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ARCHITETTURA GRECA - ORIGINE DEL TEMPIO, ETA' ARCAICA, ORDINE DORICO, ETA' CLASSICA

architettura



ARCHITETTURA GRECA


Scoprire e comprendere il mondo classico significa scoprire e comprendere almeno in parte le origini della moderna civiltà occidentale.


INTRODUZIONE STORICA

Verso il 1330 a.C invasori provenienti dalla frontiera settentrionale del mondo ellenico, noti come Dori provocarono la disgregazione delle basi stesse della civiltà micenea, ebbe così inizio il Medioevo Ellenico caratterizzato da un lato dalla dissoluzione delle vecchie forme politico-sociali della civiltà micenea, dall'altro dalla feconda incubazione di una nuova fioritura culturale; fu il momento di connessione tra età micenea ed età classica.


L'inizio della cultura ellenica è databile agli anni immediatamente successivi all'800 a.C, non ebbe confini ben definiti ma era diffusa dalla Grecia alle isole egee, dalle coste dell'attuale Turchia e del Mar Nero alla Sicilia e all'Italia meridionale, fino alla costa mediterranea della Spagna


Le popolazioni dei litorali della Grecia erano formate da due gruppi etcnici:

-ionico (Atene,Calcide,Eretria,12 citta della Ionia sulla costa occidentale dell'Asia Minore e Massaia)

-dorico (Sparta,Corfù,Rodi,Creta)




Nel 179 a.C questi popoli riuscirono a sopprimere l'opposizione dei loro maggiori rivali, Persiani e Fenici.

Il nuovo ordinamento ellenico non presentava un sistema unitario di governo ma era caratterizzato da staterelli  autonomi di volta in volta governati da sovrani, da piccoli gruppi di potere e da una maggioranza di liberi cittadini


ORIGINE DEL TEMPIO

Gli architetti greci inseriscono i loro templi non secondo rigidi schemi prestabiliti, ma armoniosamente e lasciando intatta la bellezza della natura della quale intuiscono la sacralità. Cercano di capire i significati profondi e individuarli propri di ogni spazio naturale e di costr 545e46f uire disponendo gli edifici secondo una distribuzione apparentemente libera, in realtà raffinatamente connessa con questa esigenza profonda di armonia e sintonia con la natura.

Il tempio è il tipo architettonico al quale gli architetti greci dedicano principalmente le loro ricerche espressive ed estetiche.

Ogni polis anche se piccola si gloria del suo tempio per far si che la divinità viva all'interno della città.

Nei grandi santuari sorti fuori delle città accorrono pellegrini da ogni parte della Grecia. Inoltre durante le feste ''panelleniche'' regnava sempre la pace.

I cittadini vollero dunque qualificare e sublimare al massimo il tempio quale dimora delle divinità protettrice dei singoli e di tutta la comunità e quindi volentieri dedicarono anni di lavoro alla sua erezione.


Inizialmente le prime espressioni dei templi sono semplici e povere partendo dalla soluzione a sala semplice rettangolare preceduta da un portico si arriverà in seguito alla complessa formulazione peristilia costituita dalla cella circondata da colonne.

Il popolo greco si muoveva e svolgeva i riti sacri fuori dal tempio,considerato la dimora della divinità. Il tempio greco racchiude la statua della divinità mentre i riti sacri si svolgevano nel recinto sacro.

Il tempio è organizzato basandosi su un asse si simmetria, il recinto sacro non segue questa stessa legge tranne che nel periodo ellenistico.

La scelta del luogo e della posizione, lo sfondo, la comprensione della poesia dei vari paesaggi e delle sensazioni che trasmettono agli uomini sono fattori fondamentali che contribuiscono a vitalizzare l'espressione architettonica.


(Templi arcaici) Nulla è rimasto dei primitivi templi realizzati con materiali poveri,cioè con pietre tenere, argilla e legno. Ci sono modelli in ceramica che danno un indicazione preziosa di questa genesi. Ci tramandano l'immagine di templi costituiti da un aula a pianta rettangolare , a volte absidata, coperta da un tetto a due falde e aventi sul davanti u piccolo portico sostenuto da due colonne e in alto una finestra per l'illuminazione dello spazio interno.


Dal punto di vista tipologico il tempio presenta una cella (naos) contenente la statua della divinità, che costituisce il nucleo di tutto l'edificio. Alla cella a pianta rettangolare possono essere associati altri spazi quali il portico (pronao) orientato verso oriente che conduceva direttamente alla cella e un locale per il tesoro anch'esso porticato nella parte posteriore (opistodomo).il prono e l'opistodomo ospitavano ricche offerte agli dei, erano chiusi con sbarre e cancellate metalliche.

