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APPUNTI DI SOCIOLOGIA DELL'ORGANIZZAZIONE - LE ORGANIZZAZIONI

management



APPUNTI DI SOCIOLOGIA DELL'ORGANIZZAZIONE


LE ORGANIZZAZIONI

  • Due campi fondamentali:

esperienze produttive (fabbrica)

burocrazia

  • Evoluzione delle idee in campo organizzativo e come sono state ideate
  • Principio del profitto
  • Frederick Taylor tra '800 e primi del '900
  • Ferrovie, acciaio, ferro, fabbrica (160.000 addetti)

IL PROBLEMA ORGANIZZAZIONE



  • Difficoltà di definizione esaustiva
  • Diverse prospettive:
    1. organizzazioni come sistemi razionali; strumenti per raggiungere scopi specifici
    2. organizzazioni come sistemi naturali; gruppi sociali che tanto di adattarsi a vivere in ogni circostanza
    3. organizzazioni come sistemi aperti, con una intensa connessione organizzazione - ambiente
  • Prima definizione: Chester Barnard

organizzazioni per raggiungere finalità che da soli non saremmo in grado di raggiungere

convincere gli attori a partecipare, posti in condizione di essere influenzati nel conoscimento

  • Seconda definizione:

le organizzazioni diventano gruppi sociali; leggerne le dinamiche, leggerne la dimensione unitaria

organizzazioni fatte da attori organizzati in carne ed ossa

  • Terza definizione:

le organizzazioni dove vivono? Stanno insieme ad altre organizzazioni

le organizzazioni devono anche confrontarsi con l'ambiente; come ciò che accade nell'ambiente esterno influenza le organizzazioni

  • L'organizzazione nel '900 nasce, è concepita ed è difesa come organizzazione chiusa, autosufficiente (es. Renault, Lingotto)

PROBLEMI

  • Le organizzazioni sono ovunque intorno a noi. Data la loro diffusione, esse sono date per scontate ed è necessario sottolineare quali importanti effetti esse abbiano. La nostra è una società fondata sulle organizzazioni
  • I compiti delle organizzazioni (da quelle tradizionali alle contemporanee)
  • Lo sviluppo delle organizzazioni è il meccanismo principale in base al quale in una società altamente differenziata è possibile realizzare i propri progetti e raggiungere obiettivi che vanno al di là dell'individuo (Parsons, 1960)
  • Compiti delle organizzazioni cambiati nel tempo, dalle dimensioni produttive alle dimensioni di servizio
  • È stato un processo inesorabile; Lindblom la chiama rivoluzione: è un monumento al divario tra ciò che gli uomini credono di progettare e ciò che in realtà stanno costruendo
  • L'importanza del numero e del peso delle organizzazioni; quello che Weber chiama "il disinamoramento del mondo"
  • Introduzione del linguaggio organizzativo all'interno del privato
  • Processo di socializzazione
  • Processo di adattamento
  • Formazione di norme
  • Il gruppo sociale è un insieme di persone che hanno il problema di definirsi all'interno e all'esterno del gruppo
  • Gruppi informali all'interno di gruppi formali
  • Esercizio del potere: riscontrabile all'esterno, persone che riconosciamo in quel ruolo; c'è sempre una gerarchia formalizzata ma anche una informale

LO STUDIO DELLE ORGANIZZAZIONI COME DISCIPLINA

  • Negli anni '40 non esisteva ancora la sociologia delle organizzazioni
  • La sociologia delle organizzazioni nasce in contemporanea alla sociologia del lavoro
  • I primi elementi organizzati sono la Chiesa e l'esercito, ma i primi oggetti di studio sono i partiti, le prigioni, le fabbriche
  • Nel '46 vengono tradotti Weber e Michels
  • U.S.A.: allievi di Parsone (Merton), e poi Coleman, verificano come si comportano le organizzazioni
  • Nel '45 negli U.S.A. nasce la scuola di Simon (economista), egli scrive un libro che ha distrutto il paradigma dell'uomo razionale sostituendolo con l'uomo dalla razionalità limitata; processo decisionale
  • Dopo il '45 Taylor, Mayo, Barnard e neomarxismo

INTERESSI COMUNI E INTERESSI DIVERGENTI

  • Tutte le organizzazioni hanno problemi comuni
  • Divergenze tra organizzazioni:

differenza di forma etc.

diversi interessi di chi studia le organizzazioni

diversi livelli di analisi (organigramma etc.). Organigramma: scheletro dei ruoli, previsione normativa dei comportamenti che ci si aspetta

  • Rombo di Leavitt
  • L'organizzazione è in grado di influenzare l'ambiente stesso, oltre ad essere valido il contrario

