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STORIA DEL PENSIERO SOCIOLOGICO

sociologia



STORIA DEL PENSIERO SOCIOLOGICO




I PRECURSORI

G.B VICO :

Napoletano, importante storico che diede grossi contributi, come tutti i precursori del resto, alla nascita della sociologia. Fu molto importante perché tentò di gettare le basi di una "scienza empirica dell' uomo e della società", che non fu altro che la progenitrice della sociologia.

Una delle sue teorie principali è quella del passaggio dello sviluppo della storia in tre fasi principali :

n    fase degli DEI, caratterizzata dalla fantasia e dall'irrazionalità ;



n    fase degli EROI, caratterizzata dalla forza e astuzia

n    fase degli uomini, caratterizzata dalla ragione umana non escludendo a priori la provvidenza, tuttavia.


La teoria dei "corsi e ricorsi", inoltre, è una delle sue teorie fondamentali, nella quale ci descrive come la storia possa essere ciclica nel ripetere gli eventi.

Si noterà come in seguito come la sua influenza fu molto forte in Spencer e Comte.

Egli inoltre ipotizza due tipi di mondi, quello degli UOMINI, che sono in grado di comprendere solo gli uomini, e quello della NATURA, un po' a sestante , difficile da comprendere per gli. uomini.





MOTESQUIEU :


Uomo politico e viaggiatore, benestante, rivelò grande interesse per il confronto tra civiltà, culture, organizzazioni politiche diverse tra loro.

Montesquieu tende a mettere in luce le differenze tra società, quindi si può dire che egli ebbe un orientamento relativista. Il relativismo consiste nello studiare le società in base al contesto nel quale sono inserite, senza standardizzare le tipologie di società, ed usare dei parametri di confronto relativi a ciascuna società ; ogni legge che viene strutturata deve adeguarsi alla società alla quale deve e 131i83b ssere applicata.


Tipologie delle forme di GOVERNO :

secondo Mont. , ogni società ha una sua tipologia di potere che può essere riassunta in una di queste tre :

1 - REPUBBLICANO : a) Democrazia - potere del popolo - la quale degenera se alcuni vorranno prevalere

su altri. Il principio di base è la virtù popolare.

b)   Aristocrazia - potere di pochi - degenera se ci sarà troppa differenza tra

governanti e governati. Il principio di base è la virtù popolare, anche se meno

della precedente.

2 - MONARCHICO : Potere nelle mani di un unico sovrano ; esso può degenerare in DISOPOTISMO se il

sovrano tralascia le volontà del popolo. Il principio di base è l'onore personale

3 - DISPOTICO :  Potere preso abusivamente da un singolo che governa escludendo del tutto le volontà

popolari. Il principio di base è il terrore.


ROUSSEAU :


Al contrario di Montesquieu, egli toccò punti di ben più evidente interesse economico, in quanto fu un uomo povero.(per questo fu elogiato da Marx). Attribuì al fattore economico molta importanza, tanto da vedere in esso la colpa della degenerazione della società.

Critica , quindi, la proprietà privata, colpevole , secondo lui, dell' allontanamento dell' essere umano dal suo stato di natura. (E' quello stato dove c'è equilibrio tra bisogni e desideri).

Secondo lui la società fa diventare corrotto e artificiale l'essere umano, che invece nasce buono.


P.Privata Società civile degenerazione dell'essere umano.


CONCETTO DI CONTRATTO SOCIALE : Per Rousseau consiste nell' individuare i criteri sui quali fondare una società che sia libera dalla tirannia, dalla proprietà privata e dalla disuguaglianza sociale. In questo modo il contratto sociale restituirà all' uomo l'uguaglianza e la libertà. Al contrario, Hobbes vede questo concetto come una sottomissione degli individui ad un fattore esterno, perchè per Hobbes la natura dell' uomo è bellicosa, e in qualche modo bisogna sedare cio'. 


I MORALISTI SCOZZESI


FERGUSON :


Si oppone a Rousseau e ad Hobbes ; secondo lui l'uomo è un essere sociale che inconsapevolmente costruisce delle istituzioni alle quali poi si vincola. Egli è molto importante perché influenzerà in seguito Marx e Weber, per la sua critica al sociale.

Denuncia la suddivisione meccanizzata del lavoro, che non fa comprendere il senso dell'attività all'uomo. Egli critica inoltre la società civile, ma riconosce che comunque è indispensabile per lo sviluppo.


