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SISTEMA OPERATIVO MS-DOS

informatica



INDICE


IL SISTEMA OPERATIVO MS-DOS  

Che cos'è un sistema operativo

Funzioni di un sistema operativo 



Unità a dischi 

Caricamento del DOS

Quando il caricamento non va a buon fine   

Per ripartire più velocemente   

Spegnimento del sistema

Su che disco agiscono i comandi del DOS   

Attenzione  

COMANDI DOS

Comandi interni 

Comandi esterni

Parametri dei comandi

I nomi dei files   

Esempi di nomi corretti   

Esempi di nomi non corretti  

Impostazione della data

Impostazione dell'ora 

Per avere la lista dei programmi del dischetto 

Per avere una lista compatta   

Per avere una lista parziale  

Errori possibili  

Come selezionare i file con l'uso di caratteri speciali

Formattazione di un dischetto

Per dare un nome al disco

Per copiare i file  

Per copiare un file da un disco ad un altro

Per copiare tutti i file con la medesima estensione da un disco ad un altro   

Per copiare tutti i file da un disco ad un altro

Per copiare un file sullo stesso disco con un altro nome

Per unire 2 file in un unico file   

Per cambiare il nome di un file

Per creare un nuovo file   

Per duplicare un dischetto  

Per cancellare i file su disco  

LE DIRECTORY  

Per creare una directory 

Come copiare un file all'interno di una directory  

Per listare l'interno di una directory

Per creare una directory all'interno di una directory

Per cambiare la directory su cui agiscono i comandi  

Saltare da una directory ad un'altra 

Per conoscere qual è la directory corrente 

Per rimuovere una directory   

Rinominare una directory

Come ottenere una lista di tutte le directory 

Per ottenere la lista delle directory e dei file   

Come rendere privilegiate alcune directory 

Come cambiare il messaggio di sistema

Parametri del comando prompt  

Per cancellare ogni scritta presente sul video   

Come effettuare copie di riserva del contenuto dl un hard disk 

Per ripristinare su hard disk i file salvati 

Per controllare disco e memoria centrale

Recuperare parti di file persi  

TIPI DI FILE  

File di tipo binario  

File di tipo ASCII   

Come riconoscere i file ASCII   

La creazione di semplici file ASCII  

I file batch 

Una procedura batch fondamentale 

Per attivare la tastiera in modo corretto

Per configurare il sistema in modo particolare  

Per rendere possibile il funzionamento di particolari applicazioni


IL SISTEMA OPERATIVO MS-DOS

Che cos'è un sistema operativo

Quando si usa un programma per scrivere e stampare una lettera, il funzionamento del video, della tastiera e della stampante, é coordinato da altri programmi particolari presenti nella memoria del calcolatore e completamente estranei al programma di scrittura dei testi.

L'insieme di questi programmi particolari crea un ambiente che prende il nome di SISTEMA OPERATIVO.

Tale ambiente si crea al momento dell'accensione della macchina, tramite il caricamento da disco dei programmi del Sistema Operativo.

Il programma utilizzato dall'utente non potrebbe funzionare senza la presenza di questo ambiente.

Funzioni di un sistema operativo

Le funzioni principali eseguite dal Sistema Operativo si possono riassumere in:

avviamento dell'intero sistema e controllo del funzionamento dei vari circuiti;

gestione del video per la visualizzazione dei risultati della elaborazione;

gestione della stampante;

gestione delle operazioni sui dischi;

gestione dei programmi dell'utente.

Il sistema operativo mette poi a disposizione dell'utente dei comandi per facilitare l'utilizzo del computer.

Ad esempio per:

predisporre i dischetti per l'uso;

duplicare i dischetti;

duplicare programmi;

listare programmi su video e stampante;

ecc.

Unità a dischi

Un personal computer é dotato di una o più unità per la gestione dei dischetti, queste unità vengono chiamate drive.

Nel caso sì sia in presenza di due unità, il Sistema Operativo nomina A la principale e B la secondaria. Un personal computer può essere dotato anche di disco fisso interno (hard disk) il quale può contenere fino a centinaia di milioni di caratteri.

Se é presente, viene nominato e riconosciuto dal Sistema Operativo tramite la lettera C.

Se ci sono altre unità per la gestione dei dischi, sia fissi che dischetti, queste vengono individuate dalle lettere alfabetiche D, E, F ecc.

Caricamento del DOS

Affinché il sistema operativo sia funzionante, occorre caricarlo nella memoria del computer. Controllare di poter disporre del dischetto contenente il sistema operativo DOS, il quale è generalmente fornito a corredo della macchina.

Inserire il dischetto del sistema operativo DOS (d'ora in avanti verrà chiamato dischetto di sistema) nell'unità A.

Inserire il dischetto con l'etichetta rivolta verso l'alto.

Se il Monitor Video è dotato di interruttore di accensione, portarlo in posizione ON (acceso). Accendere l'interruttore generale della macchina.

Dopo aver svolto correttamente queste operazioni, una parte del sistema operativo DOS (quella fondamentale) viene caricata in memoria (attendere qualche secondo) e la macchina è pronta per operare.

Se disponete di un hard disk, il caricamento avverrà automaticamente all'accensione e senza inserire alcun dischetto.

Quando il caricamento non va a buon fine

Se il dischetto di sistema non viene inserito correttamente nel drive A, e non si dispone di un hard disk, comparirà la scritta:


Disco non di sistema o errore su disco

Inserire il disco sistema nel drive A

e premere un tasto


Se il disco è inserito correttamente ma non contiene il sistema operativo adatto o contiene un sistema operativo rovinato, verrà visualizzato uno dei seguenti messaggi:


Interprete comandi non corretto o assente

Errore in caricamento

COMMAND.COM non valido nel drive A

Disco non di sistema o errore su disco

Inserire il disco sistema nel drive A

e premere un tasto


In tutti questi casi è necessario procurarsi una copia del Disco di sistema corretta e ripetere dall'inizio la procedura di caricamento del DOS.

Per ripartire più velocemente

Quando la macchina è già accesa, può essere necessario ripristinare il sistema, o per interrompere un comando errato o per ripetere la fase di caricamento del sistema (detta anche fase di bootstrap).

Per far questo non è necessario spegnere e riaccendere la macchina. E' sufficiente premere i tre tasti CTRL, ALT, DEL contemporaneamente.