TAYLOR E IL TAYLORISMO

  • Taylor e la fabbrica in cui lavora: problema del coordinamento; Taylor spartiacque tra la versione pre-moderna e la versione moderna dell'organizzazione
  • Taylor ha dato ordine e rigore all'arte di comandare; "organizzazione scientifica del lavoro" ovvero determinata in maniera scientifica la peculiarità dell'organizzazione sia in termini di comando sia in termini di produttività
  • Sociologia dell'organizzazione nasce come critica al taylorismo
  • Taylorismo: le idee nascono come schemi concreti e non come dissertazioni intellettuali
  • La struttura della fabbrica non riusciva più a dar conto delle richieste di trasformazione del mercato
  • Sfondo dell'economia americana; "civilizzazione" tramite la ferrovia, occidentalizzazione del territorio; enormi migrazioni dall'Europa verso gli U.S.
  • Elemento politico, demografico ed economico; la domanda cresce in modo mostruoso e la struttura produttiva è vecchia (tipo manifattura) "regno dell'empiria"
  • Quando il peso demografico è enorme, c'è bisogno di standardizzare, non si può più contare sulla manifattura artigiana
  • Taylor padre della produzione di massa e dello standard
  • L'organizzazione moderna per nascere ha dovuto ammazzare la figura dell'operaio artigiano
  • Nasce con una separazione netta tra chi comanda e chi esegue
  • Dequalificazione del lavoro operaio
  • 4 principi
  • Il primo principio nasce dalla necessità di standardizzare mansioni semplici, ripetitive, uguali
  • Scientificità della proposta di Taylor (secondo lui): Taylor misura il tempo di lavorazione (era appena stato inventato il cronometro), qualsiasi tipo di mansione può essere decostruito nelle unità minime che compongono la mansione stessa (esistono tempi morti, sprechi), elimina i tempi morti e rimette a lavorare gli operai secondo i suoi input, reintroducendo però i tempi fisiologici
  • DIVISIONE: chi è abilitato a dire cosa fare e chi deve fare (nasce il management)
  • Il comando si attua con l'imposizione
  • Standard costruito sugli operai di "prim'ordine"
  • Taylorismo con accezione negativa, perdita di autonomia


Nuoro, 06/10/2007

SCIENTIFIC MANAGEMENT

  • Il problema della direzione aziendale derivò dalla confluenza di diversi fattori
  • Distinzione tra proprietà e management
  • Vantaggi e svantaggi per gli operai
  • Ford tira l'idea dell'eterodirezione alle estreme conseguenze: porta il lavoro dai suoi operai (nastro trasportatore, catena di montaggio)
  • Le organizzazioni classiche funzionano con la stabilità, se non c'è niente di sconvolgente
  • Concetto di alienazione
  • Taylor pensava che il suo metodo potesse servire a determinare alcune delle sue idee "l'uomo giusto al posto giusto"
  • I sistemi sono stabili se non mutano le loro dinamiche sia all'interno che all'esterno
  • Taylor e la sua carriera alla Midvale Steel Company
  • Prima di Taylor, l'operaio programmava ed eseguiva il lavoro; Taylor scinde i due momenti
  • PRINCIPI:

studio tempi elementari e standard

cottimo (evitare la paga fissa); Taylor pagava gli operai che si adeguavano al suo metodo salari più alti

separazione della programmazione dall'esecuzione

metodi scientifici di lavoro

controllo direzionale delle eccezioni e degli standard

direzione funzionale

  • Creazione di un Ufficio Tempi (1895)
  • Creazione di un Ufficio Programmazione (1903), con diverse funzioni
  • 4 principi del paradigma tayloriano:

sviluppo della conoscenza su basi scientifiche

selezione scientifica della manodopera

preparazione del lavoro su basi scientifiche

collaborazione tra direzione e maestranze

  • Le persone dentro le organizzazioni devono svolgere le mansioni per cui sono più competenti
  • Nessuno spazio per il sindacato
  • Lo scientific management è il primo tentativo di pensare l'azienda in termini organizzativi reali
  • È la risposta organizzativa alle innovazioni tecniche e tecnologiche, ma è ingegnosa empiria, non scienza
  • Per Taylor l'azienda si identifica ancora in massima parte con la produzione
  • Ignora completamente l'apporto delle scienze sociali
  • Crea le premesse logiche, sociologiche, organizzative e sindacali dei conflitti aziendali nei termini attuali (realizza, in un certo senso, certe intuizioni di Marx)
  • Il principio base della logica capitalistica è la PREVEDIBILITA'
  • Tutte le funzioni e le operazioni di un'azienda sono divise in sei gruppi:

