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Introduzione al computer - Corso rapido di informatica per navigatori Internet

informatica



Introduzione al computer

Corso rapido di informatica per navigatori Internet

INTRODUZIONE

Il computer oggi permette di gestire informazioni in modo completo, impensabile solo  qualche anno fa: è diventato una vera finestra sul mondo. Esso ci permette di creare, visualizzare e scambiare informazioni. Non si deve però dimenticare che è solo uno strumento, ciò che possiamo ottenere col computer dipende in gran parte da noi. Tecnicamente si può dividere in due parti principali tutto ciò che riguarda l'informatica: hardware e software. La prima parola può essere tradotta come "parte meccanica" o traducendo letteralmente "parte solida", mentre la seconda parola significa "programmi", letteralmente "parte soffice". Vi sono poi tre tipi fondamentali di computer da un punto di vista hardware: i notebook (detti anche laptop) o portatili, le workstation o postazioni di lavoro ed i server o computer di servizio. A questi si aggiungano i palmari (palmtop), piccoli computer tascabili con limitate funzionalità, evoluzione delle calcolatrici con rubrica telefonica, ed i vecchi sistemi mainframe/terminale, in uso in grandi aziende, che oggi si stanno sostituendo con i sistemi client/server. A parte i mainframe, potenti calcolatori per grandi reti, tutti gli altri computer differiscono solo per la dotazione di componenti, in base all'uso che si intende fare. La stessa divisione in portatili, workstation e server ormai si limita a considerare solo le dimensioni. Un computer portatile costa normalmente molto di più di un computer da scrivania a parità di componenti (perché questi sono miniaturizzati), inoltre i modelli con prestazioni maggiori sono sempre di poco inferiori a quelli della stessa classe ma da scrivania. Essi comunque sono impiegati solo da chi necessita di un computer durante i trasferimenti o ne fa uso in molti luoghi diversi. Per chi invece usa il computer solo in un paio di luoghi, come la casa e l'ufficio ad esempio, risulta più conveniente disporre di due computer da scrivania, nei due luoghi fisici dove li usa trasferirà i dati dall'uno all'altro all'occorrenza.



HARDWARE

Vediamo ora le principali parti di cui è composto un computer.

Il componente fondamentale è la scheda madre (motherboard), a cui fanno capo tutti gli altri componenti. Su di essa sono montati il microprocessore e la memoria permanente in cui vi è il bios, il programma che fa partire il computer inizialmente testando il buon funzionamento delle principali componenti. Questo cede poi il comando ad un sistema operativo, un programma più complesso quale Windows che permette di lavorare. Il bios può tuttavia imporre delle limitazioni nell'accesso dei vari componenti al sistema operativo principale, di certo ciò che non viene supportato dal bios non può essere utilizzato dal sistema operativo anche se questo sarebbe capace di utilizzarlo. Il microprocessore è montato direttamente sulla scheda madre e può avere varie velocità a seconda del tipo. Nel 2000 si parla comunemente di processori a 1000Mhz/ 1Ghz (AMD Athlon e Intel Pentium IV) ed oltre (1 Mhz = 1.000.000 di istruzioni al secondo). I microprocessori sono in genere classificati col sistema Intel, maggior produttore degli stessi: 8086, 286, 386, 486 e Pentium (di vario tipo, siglati secondo la frequenza di clock, ovvero quante migliaia di istruzioni per eseguire operazioni matematiche riesce a elaborare in un secondo, espresse in Mhz), esistono anche i processori di tipo RISC, compatibili con Macintosh, Unix/Linux e Windows NT ma non con il sistema operativo più diffuso, Windows 95/98/ME. Si noti che la frequenza di clock non è l'unico indice di velocità, due processori con la stessa frequenza ma una diversa architettura possono avere prestazioni significativamente diverse, tutto dipende da come vengono gestite le operazioni matematiche. Maggiore è la capacità del processore di fare calcoli complessi, minore è il tempo impiegato e le istruzioni utilizzate. Qui sotto propongo un esempio esplicativo di come un calcolo possa essere reso più rapido con istruzioni adeguate, si tenga presente che i calcoli reali che il microprocessore si trova normalmente a fare sono ben altra cosa, ed inoltre sono di tipo binario, ma per chiarezza basti questo:

2x2=4 > 4x2=8

2x2x2=8


Tutti i dati che un computer gestisce sono espressi con valori binari, ovvero con lunghe sequenze di 0 e 1, i calcoli che fa, come quelli di una qualunque calcolatrice, sono binari. Tuttavia la situazione non cambia rispetto all'esempio sopra espresso: si possono sempre usare delle istruzioni che permettano di fare in un unico tempo calcoli complessi. Non tutti i microprocessori accettano le stesse istruzioni ed è il bios che provvede a verificare quali sono accettate ed a informare il sistema operativo. Entrambi ovviamente devono supportare tali istruzioni perché vengano utilizzate. Una grande differenza tra i diversi processori è comunque dovuta alle componenti secondarie degli stessi, che tanto secondarie non sono visto che incidono pesantemente sui risultati finali.

A complicare ulteriormente le cose vi è il fatto che un processore non sempre è utilizzato al meglio, quindi la velocità dipende anche dalla configurazione generale del computer. L'uso di Windows NT permette normalmente una velocità maggiore rispetto all'uso di Windows 95 o 98 sullo stesso computer ad esempio, eppure i componenti che eseguono fisicamente i calcoli sono sempre gli stessi. In genere la velocità di un computer dipende dall'armonia di tutte le sue parti, basta un componente lento per rallentarlo significativamente creando un "collo di bottiglia".