HERDER :


Studioso del linguaggio come caratteristica specifica della società ; va a studiare le categorie a priori, che permettono all'uomo di interpretare la realtà, egli le vede molteplici, queste categorie, al contrario di Kant che le vede universali.


POSITIVISMO


Si origina con il periodo della restaurazione, caratterizzato dal ritorno al passato, con tendenza a rivalutare fattori emotivi ed affettivi (abbandonati nel periodi illuminista) non escludendo tuttavia l'industrializzazione avvenuta, basandosi quindi anche sulla scienza. Tutti i positivisti considerano la religione come un fattore di integrazione sociale.


BURKE :


Irlandese e conservatore, i suoi concetti fondamentali sono :

- disciplina

- rispetto per la tradizione

- ordine gerarchico costituito

Secondo lui bisogna rispettare le disuguaglianze perché ogni tentativo di creare la democrazia è VANO.


DE MAISTRE :


Appartiene alla tradizione cristiana ; da al cristianesimo una grossa importanza, secondo lui ogni cattivo comportamento di un individuo è un rifiuto ai comandamenti divini. Entrò anche in polemica con Rousseau per il fatto che questi non riconosceva la religione.




DE BONALD :


Secondo lui la società e superiore rispetto all'individuo, ed esercita il potere su di esso mediante delle triadi, nel,  ambito : domestico : padre madre figlio

religioso : dio preti fedeli

politico : re nobili popolo


SAINT SIMON :


Con Saint Simon nasce il positivismo vero e proprio, esso viene consideratocome il fondatore del socialismo moderno. Lui paragona la società ad un organismo vivente, di conseguenza gli individui sono parte di esso ; come in un organismo vivente quando un organo ha dei problemi ne risente tutto l'intero organismo, così, secondo lui, succede nella società. Chiama tutto questo fisiologia sociale che poi non sarebbe altro che la sociologia.

Egli considera la crisi sociale come il passaggio da una società teologica e pre industriale ad una società industrializzata.

Ritiene importane la riorganizzazione politica e del lavoro ; bisogna eliminare le categorie improduttive, per così poter eliminare lo sfruttamento uomo su uomo ; per fare questo è necessario che il potere economico sovrasti e sostituisca quello politico.


COMTE :


Allievo di Saint Simon che però in seguito si distaccherà dal suo pensiero. Viene riconosciuto come il padre ufficiale della sociologia. La scienza è l'unica base comune che può fronteggiare il dilagare delle aspirazioni (pur legittime) dei gruppi in contrasto. La scienza è una verità interrogativamente vincolante.

Conte distingue e divide la storia dell' umanità in tre grandi stadi ordinate cronologicamente :

-TEOLOGICO : dove i fatti sociali venivano spiegati chiamando in causa entità divine, tuttavia antropomorfe.

-METAFISICO : dove le entità divine antropomorfe vengono sostituite da idee fisse, che si suppone diano una spiegazione ai fatti sociali.

- POSITIVO : la spiegazione dei fatti sociali viene attinta dalla scienza.

Secondo questa sua legge dei tre stadi, il potere, nel mondo, è detenuto esclusivamente e rispettivamente dai : religiosi, giuristi e sofisti, e scienziati.


TOCQUEVILLE :


Grande storiografo che volle esaminare un problema specifico del suo tempo : la democrazia in America. Alla base di essa esiste il "principio di uguaglianza" che determina il miglioramento delle condizioni sociali. Ritiene inoltre molto importante il concetto di individualismo, che non deve essere confuso con l' egoismo, perché consiste semplicemente nell' isolarsi per ritrovare se stessi nella propria famiglia, ad esempio, fra gli amici etc.etc.

Da' molta importanza al denaro, con il quale ha però un rapporto molto ambiguo ; ne' lo esalta, ne' lo elogia, pensando al fatto che tutte le opere materiali della società sono in funzione alla loro commercializzazione.

Secondo lui la centralizzazione del potere è la causa del malcontento del terzo stato in Francia, ma si può rimediare attraverso l'associazionismo, che consiste nel formare delle associazioni socio-politiche che abbiano lo scopo di fare da ponte tra le esigenze popolari ed il potere. Ha come intento evitare la tirannia.






SPENCER :


Portavoce dell'ideologia borghese viene considerato individualista ed evoluzionista. Anche per lui la società è un organismo, che viene diviso in individuale e sociale.