funzioni tecniche

funzioni commerciali

funzioni finanziarie

funzioni contabili

funzioni amministrative

LA FUNZIONE AMMINISTRATIVA

  • Con Taylor si definisce la linea gerarchica

previsione e pianificazione

organizzazione

comando

controlli

o   Il paradigma classico (Taylor, Weber)

o   Si basa su principi espliciti e principi impliciti




Nuoro, 12-10-2007

CRITICHE AL TAYLORISMO

o   Problema della monotonia

o   Sfruttamento perché l'operaio quando esce dal lavoro abbia la "piacevole" sensazione di sforzo fisico che lo induca a riposarsi

o   Critica agli standard di fatica fisica rilevati da Taylor

o   Wyatt, Fraser, Stock: curve della noia e della monotonia

o   Modi di risolvere la noia: due condizioni antitetiche

mansione monotona ma con lato grado di responsabilità

mansione talmente meccanica che è possibile evadere con la mente

o   La noia è massima quando il lavoro è molto ripetitivo ma non permette l'assenza di attenzione (taylorismo)

STUDI SULLA MONOTONIA

o   I ricercatori proposero cinque rimedi per combattere la monotonia sul lavoro:

rotazione delle attività

retribuzione a cottimo

far percepire i compiti dell'operaio come completi e dotati di senso compiuto, non attività indefinite

evitare l'isolamento e favorire la formazione di gruppi

introduzione di periodi di riposo nei turni

CRISI DELLA RAZIONALITÀ ASSOLUTA

Scarto tra organizzazione formale e organizzazione fattuale, concreta (informale)

  • La scoperta del fattore umano (emotività, decisionalità) e dell'ambiente
  • Sfuma l'immagine di organizzazione come luogo di certezze, di regole definitive, di controllo totale

LA SCUOLA DELLE RELAZIONI UMANE

  • Programma di ricerca sul grado di connessione esistente tra illuminazione e rendimento della manodopera (1924). Ricerca in pieno spirito dello scientific management, che porta alla scoperta del fattore umano
  • Dal 1927 al 1932 vennero condotte altre 3 ricerche

Ricerca sui fattori che favoriscono il rendimento operaio

scopo: verificare l'importanza di fattori di natura psico-sociale per stimolare il rendimento operaio

esperimento

risultati

interpretazione dei risultati da parte dei ricercatori

o   Scorrettezze metodologiche e di interpretazione negli esperimenti

o   Sottovalutazione di alcuni eventi cruciali

o   Adozione di parametri di valutazione differenti per misurare la produzione

o   Influenza di fattori esogeni (crisi del 1929)

o   Arbitrarietà nella conduzione degli esperimenti e nella formulazione delle ipotesi

Ricerca sui motivi di lamentela e soddisfazione

esperimento

risultati

interpretazione di tipo psicoanalitico

Ricerca sui fattori di solidarietà o di antagonismo informale fra gli operai










Nuoro, 13-10-2007

LE TEORIE MOTIVAZIONALI


o   Come uscire dal taylorismo?

o   L'organizzazione può servire all'attore organizzativo anziché il contrario

o   Schieramento VOLONTARISTA: riorganizzare il lavoro affidando agli uomini compiti più intelligenti, di maggiore responsabilità e senso

o   Schieramento TECNOLOGICO: il taylorismo si supera con la tecnologia (automazione, robotica etc.)

o   Le teorie della motivazione fanno parte del primo filone e si propongono di approfondire più delle Relazioni Umane la dimensione psicologica del lavoratore

o   Grande importanza attribuita all'AUTOREALIZZAZIONE come modo per garantire all'organizzazione una collaborazione dei partecipanti

GLI AUTORI:

o   Maslow

o   McGregor

o   Herzberg

o   Argyris

o   Likert

o   Tesi principale: i fini dell'organizzazione possono essere perseguiti tanto più proficuamente tanto più vengono soddisfatte le esigenza di crescita e di autorealizzazione dei lavoratori

ABRAHAM MASLOW (1954)

o   I bisogni dell'uomo al primo posto, in particolare il bisogno di autorealizzazione  sul lavoro

o   Se i lavori sono stimolanti ed autorealizzanti, la cooperazione dei singoli ai fini organizzativi sarà più alta

o   Quali sono i bisogni umani? C'è un ordine gerarchico tra i seguenti bisogni:

BISOGNI FISIOLOGICI (sopravvivenza immediata)

BISOGNI DI SICUREZZA (sopravvivenza nel lungo periodo)

BISOGNI SOCIALI (ambiente sociale gradevole)

BISOGNI DELL'EGO (riconoscimento sociale di status)

