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La Personalità (parte 1)
Il termine deriva dalla parola persona,la cui radice latina significa maschera.Essa veniva usata
dall'attore del teatro classico per mostrare al pubblico il proprio ruolo.
La personalità è un insieme abbastanza stabile di modi di percepire la realtà,di atteggiamenti
e di valori.
Es: La personalità analitica percepisce i particolari
La personalità globalista percepisce l'insieme
L'atteggiamento pessimista vede di più le difficoltà
L'atteggiamento ottimista cerca delle soluzioni
Valore competitivo
Valore cooperativo
Questi tratti dipendono dalla cultura di appartenenza e anche dalle subculture.
Ruth Benedict usa il termine modelizzazione della personalità.ne riconosce 4 modelli,
sempre influenzati dalla società:
modello apollineo,che richiama Apollo e porta all'armonia,alla socievolezza,all'ordine
modello dionisiaco,che richiama Dionisioil dio del vino e che porta all'aggressività
modello paranoico,che tende a non essere aderente alla realtà,immagina troppo
modello megalomane,il quale l'individuo a credersi superiore agli altri
Questi modelli sono stati superati.
Margaret Mead sottolinea come la personalità degli individui sia plasmata dal processo di
socializzazione,che è simile in tutte le culture.Studia in alcuni popoli la personalità tipicamente
femminile e quella tipicamente maschile:
Arapesh,uomini e donne hanno un comportamento accuditivo e materno,quindi
tipicamente femminile
Mundugumor,uomini e donne hanno un comportamento aggressivo e distaccato,
quindi tipicamente maschile
Tchambuli,i ruoli sono invertiti:gli uomini sono più dolci e vanitosi e le donne sono più
forti e aggressive
Kardiner parla di personalità di base,la quale in seguito si individualizza.
Ma come mai già la possediamo?Per poter far fronte all'esperienza,gestire le istituzioni
primarie che offrono modelli di comportamento,di valori.Ma i modelli sociali offerti non sono
accettati e seguiti da tutti,si può quindi entrare in contrasto con essi e ciò può generare sensi
di colpa.Perciò sorgono istituzioni secondarie,per esempio la chiesa con la religione.
Durante gli anni si è parlato di temperamento e di carattere,ma oggi si preferisce parlare di
personalità che indica un complesso di tratti unitario.
Questi tratti che sono cognitivi,emozionali e comportamentali possono variare,la coerenza non
è garantita.il cambiamento può essere basato su attribuzioni:
interne,cioè che dipendono da me
esterne,cioè che dipendono dalle circostanze,dalla fortuna,dal destino
Formazione e Cambiamento della personalità
Freud parla di sviluppo psico-sessuale che avviene in età infantile.Quando le fasi dello sviluppo
della libido terminano,gran parte della personalità è già stata consolidata.Il cambiamento avviene
soprattutto durante l'infanzia.
Erickson sostiene che la possibilità di cambiamento è presente nel corso di tutta la vita,ma è
maggiore nei periodi di passaggio,quindi nei momenti più difficili della vita.
La Personalità (parte 2)
Per compiere gli studi sulla personalità sono stati adoperati molti metodi d'indagine.Quelli
principali sono:
test proiettivi(Rorschach),si tratta delle famose macchie d'inchiostro su dei cartoncini.
Sono figure astratte e incomplete,il soggetto per poter interpretare proietta,tira fuori la
propria personalità.
test comportamentali,si basano sull'osservazione.Si dà al soggetto uno stimolo stabilito
e studiato,e si hanno anche delle risposte e delle reazioni incasellate già previste.Da
queste si stabilisce il tipo di personalità.
inventari di personalità,consistono in questionari con diverse scale di valutazione.Si
potevano scoprire personalità normali e quelle patologiche.
questionari autodescrittivi,per es.il questionario "Chi sono io?".In base alle risposte si
ricava il tipo di personalità.