Per eseguire correttamente la procedura, mantenere premuto con la mano sinistra i tasti CTRL e ALT e quindi premere con la mano destra il tasto DEL (su alcune tastiere è indicato come CANC).

Spegnimento del sistema

Per interrompere il sistema è sufficiente spegnere l'interruttore generale e per far questo non è necessario togliere prima il dischetto dall'unità A.

E' comunque utile non lasciare dischetti inseriti nelle unità dischi quando la macchina è spenta.

Su che disco agiscono i comandi del DOS

Quando il DOS, dopo l'accensione, è stato caricato in memoria e il sistema è pronto ad accettare comandi, sul video appare il messaggio


A>_


Questo messaggio è chiamato prompt e fornisce due informazioni precise:

Il DOS è pronto a ricevere un comando.

Il comando agirà sul disco presente nell'unità per dischi A (drive A).

Il drive indicato dal messaggio a video (in questo caso A) viene comunemente denominato DRIVE DI DEFAULT (ossia quello su cui agiranno i comandi se non altrimenti specificato).

Il drive di default può essere cambiato in qualsiasi momento, inserendo il nome del nuovo drive seguito da due punti (:).

Se si desidera che i comandi agiscano sul dischetto inserito nel drive B digitare:


A>B:


e premere il tasto ENTER (immissione); il DOS risponde con:


B>_


Da questo momento tutti i comandi agiranno sul disco presente nel drive B che è diventato il nuovo drive di default.

Attenzione

I due punti nel comando di scelta del drive di default sono fondamentali, infatti se si omettono, il DOS non riconosce che si vuole cambiare drive di default e risponde con un messaggio:


A>B

Comando o nome file errato

A>_


Se viene inserito un nome di drive non valido, ad esempio H si otterrà il seguente messaggio di errore:


A>H:

Identificativo dell'unità non valido

A>_

COMANDI DOS

Ogni qualvolta vengono digitati dei caratteri in risposta al prompt del sistema operativo, il DOS controlla che la scritta sia un comando e, se risulta tale, lo esegue.

I comandi sono le operazioni fondamentali che il DOS può eseguire e sono divisi in due categorie.

Comandi interni

Sono una serie di comandi che vengono caricati in memoria centrale, quando all'accensione del computer, il DOS vi è trasferito dal dischetto di sistema.

Comandi esterni

Sono presenti sul disco di sistema e sono visualizzabili tramite il comando DIR. Possono essere copiati, cancellati, rinominati, ecc.

Quando si richiamano, il DOS li preleva dal dischetto, li trasferisce in memoria centrale e, terminate le operazioni libera l'area di memoria centrale dove erano stati caricati.

Il loro uso è quindi subordinato alla lettura del dischetto di sistema.

Se quando vengono richiamati non sono presenti sul dischetto, il DOS fornirà il messaggio di errore.


Comando o nome di file errato

Parametri dei comandi

I parametri fanno parte dei comandi DOS e forniscono agli stessi, ad esempio, su cosa avrà effetto il comando.

Utilizzando il comando DEL sarà necessario un parametro per indicare al DOS quale file vogliamo cancellare.

Esempio:


A>DEL PROVA.TXT


Il comando é composto da 2 parti:

DEL è il comando vero e proprio;

PROVA.TXT è il parametro che indica il file da cancellare.

Non tutti i comandi richiedono parametri, altri comandi invece richiedono due o più parametri.

I nomi dei files

Ogni nome di file in DOS è potenzialmente composto da 3 parti:

Nome del drive in cui è inserito il dischetto su cui risiede il file (opzionale);

Nome del file;

Estensione del nome (opzionale).

Il nome del drive può essere una lettera dell'alfabeto; per un personal computer con tre drive saranno A e B per i dischetti e C per il disco fisso.

Il nome del drive è separato dal nome del file vero e proprio da il segno di due punti (:).

Il nome del file vero e proprio, può essere un nome di lunghezza variabile da 1 a 8 caratteri. Possono essere usati indistintamente i seguenti caratteri:


ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ

0123456789 ! # % ^& - _$


Non possono essere usati i seguenti caratteri:




Non possono essere usati come nomi di file:


COM, AUX, PRN, NUL


in quanto individuano particolari dispositivi del computer.

E' importante sottolineare che non può essere usato lo spazio all'interno di un nome di file.

L'estensione può essere lunga da 0 a 3 caratteri ed è separata dal nome del file da un punto. L'estensione è opzionale, il significato di questa parte del nome è di raggruppare insieme file con nome differente ma dello stesso tipo.

Ad esempio viene indicata come estensione .BAS per tutti i programmi BASIC, .TXT per i testi, .BAK per le copie di riserva di file già esistenti, ecc.

Ecco l'elenco dei suffissi più usati:


ASM file sorgente in linguaggio Assembler

BAK file di riserva di un file esistente

BAS file in BASIC

BAT file comandi DOS (BATCH)

BIN file binario

C file in linguaggio C

COB file in linguaggio COBOL

COM file comando

DAT file dati

DOC file di testo

EXE file programmi eseguibile

FOR file in linguaggio FORTRAN

HLP file di testo d'aiuto

PAS file in linguaggio PASCAL

SYS file di configurazione di sistema

TMP file temporaneo

TXT file di testo

file mal registrato

Esempi di nomi corretti

MYTEST.TXT COMMAND.COM

PUT&GET PRINTP .EXE

AFILE   CHRIS

4-TO-GO.BYE 12PM

CINDI#2

Esempi di nomi non corretti

ABCDEFGHI.KLM    Troppi caratteri nel nome file

.TXT Manca il nome file

TO:GO    Non va usato il :

MY FILE  Non deve esserci spazio nel nome

ABCD.EFGH    Troppe lettere nel suffisso

Impostazione della data

E' importante impostare la data correttamente in quanto il DOS, nel registrare i programmi, segna anche la data di registrazione come promemoria.

A questo scopo utilizzare il comando DATE.

Se la data non viene corretta, viene assunta quella proposta dal sistema, che per le macchine non dotate di orologio è il 1-1-1980.

La data viene specificata numericamente. Il mese deve essere un numero da 1 a 12 e il giorno un numero da 1 a 31, l'anno può essere sia un numero di 2 cifre che un numero di 4 cifre (da 1980 a 2099). Il DOS non accetta cifre inferiori a 1980 e superiori a 2899.

I numeri possono essere separati indifferentemente sia da trattini che da barre. Se viene inserita una data non corretta il DOS visualizza:


Data non valida

Immettere la data (mm-gg-aa):_


e attende l'inserimento della data corretta.