Il tempio viene chiamato in antis quando presenta sul davanti un prolungamento dei muri laterali della cella o doppiamente in antis quando questo prolungamento di riscontra anche nella parte posteriore, prostilo quando presenta un portico anteriore, anfiprostilo quando ha anche il portico posteriore.

Inoltre può essere circondato da una fila di colonne (periptero) o da due file di colonne (diptero), ovvero può presentare semicolonne addossate alle pareti della cella (pseudoperiptero).L'insieme di colonne che circondano la cella si chiamano pitteroma.

Secondo il numero delle colonne sulla fronte di accesso il tempio rettangolare viene chiamato ad esempio tetrastilo,pentastilo,esastilo,eptastilo,octastilo.

Oltre ai templi a pianta rettangolare compaiono anche edifici a carattere centrico avente pianta circolare (tholos) in particolare destinati alla celebrazione di mitici eroi.


Prima di arrivare alla realizzazione in pietra e quindi basandosi sul sistema trilitico gli architetti avevano realizzato templi con i vari elementi componenti lignei.

Solo in un secondo momento si passò alla realizzazione di colonne e architravi in pietra. Ma nei primi templi in pietra i Greci tendevano ancora riecheggiare la tecnica costruttiva e la decorazione di quelli costruiti in precedenza in legno e in mattoni crudi con aggiunte di terracotta.

Il blocco di pietra doveva essere tagliato perfettamente sui piani di posa e non strisciato ma trasportato con apposite macchine. Per collegare poi le pietre tra di loro si facevano colature di metallo fuso nelle incisioni realizzate tra pietra e pietra creando così precisi elementi metallici di legamento.

Nei templi greci si passa da colonne di dimensioni in scala umana in legno a colonne di pietra di varie modulazioni e anche si arriva a soluzioni di dimensioni decisamente monumentali.

Le colonne greche non sono monolitiche, a differenza dell'architrave, ma sono formate da parti cilindriche (rocchi) sovrapposte. La colonna veniva dunque realizzate mediante rocchi sbozzati ma perfettamente eseguiti sul piano di posa e con un foro corrispondente all'asse della colonna per permettere il realizzare il collegamento di rocchi stessi. In un secondo momento intervenivano scultori e scalpellini che rifinivano e scanalavano le colonne in modo perfetto.(FOTO 11-78-79)


ETA' ARCAICA

Dal 700 sino al 500 a.C.

Al regime monarchico subentrò un governo aristocratico grazie a:

-Nascita della polis: sorta dapprima nelle colonie dell'Asia Minore successivamente si diffuse poi anche nella penisola greca diventando il centro economico, politico, militare della società dominata dall'aristocrazia. Inoltre la polis poneva anche le premesse per il superamento del regime aristocratico.

-Colonizzazione del Mediterraneo:caratteristiche specifiche della vita delle colonie sono costituite da una nobiltà, incapace di operare una rapida riconversione della propria ricchezza terriera mediante l'investimento della sua rendita in attività mercantili e artigianali, presto soppiantata da una nuova classe di ricchi composta da mercanti,banchieri,armatori..Quest' ultima, alleandosi con le classi medie e inferiori, da essa protetta contro sopraffazioni delle aristocrazie retrograde, conseguì a poco a poco il potere politico. Grazie all'assunzione dei poteri da parte di legislatori o arbitri tra cui i tiranni che svolsero una funzione positiva. Rappresentarono la forma di transizione alla democrazia perchè segna la vittoria decisiva dell'individualismo sull'ideologia della stirpe,limita lo sfruttamento del popolo,determina la vittoria del mercante sul proprietario terriero.


La polis e la colonizzazione influirono potentemente anche sulla vita culturale del popolo greco. La polis fece di ogni uomo un cittadino, nelle colonie la valorizzazione dell'iniziativa del singolo,un apertura a nuovi flussi di pensiero che portarono al fiorire di una nuova cultura e poesia.


ORDINE DORICO

L'ordine dorico è particolarmente legato alle aree del Peloponneso e alle colonie greche in Italia.

Si presenta in una forma essenziale con elementi meno slanciati di quelli degli altri ordini.


