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Il Personal Computer
Il termine Personal Computer deriva da un marchio di fabbrica. Era infatti il 1981 quando l'IBM lanciò sul mercato (con pochissima convinzione, a dire il vero) un nuovo modello di computer detto "IBM PC". A 252c26c l contrario dei computer prodotti fino ad allora (pensati, come si è detto, per i centri di ricerca e le grandi aziende) il PC era pensato per l'utilizzo da parte delle piccole aziende e degli utenti privati; quasi un computer "casalingo", insomma.
Il fatto è che all'epoca nessuno sapeva bene che farsene di un computer in casa; si lanciavano idee alquanto surreali, tipo catalogare le ricette di cucina o tenere la contabilità familiare, fra l'altro l'IBM PC costava uno sproposito (circa 8000 Euro di oggi; un prezzo comunque molto inferiore a quello delle altre macchine in commercio) e aveva una potenza ridicola rispetto agli standard attuali. L'IBM credeva così poco nel progetto che non si degnò neppure di creare un nuovo sistema operativo per la macchina, ma ne prese uno già fatto: l'MS-DOS, prodotto da una piccola società di software chiamata Microsoft. Il resto è storia recente: il successo clamoroso del PC ha fatto di Bill Gates, proprietario della Microsoft, uno degli uomini più ricchi del mondo.
All'inizio il PC non si diffuse tanto fra i
privati, quanto piuttosto nelle piccole aziende e negli enti minori (che non potevano
permettersi il costo di macchine più potenti). Ben presto altre case misero in
commercio i loro modelli di PC con sistemi operativi vecchi e nuovi.
Furono prodotti anche dei modelli molto semplificati, detti Home Computer, che
avevano finalmente un prezzo abbordabile, ma anche capacità estremamente
limitate; alcuni modelli, come i Commodore Vic 20 e 64, ebbero un discreto
successo nella prima metà degli anni '80, ma finirono per essere usati soltanto
per i giochi.
Nel mercato dei personal computer le macchine che, come l'IBM PC, si basavano
sul sistema DOS furono dette IBM-compatibili. Le macchine che usavano altri
sistemi operativi ebbero per la maggior parte vita effimera, con l'unica
eccezione del Macintosh (o "Mac"), prodotto dalla Apple a partire dal
1984 e ancora oggi sul mercato con i modelli iMac e PowerMac. I Mac, pur
essendo affini ai personal computer, di solito non vengono designati come
"PC"; questo termine ormai è diventato sinonimo di
"IBM-compatibile".
Il primo computer a possedere un'interfaccia grafica per l'interazione con l'utente (invece dei comandi da tastiera) fu "Lisa" della Apple, lanciato nel 1983. Lisa ebbe uno scarsissimo successo per via del costo eccessivo e dell'instabilità dell'hardware, ma l'idea dell'interfaccia grafica fu ripresa l'anno successivo per il Mac e fu copiata pure dalla Microsoft, che nel 1985 lanciò Windows 1. La nascita delle interfacce utente grafiche (GUI, Graphical User Interface) semplificò enormemente l'uso del PC: non occorreva più ricordarsi i vari comandi da battere sulla tastiera, ma era sufficiente cliccare col mouse su delle figure (icone) per lanciare le varie applicazioni, inoltre si potevano aprire più applicazioni simultaneamente (cosa impossibile in precedenza). Le prime interfacce erano ancora piuttosto rozze: Windows 1, come il successivo Windows 2 del 1987, non prese mai piede; solo con Windows 3, rilasciato nel 1990, inizierà il predominio della Microsoft nel mondo dei PC. In seguito usciranno Windows 95, 98, Me (Millennium edition) e XP (experience).
I primi modelli di PC erano sempre completi di ogni parte (tastiera, corpo e monitor venivano forniti tutti assieme e non erano intercambiabili; a volte costituivano persino un unico blocco), ma quando la richiesta sul mercato si fece pressante, nacquero i primi computer assemblati (inizialmente detti anche "cloni"), ovvero macchine realizzate mettendo insieme componenti di diversa provenienza, molto più economici, sebbene un po' meno affidabili (sono più soggetti a guasti e malfunzionamenti).
Oggi la stragrande maggioranza dei PC è assemblata; i PC di marca sono usati
solo dove si richiede un'elevata affidabilità (per es. con un server). Questo è
anche uno dei motivi della minore diffusione dei Mac: i Mac sono sempre
modelli di marca (in pratica non esistono Mac assemblati) e quindi costano più
degli altri PC. Allo stesso modo, non esistono computer portatili assemblati,
ma solo modelli di marca.
L'affermazione di Internet, nella prima metà degli anni '90, è stato uno dei
fattori che ha sancito infine il definitivo trionfo del PC anche per uso
domestico.
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