Impostazione dell'ora

Il comando TIME visualizza il messaggio:


L'ora attuale è 0:00:12.02

immettere l'ora:_


In questo esempio 12 secondi e 02 centesimi di secondo rappresentano il tempo trascorso dal momento dell'accensione del sistema.

Quando viene accesa la macchina, se non è presente l'orologio interno alimentato autonomamente, il DOS fa partire l'orologio da mezzanotte 0:00:00.00.

Il tempo è espresso in ore: minuti: secondi: centesimi di secondo.

Le cifre ammesse per la nuova ora sono da 1 a 24 per le ore, da 0 a 59 per minuti e secondi e da 0 a 99 per i centesimi di secondo.

Ogni valore deve essere separato da due punti, tranne i centesimi di secondo che devono essere separati da un punto.

Se i valori inseriti non sono corretti apparirà il messaggio


Ora non valida

immettere l'ora:_

Per avere la lista dei programmi del dischetto

Quando il dischetto è inserito nel drive, è possibile usare i comandi DOS i quali se non altrimenti specificato, agiranno sul drive di default.

Il comando DIR permette di visualizzare sui video la lista dei programmi presenti sul dischetto:


A>DIR


provocherà un elenco simile al seguente.


Il vo1ume del drive A é LOGIC

Directory di A:

COMMAND COM 15315 5-07-82 12:00

ANSI SYS 1534 3-11-85 14:12

AUTOEXEC  BAT 44 2-09-86 19.13

3 File(s) 345097 bytes 1iberi


In questa lista, LOGIC é il nome dato al disco, la prima colonna indica il nome dei programmi presenti sul disco, la seconda colonna indica l'estensione del nome.

Il nome completo di un programma è composto da queste due parti separate da un punto che nella lista è omesso. COMMAND.COM è il nome completo del primo file (programma) della lista mentre AUTOEXEC.BAT è il nome completo dell'ultimo.

La terza colonna indica il numero di byte di memoria che il file occupa sul dischetto (la dimensione).

La quarta e quinta colonna indicano rispettivamente la data e l'ora in cui è stata eseguita 1'ultima modifica del file.

L'ultima riga indica il numero di file che sono stati listati e la quantità di memoria ancora disponibile su disco espresso in numero di byte liberi.

Inserendo semplicemente il comando DIR


A>DIR


si ottiene la lista dei programmi (file) presenti sul drive di default che in questo caso è A.

Se si desidera la lista dei file memorizzati sul disco presente nel drive B bisognerà specificare anche il nome del drive:


A>DIR B:

(attenzione alla presenza dei :).


Se la lista è più lunga di 24 linee, è consigliabile poterla fermare dopo i primi 23 nomi per poi farla riprendere quando lo si desidera.

Inserendo il comando:


A>DIR/P


il DOS farà comparire sul video la lista dei primi 23 nomi, più una linea in cui è scritto:


Battere un tasto quando pronto...


la lista riprenderà appena premuto un tasto qualsiasi

Per avere una lista compatta

Se non è necessario controllare le dimensioni, la data e l'ora, si può visualizzare il contenuto di un disco su di una intera pagina con il comando


A>DIR/W


l'opzione /W provocherà la visualizzazione dei nomi dei file 5 per riga. Le due opzioni /P e /W possono essere combinate con altri operandi


A>DIR/P B:


provocherà la lista dei file memorizzati sul dischetto presente nel drive B una pagina per volta

Per avere una lista parziale

Facendo seguire al comando DIR il nome del file in questione, si otterranno solamente le informazioni desiderate:


A>DIR COMMAND.COM

COMMAND COM 15315 11-07-82 12:00


Se sul disco sono presenti un gruppo di file con lo stesso nome ma di differente estensione, possono essere listati semplicemente indicando il nome:


A>DIR ESEMPIO

ESEMPIO DAT 6500 11-10-85 17:00

ESEMPIO BAS 1500 11-10-85 17:15

ESEMPIO TXT 2500 11-10-85 17:45

Errori possibili

Se a seguito del comando DIR non viene trovato il file richiesto, compare il messaggio:


File non trovato


Se nel drive non è presente il disco di cui si chiede la lista, ad esempio B, comparirà il messaggio:


Errore di non pronto

leggendo nel drive B

Annulla, Riprova, Ignora?_


rispondendo con la lettera:

A si interrompe il comando (bisogna quindi inserire il disco nell'unità e rilanciare DIR).

R si riesegue il comando dopo aver inserito il dischetto.

I si ignora l'interruzione.

Come selezionare i file con l'uso di caratteri speciali

Il DOS dispone di due caratteri speciali (detti caratteri jolly o wildcard) tramite i quali è possibile selezionare i file in gruppi.

I caratteri in questione sono '?' e '*'

L'uso del carattere jolly '?' nel comando DIR:


A>DIR ?OGIC.TXT


rende ambiguo il nome del file indicato, il DOS quindi listerà tutti i file che, indipendentemente dal primo carattere (quello sostituito dal ?), continuano con OGIC.TXT.

Il carattere '*' funziona sullo stesso principio e può essere usato per sostituire una serie contigua di '?'.

La forma:


A>DIR LOGIC.*


restituirà l'elenco di tutti i file di nome LOGIC qualunque estensione essi abbiano.

Esempi:


*LOGIC.* indica i file NEWLOGIC.TXT, MALOGIC.BAS, ILLOGIC

LOGIC*. indica i file LOGIC, LOGICA, LOGICOM (solo file senza estensione)

LO?IC.BAS indica i file LOGIC.BAS, LOTIC.BAS, LOCIC.BAS

LO???.TXT indica i file LOGIC.TXT, LOTAR.TXT, LOPEZ.TXT

Formattazione di un dischetto

Prima di poter utilizzare un dischetto nuovo per memorizzare informazioni e dati di ogni tipo, è indispensabile prepararlo usando una apposita procedura chiamata formattazione.

Il comando usato per tale operazione è il comando FORMAT.

Le operazioni da eseguire per la preparazione di un dischetto sono:

inserire il dischetto di sistema nell'unità A e digitare


A>FORMAT A:


in questo modo il DOS preleva il comando dal dischetto e lo esegue.

Il DOS propone il messaggio:


Inserire il dischetto nuovo nell'unità A:

e premere un tasto quando pronto...