La colonna dorica non ha una sua base ma poggia direttamente su una platea (stilobate) circondata da gradoni (crepidoma).Il fusto della colonna è rastremato, cioè va restringendosi verso l'alto. Ha un profilo non costituito da una linea retta ma da una linea leggermente curva (entasi) che elimina l'effetto di rigidità, inoltre non è liscio ma ha scalmanature poco profonde unite a spigolo vivo e rendono più evidente la visione della rotondità del fusto stesso attraverso l'accentuazione del chiaroscuro. Il capitello è costituito dall'echino, forma tronco conica, e dall'abaco,a forma di parallelepipedo quadrato. Sopra il capitello corre l'architrave liscio che insieme al fregio, formato da triglifi,tavolette rettangolari aventi scalmanature verticali, e metope,tavolette di forma quadrata lisce o ornate da basso rilievi,e alla cornice costituisce la trabeazione. Tra l'architrave e il fregio vi è ina strisci piatta e sporgente (tenia) sotto la quale in corrispondenza di ogni triglifo è disposto un listello (regula) con gocce. La trabeazione si conclude infine con la cornice che sporge e presenta nella parte inferiore mutuli e gocce, mentre è coronata nella parte superiore dalla gronda sia sui fianchi del tempio che sui due lati inclinati del frontone, che internamente racchiude un tipano triangolare sovente adornato da bassi rilievi.

Nei secoli successivi i particolari e le proporzioni furono ulteriormente raffinati ma all'ordine dorico non venne aggiunto alcun altro elemento fondamentale.


Conflitto angolare:costituito  dall'interruzione nell'angolo il ritmo formato dalle metope e dai triglifi. I Greci insistevano nel disporre un triglifo sopra ogni colonna per simboleggiare il carico da queste portato. Dopo il triglifo posto in asse con la colonna d'angolo restava uno spazio che interrompeva il ritmo alternato dei triglifi rettangolari e delle metope quadrate (a). Successivamente spostarono il triglifo sull'angolo per eliminare lo spazio anomalo e anche per terminare il ritmo e l'angolo stesso con l'elemento formale. Spostato il triglifo sull'angolo, dapprima (b) si ampliò l'ultima metopa lasciando inalterato l'interasse tra le colonne. Risultando questo tipo di correzione troppo evidente, in seguito (c) si lasciò l'ultima metopa uguale alle altre e si rimpicciolì l'interasse tra la penultima e l'ultima colonna.


OPERE

-Tempio di Apollo, Thermos

((-Tempio di Era, Samo))

-SANTUARIO A OLIMPIA:Tempio di Hera, Tempio di Zeus

-Tempio di Apollo, Corinto

-SANTUARIO DI DELFI

-MAGNA GRECIA:-Tempio di Hera I, Poseidonia

-Tempio di Hera II, Poseidonia

-Tempio di Zeus, Agrigento

-Tempio della Concordia, Agrigento

-Tempio di Ercole, Agrigento

-Tempio di Hera, Agrigento


-Tempio ad Appaia,Egina(Atene)

-Tempio di Efesto, Atene


ETA' CLASSICA

Dal 500 al 323 a.C,dallo scontro con la potenza persiana alla morte di Alessandro Magno, il popolo greco raggiunse l'apice della sua civiltà. In quest'epoca vide l'affermazione della prima cultura umanistica del mondo antico con la quale l'uomo moderno possa identificarsi emotivamente e intellettualmente.

Questa fioritura culturale potè svilupparsi nel mezzo secolo di pace che intercorse tra la Guerra persiana e quella del Peloponneso.

Centro e anima della nuova cultura fu Atene, in termini di reddito pubblico era la città-stato più ricca della Grecia

Il destino di Atene fu nelle mani di Pericle, capo politico e militare della città da circa il 450 fino alla sua morte nel 429 a.C. Questo ricco aristocratico ebbe le capacità intellettuali e il potere per creare una nuova Atene.

Atene aveva già affermato la propria supremazia già nel 490 a.C sconfiggendo i Persiani a Maratona.

Per sottolineare il predominio politico di Atene, Pericle fece costruire una serie d'imponenti edifici pubblici e in particolare tenne a fare ricostruire il Partendone.


Dal 431 al 404 a.C si svolse la Guerra del Peloponneso dove si videro fronteggiarsi Atene e Sparta, decisa a contrastare la politica espansionistica ateniese e coinvolse quasi tutti gli stati greci,la guerra si concluse con la sconfitta di Atene.

Nel 359 a.C apparve Filippo II re dei Macedoni che assoggettò ad una ad una le città greche dando loro un organizzazione federale sotto la supremazia della Macedonia.Il suo successore Alessandro realizzò nel giro di 8 anni una mirabolante impresa militare contro l'eterno rivale persiano che lo portò vittorioso sino al fronte occidentale dell'India.


La sua morte segna il momento di passaggio ad una nuova fase storica :civiltà ellenistica


ACROPOLI DI ATENE

Il Partenone, i Prolipei e l'Eretteo, raggruppati sull' Acropoli, sono considerati il punto più elevato dello sviluppo dell'ordine dorico e ionico.