Si sono quindi usati 2 approcci che si completano:
approccio qualitativo,es.colloquio clinico
approccio quantitativo,es.test sperimentali
Problemi dei metodi d'indagine:
non tutti i tratti sono descrivibili
valore predittivo,"Davvero un risultato alto nei test garantisce il successo nella vita
o nel lavoro?"
valore normativo,"Si è davvero in grado di stabilire come si dovrebbe comportare un
individuo?"
Tipologie di personalità
Tipologia di Ippocrate,è quella più antica legata ai 4 elementi di base della natura(acqua,aria,terra,
fuoco):
tipo flemmatico,persona calma e tranquilla
tipo sanguigno,persona dinamica e attiva
tipo bilioso,persona che litiga facilmente
tipo malinconico,persona pessimista,che vede più le difficoltà
Tipologia di Sheldon,viene superata perchè si metteva in relazione l'aspetto somatico e il carattere.
Tilpologia di Jung,che distingue
L'introverso,più rivolto a sè stesso
L'estroverso,più rivolto agli altri
Entranbi possono seguire 4 modelli elementari:
modello pensante,che privilegia l'intelletto
modello sensoriale,in cui prevale la percezione
modello sensibile,legato alla sfera emotiva e sentimentale
modello intuitivo,che si basa sull'intuizione
La Personalità (parte 3)
Teorie della personalità
Approccio Olistico,teoria di Rogers:la personalità si basa sul sè,perciò l'insieme di
percezioni e idee,e l'organismo,quindi anche la dimensione corporea.Rogers parla di
totalità del soggetto
Com'è possibile autorealizzarsi?Bisogna riconoscere le contraddizioni tra il sè e l'
organismo e superarle,accordare le esigenze vitali e quelle del sè.Ma se el contrasto
è troppo forte c'è bisogno dello psiciterapeuta.
dato che la personalità si crea anche con l'interazione sociale,Eric Berne elabora un
tipo di psicoterapia:l'analisi transazionale.La quale si basa su un contratto tra individui
che attivano i diversi stati dell'io:bambino,adulto e genitore.
Le transazioni possono essere complementari,quando i 2 soggetti presentano 2 stati
dell'io che si possono accordare(es.bambino e genitore),e incrociate,quando l'altro
presenta uno stato dell'io diverso da quello che mi aspettavo.
Non c'è uno stato dell'io migliore degli altri,l'adulto serve perchè è il più forte e sicuro,
il genitore perchè si pone delle regole e limiti,e il bambino perchè è creativo.
Personalità Criminale
Il concetto di personalità entra in rapporto con quello della devianza,e più in particolare si
parla di personalità criminale.
Durkheim trova l'origine della devianza nella disintegrazione dei legami sociali che lascia
l'individuo privo di regole e di modelli,quindi in uno stato di confusione in cui la devianza è
inevitabile.
Merton sostiene che il deviante è il ribelle che rifiuta radicalmente l'intera società e vuole
sostituirla con una alternativa,essendo indifferente rispetto ai mezzi e ai fini del "sistema".
Lombroso cercò di individuare i tratti caratteristici di tale personalità sulla base di particolari
e anomalie somatiche,che egli attribuiva alla sopravvivenza di caratteri primitivi in individui
moderni
La criminologia moderna considera la personalità in relazione soprattutto all'appartenenza
culturale e ai gruppi sociali in cui l'individuo è inserito.La personalità criminale può essere
spiegata con cause ambientali,con l' imitazione di modelli sociali o con forme di psicosi.
Inoltre alcuni ritengono che le cause siano invece l'immaturità affettiva,l'apatia morale e la.
condotta antisociale.Il comportamento deviante è relativo alle circostanze,le quali possono
variare e così anche il comportamento del soggetto.
Personalità marginali: si sviluppano nelle posizioni marginali tra stati sociali e/o gruppi etnici
diversi e sono caratterizzate da insicurezza e disorientamento.
Una difesa da questa condizione può essere realizzata con strategie che permettono di
evitare o di attenuare la sottovalutazione della propria identità,che si trova al centro della
personalità.
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