Quindi bisogna:

estrarre il dischetto di sistema dell'unità A, per evitare che la formattazione avvenga su di esso;

inserire il dischetto da formattare;

premere un tasto qualunque per far partire l'operazione.

Il messaggio fornito dal DOS


Formatting...

testina X cilindro X


indica che è in corso l'operazione di formattazione. Al termine compare il messaggio


Formattazione completa

XXXXXX byte totali su disco

YYYYYY byte disponibili su disco

Formattare un altro (S/N)?_


Rispondendo S si ripete l'operazione per un altro dischetto.

Rispondendo N si termina l'operazione.

Se i due numeri indicati dal messaggio XXXXXX e YYYYYY non sono identici, significa che durante l'operazione sono stati riscontrati sul dischetto dei difetti e che quindi lo spazio relativo alla posizione dei difetti non è stato considerato.

Se sul dischetto da formattare è necessario trasferire il sistema operativo DOS, occorre usare l'opzione '/S' del comando Format.


A>FORMAT B:/S


provocherà la formattazione del dischetto presente sul drive B.

Il messaggio finale:


Formattazione completata

Sistema Trasferito

YYYYYY bytes spazio totale su disco

ZZZZZZ bytes usati dal sistema

XXXXXX bytes disponibili su disco


indica che su YYYYYY bytes di spazio presente su disco, ZZZZZZ sono stati occupati dai files del nucleo del sistema operativo, e XXXXXX sono rimasti a disposizione dell'utente per i suoi lavori.

I files trasferiti non sono tutti i files del sistema operativo, bensì solamente quelli basilari, quelli cioè che permettono l'avvio del sistema e l'uso di tutti i comandi interni (visti nel paragrafo precedente).

Se si vuole realizzare un dischetto di sistema operativo completo, bisogna trasferire anche i files esterni (oppure eseguire una copia completa del disco di sistema) dell'utente per i suoi lavori.

I files trasferiti non sono tutti i files del sistema operativo, bensì solamente quelli basilari, quelli cioè che permettono l'avvio del sistema e l'uso di tutti i comandi interni (visti nel paragrafo precedente).

Se si vuole realizzare un dischetto di sistema operativo completo, bisogna trasferire anche i files esterni (oppure eseguire una copia completa del disco di sistema).

Per dare un nome al disco

L'opzione /V (volume) del comando Format, permette di assegnare un nome al dischetto. Questo nome verrà visualizzato da alcuni comandi (es. DIR).


A>FORMAT B:/V


Il DOS dopo l'operazione di formattazione richiede di inserire un nome da 1 a 11 caratteri.


Nome del disco (11 caratteri, ENTER per continuare>?_

Per copiare i file

Duplicare dei files è una delle operazioni più comuni.

Fare una copia di una lettera faticosamente redatta, o una copia di riserva di programmi costosi, è una operazione che, se fatta con abitudine, preserva il lavoro da cancellazioni accidentali.

NOTA: le operazioni di copia hanno effetto solamente sui dischi (fissi o dischetti) e mai sulla memoria centrale.

Per copiare un file da un disco ad un altro

Supponiamo di avere un file di nome PROVA.TXT nel drive A e di doverlo trasferire, sempre su disco, nel drive B.

L'operazione da eseguire sarà:


A>COPY A:PROVA.TXT B:


Al termine della copia sul dischetto nel drive B, sarà presente il file PROVA.TXT.

Per copiare tutti i file con la medesima estensione da un disco ad un altro


A>COPY A:*.TXT B:


Tutti i files presenti sul disco A che terminano con il suffisso TXT, verranno copiati sul disco B mantenendo l'identico nome.

Per copiare tutti i file da un disco ad un altro


A>COPY A:*.* B:


Tutti i files presenti sul disco A, verranno copiati sul disco B, mantenendo l'identico nome.

Per copiare un file sullo stesso disco con un altro nome

Poniamo di voler cambiare nome al nostro file PROVA.TXT. L'operazione da eseguire sarà


A>COPY PROVA.TXT ESEMPIO.TXT


Al termine di questa operazione, sul drive saranno presenti sia sul file PROVA.TXT, sia il file ESEMPIO.TXT che risulterà identico al file originario PROVA.TXT.

Per unire 2 file in un unico file

Poniamo di avere 2 files di nome rispettivamente PROVA1.TXT e PROVA2.TXT e di doverli unire.

L'operazione da eseguire sarà:


A>COPY PROVA1.TXT+PROVA2.TXT PROVA3.TXT


si avrà così la creazione di un file di nome PROVA3.TXT il cui contenuto è composto dall'unione dei file PROVA1.TXT e PROVA2 .TXT.

Per cambiare il nome di un file

Con il comando RENAME (abbreviato REN) si può cambiare il nome del file. Il comando


A>REN PROVA.TXT PROVA1.TXT


sostituirà il nome del file PROVA.TXT in PROVA 1.TXT.

Per creare un nuovo file

Il modo più semplice che il DOS mette a disposizione di un utente per creare un nuovo file, è quello di copiare su disco ciò che si digita sulla tastiera:


A>COPY CON:PROVA.TXT


provoca il ritorno a capo del cursore. Qualunque frase digitata dalla tastiera (o consolle da cui l'abbreviazione CON), verrà registrata in un file di nome PROVA.TXT.

Per terminare l'operazione, è necessario premere i tasti CTRL e Z contemporaneamente, ciò provocherà sul video la scritta ^Z.

Quindi premendo il tasto RETURN si ritorna al prompt:


A>_


e il file viene registrato sul disco.

Per duplicare un dischetto

Il comando DISKCOPY permette la duplicazione di un intero dischetto.

Il comando DISKCOPY, oltre a copiare, esegue anche la FORMATTAZIONE del disco destinazione (se questo non è stato precedentemente formattato).

Il comando DISKCOPY è un comando esterno, quindi per poterlo usare è necessario inserire nel drive A il dischetto di sistema.


A>DISKCOPY A: B:


l'esecuzione del comando provoca il messaggio:


Inserire il dischetto sorgente nel drive A:

il dischetto destinazione nel drive B:

e premere un tasto quando pronto.


Quindi togliere il dischetto di sistema dal drive A e seguire le indicazioni del messaggio. Dopo la pressione di un tasto qualsiasi, inizia l'operazione di duplicazione.

Al termine compare il messaggio


Copia completa

Un'altra copia (S/N)?_


al quale rispondendo con:

S si riparte con l'operazione per un altro dischetto;

N si termina l'operazione di copia.