BISOGNI DI AUTOREALIZZAZIONE


o   AUTOREALIZZAZIONE: premiare l'impegno; il lavoro è la maggiore espressione del dipendente

o   EGO: mansioni di responsabilità e autonomia; mansioni che sviluppano l'identità personale

o   SOCIALI: organizzazione del lavoro che permette di interagire. Strutture sociali e sportive

o   SICUREZZA: assistenza sociale e sanitaria. Sicurezza e possibilità di carriera

o   BISOGNO FISIOLOGICO: salari e stipendi. Condizioni di lavoro sicure e piacevoli


CHRIS ARGYRIS

o   Vedi scheda

FREDERICK HERZBERG

o   Vedi scheda

RENSIS LIKERT

o   Vedi scheda












Nuoro, 19-10-2007

CHESTER BARNARD

IL RUOLO DELL'INDIVIDUO

o   Tensione tra dimensione individualistica e dimensione associativa

o   Le proprietà dell'essere umano sono di natura fisica, biologica e sociale

o   L'azione individuale si fonda su:

fattori psicologici

poteri di scelta:

obiettivi (moventi)

alternative disponibili

L'AZIONE INDIVIDUALE

o   È efficace se permette di raggiungere un dato scopo

o   È efficiente se permette di soddisfare i moventi dell'individuo

DAL COMPORTAMENTO INDIVIDUALE ALL'AZIONE COOPERATIVA

I TRATTI DELL'AZIONE COOPERATIVA

o   La cooperazione nasce dal rapporto tra gli scopi individuali e i limiti dell'azione individuale. È il processo volto a raggiungere i fini e superare i limiti

o   Allo stesso tempo la cooperazione diviene il fattore limitante

o   L'azione cooperativa dipende dalla capacità di progettare un'ottimale combinazione delle facoltà o capacità individuale, ovvero di elaborare un adeguato schema di specializzazione e integrazione di sforzi e capacità

o   Lo schema dell'azione non è valido e stabile per sempre e in ogni condizione (instabilità esterna)

L'AZIONE COOPERATIVA COME "SISTEMA"

o   Complesso di componenti fisiche, biologiche, personali e sociali che sono in una relazione matematica a causa della cooperazione di due o più persone per almeno un fine definito

LE COMPONENTI DEL SISTEMA COOPERATIVO

o   Organizzazione formale

o   Organizzazione informale

o   Incentivi

o   Motivazione

o   Efficacia ed efficienza

o   Autorità e ruolo del dirigente

L'ORGANIZZAZIONE "FORMALE" DEL SISTEMA COOPERATIVO

o   Sistema di attività o sforzi umani consapevolmente coordinati

attività (pluralità e specializzazione)

interdipendenza (coordinamento)

orientamento al fine (cooperazione)

L'organizzazione formale è l'elemento capace di tenere insieme le singole parti del sistema stesso

L'ORGANIZZAZIONE "INFORMALE"

o   È l'insieme dei contatti e delle interazioni personali, nonché dei relativi raggruppamenti di persone

o   I rapporti sociali rappresentano le risorse che accrescono il successo della cooperazione stessa

o   Il sistema cooperativo esercita un'influenza sul soggetto

o   Le relazioni informali non sono programmate (imprevedibilità del sistema)

o   Esiste un equilibrio tra personalità organizzativa e personalità individuale

ECONOMIA DEGLI INCENTIVI

o   Incentivi specifici:

materiali

opportunità personali non materiali

condizioni fisiche

gratificazioni morali

associazione attraente

o   Incentivi generali:

adattamento delle condizioni a metodi e atteggiamenti abituali

opportunità di una partecipazione estesa

condizioni di comunione

UN'ALTERNATIVA: RICORRERE ALLA PERSUASIONE

o   Creazione di condizioni coercitive

o   Razionalizzazione delle opportunità

o   Inculcazione dei moventi

EFFICACIA ED EFFICIENZA DEL SISTEMA COOPERATIVO

o   L'efficacia del sistema cooperativo non si riferisce più all'obiettivo del singolo individuo ma a quello del sistema nel suo complesso, che nella maggior parte dei casi si differenzia dagli specifici obiettivi individuali

o   L'efficienza consiste nella capacità del sistema di soddisfare i moventi personali

FUNZIONI ESECUTIVO- MANAGERIALI

o   Sono finalizzate a mantenere in vita il sistema cooperativo. Esse si distinguono in:

attività volte a mantenere un sistema efficiente di comunicazione

attività di promozione dell'approvvigionamento delle risorse necessarie per il funzionamento dell'organizzazione

attività di definizione del fine dell'organizzazione

LA CENTRALITA' DELLA LEADERSHIP

o   Dimensione personale attraverso la quale far durare nel tempo la collaborazione delle organizzazioni complesse

o   È la capacità di rendere coese e univocamente orientate le variabili umane verso l'obiettivo organizzativo

o   Essa non dipende esclusivamente dalla posizione di autorità

o   La creatività esprime il connotato tecnico della leadership, mutevole nel tempo

o   Essa è collegata al concetto di moralità che "rende fidata e risoluta la condotta umana e prudente ed ideale il fine"

