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Euripide, Baccanti vv. 803-820
Penteo : Facendo che cosa ? Mettendomi al servizio delle mie serve ?
Dioniso : Io ti porterò qui le donne senza bisogn 131d39b o di armi.
Penteo : Ahimè ! ecco già un inganno che tu macchini contro di me. 805
Dioniso : Quale inganno, se voglio salvarti con le mie arti ?
Penteo : Vi siete messi d'accordo[i], per celebrare sempre le vostre orge.
Dioniso : Mi sono messo d'accordo, è vero, ma col dio.
Penteo : Portatemi qui le armi, e tu smetti di parlare[ii]
Dioniso : Fermati ! Vuoi vederle là sul monte sdraiate tutte insieme ? 810-811
Penteo : Certo, e darei anche una gran quantità d'oro.
Dioniso : Perché sei caduto in questa gran voglia di questo (di vederle)?
Penteo : Con dolore le vedrei avvinazzate.
Dioniso : Ugualmente vedresti con piacere queste cose a te amare ? 815
Penteo : Sicuro (sappi bene), in silenzio seduto sotto un pino.
Dioniso : Ma ti staneranno, anche se ci arrivi di nascosto.
Penteo : Allora apertamente : infatti su questo dici bene.
Dioniso : Ti ci porto io ? Ti metterai in strada con me ?
Penteo : Al più presto, non ti do molto tempo. 820
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