Per cancellare i file su disco

Il comando usato per cancellare un file è DELETE (o ERASE). E' consentito anche usare l'abbreviazione di DELETE, DEL che risulta il modo più comune per inserire il comando

E' un comando di tipo interno, quindi non è necessario la presenza del dischetto di sistema per l'utilizzo.

Se il file da cancellare nel drive A è PROVA.TXT il comando da sottomettere è:


A>DEL PROVA.TXT


Se il prompt che il sistema proporrà sarà il seguente:


A>_


indica che l'operazione è andata a buon fine

Il messaggio:


file non trovato

A>_



indica che il file da cancellare non è stato trovato sul disco.

Con il comando DEL è permesso l'uso dei caratteri jolly * e ?.

Il comando


A>DEL *.*


provocherà la cancellazione di tutti i files presenti nel drive di default (il drive A in questo caso).

Il DOS, per sicurezza prima di effettuare la cancellazione propone il messaggio


Sei sicuro (S/N)?_


Rispondendo S viene effettuata la cancellazione di tutti i files.

Rispondendo N si annulla l'operazione.

LE DIRECTORY


Qualunque utilizzatore DOS si trova in genere a doversi districare tra molte decine o, più spesso, centinaia di file diversi. Appare evidente che un elenco di centinaia di file contenuti in un hard disk è illeggibile. Per migliorare l'organizzazione dei file il DOS offre il sistema delle directory che possono raggruppare file eterogenei ma affini per significato, utilizzo, data di creazione, o per qualche altro criterio di classificazione. E' più o meno quello che avviene quando raggruppiamo in cartelle tutti i documenti dello stesso tipo o dello stesso cliente. Ogni directory è identificata da un nome e può a sua volta contenere altre directory. Il DOS consente di avere su disco più file con il medesimo nome, purché su directory differenti.

Per creare una directory

Il comando che il DOS mette a disposizione per creare una directory è MKDIR (o MD nella sua forma abbreviata) seguito da una barra capovolta.

Per esempio il comando:


A>MD TESTI


creerà nel drive A, all'interno della directory radice una directory di nome TESTI.

La barra capovolta prima del nome, è il simbolo che individua la directory radice.

Normalmente i comandi agiscono sulla directory radice.

Come copiare un file all'interno di una directory

Dopo aver creato la directory TESTI, è possibile usare il comando COPY per copiarvi all'interno una serie di file tutti con le medesime caratteristiche.

Se il file da copiare è PROVA.TXT contenuto nel disco del drive B (o C), il comando da sottomettere al DOS è:


A>COPY B:PROVA.TXT \TESTI\PROVA.TXT


il quale copia il file PROVA.TXT presente sul disco nel drive B all'interno della directory TESTI.

Per listare l'interno di una directory

Se nell'uso del comando DIR non si specifica alcun argomento, esso avrà effetto sul drive di default (quello indicato dal messaggio di sistema) e sulla directory di default che normalmente è la directory radice.

Per ottenere la lista dei file della directory TESTI, è necessario indicare il nome della directory come argomento del comando


A>DIR\TESTI


provocherà la lista dei file presenti nella directory TESTI.

Per creare una directory all'interno di una directory

Dopo aver creato la directory TESTI all'interno della directory radice è possibile generare ulteriori directory.

Il comando


A>MD\TESTI\LETTERE


genera una directory di nome LETTERE all'interno della directory TESTI.

Una directory può contenere indifferentemente file, directory o entrambi.

Il nome completo \TESTI\LETTERE e il "percorso" che bisogna indicare al DOS, partendo dalla directory radice (\), per individuare la directory LETTERE.

Per cambiare la directory su cui agiscono i comandi

Normalmente i comandi agiscono sulla directory radice.

E' possibile cambiare la directory di default tramite il comando CHDIR (o CD nella sua forma abbreviata).

Il comando


A>CD\TESTI


indica al DOS che TESTI è la nuova directory su cui agiranno i comandi se non si specifica altrimenti.

L'esecuzione del comando


A>DIR


provocherà la lista dei file presenti all'interno della directory TESTI. Per ripristinare la situazione originale è sufficiente il comando


A>CD\

Saltare da una directory ad un'altra

Supponendo di voler cancellare un file che si trova nella directory \TESTI\LETTERE\CORRISP di nome PROVA.TXT, bisognerà rendere attiva la directory in questione con il comando


A>CD\TESTI\LETTERE\CORRISP


e successivamente cancellare il file.

Per conoscere qual è la directory corrente

Impostando il comando CD senza nessun parametro, si otterrà l'indicazione della directory di default.

Un altro metodo consiste nell'uso del comando PROMPT.


A>PROMPT $P$G


provocherà il cambiamento del messaggio di sistema A> in


A:\>_


Dopo aver impostato questo comando, il messaggio di sistema, fornirà sempre come informazione oltre al drive di default (A in questo caso) anche la directory corrente.

Il comando


A:\>CD TESTI


renderà TESTI la directory corrente (o di default) e il messaggio di sistema diventerà


A:\TESTI>

Per rimuovere una directory

Il comando per rimuovere una directory è RMDIR (o RD nella sua forma abbreviata).


A>RD\TESTI


provocherà la cancellazione della directory TESTI.

Il comando non può essere usato nei seguenti casi:

se la directory da rimuovere è la directory corrente;

se la directory contiene altre directory

se la directory contiene dei file.

Nel primo caso è sufficiente posizionarsi sulla directory di livello superiore e procedere con l'operazione di rimozione.

Negli altri due casi è necessario prima rimuovere la directory e cancellare gli eventuali file in essa presenti e successivamente rimuovere la directory in questione.

Rinominare una directory

Tramite il normale uso del DOS, non è possibile cambiare nome ad una directory. Per questo motivo è necessaria una certa attenzione nell'attribuire i nomi alle directory.

Come ottenere una lista di tutte le directory

Se sul disco è presente una struttura ad albero composta da più livelli, il comando DIR eseguirà la lista del contenuto del primo livello solamente.

Esempio:


A>DIR

Directory of A

TESTI

PROGRAMMI



Il comando TREE ovvia a questo inconveniente e il suo uso fornisce per ogni directory la lista delle directory corrispondenti.

Il comando TREE è un comando di tipo esterno, quindi per utilizzarlo è necessario disporre del dischetto di sistema nel drive A.