CONDIZIONI PER L'EFFICACIA DELL'AUTORITA'

o   La persona verso la quale si esercita l'autorità deve essere in grado di comprendere la comunicazione

o   Una comunicazione realizzata da una persona che risulti incoerente con il fine dell'organizzazione può non essere accettatala comunicazione non deve essere in contrasto con gli interessi di chi la riceve

o   Una persona rende una comunicazione autoritaria soltanto se è in grado di soddisfare quanto richiesto

L'IMPORTANZA DELLA ZONA DI INDIFFERENZA

o   La disponibilità a considerare accettabili gli ordini

o   Essa è proporzionale a quanto l'individuo considera gli incentivi superiori ai sacrifici


I "GIOCHI DI PRODUZIONE"

o   Dimensione dell'informalità



o   Attore singolo ma legato alla dimensione del gruppo

o   Dimensione importante del meccanismo informale (making out) all'interno della fabbrica

o   Gli operai in alcuni settori della fabbrica deviavano dalla norma ma raggiungevano ugualmente l'obiettivo e in minor tempo

o   Informalità, l'uomo che tracima il ruolo, si inventa un nuovo schema per uscire dallo schema prefissato, così ha più tempo per sé e decide qualcosa, riguarda il quadro delle relazioni

o   Ritorna lo spirito dell'artigiano, il "saper fare" che gli altri non conoscono

o   Consapevolezza del fallimento dello schema tayloristico, mancata supremazia della razionalità tecnica del management

o   Dimensione dell'autonomia operaia

o   Concetto dell'autonomia perché il taylorismo nega tutto agli operai, sono meri esecutori

o   È un gioco pericoloso perché il management potrebbe far suo quel metodo di produzione e imporlo come standard agli altri operai

o   Regole del gruppo per governare il "gioco"

o   Soprattutto in fabbrica, le innovazioni tecnologiche vengono dagli operai


ALAIN TOURAINE

o   Tesi su cosa succede all'interno della fabbrica della Renault

o   Scopre che non c'è un unico modo di lavorare

o   Tre modi che rispecchiano diverse fasi dello sviluppo della tecnologia, sono i diversi tipi di tecnologia che caratterizzano il modo di organizzarsi

FASE A (1920): pre-taylorismo, macchina polivalente, gruppi naturali, uomo che prevale sulla macchina, è l'uomo che usa la macchina

FASE B (1935): taylorismo, macchine monovalenti che possono fare solo una cosa, despecializzazione dell'operaio, crolla il gruppo naturale

FASE C (1948): robotica, macchine che sostituiscono il lavoro umano, l'operaio controlla la macchina che lavora al suo posto. Qui inizia un concetto di apparteneva all'antropologia culturale: il concetto di clan


Nuoro, 20-10-2007

IL MODELLO GIAPPONESE

o   Fabbrica della Toyota

o   Vantaggi e svantaggi rispetto al taylorismo

o   Sostenibilità ed esportazione del modello giapponese

o   Anni '40, la Toyota è un'entità produttiva assolutamente marginale

o   Figura del distruttore/innovatore

o   I Toyoda si trovano in un paese con un set di tecnologie molto arretrate, difficoltà ad implementare la produzione e il mercato di massa

o   Volkswagen e Volvo che coprono gran parte del mercato

o   La Toyota inizia a produrre camion durante la guerra

2085 vetture prodotte in 30 anni contro le 7000 prodotte in un solo giorno alla Ford

un dipendente della Toyota assembla 2 veicoli all'anno

o   Anni '80:

56 veicoli all'anno per addetto (Chrysler 16, Ford 129)

crescita della produttività, un lavoratore giapponese lavora in media 500 ore in più all'anno rispetto ad un europeo e 250 in più rispetto ad un americano

abbassamento dei tempi di sostituzione degli utensili da alcuni giorni a pochi minuti

o   Prerequisiti "ambientali"

consenso sociale confuciano

struttura del salario differenziata

impiego a vita

assunzione dei figli

prestazioni assistenziali e sociali

sconfitta del sindacato nel 1950 e sindacati aziendali (la possibilità di fare carriera in azienda è ancorata all'evidente percorso di carriere all'interno del sindacato