La RAM, (random access memory, ovvero memoria ad accesso casuale) memoria veloce temporanea, ad esempio se non è abbastanza veloce può rallentare enormemente un processore, quasi tutti i dati che fluiscono nel microprocessore infatti provengono da qui, se la RAM è meno veloce del processore, essa imporrà una velocità inferiore al sistema. Anche la quantità ha grande importanza, se la RAM non basta viene infatti utilizzato il disco fisso, la memoria principale permanente del computer dove vengono conservati tutti i dati ed i programmi compreso il sistema operat 515j99f ivo, che è molto più lento e riduce ulteriormente la velocità del sistema.

Certamente poi un computer necessita per funzionare di una scheda video e di un monitor, per vedere ciò che si sta facendo, e di una tastiera per comunicare col computer. Questi sono i componenti essenziali per far funzionare un computer, ma per lavorarci serve ben altro oggi. A seconda delle necessità, vanno aggiunti alla lista la scheda audio; il modem, che permette il collegamento fra computer e quello computer/fax utilizzando il telefono; la scheda di rete, che permette il collegamento diretto fra computer entro pochi metri utilizzando cavi speciali; il floppy disc, per leggere e scrivere dati nei dischetti omonimi fino ad un massimo di 1.38 MB (noto anche come 1.44, in pratica con una speciale formattazione DMF raggiunge il limite a 1.63 MB); il lettore di CD-ROM, per leggere i dati di un CD (al massimo pari a 650 Mb); la stampante, per stampare su carta i documenti; lo scanner, per importare su computer i documenti cartacei; il mouse, per facilitare l'utilizzo del computer, può gestire interamente un computer tranne quando si deve scrivere. Quest'ultimo si chiama così (topo) per la sua forma, oggi peraltro molto variabile, appare come una freccia che si trasforma all'occorrenza in diverse figure e che si muove sullo schermo muovendolo. Molti altri sono i componenti che è possibile trovare in un computer e se ne inventano sempre di nuovi.

Un cenno ora alle misure espresse correntemente in informatica:

MEMORIA

1 bit è l'unità di misura, vale 0 oppure 1 secondo il sistema binario digitale

1 byte, è formato da otto bit

1 KB, è formato da 1024 byte - Kilobyte

1 MB, è formato da 1024 Kb - Megabyte

1GB, è formato da 1024 Mb - Gigabyte

1 TB, è formato da 1024 Gb - Terabyte

e così via.

VELOCITÀ

Per la frequenza di dati gestibili, come si è visto parlando del processore, si usa il Mhz, ovvero migliaia di istruzioni elaborate in un secondo.

I modem invece usano i bps, bit per secondo. 56000 bps corrispondono per esempio a 6,8 Kb al secondo. Un modem propriamente detto può avere una velocità compresa tra 300 e 56000 bps, i TA (terminal adapter, ovvero adattatori di terminale) che sono dei dispositivi per linee telefoniche digitali simili alle schede di rete e che dunque non convertono in alcun modo il segnale, raggiungono velocità molto più elevate dipendenti in gran parte dalla linea.

SOFTWARE

I programmi si dividono in due categorie: sistemi operativi e applicativi

I sistemi operativi (Dos, Macintosh, Unix, Linux e Windows) interpretano il linguaggio della scheda madre permettendo agli applicativi di funzionare. Si noti che Linux è gratuito, Windows invece è in varie versioni (CE, 98, NT - presto assumerà il nome di 2000 - sono le ultime) a seconda delle esigenze ed è il più diffuso. Entrambi usano l'architettura PC, come il "vecchio" DOS, Macintosh riesce ad emulare tale architettura, Unix invece è completamente incompatibile con l'architettura PC ma i programmi possono spesso essere resi compatibili con Linux. DOS è un vecchio sistema incorporato ormai in Windows per compatibilità con vecchi programmi e programmatori. Windows CE invece è un sistema operativo per palmari e portatili estremamente piccoli, le sue capacità sono limitate al minimo. Il compito di un sistema operativo è quello di dare una interfaccia comune a tutti i programmi mediando fra questi ed i programmi.

Windows 95, 98 e Millennium (ME) sono i sistemi operativi più facili e usati, ma anche i più instabili. Il problema sta nella gestione della memoria: caricano in RAM tutti i programmi che si usano senza dividerli, con l'effetto che quasi sempre si bloccano o vanno in tilt: non ci si deve preoccupare, si prema la combinazione di tasti CTRL ALT CANC sulla tastiera o si prema il tasto reset nel pannello dove c'è il pulsante di accensione. Essendo a 32 bit, ovvero permettendo di usare più programmi contemporaneamente (ad esempio un programma per scrivere ed uno per stampare), usare più programmi contemporaneamente è tanto normale quanto riavviare il computer. Windows 98 è il peggior sistema operativo per stabilità: i problemi di memoria rimangono ma si aggiungono quelli con i nuovi tipi di hardware, non ben testati. Solo Linux e Windows NT sono veramente efficienti per l'architettura PC: essi dividono la memoria RAM  in blocchi, ciascuno corrispondente ad un diverso programma, evitando così e con altri accorgimenti che il computer vada in tilt. Windows 2000 è la nuova versione di Windows NT, Non sarà adatta per i giochi dell'ultima generazione, ma in compenso sarà molto più stabile. Chi dispone di una copia di Windows 95 o 98 può installare Windows 2000 su una differente partizione del disco fisso e creare un sistema dual boot (con due modi di avvio - chiedete aiuto al vostro rivenditore di fiducia), così da utilizzare il nuovo sistema operativo per le applicazioni "serie", laddove non ci si può permettere di distruggere i documenti per errori e blocchi del computer, mentre il "vecchio" Windows 98/ME continuerà a farvi divertire con tutti i giochi che volete. Anche se Windows 2000 non costituisce l'aggiornamento naturale di Windows 98/ME, è meglio considerarlo tale se non interessano i giochi o è disponibile una copia di Windows 95/98/ME. Tutti gli altri sistemi operativi sono in genere affidabili quanto questi due, anche se in genere più limitati nelle funzionalità o nell'hardware che è possibile usare. I pregi di Windows 98/ME sono tuttavia il costo relativamente moderato e l'estesa compatibilità con il software e l'hardware sia molto vecchio sia molto recente. Inoltre la maggioranza delle applicazioni, ivi compresi i CD-ROM, è scritta per Windows. 