A>TREE B:


esegue la lista della struttura del disco presente nel drive B:


PERCORSO DELLE DIRECTORY

Percorso: \TESTI Percorso: \TESTI\LETTERE\TEDESCO

Sottodirectory LETTERE   Sottodirectory nessuna

RELAZIONI

Percorso: \TESTI\LETTERE Percorso: \TESTI\RELAZIONI

Sottodirectory INGLESE   Directory nessuna

TEDESCO

Percorso: \TESTI\LETTERE\INGLESE Percorso: \PROGRAMMI\MAGAZZINO

Sottodirectory nessuna   Directory nessuna

Per ottenere la lista delle directory e dei file

Il comando TREE con l'opzione /f oltre alla lista delle directory, esegue per ogni directory incontrata anche la lista degli eventuali file in essa presenti.

Come rendere privilegiate alcune directory

Quando si sottomette un comando osi lancia un programma il DOS esegue la ricerca del programma da eseguire nella directory corrente, a meno che non sia specificata esplicitamente un'altra directory.

Se il comando o il programma non viene trovato nella directory in cui avviene la ricerca, il sistema risponde con il messaggio


Comando o nome file errato


L'uso del comando PATH permette di ampliare il numero di directory impegnate nella ricerca. Infatti il comando PATH indica al DOS in quali directory deve cercare il comando da eseguire. In un comando PATH possono essere elencate quante directory si vogliono specificando anche drive diversi: con il comando


A>PATH B:\PROVA;A:\TESTI;A:\DOS


la ricerca per l'esecuzione di un comando avverrà prima nella directory corrente, poi in tutte quelle indicate dal comando PATH.

Come cambiare il messaggio di sistema

Quando il computer é acceso e pronto per ricevere comandi, sul video é presente la lettera dell'unità disco su cui agirà il comando seguita dal segno di maggiore


A>_


questo messaggio é chiamato messaggio di sistema o prompt, e può essere modificato dall'utente a proprio piacimento tramite il comando PROMPT.

E' possibile, per esempio, far apparire come messaggio di sistema la frase CHE COSA DESIDERA SIGNORE? semplicemente inserendo il comando:


A>PROMPT CHE COSA DESIDERA SIGNORE?


che provocherà come nuovo messaggio:


CHE COSA DESIDERA SIGNORE?_


Se invece si preferisce, come messaggio di sistema, la data, il comando da impostare é:


A>PROMPT $d$g


il nuovo prompt sarà:


Ven 17-8-90>_


Se si desidera l'ora, il comando da impostare è:


A>PROMPT $t$g

15:25:10:31>_


Se si vogliono impostare entrambi, sia la data che l'ora:


A>PROMPT $d$t$g

Ven 17-8-90 15:25:10:31>_


Il segno > è ottenuto tramite l'uso del parametro $g.

Il comando PROMPT $p$g visto durante lo spiegazione delle directory, permette di visualizzare come messaggio di sistema, il "percorso" della sottodirectory corrente. Le possibilità del commando prompt sono diverse e vengono selezionate tramite particolari lettere precedute dal carattere speciale $. Tutte le possibilità possono essere unite tra loro in qualunque combinazione.

Parametri del comando prompt

$t ora corrente

$d data corrente

$p drive di default e percorso della directory corrente

$v numero di versione del DOS

$n drive di default

$g segno di maggiore >

$1 segno di minore <

$b carattere |

$- muove il cursore alla linea successiva

$s carattere spazio (ammesso solamente in testa al prompt)

$h ritorno indietro di un carattere

$q carattere =

Per cancellare ogni scritta presente sul video

Durante una sessione di lavoro, dopo diverse operazioni, il video è saturo di nomi di comandi e messaggi del DOS. Può essere utile cancellare tutte le scritte per ottenere un video pulito. Il comando DOS che offre questa possibilità è il comando interno CLS (Clear Screen)


A>CLS


Provoca la cancellazione di ogni scritta sul video e il posizionamento del prompt A in alto a sinistra sul video.

Come effettuare copie di riserva del contenuto dl un hard disk

Il comando che il DOS offre per il salvataggio dei file di un hard disk è BACKUP.

Un disco fisso da 10 megabyte completamente carico di file, richiede circa 20 minuti e 27 dischetti da 360 Kbyte per il suo salvataggio.

Occorre fare molta attenzione al particolare che il comando BACKUP richiede l'uso di dischi precedentemente formattati. Se durante le operazioni di salvataggio vengono inseriti dischetti non preparati, il comando BACKUP interromperà la procedura. Prima di iniziare ogni operazione quindi, accertarsi di avere a disposizione un numero sufficiente di dischetti formattati.

Per salvare l'intero contenuto di un hard disk su dischetti, occorre digitare il comando:


C>BACKUP C: A:/S


l'indicazione /S specifica che il comando BACKUP salva i file mantenendo inalterata la struttura delle sottodirectory.

Mentre i dischetti vengono riempiti, occorre estrarli dal drive A e sostituirli con altri; i seguenti messaggi guidano l'utente nelle operazioni:


Inserire il dischetto di backup N. 0l nel drive A:

ATTENZIONE: i file contenuti nel dischetto

verranno cancellati.

premere un tasto quando pronto...


La pressione di un tasto provocherà il messaggio


Salvataggio dei file sul dischetto N. 0l

e la lista dei nomi che vengono salvati.

C:\IO.SYS

C:\MSDOS.SYS

C:\COMMAND.COM

C:\AUTOEXEC .BAT

C:\CONFIG.SYS



E' utile a questo punto dirigere l'output del video sulla stampante, per avere una stampa delle lista dei file da associare al dischetto come documentazione del salvataggio.

Mentre i dischetti vengono riempiti, occorre toglierli dal drive A e sostituirli con nuovi. E' bene usare l'accortezza di segnare i dischetti con numeri progressivi, per agevolare la successiva operazione di ripristino dei file sull'hard disk.

Per ripristinare su hard disk i file salvati

Il comando BACKUP per il salvataggio dei dati di un hard disk, memorizza i file sul dischetto in un formato particolare.

Per poterli ripristinare è necessario usare un comando che esegua l'operazione opposta a quella di salvataggio e cioè che trasferisca i file dai dischetti all'hard disk, mantenendo inalterata la struttura delle sottodirectory.

Il comando da inserire per il ripristino dei file dell'intero hard disk è:


C>RESTORE A: C:/S


L'opzione /S, come per il comando BACKUP, ripristina i file mantenendo inalterata la struttura delle directory.

