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Relazione tecnica - Caratteristiche della strada

topografia



Relazione tecnica




Ho eseguito il progetto di una strada ordinaria di tipo "F", strada locale (extra-urbana o urbana), opportunamente sistemata non facente parte di atri tipi di strade che collega un punto di partenza A a quota 314 metri ed un punto di arrivo B a quota 280 metri.

Nella strada di tipo "F" sono ammessi in piattaforma animali, veicoli a trazione animale, velocipedi, ciclomotori, autov 414j95e etture, autobus, autocarri,macchine operatrici, veicoli su rotaia.

Il raggio minimo della strada è di 45 metri.

La sede stradale è costituita da due corsie di 4,5 metri ciascuna.



Caratteristiche della strada





Pendenza


La pendenza massima da adottare era limitata all'8%.

Ho progettato una strada di lunghezza totale di 1543 metri costituita da tre livellette di diversa pendenza.


Livelletta 1 - va dalla progressiva 0,00 m alla progressiva 829,00 m ed ha pendenza dello 0,00%

Livelletta 2 - va dalla progressiva 829,00 m alla progressiva 1318,00 m ed ha pendenza del 6,96%

Livelletta 3 - va dalla progressiva 1318,00m alla progressiva 1543,00 m ed ha pendenza dello  0,00%


Vertici


La poligonale di base della strada è composta da 6 vertici.

α è stato misurato graficamente in gradi centesimali

R è stato misurato graficamente in metri

S è stato ottenuto dalla formula: R * α rad

V1: R = 72,00 m S = 77,99 m

V2 :    = 81,0000 R = 88,00 m S = 111,90 m

V3 :    α = 9,0000 R = 170,00 m S = 24,02 m

V4 :    α = 19,0000 R = 138,00 m S = 41,16 m

V5 :    α = 40,0000 R = 59,00 m S = 86,66 m

V6 :    α = 11,0000 R = 152,00 m S = 26,25 m









Fasi di costruzione della strada


Premessa


L'asse della strada risulta, in  generale, una linea non piana.

Per ragioni di praticità è necessario studiare separatamente l'andamento planimetrico ( tracciato orizzontale ) e quello altimetrico ( Profilo longitudinale ).

Il tracciato economico è quello che si stacca il meno possibile dal terreno, al fine di evitare profonde trincee e grandi rilevati, e che si discosta il meno possibile dal collegamento diretto dei due estremi.




Ho studiato vari tipi di possibilità della progettazione stradale e, dopo vari tentativi, ho scelto di segnare un tracciolino in cui la pendenza non fosse molto variabile; infatti ho disegnato solamente tre livellette di pendenza massima 6,96%

E' impensabile supporre di utilizzare il tracciolino come andamento definitivo dell'asse stradale.

In fase successiva ho sostituito a tale spezzata un tracciato costituito da tratti rettilinei che ho poi raccordato tra loro con curve circolari ed ho eseguito la rettifica del tracciolino, cercando di ridurre la lunghezza di percorrenza che da A porta a B.

Successivamente ho scelto i picchetti in base a criteri di questo tipo:


  • quando il rettifilo incontra la isoipsa
  • punti iniziali e finali di una curva e punto in cui cade la bisettrice dell'angolo
  • punto di inizio e di fine dell'asse stradale


Parte altimetrica


Una volta stabilito l'andamento planimetrico del tracciato stradale e concluso lo studio dei raccordi ho proceduto alla progettazione dell'andamento altimetrico della strada in questione.

La piattaforma stradale si sviluppa su livelli differenti rispetto al terreno ed è stato necessario conoscere le distanze di ciascun picchetto iniziale e la loro quota indicata come quota del terreno.

I punti ottenuti sono stati successivamente uniti tra loro a formare una spezzata che rappresenta il profilo del terreno lungo l'asse stradale, detto anche profilo nero.

Questo andamento del terreno presenta uno sviluppo irregolare e perciò inadatto ad essere assunto come andamento altimetrico della strada.