L'Acropoli rappresenta il cuore della città, simbolo di libertà e democrazia.

Il suo perimetro, che sorge su un dirupo, non è regolarizzato, ma segue l'andamento del terreno stesso.


-PARTENONE

Tempio dedicato ad Athena Parthenos, la dea protettrice della città. Fu costruito sotto Pericle nel periodo aureo dell'architettura greca (447-432 a.C)

Questo edificio dalla sagoma inconfondibile risplende per il bianco del suo marmo pentelico, è chiaramente visibile da lontano ed è inserito per contrasto come oggetto prezioso e raffinata opera dell'uomo nel paesaggio rispettato. Il Partendone concretizza in modo perfetto la fusione greca di monumentalità e delicatezza, di astrazione e sensualità espressa anche dalle affascinanti sculture di Fidia.

E' un tempio octastilo e periptero, circondato da magnifiche colonne di ordine dorico rastremate e alte quasi 6 volte il diametro di base; sui fianchi secondo lo schema canonico di numero doppio di quelle del fronte più una.

I frontoni erano ornati dalle mirabili sculture di Fidia.

Lo spazio interno fu pensato formato da 2 ambienti non comunicanti: uno minore a pianta che si avvicina a un quadrato nella quale si trovano 4 colonne ioniche che danno un effetto di tensione verticale e uno maggiore a pianta rettangolare contenente la  preziosa statua crisoelefantina di Atena in oro e in avorio creata da Fidia che doveva certamente produrre una forte impressione sui visitatori della cella, alta più di 12 metri, con colonne doriche accentuando con la stratificazione lo sviluppo orizzontale e l'andamento longitudinale dello spazio; entrambi preceduti da due portici (pronao e opistodomo). Questo colonnato a due ordini rappresentò la prima innovazione nell'organizzazione dell'interno di templi.


-Correzioni ottiche:stilobati, architravi e cornici che se realizzati perfettamente orizzontali sarebbero apparsi come curvati e abbassati nella mezzeria a che si avvicinava al tempio, vennero realizzati con una lieve convessità. Gli elementi verticali erano inclinati verso l'interno e verso l'alto per correggere l'effetto di caduta in avanti. L'intervallo tra le colonne d'angolo erano più grosse delle altre perchè si era osservato che se realizzate uguali sarebbero apparse più sottili di quelle che avevano come fondale il muro della cella.

Le correzioni ottiche erano il risultato di considerazioni più percettive che matematiche e probabilmente alcune di esse, inizialmente non previste, furono elaborate in corso d'opera.


-PROLIPEI

Costruiti nel 437-432 a.C come monumento vestibolo d'ingresso al sacro recinto templare. Per la sua costruzione Peicle si rivolse a Mnsicle.

Entrando nell'Acropoli attraverso il Prolipei si aveva una sequenza molto varia di vedute in quanto le architetture e la statua di Atena erano disposte in modo vario ma secondo assi di simmetria e non in rapporti geometrici.

Mnsicle dovette trovarsi di fronte a non poche difficoltà per potervi collocare una grandiosa costruzione simmetrica, non solo perché il sito era di forte pendenza ma anche perché il muro preesistente seguiva il profilo irregolare delle rocce dell'Acropoli.

Nell'edificio si entra attraversando un portico dorico esastilo, adducente a un imponente atrio colonnato che rende ancor più impressionante l'approccio. Le colonne ioniche di questo passaggio sostenevano un ricco soffitto marmoreo con cassettoni adorni di stelle d'oro su fondo azzurro.

Attraversato l'atrio, il visitatore si trovava di fronte allo scopo dell'intero monumento: una porta centrale carrabile e da due porte laterali pedonali. Il fronte occidentale d'ingresso è affiancato da 2 ali laterali colonnate di minore altezza. Poiché le loro colonne sono più basse di quelle del portico, Mnesicle dovette affrontare il problema di collegare due trabeazioni di diversa altezza, lo risolse in modo che tali trabeazioni proseguissero senza soluzione di continuità.

La soluzione dell'ala Meridionale ci mostra al meglio l'ingegnosità di Mnesicle trattandosi di un elemento fittizio figurativamente necessario per equiparare la facciata della Pinacoteca e dovendo consentire l'accesso al previsto tempietto di Atena Nike.

Particolare è l'inclusione di corsi di scura pietra eleusina contrastante con in marmo bianco.


-ERETTEO

Costruito nel 421-405 a.C.

Prezioso tempio interamente in marmo pentelico, costruito su 2 livelli, con 4 portici di disegno contrastante e con ben 5 ingressi.

