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E' INDISPENSABILE L'APPLICAZIONE PERSONALE.
Ammesso pure che si superi qualcuno per riconoscenza o per ricchezza o per amicizia, tanto da poter avere in casa un maestro dottissimo e incomparabile:forse che tut 828e43i tavia quello possa trascorrere un intero giorno insieme ad un unico alunno? o può essere quella applicazione di uno scolaro tanto continua che non si stanchi, come (si stancherebbe) la vista, per il continuo guardare (la stessa persona). Soprattutto quando gli studi richiedono un'applicazione personale assai più lunga? né infatti il precettore sta accanto al ragazzo mentre scrive, mentre impara, mentre pensa: l'intervento di qualcuno è d'impedimento a quelli tra i ragazzi che si occupano di qualcosa. Anche la lettura pure non tutta e non sempre necessita del suggeritore (di chi la ripete per insegnare) o dell'interprete (di chi la interpreta): quando infatti si raggiungerebbe la conoscenza di tutti gli autori? quindi è poco il tempo (che resta) per il precettore in tutto il giorno per organizzare il lavoro dell'alunno, e per questo motivo possono essere impartiti collettivamente a più alunni (quegli insegnamenti) anche che devono essere trasmessi a singoli scolari: infatti la voce del maestro a più persone non offre meno come un pranzo, ma come un sole che elargisce a tutti quanti la stessa quantità di luce e di calore.
Quintiliano
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