I sistemi operativi usano la memoria per creare due tipi di file (ovvero catene di bit "leggibili") fondamentali: gli eseguibili e i documenti. Gli eseguibili sono sempre del tipo compatibile con il sistema operativo, i documenti sono specifici per un tipo di applicativo/i. Questi ultimi vengono divisi secondo l'estensione, la parte del nome dopo il punto.

Gli applicativi sono tutti quei programmi che servono a qualche scopo, permettono di fare qualcosa, essi usano un linguaggio di programmazione compatibile con il sistema operativo. Il programma più noto, per fare un esempio, è Office, in realtà una serie di programmi per videoscrittura (Word), fogli di calcolo (Excel), presentazioni (PowerPoint), database (Access) ed altri.

Tra i programmi indispensabili per navigare in Internet, oltre al browser e ad un pacchetto di programmi tipo Office (ce ne sono parecchi anche gratuiti), sempre utile è un buon antivirus, che eliminano dei programmi deleteri detti virus informatici, che vanno fermati prima che facciano danni. In particolare si controllino sempre i floppy disc con l'antivirus. Se avete installato un buon antivirus e lo tenete aggiornato, potete risparmiarvi la psicosi da virus. I virus si trasmettono con la trasmissione di informazioni, ogni volta che navigate in Internet potete incontrarne qualcuno, anche se è rarissimo (dipende da che siti frequentate.).

tutti i protocolli sono normalmente gestiti dal browser, ma FTP non è ben implementato in nessuno di questi programmi, usate un programma apposito. Per il resto il browser va bene per tutto, almeno inizialmente.


LA RETE

La rete di cui qui si vuole parlare è ovviamente Internet, ma i suoi principi di funzionamento non sono diversi da quelli di una qualunque altra rete. Inoltre si vanno diffondendo sempre più reti locali che riproducono in piccolo Internet, così che diventa più semplice amministrarla, visto che tutto il software e l'hardware compatibile con Internet risulta compatibile anche con la rete locale, un eventuale collegamento con Internet risulta molto più semplice ed infine una rete di questo tipo risulta essere ben conosciuta.

Un computer può essere a sé stante se non collegato ad altre macchine (caso sempre più raro), un client (quando è in una rete di computer - anche Internet - e serve ad una persona per ricevere ed inviare informazioni), oppure un server (computer che in una rete gestisce lo scambio di informazioni tra i vari client in quella rete, come un vigile, o che mette a disposizione delle risorse utilizzabili da tutti computer collegati in quella rete). Non è necessario essere costantemente collegati in rete per poter dire di essere in rete, ormai i sistemi operativi più moderni una volta installati, dopo aver avuto accesso ad Internet una volta, sono in grado di simulare una costante presenza nella rete basandosi sulle informazioni del primo collegamento. Nella realtà la connessione avviene solo quando è necessario (chiedendo o non chiedendo il permesso di accedere a chi usa il client a seconda delle impostazioni). Una rete è un qualunque insieme di computer collegati fra loro, la più famosa è Internet, essa può essere formata da due semplici computer collegati anche solo a tratti fra loro, tramite un cavo o via telefonica tramite un modem (MOdulatore DEModulatore), che trasforma i segnali digitali propri del computer in segnali acustici trasmissibili appunto col telefono, ed il contrario. Internet è la più grande rete esistente ed è "aperta" a tutti i tipi di computer senza restrizioni. Essa è formata da moltissimi server sparsi nel mondo, dove risiedono le informazioni consultabili, che sono sempre accesi e collegati, tranne che in caso di guasti o manutenzione, perciò qualche volta può risultare impossibile ottenere informazioni che normalmente sono liberamente accessibili. Mentre i server sono connessi in rete costantemente tramite un cavo che li raggruppa tutti, mettendoli tutti in una virtuale linea di comunicazione (on line, ovvero in rete), i client invece si collegano tramite rete telefonica ogni tanto, esattamente come nel caso sopracitato di una rete minima tra due computer. Vi possono anche essere client di una rete locale (quella universitaria ad esempio) che tramite un server che funziona da porta diventano client anche in Internet (sono collegati perciò contemporaneamente nelle due reti, se nella prima c'è un controllo e/o una limitazione, queste rimangono anche in Internet che diventa una rete secondaria collegata alla prima). Chi si connette ad Internet sappia dunque che necessita di un client per collegarsi e di un server per essere collegati e ottenere informazioni le quali non stanno MAI nel primo computer, ma in un server. Di qui i tempi di attesa per ricevere le informazioni, talora lunghi se il server è fisicamente lontano o impegnato a servire molte richieste che ne limitano evidentemente la velocità per singolo "contatto".

La rete di computer è una cosa piuttosto complicata, specialmente nel caso di una rete primaria e di una rete secondaria collegate fra loro. Ciò che importa sapere comunque è che bastano due computer, anche diversissimi tra loro ma che supportino un "linguaggio" comune, per costruirne una. Internet allora può essere vista come una lunga catena intrecciata di computer, a formare una rete, che è stessa su tutto il globo. Il WWW (World Wide Web, ovvero rete attorno al mondo), il servizio principale di Internet, prende il nome proprio da questa visione.