Egli richiama le teorie evoluzioniste di Darwin, come l'adattamento e la lotta per la sopravvivenza, applicandola al lato sociale dell'individuo. Vede una sorta di evoluzione nella società, un passaggio da forme di società omogenee ed incoerenti a forme disomogenee e coerenti . Quindi passaggio da società militare e socialista, con la centralizzazione del potere e l'omogeneità delle funzioni, a società industriale, con la divisione e la disomogeneità delle funzioni.

Egli critica però le condizioni del lavoro diviso pur rendendosi conto che esso è inevitabile. Inoltre usa il termine di "libera concorrenza", che è la stessa di Darwin, secondo la quale solo i + forti sopravvivono.


IDEALISMO


Pensiero sito cronologicamente a cavallo tra il 1700 ed il 1800, nato in Germania dove le condizioni erano molto differenti da quelle della Francia. In Germania c'era organizzazione feudale, con società divisa in ceti.


HEGEL :


Le idee principali di Hegel sono libertà e ragione;  arriverà in seguito ad ipotizzare l'esistenza di una sola libertà, la libertà RAZIONALE. Egli non fu' sociologo, bensì filosofo, ma le sue idee furono molto importanti perché hanno influenzato molto le idee di Marx.

Mentre per Comte la filosofia è positiva, per Hegel è negativa, perché il compito della ragione consiste nel trasformare costantemente la realtà (ovvero ciò che si oppone all'io).

Questo processo si articola in tre fasi e viene chiamato processo dialettico :

TESI - constatazione di un determinato stato di cose ;

ANTITESI - negazione da parte dell'io di questo stato di cose ;

SINTESI - il momento della riconduzione della realtà esterna all' io

(C'è una differenza con Marx che invece elimina la sintesi, per lui c'è la perdita dell'oggetto.)


La conoscenza del mondo per Hegel è possibile solo attraverso delle mediazioni tra culture. Inoltre il pensiero risulta essere sempre condizionato storicamente e socialmente ; Hegel considera il rapporto tra individuo e società nell'ambito della realizzazione della libertà. L'individuo ha bisogno degli altri, quindi della suddivisione del lavoro, che però comporta la suddivisione della ricchezza.

La storia del mondo è sempre stata il progresso nella conoscenza della libertà. La libertà nel mondo orientale è sempre stata di una persona sola con il dispotismo, di pochi nella civiltà romana. Lui esalta il mondo prussiano, dove secondo lui c'è la libertà razionale. Il pensiero di Hegel inoltre da' origine ad una destra ed una sinistra Hegeliana ; nella sinistra vediamo


PROUDON :


Si occupò di realizzare al livello di completi rapporti economici ciò che per Hegel è rimasta solo una teoria. Scrisse un testo chiamato "La proprietà privata è un furto" ; per lui, al contrario di Marx ed Hegel le contraddizioni non sono da risolvere con la sintesi degli opposti. Si oppone al potere coercitivo con l'anarchia, dove gli affari pubblici dipendono da uno studio scientifico della società.

SOCIETA' = rapporto fluido (visto come rapporto di contratto tra individui, chiamato "principio federativo dell'autogestione ).

Considera il lavoro come uno strumento per realizzare l'individuo, che lo paragona a Dio, in quanto anche l'individuo, lavorando, crea qualche cosa.





LE BON :


Ha influenzato molto anche Freud, che considerò molto nei suoi testi le fole, viste negativamente. Sua opera famosa è "La psicologia delle folle", dove spiega come l'individuo, che in partenza è razionale, possa perdere la sua razionalità e possa far prevalere il suo inconscio quando si trova nelle folle.


TARDE :


Scrisse un testo chiamato "La legge dell' imitazione", considerando il fatto che negli individui sorge la voglia di imitare qualcuno che abbia qualcosa di innovativo.

L'imitazione, secondo Tarde, avviene in tre fasi :

L'individuo eccezionale (innovativo) propone un'imitazione.

C'è opposizione tra l'ordine costituito e l'innovazione

Viene acquisita questa innovazione


SIGHELE :


Molto simile a Le Bon fu la sua linea di pensiero. Riprese il concetto di folla, considerando anche il concetto di suggestione.

Dalle folle, secondo lui, si può ricavare qualcosa di positivo, come l'arte, la cultura, morale, etc...

