|
|
MEDIOEVO
Periodizzazione
dal V all' XI secolo Alto Medioevo
dall' XI al XII secolo Età Romanica Basso Medioevo
dal XII al XV secolo Età Gotica
Caratteri ed influssi nell'architettura romana
Influsso Romano le volte a crociera, arco a tutto sesto, monumentalità degli edifici, marmo
Influsso Barbarico decorazione compositiva all'interno, all'esterno, nella scultura
Influsso Paleocristiano codificazione di rappresentazioni
Innovazioni culturali e caratteri dell'architettura Romanica
- trasformazione che riguarda tra le arti maggiori l'architettura e la scultura, non la pittura
- non è un elemento distintivo dall'arte paleocristiana e bizantina, ma addirittura una nuova
concezione dello spazio e dell'architettura.
- si differenzia da nazione a nazione e da regione a regione.
- Espressione artistica della nuova società comunale
Pianta -stereometrica (impianto architettonico basato sulla giustapposizione dei volumi)
-i muri aumentano di consistenza
nasce il pilastro (a fascio o cuneiformi) che sostiene una
parte di muro e i nuovi tipi di coperture
-coperture con volte a crociera
-il pilastro organizza uno spazio ritmato, un percorso ritmato e difficoltoso e reso ancor più complesso dalla scarsa illuminazione. Il percorso è metafora del fedele che si incammina verso Dio.
-la campata è lo spazio valorizzato da quattro pilastri e da una volta a crociera
-lo spazio è diviso in quattro strati: la cripta sotto il presbiterio (chiesa sotterranea)
il piano della navata
il piano rialzato del presbiterio
il piano del matroneo (galleria sulla navata centrale)
Funzionalità -legata al mondo antico (fortezza per il popolo)
-funzione memorialistica (dura nel tempo)
-ogni spazio ha una funzione precisa
-luogo prediletto dei pellegrini (cripta)
Artisti -esperti di comunicazione
-Sanno di essere comunicatori tra l'alta cultura e il popolo
QUADRO GENERALE
QUADRO STORICO
Passaggio tra civiltà feudale al libero comune
Crociate persone che si muovono da tutta Europa per obiettivi comuni
Pellegrinaggi:
Roma
Compostela in Spagna dove furono portate le spoglie di S. Giacomo
Assisi S. Francesco
Padova S. Antonio
Tutte questi tre eventi portarono all'omogeneità delle forme artistiche
QUADRO RELIGIOSO
Attenzione nuova all'uomo. La riflessione teologica non è su Dio (come i bizantini), ma sull'uomo:
l'uomo è colui che continua la creazione di Dio sulla terra e ne è sua immagina e somiglianza
il lavoro dell'uomo:
è un lavoro creativo e cosa buona, voluta da Dio
fa parte dell'uomo
l'uomo che crea dalla materia è l'immagine di Dio che crea l'universo e l'uomo:
nelle chiese si ritrovano descritti anche i mestieri dell'uomo
nasce la sacralità del lavoro (motivo di omogeneità dell'Europa)
si arriva a Dio attraverso il lavoro
LA CATTEDRALE
E' grandissima
E' un simbolo religioso molto forte
Incomincia a diventare un centro di incontro comunitario
Segno della presenza di Dio nel paese
Viene costruita nell'arco di decenni:
non c'è un autore preciso
più autori contribuiscono alla sua costruzione
frutto della comunità e del lavoro corale
La chiesa non è più il luogo della contemplazione di Dio (bizantini), ma è il luogo della vita:
il lavoro è un fatto sacro
all'interno delle chiese ci sono scene di vita quotidiana
CARATTERISTICHE COMUNI A TUTTE LE CATTEDRALI
Impianti a croce latina suddivisi longitudinalmente da tre o cinque navate
Cappelle ampie nella zona absidale (funzione: preghiera)
Cupole all'altezza del transetto
Matronei (luoghi riservati alle donne) corridoi delle navate laterali che si aprono sulla navata centrale
Sostituzione delle coperture: al posto delle capriate lignee, più esposte ad incendi, furono usate coperture in muratura formate da:
Archi a tutto sesto (cioè di forma semicircolare)
Volte a crociera (intersezione di due volte a botte a 90°)
Suddivisione in campate nella navata centrale e campatelle nelle navate laterali che distribuiscono il peso su pilastri più deboli ma di maggior numero
Pilastri polistili (8 o più semicolonne) o cruciformi (quadrangolari con semicolonne ai lati) anziché colonne semplici
Cripte (luoghi dove sono situate le tombe o le reliquie dei santi). Nell'arte paleocristiana erano corridoi sotto i presbiteri (spazi riservati al clero), nell'arte romanica sono più ampie, semi interrate e con scala sporgente in superficie. La chiesa romanica dunque ha tre piani: quello della cripta, quello della navata e quello del presbiterio.