La rete si basa su protocolli, TCP/IP è quello fondamentale ma serve solo per la connessione fra computer e non per il trasferimento dei dati, esso assegna a ciascun computer, server o client che sia, un numero di identificazione detto IP a quattro cifre separate da un punto, ciascuna va da 0 a 999. Un numero IP è 157.30.519.1 ad esempio. Tutti i siti Web hanno uno di questi numeri, la parte iniziale del loro indirizzo (quella tra // e /) viene trasformata sempre da alcuni server DNS (domain name server, ovvero computer che gestisce i nomi di dominio) nel corrispondente numero IP. Inserire il numero permette un contatto più veloce col computer che si cerca perché evidentemente non si deve chiedere nulla ad un server DNS (è automatico, non si deve fare niente per questo). Tuttavia è più facile tenere a mente l'indirizzo, tipo www.archeologia.com o venus.unive.it che il numero. Ad un numero IP possono corrispondere più indirizzi Web, ma solo un computer. Anche un client utilizzato per connettersi ad Internet ha un suo numero IP, ma questo non è detto che sia sempre lo stesso.

I protocolli usati per il trasferimento di dati in Internet sono identificati così:

https:// per siti Web

mailto: per posta elettronica (E-mail)

news: per i newsgroups

ftp:// per il trasferimento di file (file transfer protocol, ovvero protocollo di trasferimento file)

gopher:// per gopher

telnet:// per collegarsi ad un server e poterlo gestire almeno in parte come computer locale (non permette il trasferimento di dati fra computer ma rende possibile l'uso dei programmi che risiedono in quel computer)

ed altri.

A ciascun prefisso corrisponde uno o più protocolli non necessariamente omonimi, ciascuno con le sue versioni. Perciò è importante per un navigatore Internet tenere aggiornato il programma di navigazione principale, il browser, così si evitano molti problemi e si possono utilizzare tutti questi protocolli nelle varie versioni senza timore di ricevere messaggi di errore circa una mancata compatibilità. In particolare, rivedendoli, posso aggiungere che HTTP è dedicato alla trasmissione di documenti HTML, che vedremo in seguito più in dettaglio, oltre a tutti i documenti in essi contenuti quali le immagini, i suoni ed i video. Questo protocollo può gestire qualunque tipo di file ed è adatto se si vuole vedere il documento quando ancora il documento non è trasferito del tutto, in quanto comunica all'inizio al browser la tipologia del documento a prescindere dall'estensione. FTP invece è indicato per documenti più grossi in dimensioni, è più veloce di HTTP ma bisogna attendere la fine del trasferimento per vedere il documento. Gopher è simile ad HTTP, ma permette di trasferire solo documenti di testo semplici. La semplicità è la sua forza, ma ormai è raro incontrare siti Web che lo supportino, uno di questi è gopher://gopher.unive.it che è un buon punto di partenza. Mailto è l'identificativo di un indirizzo di posta elettronica e non un vero protocollo. Un indirizzo è riconoscibile anche dalla presenza della chiocciola che significa "at" ed è rappresentata così: @. Questo simbolo divide il nome dell'utente dal nome del server dove risiede fisicamente la posta elettronica in attesa di essere letta per quello stesso utente.

Nomeutente@nomeserver.it significa allora "utente x presso il server x, italiano". Si badi bene che l'estensione finale .it (parte del dominio) può variare e non necessariamente identifica la nazionalità. Un server .it può trovarsi fisicamente in America ma conterrà pagine in lingua italiana, un server .com (commerciale) o .net (rete) è invece svincolato dalla nazionalità dei contenuti e dal luogo dove risiede fisicamente.

News identifica il nome di un newsgroup, un gruppo di discussione, ve ne sono moltissimi e ciascuno tratta rigidamente un determinato argomento, intuibile dal nome stesso. Telnet, invece, è più un servizio di supporto che di utilità. L'accesso ad un server ed ai suoi programmi è utile in caso si voglia modificare ad esempio la propria password di accesso a quel server (ad esempio quella per la posta elettronica). Molte biblioteche, tra cui quella universitaria di Venezia, (telnet://libra.unive.it) permettono ricerche nei loro database solo tramite questo tipo di accesso, anche se si sta diffondendo l'uso di utilizzare le pagine HTML con le mascherine al suo posto. Altri protocolli permettono invece la trasmissione di contenuti multimediali in diretta, come audio e video, ma ve ne sono più d'uno con caratteristiche simili.

HTML, un linguaggio per Internet

HTML (HyperText Markup Language, ovvero linguaggio di definizione degli ipertesti) è il tipo di documento Internet più diffuso, esso ha normalmente estensione .htm o .html o .asp, talora sono senza estensione perché implicita. Altri tipi di documento diffusi in Internet, spesso incorporati nei file HTML, sono: (.jpg .gif .bmp per le immagini; .mov .mpg per i filmati; .wav .mid e altri per i suoni; .wrl per la realtà virtuale; .zip .cab .rar per i file compressi; .exe .bin gli eseguibili). L'estensione è una parte del nome del file, posta alla fine dopo un punto, che identifica il tipo di documento. I documenti creati da Word hanno per esempio estensione .doc o .rtf (il primo tipo è più un eseguibile che un vero documento); .mdb è quella per Access; .xls per Excel. A questo punto si noti che i vari documenti di Office sono tutti convertibili e salvabili in pieno nel formato standardizzato HTML con Office 2000. Il formato HTML può essere usato da vari programmi che compongono la "suite" di Office 2000 come formato nativo del programma e non come limitato formato di esportazione qual era per Office 97. Anche altri programmi usano HTML come formato nativo, in pratica tutte le ultime versioni di programmi da ufficio. Anche i formati di immmagine tipici di Internet (gif e jpg) stanno diventando il nuovo standard della grafica. Perciò i tipi di documento nati specificatamente per Internet stanno divenendo sempre più uno standard nell'informatica. Questa è una grande cosa, se si pensa che fino ad oggi quasi ogni programma aveva un suo formato, che spesso non era leggibile da nessun programma su di un computer con un diverso sistema operativo perché non necessariamente di molti programmi esistono versioni per diversi sistemi operativi. Ora invece tutto sarà più semplice perché Internet ha messo in contatto numerosi computer spesso diversissimi, costringendo di fatto ad uno standard. Questo è un altro piccolo esempio della enorme capacità innovativa di Internet. Vediamo ora più in dettaglio i file HTML, di cui questo che state leggendo è un esempio.