Distingue :

FOLLA - Insieme disordinato di  persone ;

PUBBLICO - Insieme ordinato di persone  maggiormente colte.



AUTORI DEL 1° DIBATTITO SUL METODO


DILTHEY :


Fece una grossa distinzione tra due tipi di scienze :

SCIENZE DELLA NATURA

Sono quelle scienze che si presentano all'uomo dall'esterno (scienze fisiche, biologiche, che riguardano studi estranei all'uomo)

SCIENZE DELL' UOMO :

Riguardano lo spirito dell'uomo (religione, sociologia, psicologia etc...)


WINDELBANT :


Critica Dilthey e la sua distinzione, dicendo che tutti e due i mondi ella natura possono essere visti sotto altri punti di vista, che sono quelli delle :

SCIENZE NOMOTETICHE : che studiano gli eventi ed i fenomeni sulla base del loro ripetersi, alla base dei loro fini generali (es. sociologia)

SCIENZE IDEOGRAFICHE : che studiano gli eventi ed i fenomeni sulla base della loro unicità (es. storia...)


All'interno delle scienze ideografiche com'è possibile andare a selezionare un evento e studiarlo ? E' possibile attraverso dei valori che sono universali e vincolanti quindi ; questo concetto di universalità lo ribadisce anche Rickert, secondo Weber, invece, i valori universali non esistono.




PERIODO CLASSICO


Caratteristiche fondamentali degli autori classici :


Tramonto della fiducia per il progresso (il processo di industrializzazione è visto con diffidenza).

La scienza viene un po' a perdere di importanza perché non può trasformare razionalmente la società.

Viene messo l'accento su irrazionalità ed aspetti emotivi.



TOENNIES :


Scrisse un libro intitolato "comunità e società" dove egli differenziò le caratteristiche dell'una e dell'altra.

COMUNITA'  Insieme di sentimenti comuni e reciproci ; alla base c'è il legame di sangue.

SOCIETA' : E' un insieme contrattuale con alla base l'individualismo e l'egoismo. Il rapporto economico è fondamentale.

Toennies, essendo un pessimista, è sicuro che ogni società degeneri inevitabilmente in una società.

Alla base della comunità vediamo una volontà essenziale, vista come un istinto vitale ; mentre alla base della società vediamo una volontà arbitraria individuale, che nasce dalla volontà essenziale, ma che è relativa all'autore che la elabora.

La volontà arbitraria si articola in tre forme :

DELIBERAZIONE : consiste nel distinguere i mezzi dai fini ;

DISCREZIONE : scelta dello scopo, alla quale tutto poi viene sottomesso ;

CONCETTO : schemi e giudizi nei valori che ci aiutano nella scelta.


Avendo quindi l'individuo, possibilità infinita di scelta, si determinerà sempre una lotta, che alla fine si tramuterà in lotta per il denaro.


SIMMEL :


Autore della "concezione formalistica della sociologia", che studia le forme dello stare insieme, che è indipendente dai contenuti.

Il suo pensiero è stato influenzato da molti (Marx, Kant) dalla psicologia sociale, e dagli autori del positivismo ed evoluzionismo.

Proprio dall'evoluzionismo attingerà per scrivere un testo chiamato "differenziazione sociale", dove tratta il modo in cui gli individui si differenziano tra loro, in ambito penale.

Le società primitive avevano una grossa omogeneizzazione tra gli individui, il gruppo prevaleva sull'individuo, la responsabilità penale veniva attribuita a  tutti.

La differenziazione sociale avverrà quando verranno attribuiti i crimini al singolo. Tanto più è esteso il gruppo quindi, più i rapporti sono lontani, prevale quindi l'individualismo, il cosmopolitismo.


Simmel menziona inoltre la stratificazione verticale , paragonando la società ad una piramide, dove mano mano che si scende si perde di importanza e si è in di più. Coloro che sono al vertice quindi sono meno di coloro che sono alla base.

Scrisse inoltre "La filosofia del denaro" dove critica il denaro, tuttavia considerando le possibilità che ci offre.


CATEGORIE SOCIALI A PRIORI :

Noi vediamo l'altro mai nella sua totalità, ma sempre in qualche categoria sociale nella quale lo collochiamo.

Ogni elemento di un gruppo non è solo parte della società, oltre ciò è qualche cos'altro ancora.