Il DOS al comando RESTORE risponde con il seguente messaggio:


Inserire il dischetto di BACKUP N. O1 nel drive A:

premere un tasto quando pronto...


La pressione di un tasto provoca l'inizio dell'operazione di ripristino ed il messaggio:


*** I file sono stati salvati il xx/xx/xxxx ***


e la lista dei nomi dei file che gradualmente vengono ripristinati


C:\IO.SYS

C:\MSDOS.SYS

C:\COMMAND.COM

C:\AUTOEXEC.BAT

C:\CONFIG.SYS


Al termine del ripristino dei file del primo dischetto, compare il seguente messaggio:


Inserire il dischetto di BACKUP N. 02 nel drive A:

premere un tasto quando pronto...


Se il dischetto inserito non corrisponde al secondo dischetto utilizzato con il comando BACKUP, appare il messaggio:


Errore nella sequenza di backup dei file

L'inserimento del dischetto corretto provoca la prosecuzione dell'operazione.

Per il ripristino di una unica sottodirectory si usa la forma del comando:


C>RESTORE A: C:\NOMEDIR/S


che preleva dal dischetto presente nel drive A solamente i file della sottodirectory indicata (in questo caso NOMEDIR).

Per controllare disco e memoria centrale

Richiamando il comando CHKDSK senza alcun parametro, viene fornito un rapporto sullo stato della memoria del seguente tipo:


362496 byte totali su disco

0 byte in O file nascosti

313344 byte in 31 file utente

655000 byte memoria totale

49152 byte liberi


La prima parte si riferisce al disco ed indica rispettivamente:

il numero di bytes disponibili sul disco, numero che dipende dal tipo di disco (Hard Disk o dischetto) e dal tipo di formattazione effettuata; in questo caso 362496;

il numero di bytes occupati da file nascosti. In genere si tratta dei due file di sistema IO.SYS e MSDOS.SYS presenti su ogni dischetto di sistema;

il numero di bytes occupati dai files registrati durante le normali operazioni (file degli utenti) é la terza cifra.

L'ultima informazione della prima parte, indica la quantità di memoria ancora disponibile sul disco per ulteriori memorizzazioni.

La seconda parte si riferisce alla memoria centrale (RAM) e fornisce un rapporto sul suo stato di occupazione. Indica infatti quanto memoria RAM è installata sul Personal computer e quanto di questo è disponibile per le applicazioni.

Recuperare parti di file persi

Se a seguito del comando CHKDSK appare il messaggio:


NNN aree perse trovate in NN blocchi

Conversione in file dei blocchi persi (s/n)?_


significa che, per quanto siano segnalati nella Tabella delle Allocazioni dei File (FAT) blocchi destinati ai dati, nessun file utilizza effettivamente quello spazio che contiene parti di file non meglio definite.

In genere questi file persi non producono danno, ma occupano comunque memoria che potrebbe essere destinata ad altro uso. Se si risponde al messaggio con S apparirà la scritta:


Errore trovato, parametro /F non specificato

Le correzioni non saranno scritte sul disco



che indica il recupero da parte del DOS dello spazio su disco tramite la cancellazione dei dati presenti nelle aree perse.

Se il comando CHKDSK viene richiamato con l'opzione /F e si risponde S al messaggio precedente, ogni blocco delle aree perse, viene convertito in un file diverso. I nomi di questi files avranno la seguente forma:


FILE0000.CHK

FILE0001.CHK

FILE0002.CHK


il cui contenuto può essere visualizzato con il comando TYPE.

Se tra questi file se ne riconoscono alcuni che non devono essere cancellati, usare il comando RENAME per attribuire un nuovo nome e poterli riutilizzare.

TIPI DI FILE

Tra i vari tipi di file che possono essere usati con un computer, due sono fondamentali.

File di tipo binario

Sono lunghe sequenze di numeri espresse in forma binaria e contenenti dati o istruzioni che vengono interpretate direttamente dal microprocessore. Molti programmi sono memorizzati in questo modo, in genere si tratta dei programmi che vengono memorizzati con l'estensione .COM o .EXE.

File di tipo ASCII

Tutti i caratteri utilizzabili da un computer sono stati associati ad un numero progressivo che parte da 0 e raggiunge 127, per un totale quindi di 128 caratteri.

Il trattamento di un carattere avviene quindi attraverso il numero corrispondente. Questo tipo di codifica prende il nome di codifica ASCII standard.

Come riconoscere i file ASCII

Molti programmi non producono file ASCII, bensì file che possono essere utilizzati solamente dal programma che li genera. Così il LOTUS crea file che possono essere trattati solamente con programma LOTUS.

Il comando TYPE serve per vedere su video il contenuto di un file. Se il file non è di tipo ASCII verranno visualizzati una serie di caratteri incomprensibili.


A>TYPE PROVA.TXT


provocherà la visualizzazione del file PROVA.TXT su video. Se il testo è lungo più di una pagina, per interrompere momentaneamente lo scorrimento, premere il tasto CTRL più il tasto S. Lo scorrimento continuerà premendo un tasto qualsiasi.

Ci sono tre metodi principali per creare file ASCII

tramite l'uso del comando COPY CON:NOMEFILE: questo metodo visto in precedenza, permette la creazione in modo semplice ed immediato di brevi file ASCII.

tramite l'uso del comando EDLIN

tramite l'uso di programmi appositi per il trattamento dei testi: di questi programmi, alcuni generano direttamente file in formato ASCII, altri sono corredati di una funzione apposita che esegue la conversione eliminando tutti i caratteri che non appartengono al formato ASCII.

La creazione di semplici file ASCII

L'uso del comando COPY CON NOMEFILE per la creazione di semplici file ASCII è un metodo molto semplice e veloce ma presenta alcuni inconvenienti.

Se ci si accorge di un errore su di una linea già scritta, l'unico modo per correggerla è annullare l'operazione in corso tramite la pressione dei tasti CTRL e C, iniziando di nuovo la scrittura del testo.

Se è necessario correggere o ampliare file scritti in precedenza non è possibile farlo. L'inserimento di caratteri speciali tipo le sequenze di ESCAPE è estremamente difficoltosa.

Queste limitazioni, rendono il comando COPY CON poco pratico per un uso che sia diverso dallo scrivere programmi DOS o file generici di dimensioni superiori alle tre o quattro linee.

