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L'ulcera peptica

biologia



L'ulcera peptica


L'ulcera è un rigonfiamento della mucosa gastrica o duodenale, che se trascurato, porta ad una lesione di tipo ulcerativa. Fattore determinante è la ipersecrezione di HCl (acido cloridrico) nei succhi gastrici. Si nota specialmente dai 25 ai 55 anni, con la più alta incidenza nei 45 anni. Le persone appartengono al gruppo sanguigno 0 sono più esposte di quelle che presentano il gruppo A, B o AB. La malattia è più comune negli arteriosclerotici, nei sofferenti di patologie a carico dell'apparato respiratorio e in individui sottoposti ad una lunga terapia a base di steroidi. L'ulcera inoltre è una tipica malattia psicosomatica. Colpisce quelle persone che più soffrono le situazioni stressanti, l'ansia e 727d36h ossessioni di vario tipo: infatti, è più frequente nelle persone che vivono a lungo nelle situazioni di tipo conflittuale e competitivo. Il 10% degli uomini sono interessati da questo fenomeno, una volta o l'altra nella loro vita. Pericolo: la più seria conseguenza è la perforazione a carico delle pareti gastro-duodenali con conseguente massiccia emorragia interna.

Sintomi: il sintomo più comune è il dolore intermittente all'addome. Il dolore è normalmente assente al mattino, prima di colazione. Spesso compare di notte tra l'una e le tre. A volte l dolore può essere solo un vago fastidio e mal di stomaco, ma più spesso è più forte con intensa sensazione di crampi allo stomaco. Il dolore è provocato dall'ipersecrezione di HCl che avviene circa un'ora dopo il pasto. Il mangiare qualcosa o l'utilizzo d'antiacidi alleviano il dolore. La situazione può essere aggravata da un'intensa emozione, dal non seguire le prescrizioni mediche o dalla mancata osservazione del divieto di fumare. Il vomito è un altro sintomo di notevole importanza. Nella forma gastrica il vomito può alleviare il dolore. Se esso presenta tracce di sangue, appare di colore scuro. Un altro sintomo sono le feci scure per la presenza di sangue (melena). Questi sintomi potrebbero portare ad una diagnosi errata della malattia tanto da confonderla con alcune forme di carcinoma allo stomaco. I sintomi che potrebbero escludere questa seconda ipotesi e condurla all'ulcera gastrica sono: l'età media dei pazienti ulcerosi si aggira intorno ai 40 anni (mentre quelli affetti dal carcinoma è di 55). Nell'ulcera, la durata della malattia è lunga, mentre quella del carcinoma l'evoluzione si presenta rapida nel corso del tempo. La perdita dell'appetito non è caratteristica dell'ulcera, inoltre l'ulcera risponde bene e rapidamente ai vari trattamenti. La sensazione di pienezza allo stomaco non si avverte così a lungo come il carcinoma. Il sangue nelle feci, nel caso dell'ulcera, scompare appena inizia la cura. L'ulcera, tranne che per le persone debilitate ed anziane, guarisce in poche settimane.



Note: le persone che hanno avuto in passato un'ulcera, dovrebbero sottoporsi a controlli periodici, per evitare ogni sorpresa (prima fra tutte le ricadute).

Trattamento: la durata media è di circa 40 giorni, tendendo a precisare che per guarigione s'intende la capacità di controllare la quantità di secrezione gastrica. La dieta è la cosa più importante: prima di tutto mangiare ad orari regolari. L'accento va posto su "quando" si mangia invece che su "quello" che si mangia. Tuttavia alcuni cibi vanno assolutamente evitati: cibi con alto contenuto di fibre vegetali, cibi caldi o molto freddi. I pasti devono essere moderati e frequenti. Bisogna eliminare tutte le sostanze che stimolano la secrezione gastrica: cibi piccanti, caffè, tè ed alcolici. Inoltre alcuni farmaci possono provocare e quindi pure aggravare l'ulcera: gli steroidi, i salicilati, alcuni farmaci per l'ipertensione e gli antiartritici. Sono a disposizione diversi farmaci antiacidi (questi utili per la cura ulcerosa): idrossido d'alluminio combinato con silicato di magnesio e carbonato di calcio (in forma liquida, più efficace delle tavolette). Si prende un cucchiaio da tavola un'ora dopo il pasto, quando la secrezione gastrica è al suo massimo. Il medico può prescrivere degli anticolinergici o la belladonna, anche se presentano degli effetti secondari (secchezza della bocca e vista offuscata). Il Fenobartital o altri sedativi sono consigliati per i pazienti particolarmente ansiosi. Invece, per le persone che presentano la perforazione della parete gastrica-duodenale, il trattamento consiste nell'intervento chirurgico. Regole di vita per i sofferenti d'ulcera peptica consigliabili sono: mangiare in un'atmosfera rilassata e divertente, mangiare lentamente e masticare bene, non stare più di 3-4 ore senza mangiare e se si deve mangiare di fretta, assimilare il minimo indispensabile; avere naturalmente cura della propria salute, smettere di fumare e di bere alcolici, mentre se i sintomi ritornano, significa che non si dorme o si riposa abbastanza o forse sono stati ingeriti dei cibi non adatti. Quando questo capita, generalmente si ricorre agli antiacidi.