All'altezza del presbiterio è attraversata da un transetto poco accentuato
Davanti sparisce il porticato, sostituito da un piazzale
Non ci sono più le colonne (come i paleocristiani e i bizantini), ma pilastri
Scompare il cotto e le chiese sono sempre in pietre locali
Si fanno delle piccole finestre sulla facciata e nell'abside per fare più luce
Sopra l'ingresso c'è sempre un rosone
TIPI DI FACCIATE
a capanna a salienti
Ubicazione non è scelta a caso
in campagna sui resti della Basilica dei Martiri
costruita da S. Ambrogio
Pianta Pianta a tre navate senza transetto. Navata centrale a quattro campate (tre a crociera e una a cupola)
costituita da due corpi: quadriportico e basilica. Seguono uno schema longitudinale e non hanno un collegamento assiale diretto
il quadriportico,originario della struttura paleocristiana, diventa una sorta di piazza interna con varie funzioni (religiosa e mercantili)
Matronei sulle navate laterali coperti da volte a capriati che davano stabilità all'edificio
la costruzione deve rappresentare l'arte romanica compiuta
i pilastri reggono le volte a crociera
lo spazio è ritmato e valorizza un percorso centrale
Prospetto edificio basso, quasi una fortezza (spazio protettivo per la cittadinanza)
costruzione caratterizzata dal mattone rosso
delle cinque arcate solo quella centrale è fruibile
caratterizzato da archi a crociera
la facciata a capanna è un segno di armonia
la loggia richiama le arcate del quadriportico mentre il nartece le tre arcate
rimanda al palazzo di Diocleziano (tardoantico romano)
Interno illuminazione scarsa e guidata dai portali (finestre) strombati
illuminazione qualifica lo spazio ed è tesa a valorizzare il percorso centrale, ritmato dagli elementi architettonici come le colonne delle navate
le finestre sono solo sulla facciata e sull'abside. La luce non è quindi diffusa, ma percorre la navata
Materiali prevale il cotto
Il contrasto interno- esterno non esiste più
i materiali non sono ricchi e non ci sono mosaici, ma sono utilizzati sapientemente: il cotto viene utilizzato solo sulle strutture portanti (arcate) e la pietra grigia viene utilizzata solo per i supporti (le colonne)
il lavoro dell'artigiano sulla materia riscatta l'uomo nei confronti di Dio
rinasce la scultura (occupa i portali strombati e i capitelli)
Decorazioni la scultura ricerca temi da valorizzare
la scultura non è ancora pienamente autonoma
la scultura orna gli apparati
Architetto Lanfranco (Como)
Materiali costruita in materiale lapideo con rivestimento litico praticamente totale, in visione cromatica aurea (a causa della facile reperibilità della pietra)
Pianta a croce latina a tre navate
il transetto coincide con la navata centrale
mura massicce
il matroneo è percorribile
Prospetto non c'è un punto di vista frontale ma è un punto di vista diagonale
facciata a capanna, ovvero a due spioventi
la divisione delle navate è riflessa nei costoloni verticali della facciata e sottolineano la sua altezza rispetto all'interno
la parte alta della facciata è sottolineata da una galleria a colonnine classiche che seguono l'andamento degli spioventi. L'andamento ritmico dei pieni e dei vuoti , con l'alternarsi di ombre e luci, alleggerisce la struttura verso l'alto
monumento che vuole essere eterno, e immaginato come un corpo umano entro il quale scorre il sangue (uomini) attraverso le vene (scale e corridoi)
lo sguardo di chi osserva parte dalla zona inferiore (scandita dai tre portali ) e arriva alla sommità della facciata