L'Eretteo era destinato a fungere da elemento di contrasto col ritmo massiccio e ordinato del vicino Partenone, ma il suo impianto irregolare è dovuto anche al fatto che conteneva più santuari separati, tra cui quelli di Atena Polis,di Eretteo e di Pandrosso,oltre che una fossa dei serpenti;comprendeva inoltre un incongruo assortimento di reliquie.

L'architetto risolse il problema costruendo un corpo principale che richiama la consueta forma di un tempio con 2 portici di dimensioni diverse: il più piccolo,sul lato sud in direzione del Partenone,è la celebre loggia delle Cariatidi, figure femminili dalle vesti drappeggiate che esprimono con grazia la resistenza al peso appoggiandosi sulla gamba destra le tre a occidente e sulla gamba sinistra quelle a oriente;mentre quello più a nord è tanto più grande da sembrare parte di un tempio a se stante è dedicata al culto di Eretteo.

Il luogo è in pendenza da nord a sud,da est a ovest con un dislivello di circa 3 metri.

In parte forse per distrarre l'attenzione dall'irregolarità dell'insieme dell'edificio è stato attribuito un ruolo determinante agli elementi plastici.


-TEMPIO DI ATENA NIKE

427 a.C

E' un tempio di piccole dimensioni di grazia e raffinatezza incomparabili, anfiprostilo, tetrastilo e di ordine ionico, la cui trabeazione presenta un fregio notevolissimo e continuo. La cella è perfettamente quadrata.


ORDINE IONICO

Legato soprattutto all'Asia Minore.

Lo stile ha forme dai notevoli elementi decorativi essendo connesso con un ambiente artistico assai sensibile a tali valori.

Di questo ordine furono i primi templi dipteri, cioè circondati sui quattro lati da un peristilio di collante a doppio pitteroma; gli intercolumni sul frontone occidentale d'ingresso diventarono gradatamente più ampi verso il centro. Dalla pietra come materiale usato principalmente si passa al marmo.


L'aspetto che caratterizza l'ordine ionico oltre alla maggior snellezza rispetto a quello dorico, è la forma del capitello con le tipiche spirali che denotano un'attenta osservazione naturalistica,

Il capitello presenta volute, palme, ovuli impiegati nella decorazione degli oggetti e dei mobili oppure nelle decozioni murali.

Il capitello ionico è formato da un abaco schiacciato e da un echino a pianta circolare intagliato a ovuli e racchiuso da una specie di cuscino che si arrotonda a formare due volute.

Il fusto della colonna ha scalmanature che non si incontrano a spigolo vivo ma sono separate da sottili strisce piane.

La colonna dorica presenta una base essenzialmente e in genere costituita da due tori e da una scozia interposta. Il plinto quadrato venne aggiunto in un secondo momento.

La trabeazione era originariamente composta soltanto da un architrave diviso in tre fasce e da una cornice formata da elementi aggettanti e da dentelli, successivamente si arricchisce di una fascia (fregio) trattata a bassorilievi e posta sopra l'architrave. Ma vengono del tutto eliminate metope e triglifi.


Conflitto angolare: il problema dell'angolo sorge in questo ordine a livello di capitello, non presentando le volute sulle quattro facce, ma solo su quella anteriore e quella posteriore. Per risolvere tale problema i capitelli posti sull'angolo del tempio furono realizzati accostando le volute su due lati adiacenti. Una chiara semplificazione si ebbe poi adottando le volute su tutti e quattro i lati.


OPERE

-Tempio di Apollo a Bassade

-Santuario di Ascepio


ETA' ELLENISTICA

323/30 a.C

Periodo della storia politica e culturale dei Greci caratterizzato da un lato dalla formazione dei grandi stati territoriali sorti dopo la morte di Alessandro Magno, dall'altro dalla espansione della civiltà greca in territori non greci, verso sud, verso occidente e soprattutto verso oriente.

I limiti geografici dell'ellenismo: verso nord sino si confini settentrionali della Macedonia; verso est sino all'altopiano iranico; verso sud sino all'Egitto ed alla fascia costiera mediterranea della Spagna e della Francia, anche zone periferiche rispetto a questa vengono attratte nella sfera della civiltà ellenistica.


L'ellenizzazione di questa vasta area non ebbe ovunque pari profondità, l'elemento greco era in genere numericamente inferiore rispetto alle vari popolazioni con cui si fuse, ma il suo carattere di vera e propria èlite intellettuale gli consentì di egemonizzare la sfera pubblico-culturale.

