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LIBERTA' SPARTANA E SCHIAVITU' PERSIANA A CONFRONTO
(versione n°11 di Erodono nel Triakonta)
Il coraggio degli Spartani è degno di ammirazione e oltre a queste anche queste parole(sono degne di a 838e48i mmirazione). Infatti andando verso Susa giungono da Idarne; Idarne era della stirpe dei Persiani, comandante degli uomini delle popolazioni costiere dell'Asia; e questo avendo offerto un banchetto ospitale a loro, ospitando chiedeva queste cose: "o Spartani,perché evitate di essere amici del re infatti guardando me e le mie azioni, accorgetevi che il re sa onorare gli uomini valorosi. Così anche voi, se vi consegnerete al re, ciascuno di voi potrebbe comandare le terre della Grecia, che il re vi consegnerà (infatti sapete che presso lui ci sono uomini buoni )". A queste cose rispondevano queste altre: "Il consiglio,quello che si riferisce a noi,non è alla pari. Infatti tu consigli avendo provato una cosa,ma essendo inesperto dell'altra; infatti sai la condizione della schiavitù (tu conosci l'essere schiavo = traduzione letterale), ma non provasti mai la libertà, se è dolce o no, infatti se tu avessi provato questa, non consiglieresti a noi di combatte4re questa con le lance, ma anche con le scuri.
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