I file HTML sono dei file di testo con alcune informazioni non visibili nella finestra del browser, dette tags, poste tra parentesi, tipo <XXX> che consentono una avanzata formattazione del documento e l'inclusione di altri documenti di diverso tipo, quali le immagini. Grazie a Java e Visual Basic è possibile aggiungere del contenuto "attivo", ad esempio per far muovere un'immagine o del testo sullo schermo, ed altre cose simili. Poche però per il momento le applicazioni di utilità con questi sistemi.

Il documento HTML permette, come altri tipi di documento, la creazione di collegamenti ipertestuali che in genere puntano ad altre pagine di quel sito o ad un altro sito con contenuto simile. Sono da considerarsi come una nota bibliografica. Trovato un sito che parla di un argomento si può saltare da questo a tutti gli altri che trattano l'argomento iniziale, tenendo presente che potrebbero esserci degli errori, il sito richiesto ad esempio non esiste più o si è spostato ad un altro indirizzo o riguarda un tema non specificatamente pertinente all'argomento che si desidera approfondire. In rete si trova di tutto, la ricerca è però una delle cose più "difficili", se posso usare questo termine. A questo punto entrano in gioco i motori di ricerca, cataloghi (tutti parziali) di risorse Internet generali o tematiche.

IL BROWSER

Il programma che si utilizza per la navigazione in quel mare di informazioni che è Internet si chiama browser. Due i programmi più completi di questo tipo, Internet Explorer e Netscape. Entrambi sono gratuiti e con funzioni molto simili, differiscono solo per l'interfaccia con cui appaiono. Attualmente (prima metà del 2000), almeno per chi usa Windows, il miglior programma per funzionalità è Internet Explorer 5.01, che è certamente il più intuitivo ed il più adatto ai principianti, nonostante sia ottimo anche per i provetti navigatori. Per chi invece ha già qualche esperienza di navigazione, entrambi sono equivalenti nelle loro ultime versioni, meglio provarli entrambi e sceglierne uno a seconda delle specifiche esigenze personali e del gusto per l'interfaccia. Questo è l'unico consiglio veramente imparziale, si noti che i fruitori di Internet talora sono veramente divisibili in due, i sostenitori dell'uno e dell'altro programma. Alcuni poi hanno la scelta obbligata, per alcuni sistemi operativi ce n'è solo uno oppure se il computer non è vostro dovete accettare ciò che è installato, ma se si può scegliere, è bene scegliere, evitate di accettare passivamente il browser che può essere preinstallato sul vostro computer. Qualunque cosa si dica per promuovere un programma rispetto all'altro, si sappia comunque che entrambi hanno i loro difetti, spesso corretti da frettolose nuove versioni. La velocità di espansione di Internet si riflette su questi programmi che faticano a stare dietro a tutte le innovazioni e francamente non riescono ad essere così curati come altri programmi. Per chi dispone di un proprio computer si consiglia di aggiornare il browser scelto almeno una volta all'anno, oppure una volta ogni sei mesi ma non prima, evitate di installare l'ultima versione appena esce se questa non offre veramente delle significative differenze dalla precedente, altrimenti non finirete mai. Le versioni beta (non definitive) di entrambi i programmi vanno considerate come perniciose da chi non ha esperienza nell'uso di questi programmi: se già le versioni cosiddette definitive hanno spesso problemi, figuratevi quelle non definitive.

Come usare il browser. Per tornare a pagine appena consultate, premete Indietro, avanti per ritornare al punto iniziale. Aggiorna se la pagina non arriva dopo qualche minuto. Termina per interrompere il caricamento della pagina. Se conoscete l'indirizzo esatto potete inserirlo nella barra del titolo anche senza https:// o ftp://. Usate un programma specifico FTP per questi ultimi siti, se si vogliono ottenere alte velocità di trasferimento.

Ma non è una cosa seria... Microsoft (produttrice di Windows) è da sempre impegnata a venire incontro alle aspettative dei suoi clienti. Questi si lamentavano da tempo dei frequenti e imprevedibili crash di Windows. Ora con Windows 2000 tutto è risolto. Questo sistema operativo infatti tende ad andare meno in tilt. In più se si vuole, inserendo nel registro di sistema (non fatelo!!!) questa chiave:

HKEY_LOCAL_MACHINE\System\CurrentControlSet\Services\i8042prt\Parameters\CrashOnCtrlScroll

e assegnandole il "valore tipo DWORD" 1, potrete mandare in crash il sistema operativo a vostro piacimento, e non solo quando vuole lui... Basta tenere premuto il tasto Ctrl e premere due volte il tasto con la freccetta verso il basso. Non voglio essere più preciso per non farvi combinare guai irreparabili, ma questo trucchetto funziona. Il messaggio che vi apparirà: "The end-user manually generated the crashdump", nell'edizione inglese, spiega anche il perché di questo. Se siete un programmatore e nello sviluppo della vostra applicazione vi si blocca tutto, per sapere cosa è successo, dovete mandare in crisi il sistema operativo che allora vi segnalerà l'errore e vi permetterà di riavviare il computer. Ma se col computer ci lavorate, questo vi renderà la vita impossibile. Per rimettere il sistema a posto, cancellate la chiave. Chi fa questo è matto/a da legare e merita la distruzione del computer. Non lamentatevi se lo fate. L'informazione va intesa come curiosità, per dire che è molto più facile mandare in crisi un computer che mantenerlo in attività. Notizia avuta da Mark Russinovich che, per gli interessati, nel suo sito propone anche un salvaschermo simulatore di crash. Non mi resta che augurare un buon crash a tutti voi!









Trova nella Rete

Piccola guida ai migliori motori di ricerca ed alle loro caratteristiche principali.

