mostrare la propria carta d'identità e si deve compilare un modulo con i propri dati anagrafici.
Il test dell'emoglobina si esegue con una puntura sul polpastrello e il livello di questa parte corpuscolata del sangue deve essere: 1,25 ml/dl per le donne, 1,35 ml/dl per gli uomini.
Il passo successivo è la visita medica in cui viene controllata la pressione, il battito cardiaco, si fa l'anamnesi del donatore e della propria famiglia.
Il dottore valuta i comportamenti del paziente, poiché ci si deve sentire bene per sottoporsi alla donazione e dopodiché dà l'idoneità alla donazione.
Poi si va in sala
donazione nella quale ci si sdraia su dei lettini appositi e al paziente viene
inserito l'ago collegato ad una sacca posta su una bilancia, poiché il sangue
donato deve raggiungere un certo peso. La donazione del sangue consiste nel
prelievo di 420 ml per la prima volta,
450 ml per le volte successive se si superano i
La trasfusione dura dai 6 agli 8 minuti, dopodiché si sta sdraiati per 10 minuti, seduti per il medesimo tempo e poi ci viene offerto un the zuccherato o un succo di frutta per favorire il ricircolo degli zuccheri.
Cosa molto gradita dai donatori di sangue è la colazione o il pranzo offerti dal bar dell'ospedale.
Non si può donare in caso di:
Assunzione di alcuni farmaci (il periodo di attesa è di 7 giorni per gli antinfiammatori, 15 per gli antibiotici)
Effettuazioni di piercing, tatuaggi e indagini endoscopiche si sospende la donazione per 4 mesi.
Estrazioni dentarie nei 7 giorni precedenti la donazione( per il rischio di eventuali contagi)
Uso di sostanze stupefacenti (l'utilizzo occasionale di droghe leggere sospende la donazione per 6 mesi, l'uso abituale di queste ultime o di droghe pesanti preclude la possibilità di donare)
Viaggi recenti in zona tropicali o malariche (poiché il rischio c'è, non in maniera elevata, ma è presente)
Come viene trattato il sangue donato?
Si sottopone il sangue a test obbligatori per legge: HIV, Epatite B e C e sifilide; viene analizzato, elaborato e viene separato in plasma, globuli rossi e piastrine.
Il plasma può essere conservato per un anno, i globuli rossi per 42 giorni e le piastrine soltanto per 5 giorni. Questi elementi vengono destinati ai riceventi in modo differente in base alle esigenze.
Un
gesto di consapevolezza e solidarietà
Secondo me donare il sangue può salvare una vita o addirittura più vite. Se
nessuno lo facesse, molti malati di leucemia non potrebbero sopravvivere, così
come le persone in gravi condizioni dopo un incidente. Inoltre, il sangue
offerto può servire ai pazienti che subiscono un'operazione chirurgica; poiché
nel corso di qualsiasi intervento può diventare necessario.
Donare sangue periodicamente garantisce a noi donatori potenziali, un controllo del nostro stato di salute, attraverso visite sanitarie e accurati esami di laboratorio. Abbiamo così la possibilità di conoscere il nostro organismo e di vivere con maggiore tranquillità.
Io personalmente non posso donare il sangue perché sono anemica e non ho questa possibilità; però credo che questo incontro sia stato utile prima di tutto per capire le modalità con cui si dona il sangue e anche perché se una persona entra in contatto con tutte queste informazioni ne parla con amici e parenti e questo passa parola contribuisce a far conoscere realmente questo attuale problema.
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