LOGICA INVERSA

o   Il cliente influenza le scelte del mercato

o   Modello di produzione "per brevi lotti"

o   Attiva la produzione in modo differente rispetto al taylor-fordismo

o   MASS PRODUCTION: produzione consumo (taylor-fordismo)

o   LINE PRODUCTION: consumo produzione (toyotismo)

o   Si lega la produzione al punto di attivazione nel mercato, che è personalizzato

I PRINCIPI FONDAMENTALI

o   JUST IN TIME

perfetta simmetria tra i beni prodotti e la domanda di mercato

ogni attività lavorativa deve essere alimentata con i componenti richiesti al tempo richiesto e nella quantità richiesta

o   PRODUZIONE SNELLA

eliminazione delle scorte ridondanti

officina minima e fabbrica a sei zero (zero stock, zero difetti, zero conflitto, zero tempo d'attesa per il cliente, zero tempi morti, zero cartacce)

o   PRINCIPIO DEL KAIZEN

filosofia del miglioramento continuo: superamento dell'assolutismo scientista e del "one best way"

total quality

migliorarsi per migliorare

o   KANBAN

processo comunicativo da valle a monte, dai terminali nei concessionari all'indietro lungo la catena produttiva attraverso la richiesta che ogni stazione di lavoro fa alla precedente circa l'uso dei materiali necessari (logica del cliente interno)

il kanban funziona perché usa la logica di mercato cliente-fornitore

o   AUTONOMAZIONE

automazione + autonomia

possibilità di intervenire immediatamente nel caso si producano dei difetti del prodotto ed autocorreggendo l'errore in tempo reale

serve ad evitare che i difetti vengano prodotti in massa

gli operai possono fermare la catena di montaggio (cosa che nel taylorismo era vietatissima)

o   COINVOGLIMENTO DEI FORNITORI

selezione dei fornitori in base alla capacità di collaborare con l'impresa madre nei piani di lungo periodo

IL MODELLO GIAPPONESE È ESPORTABILE IN EUROPA?

o   In Europa si cominciò ad introdurre il modello toyotista che però non ebbe gran successo

o   Giapponesi dal modello fordista al modello toyotista

o   Perché viene chiamato modello giapponese?

perché il Just In Time funziona se si espande, il JIT si è diffuso in Giappone (Kawasaki, Honda); nel 1995 il sistema creditizio è crollato, è venuta meno la fiducia nel sistema e di conseguenza è crollato il modello toyotista

processi degenerativi e disoccupazione

il modello è ancora in voga nelle case madre ma non nelle realtà produttive secondarie


Nuoro, 26/10/2007

MAX WEBER E LA SCUOLA CLASSICA

PERCHÉ SI INSERISCE NELLA SCUOLA CLASSICA

o   Condivide il paradigma razionalista

necessaria impersonalità dell'attore, l'attore deve razionalmente non subire passioni o influenze, deve seguire la norma

è la norma ad essere razionale e l'attore si deve adeguare ad essa

le norme devono essere delle buone norme

l'attore è razionale perché è specializzato

la presunzione dei teorici del paradigma classico e di chi ha costruito le organizzazioni sta nel delirio di onnipotenza del progettista; razionalità up-level

o   Come Taylor e Fayol individua una istanza superiore legittimante dalla quale fa discendere, in maniera deduttiva, le scelte di azione. Tale istanza è rappresentata dal diritto (come per Taylor la scientificità del metodo)

o   Elabora un modello che è sia analitico che propositivo, da cui discendono sviluppi teorici successivi

o   La sociologia della burocrazia nasce con Weber

o   Modello idealtipico

GLI ELEMENTI PORTANTI DEL SUO PENSIERO

o   Sociologia come conoscenza scientifica, empiricamente verificabile e dotata di significati generali. Ha lo scopo di comprendere e spiegare l'agire sociale

o   Oggetto della sociologia sono le azioni con un senso intenzionato (agire dotato di senso)

o   I fondamenti che determinano l'agire dotato di senso sono: a) l'agire razionale rispetto allo scopo; b) l'agire razionale rispetto al valore; c) l'agire affettivamente; d) l'agire tradizionale

IMPLICAZIONI SUI TIPI DELL'AGIRE SOCIALE

o   I tipi dell'agire sono distinzioni analitiche, non rigide classificazioni

o   Tensione tra razionalità rispetto allo scopo e razionalità rispetto al valore

o   I quattro tipi puri dell'agire sociale danno indicazioni su come analizzare le istituzioni formali: le organizzazioni si studiano sempre in relazione all'agire sociale degli attori che vi appartengono

o   I quattro tipi dell'agire costituiscono dunque delle categorie per capire come funzionano le organizzazioni