Per effetto dell'opera di questa èlite si forma un borghesia cittadina internazionale la cui cultura presenta tratti di sorprendente uniformità avendo i suoi punti fissi di riferimento in alcune istituzioni canoniche e in una lingua comune avente alla sua base il dialetto di Atene.


Politicamente l'ellenismo è caratterizzato dal declino della polis, esemplare tra tutti il caso di Atene che divenne una sorta di città-museo e di città degli studi. I veri centri politici e culturali del mondo ellenistico sono fuori dalla Grecia: Antiochia, Pergamo, Alessandria.. Le nuove metropoli col carattere di centri di collettività economiche e con la loro nuova funzione di sedi di una direzione politica posta nelle mani di una cerchia ristrettissima di persone favoriscono la trasformazione dell'uomo greco stimolando il cosmopolitismo e l'individualismo.


Nuove filosofie fanno a gara nel fornire alla classe dei colti la ricetta della felicità individuale.


Il declino della polis e il formarsi delle grandi monarchie territoriali hanno grandi ripercussioni anche nella sfera economico-sociale e in quella culturale. La nascita di entità geo-politiche di dimensioni assai ampie e strettamente collegate tra loro creano un ambiente ideale per il commercio e per l'industria basata sullo sfruttamento del lavoro servile. Si arriva alla fase economica del capitalismo sopranazionale nella quale è lo Stato stesso che favorisce la selezione secondo l'abilità economica, abbandonando al suo destino l'antica aristocrazia, considerata inadatta alle nuove forme di organizzazione e amministrazione politica e sollecitando la formazione di un ceto dirigente borghese.

E' naturale l'esistenza di conflitti di classe a carattere quasi endemico, si risorsero il più delle volte in episodi isolati di insurrezione e di repressione.


Sul piano culturale-artistico la corte divenne l'unico centro del potere politico,è quasi esclusivamente intorno ad essa che ruota tutta la vita culturale. Gli artisti e gli scienziati vengono sradicati e riuniti nei grandi centri di cultura internazionale.

-Viene favorito enormemente lo scambio delle esperienze con la conseguenza di una contaminazione universale di temi e di forme espressive.

-Il carattere cortese e insieme urbano della cultura ellenistica, il coesistere nell'ellenismo della corte  e della casa cittadina del ricco borghese quali centri del potere politico ed economico portano lo svilupparsi di un'arte da un lato incline alle intonazioni auliche cortigiane, dall'altro orientata verso un realismo ed un psicologismo minuto che sovente sconfinano nel naturalismo bozzettistica.

-Raccogliersi dei dotti in grandi comunità di lavoro consente un grande sviluppo della scienza per il cui progresso la specializzazione è fondamentale.

L'età ellenistica sancisce il distacco delle scienze particolari dalla antica, totalizzante matrice: la filosofia.

Particolare fioritura hanno la matematica, l'astronomia, la geografia.


L'ARCHITETTURA ELLENISTICA

L'architetto tende a comporre secondo un unità geometrica.

Un'architettura regale e principesca succede all'architettura cittadina. La politica dei sovrani ellenistici si tradusse in grandi programmi urbanistici che diedero il massimo rilievo alle opere dell'architettura civile.

I grossi centri della produzione architettonica si spostarono nelle città della Macedonia, dell'Asia Minore, della Siria, dell'Egitto e nelle regioni della Grecia.

Il forte sviluppo economico e le trasformazioni sociali che contribuirono alla creazione di una ricca borghesia mercantile e di una classe di alti funzionari negli stati monarchici incrementarono lo sviluppo di un architettura domestica,e un architettura di tipo utilitario legata alle funzioni commerciali che viene ad assimilarsi e ad integrarsi all'architettura puramente religiosa e civile delle città classiche.

Nel campo formale gli arricchimenti e la varietà dei temi come gli sviluppi della volta e dell'arco costituirono un repertorio nuovo e ampliato delle forme classiche.


Gli ordini classici continuano il loro cammino e favoriscono l'espansione dello stile ionico. Le colonne divennero sempre più slanciate e le linee generali più secche e più rigide, diminuivano le proporzioni della trabeazione e si accentuava la sua gracilità. L'ordine dorico nell'età ellenistica sarà essenzialmente l'ordine dei portici, si ebbe uno sviluppo ed un arricchimento dello stile ionico la cui trabeazione lineare non presenta difficoltà e la cui maggiore disponibilità ad accogliere motivi di decorazione risponde meglio al gusto dell'epoca.

L'architettura ellenistica mise a punto gli ordini murali e l'arco accompagnato dalla volta.

Gli effetti di ombre e di rilievo venivano accentuati dall'applicazione di stucchi e di pitture secondo un gusto decorativo e pittorico propriamente ellenistico. In questo periodo arco e volta entrano definitivamente nel repertorio dell'architettura.