la facciata principale è rivestita da una pietra di colore giallo ambrato
nella parte destra sono presenti sette fregi che rappresentano gli stadi della coscienza di Dio (coscienza del corpo fisico, dell'emozione, dell'intelligenza, dell'intuizione, della spiritualità, della volontà, della coscienza della vita)
Chiesa collocata in un percorso di pellegrinaggio, si collega con altre Chiese importanti, formando un tassello di un mosaico che copre tutta l'Europa
nasce grazie allo sforzo di tutta la comunità modenese
gli architetti: per quanto riguarda la struttura Lanfranco (Como), ricco di competenze tecniche e culturali, conosce S. Ambrogio. Per quanto riguarda le decorazioni Wiligelmo
Pianta semplice e longitudinale
tre navate che si concludono con tre absidi
ricorda la pianta di S. Ambrogio
edificio romanico con volte a crociera (non originali ma risalenti al XV secolo; prima esisteva un soffitto a capriate), campate e pilastri
articolazione dei livelli
richiama il modello paleocristiano (testimonia l'apertura verso il popolo)
sono presenti finti matronei (non sono percorribili come quelli di San Michele)
le volte non sono originali (costruite nel XV sec.) e non ci sono archi a tutto sesto
Prospetto monumento rivestito in marmo (esalta e contraddistingue l'edificio sacro). Il marmo viene riutilizzato in quanto è quello romano
facciata a salienti (evidenzia le tre navate) che può essere inscritta in un quadrato
il protiro (che valorizza il portale centrale) è sorretto da leoni romani. Il protiro per Lanfranco rappresenta la sintesi estrema del quadriportico
il loggiato, percorribile, era il luogo da cui si affacciava il vescovo
WILIGELMO
E' di origine tedesca o provenzale
E' il primo autore di cui si hanno notizie. La sua opera è legata alla facciata del duomo di Modena: ha scolpito quattro bassorilievi che raccontano le storie della Genesi
E' stato sicuramente in Borgogna. Qui ha potuto vedere le grandi cattedrali di Vézelay, Cluny e Autun, dove si trovano i primi bassorilievi sui portali (caratteristica è stata portata anche in Italia)
Prima le immagini avevano un carattere simbolico. Ora, con Wiligelmo, per la prima volta si trova un carattere narrativo e descrittivo:
narrazione della tradizione romana
Wiligelmo usa le sculture come se fossero il libro della Genesi illustrato
Rappresenta una storia sacra ma anche una storia umana
Dà delle forme umane ai personaggi:
non sono più dei simboli lontani, come ai tempi dei bizantini
c'è la ricerca delle sembianze umane reali, con gesti e relazioni reali
le figure tendono a sviluppare una forte sporgenza producendo evidenti effetti chiaroscurali
le figure rispetto all'antichità sono semplificate e rozze
la resa anatomica è sommaria
la piega cordonata dei panneggi è ricorrente in tutta la produzione plastica
Formato rettangolare (richiama i sarcofagi romani)
si riattiva la narrazione dopo vari secoli
la realizzazione bidimensionale lascia spazio alla plasticità e alla spazialità, che richiama la tridimensionalità
le colonne sono sostituite da figure umane (valorizzazione della figura umana)
Stile personale superamento della bidimensionalità bizantina
recupera la concezione di spazio e tempo (rispettivamente astratto e eterno nella cultura bizantina)
esprime una ricerca tesa all'individuazione dei caratteri psicologici dei soggetti
esprime un giudizio personale sulla vita umana