LA TEORIA DEL POTERE

o   Potere come "possibilità per un comando di trovare obbedienza da parte di un determinato gruppo di uomini"

o   Per essere esercitato in maniera continuativa, il potere richiede di trovare legittimazione da parte dei sottoposti

perché si obbedisce a lungo? legittimazione

autorità: potere legittimato

o   Il tipo di legittimazione è il criterio che distingue i tre tipi puri di potere:

potere carismatico (rapporto discepoli-maestro); rivoluzionario ed instabile; organizzazione informale, di pari; vive di elemosina o di rapina

potere tradizionale (stato patrimoniale e feudale)

potere legale (burocrazia). potere legittimato dalla legge

o   Ad ogni tipo di potere è legata una particolare organizzazione:

via del sangue o nomina per la continuazione del carisma; processo di istituzionalizzazione del carisma; il potere carismatico si trasforma in potere tradizionale

è un potere che tiene a lungo, conservatore; organizzazione tipica lo stato patrimoniale e feudale; sviluppo di burocrazie tradizionali; meccanismi di legame tra strato burocratico e il centro (re) e la periferia (sudditanza); le persone ne fanno parte per cooptazione; elemento di tipo ascrittivi incide sul livello di specializzazione degli attori organizzativi; grande discrezionalità per recuperare risorse in capo ai sudditi; quando l'ordine cade scritto in codici si passa al potere razionale legale

legittimità data dalle norme, questo è il fondamento dello stato moderno

o   I tipi di potere sono legati ai modi di agire, razionalità di tipo strumentale governa le relazioni di potere della sfera legale

o   Burocrazie razionali legali

IL POTERE LEGALE DELLA BUROCRAZIA

o   Condizioni per lo sviluppo di apparati che rientrano nell'idealtipo burocratico:

disponibilità al rispetto di un ordine legale

legge come sistema di norme astratte

anche chi esercita l'autorità deve obbedire alla medesima legge

si deve obbedienza non alla persona, ma alla legge che gli ha attribuito una posizione sovraordinata

si obbedisce solo fino a quando si è membri dell'organizzazione e nell'ambito di essa

CARATTERISTICHE DI UN'ORGANIZZAZIONE BUROCRATICA

o   Divisione dei doveri e poteri di ufficio secondo norme previste

o   Rigida gerarchia di uffici con relativi poteri di controllo dei superiori sugli inferiori

o   I funzionari vengono selezionati in base a concorsi che accertano determinate conoscenze (principio di competenza disciplinata)


Nuoro, 27/10/2007

LA BUROCRAZIA SECONDO WEBER

o   La burocrazia è un tipo particolare di struttura amministrativa, che si sviluppa in connessione al mondo legale razionale di esercizio dell'autorità, e che si connota per una serie di caratteristiche:

una stabile divisione del lavoro

una gerarchia degli uffici

un sistema di norme che governano l'attività

separazione tra proprietà e diritti dell'ufficio e personali

selezione del personale in base alla qualificazione tecnica

prospettive di carriera per i partecipanti

nei servizi pubblici l'attore organizzativo è pagato direttamente dalla burocrazia





COSA DISTINGUE GLI ELEMENTI BUROCRATICI DA QUELLI TRADIZIONALI?




Burocrazia Tradizionale

a)  la divisione del lavoro non è stabile e regolare

b)  le relazioni di autorità si basano sulla lealtà personale e non sono ordinate in una gerarchia

c)  le regole non sono chiaramente formulate

d)  non c'è distinzione tra gli affari personali del sovrano e quelli pubblici

e)  le decisioni non sono conservate e registrate

f)    la selezione dei funzionari è guidata da criteri particolaristici e il compenso generale assume spesso la forma del beneficio

g)  la permanenza in servizio dei funzionari dipende esclusivamente dalla volontà del leader

Burocrazia razionale legale

a)  le aree giurisdizionali sono chiaramente specificate

b)  l'organizzazione degli uffici segue il principio della gerarchia

c)  le decisioni e le azioni ufficiali sono governate da un sistema di regole appositamente formulate

d)  la propensione personale è chiaramente separata dalla propensione dell'ufficio e lo spazio lavorativo da quello abitativo

e)  le decisioni sono registrare in archivi scritti permanenti

f)    i funzionari sono liberi, assunti sulla base di qualità tecniche e retribuiti attribuendogli un salario o stipendio

g)  l'impiego rappresenta una possibilità di carriera per il funzionario


o   Il raffronto tra le caratteristiche burocratiche e gli aspetti corrispondenti sei sistemi patrimoniali evidenzia il fulcro della visione weberiana della burocrazia