Una società (secondo il suo principio di disuguaglianza) può esistere solo come insieme di elementi differenziati, ognuno dei quali occupa una posizione particolare che in una situazione sociale non potrebbe essere altro di quella che è.


Ha una visione pessimistica della vita, come disse : " La vita è una costante autolimitazione del tentativo di superare questo limite."


WEBER :


Tentò di separare la politica dalla scienza sociale, tentativo vano perché i suoi scritti sono sempre politicizzati. Asserisce l'opposto degli autori del primo dibattito sul metodo (Dilthey, Windelbant) a riguardo dei valori universali, dicendo che sono relativi , tutt'altro che standard, e che sono condizionati storicamente, culturalmente socialmente. Ciò fa capire che esiste una pluralità di punti di vista, quindi l'impossibilità della scienza di dare dei giudizi imparziali, e di valore (Concetto di AVALUTATIVITA') ; ogni scienza che valuta ha un giudizio di parte.

Di conseguenza, anche lui dà un giudizio di parte a riguardo del capitalismo ; da qui nasce la critica metodologica a Marx, accusato di avere una visione esclusivamente economica del capitalismo, cosa che invece Weber collega alla religione protestante, al calvinismo, quindi al concetto di predestinazione.

Importante è la sua divisione delle forme di potere (capacità di trovare obbedienza ad un comando)  in :

n    Tradizionale : legato alla tradizione, tramandato di padre in figlio ;

n    Carismatico : Guadagnato con il proprio carisma, con la personalità ;

n    Burocratico : Guadagnato con l'approvazione degli altri.

Weber critica i burocrati, come del resto la burocrazia è la colpa (secondo lui) dell'anomia nella società.

Concetto di TIPO IDEALE :

Tutti i fenomeni sociali sono un complesso di concause, e se si vuole analizzare un concetto è necessario isolare un elemento ed analizzarne le caratteristiche principali.

Tipologie che determinano l'agire sociale

Si può agire socialmente, secondo Weber :

In modo razionale rispetto allo scopo (quando l'interesse è posto sugli strumenti per il raggiungimento di una determinata meta).

In modo razionale rispetto al valore (stesso interesse posto sui valori).

Affettivamente (l'accento è posto sugli stati emotivi).

Tradizionalmente(Quando l'azione è legata ad elementi del passato.


MARX :


Autore del Materialismo Storico secondo cui le condizioni oggettive nelle quali ci troviamo, anche se le avvertiamo estranee, come "natura", sono pur sempre il risultato dell'uomo nella storia, quindi ci appartengono.

Con il materialismo storico, entra poi in polemica con Feuerbach, secondo il quale il materialismo è naturalistico, riconoscendo alle condizioni oggettive esterne all'uomo un'attività indipendente alla realtà umana.

E' inoltre in polemica con Hegel, a riguardo del processo dialettico ; C'è alienazione per Marx nell'uomo, in quanto il lavoratore non ha la possibilità di essere se stesso, perde la sua identità di uomo. Il lavoratore non ha la possibilità di attuarsi nel lavoro, costretto a vendersi come merce sul mercato, cede ad altri la sua attività/umanità, quindi si trova davanti all'oggetto del suo lavoro come davanti ad un oggetto estraneo.

Fa una differenza tra società naturale e società comunista. Nella prima la divisione del lavoro non è volontaria bensì coercitiva, mentre nella seconda diverrebbe volontaria, essenzialmente umana.

Critica la società divisa in classi BORGHESIA - PROLETARIATO ;

La borghesia sfrutta il proletariato, ha bisogno di lui, del suo lavoro, anche se in seguito, piano piano verrà sostituito dalle macchine. Le condizioni del proletariato, in seguito, tenderanno a peggiorare, anche a causa della concorrenza tra borghesi, che rende sempre più oscillante il salario proletario ; I proletari, quindi, cominciano a rendersi conto della loro posizione, e a prendere sempre più coscienza di classe, tendendo ad un superamento della borghesia, che sfocerà in una dittatura del proletariato, fase transitoria per poi arrivare ad una società senza classi.

Mercificazione dei rapporti : VALORE D'USO : L'uso che si può fare di un prodotto.

VALOE DI SCAMBIO : Possibilità di interscambio dei prodotti, consistente nella quantità di lavoro umano per la realizzazione dell'oggetto. Nelle società capitaliste la società si realizza nel lavoro.




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