Prevenzione: le persone soggette a questa malattia devono condurre una vita più sana. Cambiare vita è molto difficile, ma fare attenzione è possibile. Ognuno deve trovare il proprio sistema per sfogare le proprie tensioni, impiegare il proprio organismo in esercizi fisici è un ottimo sistema efficace per evitare l'ulcera.

Ricorrenza: il 25-50% degli ammalati subisce una ricaduta entro i due anni dalla comparsa della malattia. In molti casi, la ricaduta può essere evitata da una saggia condotta di vita.

Prospettive: l'ulcera rimane una malattia inquietante che può essere curata, ma che può ricorre più volte se la secrezione di Hcl non è mantenuta entro i limiti tollerabili. Se non ci sono complicazioni (interessano il 15-20% dei casi), le prospettive sono buone.

Complicazioni

Ostruzioni nell'ulcera peptica

È causata dalla chiusura del piloro. Le ostruzioni possono essere provocate anche dal rigonfiamento della mucosa o dalla presenza di tessuto cicatriziale. Tutto ciò impedisce il regolare passaggio del cibo. Pericolo:l'ostruzione da cicatrici non è frequente; quando capita si risolve per via chirurgica.

Sintomi: vomito, a volte con sangue, e dolori. Dopo i pasti, lo stomaco si dilata di molto. Si hanno: perdita d'appetito e di peso, alito cattivo e disidratazione.

Trattamento: il cibo che resta bloccato viene rimosso con la lavanda gastrica. L'alimentazione va effettuata per via endovenosa, per ristabilire i fluidi e le proteine nel sangue. Dopo 2-3 giorni, possono essere ingeriti dei cibi liquidi. In questo modo il tessuto infiammato può ritornare normale, rimuovendo l'ostruzione ed evitando metodi invasivi quali l'intervento chirurgico.

Prospettive: l'ostruzione viene rimossa con un adeguato trattamento. Il disturbo è generalmente passeggero.

Emorragia nell'ulcera peptica

Il 15% delle ulcere peptiche sviluppa emorragie di varia intensità. Questo fenomeno può essere dovuto a tensione emotiva, a mancata osservanza delle prescrizioni o ad altre cause più o meno note. Pericolo: casi gravi, se non sono subito curati, risultano fatali.

Sintomi: nei casi lievi si avverte: debolezza, feci scure, vomito con piccole quantità di sangue. Nei casi più gravi il sangue nel vomito e nelle feci è presente in maniera massiccia. La pressione sanguigna cade rapidamente provocando collasso, affanno, polso accelerato, pelle fredda e umida, vertigini e sudorazione. Il paziente è molto pallido e mostra tutti i sintomi dello shock. Il dolore scompare all'inizio dell'emorragia. Se dovesse persistere, è segno che la situazione è molto grave.

Trattamento: se la perdita del sangue è del 25% si ricorre alla trasfusione e si applica la terapia per lo shock. Molte ulcere rispondono al trattamento conservativo. Se l'emorragia si ripete e continua anche dopo la trasfusione, è imperativo l'intervento chirurgico.

Prospettive: la chirurgia, nei pazienti al di sotto dei 50 anni, ha un tasso di mortalità inferiore all'1%. Sopra invece, la percentuale sale del 15%.

Perforazione dell'ulcera peptica

Sebbene di solito compaia nei pazienti che mostrano un forte aggravamento della situazione, la perforazione si può presentare senza apparenti motivi o segni premonitori.

Pericolo: il diretto risultato della perforazione è la peritonite che ha un'alta incidenza di mortalità.

Sintomi: il primo sintomo è il dolore improvviso e agonizzante. L'addome s'irrigidisce, il polso e la temperatura si alzano mentre la pressione sanguigna cade. Il paziente è di colorito grigiastro. Compare il vomito col sangue. Se l'ulcera è gastrica il dolore è avvertito al centro delle spalle, se l'ulcera è duodenale, il dolore è localizzato alla spalla destra. La peritonite sopraggiunge rapidamente.

Trattamento: la breccia, nello stomaco e nel duodeno, va chiusa prontamente. Più rapido è l'intervento chirurgico e migliori sono le possibilità di sopravvivenza. Una piccola differenza di tempo può significare un drastico cambiamento nel decorso del male. Una sonda gastrica va impiegata per vuotare lo stomaco di continuo. Il trattamento della peritonite va iniziato il più presto possibile.

Prospettive: se presa in tempo, la situazione evolve favorevolmente. Se l'operazione viene eseguita entro otto ore, il tasso di insuccessi è contenuto entro il 10%. Se passano troppe ore, si arriva al 50% e più.





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