IDEALTIPO

o   Ogni elemento della burocrazia serve a risolvere un problema o ad ovviare ad un difetto contenuto nel sistema amministrativo precedente

o   Il modello weberiano dei sistemi burocratici evidenzia la presenza di molti fattori interconnessi, tuttavia l'analisi si concentra prevalentemente su un fattore:

il tipo di rapporto di autorità che lega i superiori ai subordinati nella struttura amministrativa

o   L'amministrazione si basa sulla disciplina e la disciplina è "l'esecuzione, precisa, predisposta con metodo e razionalizzata in modo coerente dell'ordine ricevuto"

o   Weber mette in evidenza gli aspetti formali della burocrazia razionale legale

o   Mette in luce i possibili rischi della costruzione di organizzazioni basate sul modello di burocrazia razionale legale

o   Primo ordine di problemi: monopolio di tipo informativo da parte dei funzionari, che si può opporre alla sfera politica

o   Virtù della separazione tra politica e amministrazione

o   Razionalità: conseguenze della costruzione di organizzazioni basate sulla razionalità di tipo strumentale

o   Macchina molto efficiente incapace di autogovernarsi, di darsi degli scopi

o   L'organizzazione di scrive prima, nelle norme tecniche e burocratiche: questo è un punto di accordo tra Weber e Taylor


I NEO-STRUTTURALISTI

COSA HANNO IN COMUNE?

o   Le strutture formali non favoriscono i limiti cognitivi (vedi Simon), ma li rafforzano

o   Critica ai modelli formali della Scuola Classica, in particolare al modello di burocrazia weberiano

critica all'idea weberiana secondo cui la burocrazia è l'unica forma in cui possono avere vita organizzazioni razionali

fiorire di studi che mostrano le ambivalenze della burocrazia e le conseguenze inattese


ROBERT MERTON (SOCIAL THEORY AND SOCIAL STRUCTURE, 1949)

o   FUNZIONI MANIFESTE: che producono conseguenze volute e ammesse dai membri del sistema

o   FUNZIONI LATENTI: che producono conseguenze non volute e non ammesse

o   Chi scrive le norme è in grado di prevedere tutto?

o   Problemi teorici sollevati dalle funzioni latenti:

alcune funzioni latenti possono essere positive per certi gruppi e negative per altri

quali sono i soggetti che definiscono some non volute e non ammesse le conseguenze delle funzioni latenti?

le funzioni latenti possono diventare successivamente manifeste?

LA CRITICA AL MODELLO WEBERIANO DI BUROCRAZIA

o   Obiettivo: mostrare che nel modello idealtipico di Weber sono presenti alcuni inconvenienti

gli elementi del modello contengono in sé i germi di una possibile patologia burocratica

importanza assunta nella sua analisi dagli aspetti caratteristici della personalità di chi opera

LE CONSEGUENZE INATTESE NELLA BUROCRAZIA

o   Incapacità addestrata di adattarsi al nuovo

o   Il ritualismo burocratico

o   Spirito di corpo e orgoglio di mestiere

o   Contrasti tra aspettative di burocrazia e utenza


ALVIN GOULDNER

o   Studia una fabbrica di gesso

o   Evidenzia elementi critici rispetto al modello di Weber

o   Cambiamento durante la ricerca di Gouldner

o   One Best Way: è vero che esiste un unico modello efficiente di burocrazia razionale?

o   Sostituzione del direttore

difficoltà nell'attuare il modello burocratico voluto dalla direzione

che cosa succede quando la competenza disciplinata non c'è?

o   Che cosa innesca la dimensione della pericolosità? Una sensibilità acutissima sulla competenza ma non sulla disciplina

o   In superficie e sottoterra

o   La competenza non sempre è incapsulata nel ruolo

non esiste un solo modello

la burocratizzazione non è impersonale ma è l'esito di conflitti di potere e del fatto che esistano dei gruppi

il fatto che le norme vengano usate per diversi scopi esiste; possibilità che le norme siano rifiutate, scambiate, ignorate

Nuoro, 03/11/2007

PA IN ITALIA

o   "Meridionalizzazione" della pubblica amministrazione italiana: in determinati contesti l'ingresso nel pubblico impiego assume il significato di una sistemazione fine a se stessa, senza cioè attenzione alcuna ai contenuti ed alla qualificazione del lavoro richiesto; in tal contesto iniziale, è ben difficile successivamente imporsi un atteggiamento di responsabilità orientata ad una verifica dei risultati del proprio lavoro

I MECCANISMI DI RIPRODUZIONE DEL BLOCCO

o   Negazione del criterio di efficacia ed efficienza  teorizzati da Max Weber. Diffuso come un cancro, spartizione a priori di qualsiasi cosa. Salta il criterio di competenza disciplinata

o   Modalità di crescita degli apparati  amministrativi

o   Persistenza di una concezione meramente strumentale dell'azione amministrativa







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