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L'apostrofo è il segno dell'elisione, cioè quando una vocale breve in finale di parola cade davanti ad una vocale o davanti ad un dittongo iniziali di parola seguente. Quando le occlusive* sorde per effetto dell'elisione vengono a contatto con vocale o dittongo iniziali di parola con spirito aspro, si trasformano nelle aspirate corrispondenti. Ci sono parole che non sono suscettibili dall'elisi 111i85b one:
a e o finali di monosillabi;
i finale di agri megri peri oti ti;
u finale di parola.
Vocali
Forti (aspre): a e h o w
Deboli (dolci): i u
Dittonghi
Propri (brevi): ai, au, ei, eu, oi, ou
Impropri (lunghi): ai, au, hi, hu, wi, wu
Nei dittonghi ai, hi, wi la pronuncia della i si è nel tempo affievolita fino a scomparire e dall'età bizantina, nelle minuscole si sottoscrive, mentre nelle maiuscole si ascrive.
Consonanti
Si dividono in due gruppi, in base alla durata dell'articolazione: occlusive e non occlusive.
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Sorde |
Sonore |
Aspirate |
Gutturali |
k |
g |
c |
Labiali |
p |
b |
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Dentali |
t |
d |
q |
Esistono poi delle consonanti doppie: x= ks; y= ps; z= sd
Accento
Legge del trisillabismo: l'accento non può risalire oltre la terzultima sillaba ed regolato dalla quantità dell'ultima.
Legge del trocheo finale: quando una parola termina con una sillaba lunga seguita da una breve, l'accento è ~.
Proclitiche: o, h, oi, ai, en, ek, eis, es, ei, ou, ouk, ouc
Enclitiche: eimi, emi, tis, ti, ge, nun, per, te, toi, pou, pws, poi, pote
Le enclitiche influenzano la sede dell'accento:
Parola ossitona o perispomena + enclitica accento rimane inalterato
Parola proparossitona o properispomena + enclitica accento acuto sull'ultima sillaba della parola
Parola parossitona + enclitica monosillabica accento rimane inalterato;
+ enclitica bisillabica l'enclitica assume un accento sull'ultima sillaba.
Flessione del nome
Casi
Nominativo: soggetto
Genitivo: complemento di specificazione
Dativo: complemento di termine
Accusativo: complemento oggetto
Vocativo: complemento di vocazione
Gli elementi costitutivi del nome
Radicale: gruppo di suoni che sta alla base di una famiglia;
Tema: parte variabile che si forma con l'aggiunta di suffissi o prefissi al radicale;
Desinenza: elemento che si aggiunge al tema per segnalare genere, numero e funzione logica.
Articoli
Verbi
2 coniugazioni: verbi in -ω e in -mi.
3 diatesi: attiva, passiva, medio-passiva
sette tempi: 4 principali (presente, futuro, perfetto, futuro perfetto)
3 storici (imperfetto, aoristo, + che perfetto).
Tema: parte che rimane immutata in tutta la coniugazione;
Vocale tematica: vocale che si inserisce tra il tema e la desinenza personale;
Desinenza personale: primarie e secondarie, che a loro volta si dividono in attive e medio-passive.
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