Ho quindi regolarizzato l'andamento del terreno con una serie di tratti rettilinei detti livellette,di pendenza omogenea; questa nuova spezzata rappresenta l'andamento altimetrico della piattaforma stradale detta profilo di progetto o profilo rosso; questa porta la piattaforma stradale ad allontanarsi dal livello del terreno, sopraelevandosi con riporti o abbassandosi con sterri.


Le livellette sono state studiate in base ai seguenti criteri:


  • le livellette non devono discostarsi troppo dal profilo del terreno, per evitare sterri troppo profondi o riporti troppo grandi.
  • le livellette sono state tracciate in modo che le aree di sterro andassero a compensare in modo piuttosto uguale le aree di riporto.
  • in modo da evitare brusche variazioni di pendenza tra una livelletta e l'altra.
  • due livellette consecutive devono essere altimetricamente raccordate a mezzo di opportuni raccordi verticali.

Il profilo longitudinale è costituito da una tabella contenente:


  • Il  numero delle sezioni.
  • La distanza parziale tra due sezioni consecutive
  • La distanza progressiva
  • Quota del terreno
  • Quota di progetto
  • Distanze ettometriche
  • Andamento planimetrico


Calcolo dei volumi


Una volta definito l'andamento planimetrico e quello altimetrico della strada ho proceduto a determinare il calcolo dei volumi che prevede:

  • determinazione delle sezioni trasversali e rispettivi volumi di sterro e riporto.
  • Costruzione del profilo delle aree
  • Costruzione del profilo di occupazione
  • Costruzione del profilo depurato delle aree
  • Costruzione del profilo di Brückner

Sezioni trasversali


Con la rappresentazione delle sezioni trasversali viene mostrato l'andamento e le dimensioni del corpo stradale in senso trasversale all'asse. Inoltre permettono di definire l'ampiezza della zona occupata dal corpo stradale e di calcolare i volumi di terra che dovranno essere mossi nell'ambito della strada.

Esse vengono rappresentate su piani verticali, ortogonali all'asse stradale ed eseguite in corrispondenza di ciascun picchetto d'asse.

Sono disegnate in scala 1:100 sia per le distanze che per le altezze dal picchetto 35 a 50.

Per disegnare una sezione occorre riportare in corrispondenza del picchetto d'asse la relativa quota di progetto e da questa tracciare un segmento orizzontale di lunghezza pari a quella della sede stradale.

Dagli estremi di questo punto si tracciano poi le rette inclinate di scarpa 3:2 per i riporti e 1:1 per gli sterri. In modo indicativo ho rappresentato le cunette laterali nelle zone di sterro, assumendo come base maggiore del trapezio che esse formano 0,90 metri e come base minore 0,30 metri.


Profilo delle aree


Ho costruito un diagramma riportando in esso tutte le aree delle singole sezioni, posizionando le aree di sterro sopra e quelle di riporto sotto e unendo questi estremi ho ottenuto dei trapezi le cui aree corrispondono ai volumi.


Profilo di occupazione


La verifica dell'impatto che il corpo stradale ha sui terreni interessati all'opera serve per anticipare valutazioni del movimento di terra da effettuare e per determinare le superfici occupate.

Ho riportato in un diagramma in ascisse le sezioni con la loro distanza e in ordinate la larghezza di occupazione del solido stradale.

Se due sezioni consecutive sono omogenee, il diagramma di occupazione tra esse si ottiene congiungendo gli estremi delle scarpate di sinistra e di destra di ogni sezione, se due sezioni consecutive sono eterogenee è necessario determinare i punti di passaggio con un  diagramma a farfalla.


Profilo di Bruckner


Per poter studiare i movimenti longitudinali dei volumi di terra, occorre calcolare il diagramma depurato dei paleggi con una integrazione grafica in modo tale da ottenere una curva che prende il  nome di linea integrale o profilo di Bruckner.

Le ordinate di questa linea rappresentano la somma algebrica di tutti i volumi impiegati per realizzare il solido stradale .







































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