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Corso di TEORIE DELL'URBANISTICA

architettura



Istituto Universitario di Architettura di Venezia

Corso di Laurea in Architettura

A.A. 1998-99

Corso di Teorie dell'Urbanistica


Pavan Silvia, Scheda del testo:


C. Sitte, L'arte di costruire le città, Jaca Book, Milano, 1996 (1981)

(edizione originale Der Stadte-Bau nach seinen Kunstlerschen Grundsatzen, Vienna, 1889;

esemplata sull'edizione francese, aggiornata e comprensiva dei disegni originali, L'art de batir les villes, L'Equerre, Paris, 1980).



L'AUTORE 131b12b




Camillo Sitte (1843-1903), architetto, urbanista, insegnante, direttore della Scuola d'Arte a Salisburgo e a Vienna, interessato agli studi anche nel campo dell'archeologia e della medicina. Durante il corso della sua vita compie frequenti viaggi in Europa, Egitto ed Asia Minore, per studiarne dal vero arte ed ambiente. Dopo la fama ottenuta con l'opera in questione, è chiamato a partecipare in qualità di giudice a numerosi concorsi di urbanistica e lavora a piani regolatori in Austria e in Germania.


ORIGINE E SCOPO DELL'OPERA


in risposta a L'espansione urbana nei suoi aspetti tecnici, legislativi ed economici di R. Baumeister, Sitte pubblica L'arte di costruire le città, in cui rileva la necessità di inserire il progetto urbanistico nella storia della città a cui fa riferimento, ritenendo fondamentale il rispetto per la tradizione e le rivalutazione dei luoghi pubblici, in quanto centri nodali della vita comunitaria.

con tale saggio egli dimostra, presentando svariati esempi di soluzioni urbanistiche, antiche e moderne, come sia piatto e impersonale il concetto di "zonizzazione" introdotto da Baumeister, e quanto sia al contrario indispensabile un connubio tra architettura e urbanistica per la creazione di una città a misura d'uomo.


CONTENUTO:


il titolo dell'edizione italiana fa riferimento a quello che portava la traduzione francese, facendo figurare come sottotitolo la traduzione esatta dell'originale (L'urbanistica secondo i suoi fondamenti artistici);

la premessa è a cura di F. Choay


FONTI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

per un'analisi più efficace e immediata l'autore fa ricorso all'uso di:

un centinaio di piantine di piazze e edifici pubblici di svariate città. perlopiù italiane e dell'Europa del Nord;

documenti dal manoscritto originale (cap II);

illustrazioni di scorci caratteristici delle città esaminate;

citazioni, interpretazioni e riferimenti a diverse opere, tra cui: L'espansione urbana nei suoi aspetti tecnici, legislativi ed economici di R. Baumeister; la Politica di Aristotele, il De Re Edificatoria di L. B. Alberti, il De Architectura di Vitruvio;

riferimenti al piano di G. Semper per l'ampliamento di Vienna e alle varie legislazioni dell'epoca.


TEMI AFFRONTATI:

l'opera si articola in 14 capitoli, i cui punti salienti riguardano:

premessa: appiattimento progressivo dell'urbanistica con l'introduzione della tecnologia moderna;

contrasto tra arte e tecnica moderna;

importanza della tradizione anche ai giorni nostri per un mondo più vivibile;



città antiche: sensibilità e contatto con la natura spazi pubblici aperti

VS

città moderne: tecnica e individualità differenziazione tra spazio pubblico e privato;

spazio libero al centro delle piazze e edifici sui 4 lati legame con la tradizione del foro romano;

importanza dell'effetto prospettico creato dalla visione dei luoghi pubblici; stretta relazione tra l'estetica dei luoghi e la vita degli abitanti;

irregolarità delle piazze antiche spazio a misura d'uomo;

analisi di gruppi di piazze "utilizzazione ottimale degli edifici pubblici" per ottenere diverse vedute;

l'organizzazione delle piazze nell'Europa del Nord, chiese gotiche isolate al centro di piazze chiuse con strada principale di fronte alla facciata;

le costruzioni urbane moderne: rigidità nelle imitazioni e povertà di motivi;

le piazze moderne: ritagli di edificato senza un significato definito;

perdita del senso estetico e artistico nei moderni piani regolatori delle città contrasto tra arte e edilizia;

enunciazione di regole generali per migliorare i sistemi moderni:

- separare le zone verdi,

- raggruppare gli edifici pubblici,

- creare piazze originali;

analisi della città di Vienna: progetti per un miglioramento realizzabile;

conclusione: difficoltà che progetti originali vengano realizzati, esclusione di grandi artisti dai progetti urbanistici e carenza di seri concorsi pubblici di architettura.






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