I file batch

La procedura vista finora per utilizzare un comando DOS, è quella di scriverlo al prompt A (o B o C) e premere il tasto RETURN.

Il DOS permette di organizzare i comandi in gruppi, la cui esecuzione avviene sequenzialmente. Un gruppo di comandi DOS organizzati in un file prende il nome di file BATCH ed è caratterizzato dall'estensione .BAT.

Ogni comando riconosciuto dal DOS, sia esso di tipo interno che esterno, ed ogni file di tipo .COM, .EXE o .BAT, può essere eseguito in un programma BATCH. Se, ad esempio, dopo la formattazione di ogni disco, si vuole trasferirvi i comandi FORMAT.COM, DISKCOPY.COM e EDLIN.COM, bisogna inserire la seguente serie di comandi:


COPY FORMAT.COM B:

COPY DISKCOPY.COM B:

COPY EDLIN.COM B:


seguita dal comando:


DIR B:


per verificare se le tre copie sono state eseguite.

E' sicuramente molto più semplice creare sul disco nell'unità A (tramite l'editor di linea EDLIN o il comando COPY CON) un file di nome COPYDIR.BAT, in cui ogni linea del file corrisponde ad uno dei comandi da importare. Il file COPYDIR.BAT sarà dunque formato dalle seguenti linee:


COPY FORMAT.COM B:

COPY DISKCOPY.COM B:

COPY EDLIN.COM B:

DIR B:


Per ottenere l'esecuzione dei quattro comandi è poi sufficiente digitare


A>COPYDIR

Una procedura batch fondamentale

Dopo il caricamento del sistema operativo e la configurazione di alcune caratteristiche della macchina indicate nel file CONFIG.SYS il DOS controlla l'esistenza di un file BATCH chiamato AUTOEXEC.BAT.

La differenza tra questo file e tutti gli altri file batch, consiste nel fatto che, se presente nella directory radice del dischetto di sistema, esso viene automaticamente eseguito. Questo file può essere usato per molti scopi:

richiamare programmi particolari non caricati attraverso il file CONFIG.SYS

caricare in memoria centrale programmi di utilità generale

impostare il colore e le caratteristiche del video e del prompt dì sistema

impostare un "path", ossia un percorso di ricerca dei comandi tra le directory

eseguire il salvataggio dell'HARD DISK automaticamente

far partire automaticamente i propri programmi applicativi.

In generale l'uso del file AUTOEXEC.BAT è estremamente utile per l'impostazione di quelle caratteristiche della macchina che routinariamente vengono eseguite prima del richiamo delle proprie applicazioni. Generalmente si dovrebbe scrivere un file AUTOEXEC.BAT su ogni dischetto usato come dischetto di sistema.

Un semplice file AUTOEXEC.BAT potrebbe essere il seguente:


ECHO 0FF

DATE

TIME

PROMPT $P$G

PATH C:\;A:\;B:\


in questo file vengono lanciati i comandi DATE e TIME per l'impostazione della data e dell'ora in quanto il DOS se incontra un file AUTOEXEC.BAT ne salta il normale controllo. Il comando PROMPT $P$G, come già visto, imposta il prompt composto dalla directory corrente e dal segno >. Il comando PATH, come già visto, imposta un percorso di ricerca dei comandi. Se il percorso non è impostato, il DOS ricerca il comando richiesto solamente nella directory corrente e se non lo trova risponde con il messaggio


Nome di file errato


con PATH C:\;A\;B:\ impostato, prima di rispondere con i messaggio di errore, la ricerca del comando da eseguire viene effettuata nel drive C, A e poi B.

Per attivare la tastiera in modo corretto

Purtroppo non esiste un tipo di tastiera universale.

Tra le utility del sistema operativo, sono previsti una serie di comandi che adattano il DOS alle varie tastiere. Essi sono:


KEYB IT per la tastiera italiana

KEYB FR per la tastiera francese

KEYB UK per la tastiera inglese


Il tipo di tastiera e quindi il relativo comando di gestione tastiera, sono indicati nel manuale per l'installazione del personal computer. Il modo usuale per richiamare questi comandi per adattare il DOS alla tastiera di cui è dotato il personal computer è quello di inserire il comando corrispondente alla tastiera all'interno del file Autoexec.bat:


ECHO 0FF

DATE

TIME

PROMPT $P$G

PATH C:\;A:\;B:\

KEYB IT

Per configurare il sistema in modo particolare

Il file AUTOEXEC.BAT é un file che viene eseguito automaticamente subito dopo il caricamento del sistema operativo e serve ad impostare un ambiente di lavoro particolare per l'utente.

Durante il caricamento del sistema operativo, viene verificata l'esistenza del file CONFIG.SYS che, se presente, indica al DOS la configurazione di alcuni elementi del sistema.

Ogni comando elencato nel file CONFIG.SYS deve essere anch'esso presente sul disco di sistema ed in particolare nella directory radice. Le caratteristiche impostate tramite questo file, sono di natura sistemistica e quindi specificatamente orientate alla macchina, contrariamente a quelle effettuate dal file AUTOEXEC.BAT orientate all'utente.

Il file CONFIG.SYS può essere creato o modificato tramite un qualunque EDITOR.

Per rendere possibile il funzionamento di particolari applicazioni

Quando un comando o un file viene eseguito, il DOS lo considera aperto. Il DOS riserva un'area di memoria per conservare le informazioni sui file aperti.

Il comando FILES inserito nel file CONFIG.SYS, permette di variare il numero di file che possono essere contemporaneamente aperti. Questo numero varia da un minimo di 8 (che è il numero di default) fino ad un massimo di 255. FILES=25 permette al DOS di gestire contemporaneamente fino a 25 file.

Quando il DOS é attivo, ci sono almeno tre file aperti COMMAND.COM, IO.SYS e MSDOS.SYS. Se un programma richiama un sottoprogramma, deve tenere almeno due file aperti, uno per il programma principale e uno per il sottoprogramma stesso; se questi poi operano su file di dati, ciò ne incrementa il numero che il DOS deve gestire. Se si installa del software per la gestione di particolari dispositivi (device drivers tipo il file ANSI.SYS), anch'essi devono essere aperti.

I normali programmi applicativi per l'utente, sovente indicano il numero minimo di files che deve essere impostato tramite il comando FILES. I programmi per la gestione di archivi (DATABASE) generalmente richiedono di poter aprire almeno 20 files per poter funzionare correttamente.




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