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CONFRONTO FRA OMERO ED ESIODO

greco



CONFRONTO FRA OMERO ED ESIODO   



OMERO

ESIODO

La sua figura è avvolta dal mistero,poiché non ci sono pervenute notizie della sua reale esistenza








Viene definito il cantore della guerra e della violenza. Portavoce di un'epoca favolosa, ma ormai lontana.


Nelle opere omeriche il poeta rimane anonimo,infatti il cantore epico tendeva a nascondere la propria esperienza autobiografica nella oggettivismo  di una materia che lasciava all'io narrante solo gli esigui spazi concessi dal linguaggio formulare("Dimmi,o Musa.").Omero fa anche una distinzione tra la funzione del poeta e quella del veggente.Nei poemi omerici affiorano indubbiamente a volte idee nuove ed innegabile è la convinzione di cantare "il vero",grazie all'assistenza della Musa,che è comune a tutti i cantori;ma essenziale è per il poeta la teryiV,il diletto che si trae dal canto.La poesia omerica inoltre,idealizza un passato favoloso ,e la realtà che l'aedo vive vi fa solo brevissime apparizioni.




Struttura politico-sociale:Il re che esercitava il potere (il wanax miceneo)era giudice,capo militare e legislatore.C'erano cerimonie,rituali,e un codice d'onore secondo cui i nobili vivevano ,ma non esisteva un apparato burocratico ,l'equilibrio del potere era delicato :la tensione fra re e nobili era radicata e le lotte per il potere erano frequenti.L'ideale di uomo valente è incarnata dall'eroe ,al quale deve interessare soprattutto di acquistare una  buona fama. Alla donna viene dato un ruolo subordinato e non solo sa essere accorta nella sua fedeltà, ma nutre anche sentimenti complessi per lo più completamente sconosciuti al maschio.





Il mondo divino:In Omero,la presenza di potenze divine è costantemente avvertita.Che siano esse potenze favorevoli o avverse.Si tratta di una religione caratterizzata da un politeismo antropomorfo ,che ha come conseguenza che gli dei sono presi da tutte le passioni umane;tuttavia Zeus introduce in questo caos un principio d'ordine,che si riflette nella società umana.Ma,già in Omero, vi è un cambiamento della visione del divino.Nell' Iliade il divino è superiore all'uomo,ma resta profondamente umano ,soggetto alle passioni,ingannatore e vendicativo.L'uomo non può chiedergli né speranza,né consolazione.Nell' Odissea l'idea della divinità si lega alla morale:gli dei non ingannano quasi più gli uomini e si sforzano  già di imporre loro certe regole di condotta.In ogni caso gli dei omerici non sono onnipotenti,infatti il loro potere è fortemente limitato dallo stesso destino(moira,aisa)che condiziona la vita degli uomini.Sono, inoltre, sostanzialmente amorali,agiscono solo in funzione della loro timè,modellando il proprio comportamento sulle categorie ideologiche dell'aristocrazia guerriera,di cui sono espressione.Gli uomini temono certo gli dei,ma sono anche consapevoli che le stesse divinità sono soggette ad una forza più potente ,il destino.


Di lui si hanno alcune notizie biografiche: nacque probabilmente ad Ascra ,in Beozia, ma non si conosce con esattezza l'epoca in cui visse,forse fu contemporaneo di Omero(come vuole la leggenda del certamen poetico disputato dai due cantori)

Poeta del lavoro e della pace,occupa nella poesia didascalica e gnomica,lo stesso posto che Omero occupa nella poesia epica.

Esiodo esce dall' anonimato.Non esita a parlare di se stesso e a raccontare le vicende della sua vita personale(queste vicende saranno quelle che costituiranno il pretesto per scrivere un'opera a carattere didascalico).Con lui la poesia greca diventa ,da un lavoro collettivo di un "laboratorio" rapsodico,creazione autonoma di una personalità individuale nei limiti imposti da una tradizione di lingua e stile che è in buona parte quella omerica.Il poeta si innalza al ruolo di Vate,si propone esplicitamente di mostrare come il mondo ha raggiunto una determinata condizione,e come l'uomo si può inserire nel cosmo dominato da Zeus.Il canto di Esiodo si radica saldamente in una consapevolezza della vita,riflette umori e speranze di un determinato ambiente.L'individuo si fa portavoce delle istanze di un'intera collettività.

Struttura politico-sociale:al wanax miceneo sono subentrati in modo definitivo i basileuV "mangiatori di doni", esponenti di un'aristocrazia locale che detiene il governo in base alle qemisteV ("sentenze").Derivano il loro potere da Zeus,ma possono anche lasciarsi corrompere per troppa avidità.La Beozia contadina e pastorale è caratterizzata da un tipo di società che non si riconosce più nel valori dell'etica omerica:l'uomo virtuoso è colui che sa guadagnarsi il benessere economico attraverso il lavoro,e che per la sua onestà gode di buona fama nella comunità.Per quanto riguarda la donna ,Esiodo è condizionato sia da una tradizione mitica che vedeva nella donna la causa di tutti i mali ,sia dalle caratteristiche della vita contadina di quel tempo,dove la moglie non può avere un ruolo produttivo pari a quello maschile.

Il mondo divino:Anche in Esiodo vi è una presenza costante degli dei nelle vicende umane,ma in questo caso come "giudici giusti".L'atteggiamento umano,caratteristico degli dei omerici,viene ora abbandonato per dare spazio alla presenza di divinità consapevoli del loro ruolo.Zeus è il sovrano incontrastato dell'Olimpo,ha costituito l'uomo, dandogli dei privilegi e imponendogli dei doveri ,e lo ha affidato alla figlia Dike(la Giustizia).Anche in Esiodo gli uomini ,come gli dei, sono sottomessi al Destino ineluttabile ,ma posso riscattarsi lavorando onestamente,infatti solo così si renderanno cari agli dei.







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