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I MUSEI DI PARIGI - IL LOUVRE

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I MUSEI DI PARIGI


Parigi offre ai turisti un gran numero di monumenti interessanti, d'ogni periodo storico, e vari musei o mostre che contengono oggetti d'arte e di cultura molto interessanti.

Tra questi ultimi si devono ricordare: il museo del Louvre, il museo d' Orsey e il Centre National d'Art et de Culture Georges-Pompidou.


IL LOUVRE

Ad un primo sguardo il Louvre d'oggi appare come una gigantesca costruzione del XIX secolo, che non solo ospita uno dei più grandi musei del mondo, ma è stato a lungo anche sede del Ministero delle Finanze e del Museo dell 232i89c e Arti Decorative.

La storia di quest'antica residenza dei sovrani francesi si può ricostruire oggi solo grazie a bozzetti, piante e schizzi delle successive opere di restauro.

Le origini del Louvre - il cui nome deriva da " louveterie", un canile per cani addestrati per la caccia al lupo - risalgono agli inizi del Medioevo.



Filippo Augusto, prima di partire per la terza Crociata, fece costruire qui, dal 1190 in poi, una fortezza che doveva difendere la sua nuova cinte muraria e l'accesso alla città.

Dopo l'ampliamento dei confini della città sotto Carlo V, la fortezza perdette la sua importanza strategica: il re la fece ristrutturare da Raymond du Temple che la trasformò in un palazzo residenziale.

Qui Carlo V teneva la sa celebre biblioteca e qui ricevette l'imperatore tedesco Carlo IV; tuttavia raramente l'edificio servì come dimora permanente dei sovrani.

Francesco I, nel 1527, fece restaurare il Louvre e abbattere il vecchio torrione centrale; prima di morire fece, inoltre, eseguire i progetti per creare un complesso interamente nuovo.

Nel 1564 Caterina de Medici si fece costruire a circa cinquecento metri a ovest del Louvre, un suo castello, le Tuileries, sul terreno di una vecchia fabbrica di tegole.

Caterina de' Medici comincia dunque la costruzione di un collegamento dei due castelli reali.

Luigi XIII comincia una completa ristrutturazione e ampliamento del Louvre, che è diventato troppo stretto.

Luigi XIV invitò a Parigi l'architetto dei papi, Gian Lorenzo Bernini, per discutere i suoi progetti della costruzione.

Per desiderio di Luigi XIV il progetto viene ampliato e sviluppato in una grandiosa parete frontale, che deve sovrastare tutte le costruzioni già esistenti: è la famosa Colonnade del Louvre, la cui costruzione continua fino al 1670.

Nel 1678 il re si ritirava definitivamente a Versailles e le costruzioni del Louvre rimanevano incompiute, senza i tetti.

Solo sotto Luigi XV il marchese di Marigny riuscì dal 1755 in poi, a far restaurare e portare a termine la Colonnade e nel 1783 cominciarono i lavori per trasformare la Grande Galerie in un museo, che nel 1793 fu dichiarato dalla Rivoluzione "Musée Central des Arts" e accolse le collezioni d'arte dei castelli reali, ad eccezione di quelle di Versailles.

Napoleone fece continuare dai suoi architetti Percier e Fontaine i lavori per la trasformazione del Louvre in museo.

L'imperatore, che risiedeva nel castello delle Tuileries, riprese l'antico "grand dessin" di un collegamento completo fra i due castelli.

La Comune mise a fuoco il castello delle Tuileries e l'incendio distrusse anche il padiglione angolare. Le fiamme divorarono anche la biblioteca del Louvre. I muri del castello incendiato, ancora in piedi, vengono abbattuti a partire dal 1882.




CENTRE NATIONAL D'ART ET DE CULTURE GEORGES - POMPIDOU

Per il suo aspetto architettonico e per la sua concezione il Centre Beaubourg (o Pompidou) ha suscitato fin dalla sua apertura, nel gennaio 1977, violenta avversione o entusiastico consenso.

Nel primo anno vi affluirono oltre sei milioni di visitatori: un record mondiale assoluto, per un museo d'arte. E il successo perdura: il Beaubourg continua ad essere la meta turistica numero uno, a Parigi.

La sua nascita è dovuta all'iniziativa del presidente Georges Pompidou: è l'eredità che egli ha lasciato a Parigi e alla Francia. Fu iniziato nel 1972 su progetti degli architetti Renzo Piano e Richard Rogers: è concepito come un'impalcatura d'acciaio lunga 166 metri, larga 60 e alta 42, con cinque piani che consentono la più alta flessibilità nell'allestimento dei locali, grazie al fatto che gli elementi di servizio - scale, ascensori, impianto dell'aria condizionata, riscaldamento e impianto elettrico - sono spostati all'esterno e le superfici sono libere da elementi di sostegno perchè sorrette da travature d'acciaio "appese" all'impalcatura esterna.

E' vero che i materiali e il tipo di costruzione sono in netto contrasto con l'architettura di questo vecchio quartiere, anzi il contrasto è stato espressamente cercato.

L'edificio è da interpretare non tanto come museo, quanto come " centro di animazione". Oltre al Musée National d'Art Moderne, comprende il Centre de Création Industrielle (CCI) una Bibliothèque Publique d'Information (BPI), l'Institut de Recherches et de Coordination Acoustique/Musique (IRCAM), laboratorio sperimentale per la musica contemporanea; una Cinemathèque, un gabinetto grafico e una serie di uffici di informazioni relative a ottica e acustica. Il quarto piano e una parte del terzo sono riservati alle collezioni del Musèe National d'Art Moderne.


MUSEE D'ORSAY

Nella stazione ferroviaria costruita di fronte al Louvre in occasione dell' Esposizione Universale del 1900, è stato allestito il Museo del XIX secolo.

Privata della sua funzione nel 1939, dopo un lungo periodo di abbandono, negli anni Sessanta ne era stato proposto l'abbattimento. L'architetto milanese Gae Aulenti ha creato uno straordinario contenitore per una carrellata sull'arte (prevalentemente francese) dal Romanticismo agli inizi dell'arte moderna.

Il visitatore non solo incontra alcune delle più importanti opere del XIX secolo, ma è in grado di farsi un'idea dei paesaggi dell' Ile-de-France, ormai difficilmente identificabili, che hanno visto nascere quest'arte.




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