Il modo migliore per sapere quale motore scegliere è quello di riflettere preventivamente su ciò che si vuole cercare. Se si cercano le principali risorse su argomenti generali, come l'archeologia egea, oppure l'indirizzo specifico di qualche istituto di cui si conosce il nome, allora la scelta migliore cade su Yahoo! o Google! che con tecniche differenti (il primo con la catalogazione ad opera di una redazione umana, il secondo usando sofisticate tecniche di ricerca testuale) riescono a fornire una prima raccolta essenziale di collegamenti a risorse per quasi tutti gli argomenti dello scibile umano.

Se invece si  cerca una informazione molto specifica, allora è meglio utilizzare motori di ricerca che permettano una ricerca più efficace e selettiva, quali Northern Light, HotBot, o AltaVista. Questi motori infatti permettono di fare ricerche complesse con l'uso di caratteri speciali che attivino funzionalità avanzate o con mascherine che aiutano a specificare meglio ciò che si cerca o ad essere più selettivi. Questi motori inoltre tentano automaticamente di proporre ricerche più selettive se la ricerca produce troppi risultati, aiutando e guidando l'utilizzatore a trovare ciò che cerca con grande precisione. Una buona alternativa a questo tipo di ricerca è quella di utilizzare un motore di ricerca specializzato in un certo argomento e che dispone perciò di un database specifico. Tuttavia prima bisogna trovare il motore, od i motori che si occupano dell'argomento che interessa. Oltre a ciò è comunque sempre necessario cercare con un secondo motore più generale se si cercano più risorse che trattino un dato argomento, in quanto data la vastità di Internet un qualunque database dei vari motori costituisce una riduzione della Rete stessa. Nessun motore attualmente è in grado di catalagore l'intera Rete. Ad esempio Argos, il motore dedicato all'antichità, non fa altro che schedare e quindi permettere ricerche su poche liste di risorse dedicate all'argomento, dietro le quali vi sono dei gruppi di persone che cercano in Internet tutti i nuovi siti sull'antichità e controllano periodicamente quelli schedati. Il vantaggio evidente nell'uso di tale motore è quello di poter fare una ricerca per parole chiavi ed ottenere così una buona lista di risorse pertinenti senza dover manualmente scorrere più liste spesso alquanto corpose. Lo svantaggio sta però nel fatto che queste liste di risorse non necessariamente coprono tutte le aree di ricerca di quello stesso argomento, inoltre non tutte le liste che si occupano di un dato argomento vengono schedate.

I diversi motori di ricerca offrono delle possibilità di ricerca molto avanzate, spesso sono all'avanguardia inventando nuovi modi di gestire e cercare le informazioni. Ma nonostante le numerose funzionalità innovative che continuamente si aggiungono, ancora non esiste un motore perfetto in grado di rispondere esattamente a ciò che gli viene chiesto, quasi si trattasse di un umano. Vi è ancora grande spazio per lo sviluppo di motori di ricerca più efficienti.

Ecco ora alcuni principi di funzionamento dei motori. Talora un database di catalogazione di siti Web viene condiviso da diversi motori di ricerca, così le funzionalità di ricerca utilizzabili su tale database, oltre alla grafica, sono differenti da motore a motore, arrivando a produrre risultati diversi. Ad esempio Looksmart sviluppa il database fornito poi a più motori di ricerca. Su tale database la stessa società che lo sviluppa permette di effettuare ricerche semplici. Altri siti che pagano una quota per l'utilizzo, come MSN, possono invece dedicare allo sviluppo di sofisticati programmi di ricerca parte delle loro risorse economiche, permettendo così di effettuare ricerche più sofisticate e quindi più selettive su quel database. In effetti si può provare a ricercare qualche termine sui due motori che sfruttano lo stesso database e si vedrà che i risultati saranno sensibilmente diversi, quelli prodotti da MSN saranno più specifici. Bastano piccoli accorgimenti, come ad esempio presentare per prime le pagine dove le parole inserite compaiono con più frequenza o dove compaiono le parole inserite come in una frase. Alcuni motori che non dispongono di un proprio database sono inoltre in grado di fare una cosa semplicissima ma spesso efficace: integrare due diversi database. È il caso di Yahoo!, ad esempio, che presenta oltre ai risultati del suo proprio catalogo, molto restrittivo ma anche efficace perché tutti i siti inclusi devono essere approvati da una redazione editoriale, quelli tratti da Altavista, il principale motore di ricerca che non necessita di intervento umano in quanto provvede a ricercare e schedare per parole chiavi una quantità enorme di pagine, talmente grande che nessuna redazione potrebbe in tempi brevissimi vagliare. Con qualche piccolo accorgimento, come l'eliminazione dei siti ripetuti e la presentazione per primi di quelli catalogati che certamente sono pertinenti e successivamente di quelli più pertinenti per il secondo motore, si ottiene normalmente tra i primi cinquanta risultati una buona lista di risorse.

Lo stesso principio, applicato però sistematicamente a numerosi motori di ricerca, ha dato vita ai metacrawlers, tra i migliori motori esistenti in Rete che però non permettono ricerche molto selettive, avendo accesso ai differenti database non direttamente ma tramite alcuni motori, ed in più sono talora dispersivi e caotici. Normalmente questi stessi motori riducono i risultati ottenuti ai primi dieci di ciascun motore, eliminando i risultati ripetuti. Non è bene dunque insistere oltre nemmeno se il motore lo permette, sarebbe una ricerca poco fruttuosa.