L'architettura ellenistica svilupperà rapidamente l'impiego dell'arco nelle porte monumentali, infine presenta uno dei primi esempi in cui l'apertura coperta da una volta ha una decorazione esterna costituita da lesene e frontone.

In questa nuova poetica la funzione della decorazione dipinta o scolpita aumenta, le risorse del colore e del disegno sono utilizzate a fianco dei valori architettonici più propri


OPERE

-Tempio di Apollo a Didyma


In età ellenistica ginnasi e palestre vennero sempre più spesso associati ai grandi santuari o inseriti nel vivo degli impianti urbani.


Accanto all'architettura religiosa è necessario accennare all'architettura funeraria, votiva e onoraria. In età ellenistica l'architettura funeraria assume una maggiore grandiosità e le necropoli dell'Asia Minore e dell'Africa hanno un'estensione talvolta pari a quella della città dei vivi.

Esempio: Mausoleo  di Alicarnasso


ORDINE CORINZIO

L'ordine corinzio presenta snellezza ancora maggiore, il rapporto tra il diametro di base e l'altezza della colonna è di 1/10, mentre nell'ordine ionico è di 1/8 e in quello dorico varia tra 1/6 e 1/4.

La caratteristica distintiva dell'ordine corinzio è il particolare capitello chiaramente ispirato alle forme vegetali.

Il capitello più tipico è costituito da una specie di campana rovesciata avente in basso due file di foglie di acanto, dalla quale emergono otto caulicoli ciascuno sormontato da un calice dal quale partono volute che sostengono gli angoli dell'abaco.

Questo ordine non fu molto usato dai greci mentre fu poi largamente adottato dai romani.

La sua ricchezza decorativa sembrava sottolineare la sacralità del luogo circostante la statua rituale.

Le fonti del capitello corinzio vanno forse rintracciate nell'ambito dei lavori in metallo degli arredi e della  decorazione.


Tempi a Tholos: La separazione tra struttura e funzione che abbiamo notato nell'uso decorativo dell'ordine corinzio nell'architettura greca del IV secolo potrebbe essere stata incoraggiata dal ruolo ornamentale o celebrativo del tipo edilizio della tholos. Esempi: Delfi ed Epidauro.


TEATRI

Vero e proprio momento di un rituale comunitario nel quale la creazione di un singolo si pone come pretesto per una riflessione collettiva, per un pubblico dibattito sui grandi temi che via via affiorano la vita cittadina.

Raggiunse l'apice del suo sviluppo solo a partire dal IV secolo.

Non viene pensato come uno spazio chiuso ma come un architettura che vive completamente nello spazio naturale. Essenzialmente è costituito da un nucleo centrale (orchestra):zona circolare sulla quale si esibivano gli attori e il coro; attorno al quale si sviluppano per oltre la metà le gradinate su cui sedevano gli spettatori costituenti la cavea,addossate direttamente a un pendio naturale senza bisogno di costruzioni in quanto i teatri greci a differenza di quelli romani erano costruiti su declivi naturali e non poggiavano su volte o terrazze artificiali.Un altro elemento è la scena la quale si sviluppo lentamente.

Il proscenio, un colonnato a un piano sostenente una pedana piana o palcoscenico su cui gli attori potevano esibirsi è forse collegabile alla diffusione della nuova commedia ellenistica che fiorì dalla fine del IV secolo sino alla metà del III secolo.

L'introduzione del palcoscenico sopraelevato rispetto all'orchestra fu ovviamente uno dei momenti più significativi del graduale sviluppo dell'antico teatro greco a quello attuale.

Parte del fascino esercitato da questi spettacoli risiede nel fatto che possono ancora svolgere la loro funzione originaria dopo 2500 anni,


Esempio -Teatro di Dioniso

-Teatro di Epidauro


In età ellenistica con il progressivo prevalere dell'azione scenica vera e propria sugli elementi tradizionali del coro, l'edificio della scena acquista importanza rispetto l'orchestra . La scena si tramuta da fondale in edificio autonomo, grazie alla utilizzazione della pietra per gli elementi che in origine erano lignei,essa si arricchisce del proscenio. Alle spalle della scena si diffonde poi l'uso dei portici destinati alla sosta degli spettatori e creati per accentuare la monumentalità dell'asterno del teatro.


CASA GRECA

I monarchi dell'età ellenistica privilegiarono e dettero particolare impulso all'architettura civile, perché questa meglio corrispondeva alle esigenze politiche e di prestigio.

