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ELEMENTI DI PRONTO SOCCORSO
La respirazione artificiale
E' un tipo di intervento che viene effettuato su soggetti vittime di incidenti stradali, folgorazione, annegamento, allo scopo di ripristinare la respirazione naturale; senza respirazione artificiale sarebbero infatti destinati a morire di asfissia.
Le cellule nervose, se private di ossigeno per 4-5 minuti, muoiono. E' quindi di fondamentale importanza riattivare la respirazione prima possibile.
Innanzitutto liberiamo l'individuo dagli abiti e, se non ci sono controindicazioni, lo poniamo supino; ci assicuriamo che le vie respiratorie siano libere da corpi estranei che verranno rimossi.
L'aria che viene espirata dal soccorritore contiene circa il 16% di ossigeno. Per prima cosa ruotiamo la testa dell'infortunato verso l'alto, affinché la lingua non occluda le vie respiratorie.
Poi introduciamo con forza l'aria inspirata nelle sue vie aeree, coprendo la sua bocca con le nostre labbra.
Ripetiamo l'operazione 15 volte al minuto, tenendogli chiuso il naso.
Se l'incidentato è un bambino o un neonato, dopo avergli ripulito la bocca da eventuali corpi estranei, si deve coprire anche il naso del bambino con la bocca e l'aria deve essere immessa 20 volte al minuto.
Il massaggio cardiaco
In caso di arresto cardiaco si procede al massaggio ponendo il palmo di una mano sullo sterno; l'altra mano dovrà essere sopra la prima; le dita dovranno restare sollevate dalle coste.
Comprimendo lo sterno contro il rachide, con una spinta verticale, si otterrà una notevole compressione del cuore. La manovra va eseguita al ritmo di una volta ogni secondo circa.
Il tutto dovrà essere effettuato ponendo l'infortunato su un piano rigido. Se l'operazione di soccorso viene eseguita da una sola persona, si effettuano due insufflazioni di aria nella bocca a cui seguiranno 12-15 compressioni toraciche.
Se i soccorritori sono due, il primo esegue un'insufflazione di aria a cui l'altro farà seguire 5 compressioni cardiache.
Nel caso in cui l'infortunato sia un anziano, si utilizza una sola mano.
Se, invece, l'infortunato è un bambino, le compressioni devono essere 90 al minuto con 2-3 dita.
I TRAUMI DELL'ESERCIZIO FISICO
Prendono il nome di traumi le lesioni provocate da azioni meccaniche.
Il trauma avviene quando si ha un urto tra l'organismo e un altro corpo che oppone resistenza.
La branca della medicina che studia gli effetti dei traumi è la traumatologia.
CONTUSIONE
COMMOZIONE
CRAMPO
STIRAMENTO
STRAPPO
TENDINITE
METATARSALGIA
EPICONDILITE
TALALGIA
PUBALGIA
DISTORSIONE
LUSSAZIONE
FRATTURA
FERITA
EMORRAGIA
EMORRAGIA NASALE
FLITTENE
TRAUMI OCULARI
MAL DI MILZA
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