Di seguito vi sono alcune notizie su particolari ed innovative funzionalità di ricerca offerte dai principali motori. Sebbene possano inizialmente sembrare informazioni per i curiosi, in realtà conoscere meglio i principali motori di ricerca risulta utile per decidere quale motore di ricerca utilizzare

Google!, è una novità tra i motori ed è stato creato alla Stanford University che ha già prodotto le prime versioni di altri affermati motori (Excite, Yahoo!). Il suo obiettivo è quello di presentare risultati aggiornati e pertinenti su quasi tutti gli argomenti presenti in Rete. Per fare questo utilizza un sistema di catalogazione automatico, senza intervento umano, analogo ad Altavista, che gli permette di gestire una quantità enorme di pagine, quindi passa ad utilizzare una speciale analisi del testo per la verifica della pertinenza dell'argomento scelto. Infine permette di accedere alla pagina segnalata nel risultato o direttamente a quella in Rete o a quella presente nel suo database, garantendo così in molti casi una maggiore velocità ed una costante disponibilità delle pagine catalogate. Questo evita di trovarsi con risultati che rimandano a pagine mutate e non più pertinenti o a pagine non più disponibili o semplicemente trasferite ad altro indirizzo. La sua fortuna comunque è dovuta al fatto che il motore ha raggiunto l'obiettivo prefisssato: quasi sempre presenta un buon numero di pagine pertinenti tra cui alcune anche molto recenti nei primi risultati.

Direct Hit (disponibile come servizio in HotBot) pone invece l'onere di catalogare i siti pertinenti nelle mani dell'utilizzatore. Infatti registra quali risultati sono stati visitati in ogni ricerca. Alla successiva ricerca che comprenda quelle parole chiavi, porrà come primi dieci i risultati più visitati dalel persone che hanno fatto la stessa ricerca. La cosa però funziona bene solo per ricerche abbastanza generali, in quanto è più difficile che altri abbiano fatto prima di noi la stessa ricerca specifica che ci possiamo apprestare a fare all'occorenza.

Il panorama dei motori di ricerca tuttavia varia rapidamente, anche per questo è sempre meglio utilizzare più motori di ricerca tra i principali. La ricerca di informazioni è una costante nell'utilizzo di Internet ed è di grande utilità per chi cerca informzioni di qualunque genere siano. Una buona ricerca dà i suoi frutti in breve tempo, permettendo di accedere normalmente ad un buon numero di risorse aggiornate su di un certo argomento, cosa che difficilemente avviene utilizzando esclusivamente libri e biblioteche. Non si dimentichi poi che in Internet si possono cercare anche libri, ottenere una buona di bibliografia di partenza può essere così facile e veloce (e sapendo anche dove trovare i libri), una ricerca simile usando gli strumenti tradizionali di una biblioteca può richiedere anche giorni, che invece possono essere spesi meglio consultando libri. L'importanza di una buona ricerca è dunque evidente, non bisogna temere dunque se inizialmente si perderà un po' di tempo a capire i meccanismi per fare una buona ricerca: sarà tutto tempo ampiamente ricompensato.

I motori in dettaglio

Gli essenziali

Ricerca semplice: Yahoo!

Yahoo! è da tempo il principale motore di ricerca presente su Internet. Le sue directories (cartelle) sono il punto di partenza per moltissime ricerche. Senza nemmeno fare una vera ricerca, basta sfogliare le varie cartelle per arrivare ad una scelta di siti che certamente rappresenta una buona selezione delle risorse su di un dato argomento. La sua integrazione con Inktomi per le ricerche a parole chiavi lo rende veramente completo. È di certo uno dei primi posti dove iniziare una ricerca produttiva. Yahoo! ha poi anche altre caratteristiche: è presente con versioni locali in molti paesi, dove viene replicata la sua struttura vincente ma vengono catalogate esclusivamente risorse locali, pur permettendo sempre di estendere la ricerca alla versione internazionale. Permette anche la ricerca di indirizzi di posta elettronica con Yahoo! People, gestisce delle caselle di posta elettronica gratuite con Yahoo! Mail (anche in italiano), fornisce varie informazioni in una unica pagina personalizzabile, dalle news al meteo e molto altro. La versione italiana, fornisce anch'essa news e meteo oltre alla posta. È anche possibile cercare tra le news.

Il nuovo motore Google! che è stato sviluppato nella stessa università dove si progettò Yahoo! (ed Excite) risulta pure molto interessante. Al momento permette di fare esclusivamente ricerche semplici e non offre alcun servizio aggiuntivo, il sito stesso è ridotto ai minimi termini, ma è possibile un prossimo cambiamento. Già oggi tuttavia, pur facendo solo ricerche semplici sul suo database è in grado di dare ottimi risultati. La possibilità di poter vedere le pagine catalogate direttamente dal database del motore è poi molto interessante. Si tratta di un altro buon punto di partenza, ed è possibile che una ricerca su Yahoo! e Google! possa essere soddisfacente, se abbastanza generica, ovvero se per un certo argomento di interesse vi è una cartella apposita su Yahoo!, allora con Google! è possibile terminare la ricerca. Si noti che questo nuovo motore richiama già dal nome Yahoo! non pretendendo certo di fronteggiarlo (almeno per il momento) ma proponendosi come compagno naturale per rifinire le ricerche.

Ricerca avanzata: Northern Light

Attualmente si tratta di un motore con un ottimo database che dispone di una serie di cartelle dove sono disponibili alcuni siti verificati per i principali temi ricercati in Rete. Queste cartelle poi sono parzialmente generate automaticamente e compaiono in ogni ricerca a parole chiavi, ma solo quelle che hanno attinenza con le parole ricercate, anche per vari significati delle stesse parole. Così sarà possibile avere subito una lista di siti sicuramente pertinenti anche con ricerche per parole chiavi generiche (ma non troppo). La sua capacità di utilizzare formule complesse per la ricerca permette di valorizzare appieno il database che usa. Per una ricerca specifica specifica è il migliore.

Anche HotBot va menzionato, per il suo database e la sua capacità di elaborare ricerche molto complesse. La sua stessa maschera semplice è più complessa di alcune maschere di ricerca avanzata di altri motori, pur non perdendo la semplicità d'uso.

Ricerca News: Yahoo!