La casa greca con le stanze che si aprono su un cortile interno ha decisamente un carattere di chiusura al mondo esterno, volendo i greci conservare gelosamente l'individualità e la loro vita privata.

Si possono distinguere 3 tipi principali di case:- Es. qulle di Olinto caratterizzata dalla pastas, una lunga sala che correva da est a ovest spesso attraversava tutta la casa

-Es quelle di Piene, quando si fece maggior uso della pietra troviamo case incentrate su una prostas (loggia) interpretabile forse come una ripresa dell'antico megaton

-Es quelle di Delo a peristilio.


Le case più antiche che risalgono circa al 300 a.C sono dominate da uno spazio centrale aperto, l'atrio, collegato assialmente o simmetricamente ai locali che lo circondano. Questo tipo di casa andò gradatamente arricchendosi di caratteri ellenistici quali le colonne dell'atrio e di un peristilio o corte colonnata dietro la casa che forse racchiudeva un giardino.

In queste case private i cittadini creavano versioni in scale minore dei palazzi dei sovrani orientali del mondo ellenistico.


CITTA GRECA

I Greci furono tra i primi a vedere nell'architetto il progettista di intere città non solo di singolii edifici.


La Grecia Antica era divisa in una miriade di città stato autonome e gelose della propria libertà civica, rimaste legate ad antichi vincoli familiari e religioni e attaccate alle proprie terre.

Le dimensioni territoriali delle città-stato erano modeste, anche il numero degli abitanti appare molto limitato.

In rapporto ai problemi amministrativi e all'elezione dei magistrati la città conserva la tradizionale strutturazione in tribù e fràtrie di antica origine. Gli elementi essenziali sono quelli legati alle esigenze della difesa (acropoli) e la cinta muraria, poi gli edifici sociali come il pritaneo: sede dei magistrati, il buleuterion:sede del consiglio, l'agorà:piazza pubblica il quale elemento essenziale è lo stoà o portico collonnato,importante nelle città ellenistiche tra IV e il II secolo a.C; luogo d'incontro coperto dove si svolgevano attività disparate. Di grande importanza infine gli edifici religiosi e civili (templi,teatri,ginnasi).


Tra il secolo XI e l'VIII gli scavi testimoniano insediamenti di proporzioni molto ridotte.

Il termine polis si estende dal centro urbano a tutto il territorio circostante sottoposto ad un medesimo potere politico.

Caratteri particolari distinguono però le città della costa asiatica caratterizzate da un reticolo ortogonale, anche nelle città occidentali sono impegnati sin dalla fondazione schemi regolari.

Diverso è il quadro offerto dalle città della madre patria, la città si sviluppa intorno alla sua Acropoli che per posizione geografica e caratteristica naturale si presenta come centro predestinato del territorio.


L'instaurazione della tirannia rappresenta il processo evolutivo dell'economia urbana, in seguito al quale l'Acropoli rimane essenzialmente un luogo di culto mentre il centro della vita economica si stabilisce nell'agorà.

Il risultato di questo sviluppo urbanistico condotto in assenza di un piano la città mantiene un carattere essenzialmente sparso.

La distribuzione di Atene ad opera dei Persiani offre la possibilità di riorganizzare la città.

Contemporaneamente però nel secondo venticinquennio del V secolo vengono avanzate nuove proposte per la città che prevedono l'impiego di schemi ortogonali e una precisa individuazione di aree destinate a funzioni specifiche di interesse collettivo.


ESEMPI: Mileto

Priene


Città ellenistiche Dopo gli avvenimenti storici che seguono la battaglia di Cheronea (338) la situazione vede la fine dell'autarchie economica e culturale della città: all'organismo chiuso della polis succede un organismo aperto ai contributi stranieri. La fonte principale della ricchezza urbana diviene l'attività mercantile, lo sviluppo del commercio e dell'artigianato dà luogo alla formazione di classi sociali differenziate per censo e per professione, di qui lo sviluppo dell'individualismo e dello spirito di concorrenza.

Le nuove città sono fondazioni di un principe o di un signore che in esse pone la propria corte e controlla ogni manifestazione della vita cittadina.

Pur nella varietà dei caratteri legati ai diversi ambienti culturali e dipendenti dalla natura del suolo e del clima, le città ellenistiche vedono diminuire l'importanza dell'Acropoli e anche delle vecchie agorà che si trasformano in piazze monumentali, gli edifici religiosi e culturali divengono strutture specializzate con funzioni precise e sorgono preferenzialmente ai margini del tessuto urbano. Una rilevanza straordinaria assumono i palazzi dei dinasti con i loro giardini ed annessi occupano aree vastissime costituendo una vera città nella città.


ESEMPI: Alessandria

Pergamo






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