Funzioni comunicative funzione memorialistica: intende far ricordare i personaggi fissando iconografie
funzione esortativa: esprime una condizione umana gravata dal peccato originale, inducendo lo spettatore a credere in Dio
funzione emotiva: esprime la propria visione dei fatti (esprime la condizione di sofferenza dell'uomo)
influssi bizantini
costruttori bizantini
coperture a cupole
mosaici (rappresentano l'elemento decisivo e definiscono lo spazio)
Facciata profilo curvilineo con cinque portali strombati e incavati nel muro con colonnine a fascio
Interno non c'è una cripta
archi romani
il colore è dato dai mosaici, che delimitano lo spazio in modo metafisico, in quanto sono sinonimo di colore aulico
Pianta centrale orientale
simile alle basiliche di Costantinopoli
presenza del nartece (portico)
le parti di muro visibili sono in mattoni a vista
Aspetti romanici
cinque portali alla base della facciata
colonnine a fascio
iconostasi sul presbiterio (immagine posizionata)
matroneo reale
ordini monumentali a tutto sesto
la decorazione è basata su due colori
battistero ottagonale con decorazione geometrica
tre sezioni orizzontali
presenza di colonne sovrapposte
la cupola è a base ottagonale detta castrense
vi è una riflessione sul concetto di armonia e di proporzione
la loggia è finta come il porticato
presenza del matroneo
sul pavimento c'è un rivestimento marmoreo
le capriate sono di derivazione paleocristiana
non ci sono volte a crociera
ci sono archi a tutto sesto
il presbiterio è rialzato e sovrasta la cripta
non c'è il matroneo
simbolismo ricorrente (sugli archi trasversali l'aquila, che raffigura Dio, allude all'ascesa
pianta circolare (il battistero è l'unico in Italia ad avere una pianta circolare)
non è un foro laico ma cristiano
presenza di riferimenti alla Roma repubblicana
rappresenta la nascita
il deambulatorio sostiene il matroneo nella parte superiore
all'interno c'è il matroneo
presenza di quattro ingressi posti sui punti cardinali
presenta le caratteristiche tipiche del paleocristiano
pianta a croce latina con cinque navate
non ci sono pilastri tipici del romanico
non ci sono archi trasversali né volte a crociera
la facciata a salienti può essere inscritta in un quadrato
il marmo che forma il rivestimento non è di nuovo taglio ma di riuso, e oltre ad un valore storico ha un valore simbolico
non c'è il porticato
i loggiati sono sovrapposti in quattro ordini
Interno
non ci sono pilastri ma colonne strappate ad edifici antichi
è presente un matroneo che non è mai stato utilizzato
presenza della cripta e del presbiterio
base rettangolare con chiostro all'interno
è un cimitero
sono presenti sarcofagi antichi all'interno
la facciata a salienti è molto espansa nella parte più bassa
la facciata è divisa in cinque settori verticali
all'esterno è presente un mosaico bizantino con sfondo dorato
Interno tre navate centrali e due laterali
colonne romane diverse tra loro per diametro
presenza di una fonte battesimale (fra le più belle d'Italia)
pianta a croce latina
architetto lombardo
la facciata è risolta in senso plastico con un porticato (simbolo di accoglienza) e con archi a ghiera
facciata inscrittibile in un rettangolo
le tre arcate sono simbolo della trinità
sulla facciata è presente un monumento equestre murato su due mensole
Privacy |
Articolo informazione
Commentare questo articolo:Non sei registratoDevi essere registrato per commentare ISCRIVITI |
Copiare il codice nella pagina web del tuo sito. |
Copyright InfTub.com 2024