Per cercare tra i titoli delle notizie, di certo va bene Northern Light News, Yahoo! News si distingue invece per la ricerca in notizie con testo. Per le notizie italiane, Yahoo! e Notizia.it sono i migliori.

Metasearch: MetaCrawler

Questo motore a differenza di altri non punta sulla quantità di motori che può consultare in una volta, ma sulla qualità. Una strategia che si rivela ottima per ricerche abbastanza semplici usando un solo motore. Si può provare anche con ricerche specifiche sse si usano nomi specifici (ad esempio di autori o di siti archeologici), mentre per ricerche complesse con parole chiavi è preferibile usare motori come Northern Light. SavvySearch è invece un altro motore per metasearch che punta sulla quantità di motori, come Inference Find, con risultati meno buoni ma comunque validi.

Nuovi strumenti di ricerca

Se si dispone in quanto a browser (programma di navigazione in Internet) di Netscape Communicator 4.5 o Internet Explorer 5 o superiori, si può utilizzare un servizio di ricerca avanzato integrato in questi browsers. A parte le pagine di ricerca personalizzate che offrono, valide solo se si ha pieno accesso al computer e si può dunque modificarle per impostare i motori preferiti, questi browsers dispongono di un piccolo programma integrato: Alexa.

Alexa mostra dei collegamenti a pagine che trattano gli stessi argomenti della pagina che si sta visitando al momento, sia nello stesso sito che in altri siti.

Alexa riesce infatti a consigliare durante la navigazione in Internet altre pagine correlate per il contenuto con quella che al momento si sta vedendo. Ma come riesce a fare ciò? Semplice, utilizzando Alexa, per ricevere le informazioni è necessario ovviamente comunicare la pagina che si sta consultando (tutto è automatico, chi usa il servizio non si accorge di nulla, a parte una modestissima riduzione della velocità di connessione se il collegamento è lento). Alexa dunque usa un programma che trova le dieci pagine più consultate da chi ha consultato la pagina (o il sito) prima di voi usando lo stesso servizio e ve le comunica. Non vi sono problemi di privacy in quanto si comunica solo una serie di pagine consultate in successione, non c'è modo di sapere chi o dove sta navigando. E più si usa il servizio più questo si perfeziona, infatti è ovvio che chi naviga in Internet normalmente non visita pochi siti di cui conosce l'argomento ma ricerca una serie di siti che trattino un dato argomento, anche per avere una pluralità di voci che dia completezza agli argomenti su cui ci si vuole informare. Il risultato è un database tipo motore di ricerca creato dagli stessi utilizzatori della Rete costantemente, in modo che nessun programma può fare oggi perché creato da uomini come in una grande redazione, ma troppo grande perché si tratti di una redazione editoriale. Questo è l'unico strumento che dimostri intelligenza, e lo fa perché si basa su scelte fatte da esseri umani liberi e di varia estrazione culturale. Per cercare però una raccolta di risorse preparata su di un certo argomento, se non si conoscono validi siti dove iniziare, allora il punto di partenza rimane sempre Yahoo!

La finestra di ricerca di Internet Explorer 5 è di grande aiuto per la ricerca. Questo browser infatti include già alcune funzionalità di Alexa, ma dispone anche di una finestra attivabile con un pulsante, presente già nelle precedenti versioni ma senza queste caratteristiche. Infatti nella finestra compare una pagina Web e tre bottoni. Un bottone richiama una pagina Web che permette di personalizzare la pagina che compare normalmente specificando quali tipi di ricerche si vuole attivare e quali motori, tra una ricca scelta, si vogliono associare ad un certo tipo di ricerca. Ad esempio si possono volere i servizi ricerca Web, indirizzi di posta elettronica e mappe. A questo punto per ciascun gruppo di ricerca avrò una scelta di motori che posso consultare in modo sequenziale usando un bottone che mi permette di fare la stessa ricerca sul motore successivo della lista. Un terzo bottone infine permette di fare una nuova ricerca. La grande utilità deriva dalla elevata possibilità di personalizzazione, dalla ricca scelta di motori, quasi tutti i motori principali, oltre a MSN Search, un buon motore pensato proprio per l'uso con questo browser e forse perciò meno noto, ed infine dal fatto che i risultati della ricerca saranno visibili nella finestrella anche quando se ne seleziona uno per la consultazione. In sostanza si tratta solo di un modo più comodo e semplice per mettere a disposizione dei motori di ricerca, mentre Alexa è un modo alternativo di ricercare. Però è il modo più pratico di consultare i motori di ricerca. Da notare che per l'uso proficuo di questa funzione, è necessario avere selezionato come lingua preferita l'inglese, si può mettere l'italiano come seconda lingua. Questo perché altrimenti comparirebbe una lista di un paio di motori italiani ed un paio internazionali, che certamente vanno bene per una ricerca limitata alel pagine in italiano, ma non su tutta la Rete. Lo svantaggio è relativo, solo pochissimi siti accettano la discriminazione automatica della lingua e mostrano pagine in inglese anche se ve ne sono in italiano. In ogni caso comunque questi siti permettono agevolmente di visualizzare le pagine italiane se disponibili, quindi non temete che vi compaiano pagine solo in inglese perché selezionate come lingua preferita quella. La prova viene dal fatto che se specificate la lingua italiana, le pagine in inglese durante una normale navigazione non mancano. Una buona cosa è poi personalizzare la pagina di ricerca periodicamente, in quanto le possibilità di ricerca permesse dalla finesttra sono soggette a rapidi mutamenti. Funzioni analoghe presenti in altri browsers, come Netscape 4.5 e Ie4, non sono così valide, per chi usa Netscape in particolare, bisogna aspettare la versione 5 per un confronto con Ie5; è vero che Netscape 4.5 ha una funzione di ricerca più avanzata di Ie4, ma Ie5 è il più avanzato in questa funzione oggi, stando in attesa di Netscape 5.





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