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Jack Frusciante è uscito dal gruppo di Enrico Brizzi

italiano



Jack Frusciante è uscito dal gruppo

di Enrico Brizzi


A Bologna, una domenica pomeriggio, con una telefonata inaspettata, Adelaide, una teenager dai modi francesi, carnagione chiara e capelli lunghi, piomba nella vita di Alex, un coetaneo oppresso dalla scuola e dai genitori, appassionato di musica punk rock. Iniziano a raccontarsi le rispettive vite: lui prova per lei la più logica delle attrazioni; lei è sempre sulla difensiva, circondata da un discreto mistero e una buona dose di civetteria. Ha inizio così tra i due adolescenti una storia d'amore ingenua e appassionata, fatta soprattutto d'amicizia e di solidarietà nell'affrontare problemi e stupori legati al mondo degli adulti, che sempre più si avvicina. Per incontrarsi, Alex effettua con la bicicletta pedalate entusiasmanti fino a casa di lei, una villetta immersa nel verde dei colli bolognesi. Tuttavia, quando le chiede di mettersi insieme, Aidi, insicura, rifiuta sfuggente ed il loro rapporto si interrompe ".e poi un brutto giorno le parole fra loro, erano state fonte di malintesi. Anzi, fonte di un malinteso, uno solo ma che era la cosa piu' triste che avesse mai provato in tutta la vita... Un sabato sera freddo gelido, in piazza Maggiore, il vecchio Alex le aveva chiesto di mettersi con lui. Era la cosa più ovvia a quel punto, no?  Solo che. Solo che lei gli aveva stretto forte la mano, detto che ci avrebbe pensato su, ma aveva un'ombra triste negli occhi. Lui era tornato a casa sentendosi soffocare, col presentimento che, per un tempo di cui non riusciva a mettere a fuoco i dettagli, con Aidi non si sarebbe sentito. E tutta la domenica seguente, Alex forte, Alex incazzato, Alex che se ne frega, era rimasto sul letto a leggersi "Il gabbiano Jonathan Livingston 353i87d " che gli aveva prestato proprio Aidi. Alex inutile e triste come la birra senz'alcool."). Alex ricomincia allora la vita abituale, con in più una nuova affascinante amicizia: Martino, un ventenne di famiglia miliardaria e disgregata, con tutte le libertà possibili che lo portano a condurre una vita scellerata. Aidi, che ha passato settimane banali con due amiche, soffre per la mancanza di Alex e cerca il compromesso: frequentarsi senza stare insieme. Alex, innamorato, accetta e continua a corteggiare Aidi, con la quale tenta approcci anche Mattia, giovane "pop" piuttosto mediocre. Aidi preferisce infatti Alex, senza tuttavia concedersi, creando comunque un rapporto unico: confidenze ed intimità fanno crescere l'attrazione reciproca. Tra i due ragazzi si instaura allora un rapporto profondo e totalmente platonico, che li porta a non riuscire a fare a meno l'uno dell'altra, ma la loro felicità è minata dallo spettro di un viaggio di un anno in America, un "grande volo" che Aidi vuole e deve compiere per motivi di studio. Nel frattempo, improvvisamente, Martino si suicida: dopo l'ennesima disavventura per problemi di droga, ha scritto una lettera all'amico in cui spiega la solitudine dorata e la volontà di rifiuto. Aidi e Alex sono i pochi presenti al suo funerale. Intanto Mattia continua le sue trame, ma Aidi è sempre più vicina ad Alex, con cui trascorre pomeriggi romantici sui colli, parlando del distacco imminente: vi è infatti la consapevolezza che, oltre ai dodici mesi di distacco, finisce una parte della loro vita. Quando il giorno della partenza si avvicina i due ragazzi imparano a conoscere qual è il prezzo da pagare per la felicità, ma in fondo comprendono anche che questo è direttamente proporzionale all'intensità della loro amicizia "Alex, non ti capita mai di pensare come la nostra storia sia assolutamente folle e fuori da tutti i canoni, e di come la gente non la capisca e di come nessuno la potrà mai capire?) e, alla fine, lo accettano serenamente, anche se con qualche lacrima versata di nascosto. L'ultima notte la passano insieme. All'alba, semivestiti, Aidi piange: Alex la bacia per l'ultima volta, poi risale in bicicletta tentando di dare sfogo al suo dolore nelle folli corse sulle strade delle colline bolognesi. Il romanzo di Enrico Brizzi è un piccolo affresco italiano sul passaggio dall'adolescenza all'età adulta. Protagonista è Alex, giovane liceale inquieto e ribelle nei sentimenti, che accosta, nella propria scala di valori, l'amicizia e l'impegno morale alla letteratura contemporanea e alla musica punk rock. Il messaggio del romanzo, espresso attraverso la metafora del volo, è la volontà di fuga dal "gruppo". Il "gruppo" rappresenta per Alex l'omologazione, il conformismo, l'alienazione da un sentire forte, l'ostacolo alla conquista di un'esistenza autentica e libera dalle costrizioni false e superficiali dei giorni nostri (".ero strasicuro di essere sprofondato in mezzo a tutte quelle cose tremende tipo lui è stato appena scaricato dalla ragazza non ha voglia di studiare la scuola non gli dà nessuna soddisfazione e intorno ha tanti amici ma quelli sinceri, gli amici con cui si può confidare, sono rarissimi. Non ha mete, nella vita. Essere felice, forse, ma è lontanissimo anche solo dall'idea di poterlo essere. E intorno tutto va come è sempre andato, e forse andrà sempre così. Tutto è prevedibilissimo, l'ho già vissuto in cento film tutti uguali e mi sento il personaggio di un libro che non mi piace e odio l'autore che mi fa fare queste cose che detesto e non mi fanno minimamente sentire felice."). È questa esigenza di libertà, priva di compromessi, soprattutto con sé stesso, che induce Alex ad allontanarsi dai compagni grigi e viziati del liceo, a non considerare le compagne "carlotte", "fighette" o "suore/semprevergini", a distaccarsi da una vita familiare spenta e passiva, a scegliersi come compagno un ragazzo emarginato a sua volta dal gruppo dei "benpensanti", infine ad eleggere come miti personali simboli dell'immaginario "underground" contemporaneo e personaggi che hanno rinunciato ad una vita comoda in favore di un'esistenza vera. Si pensi, ad esempio, a John Frusciante (da cui il titolo del libro), il quale ha deciso di lasciare la band, i Red Hot Chili Peppers, quando le vendite dei dischi e la celebrità della stessa erano salite alle stelle e di lui nessuno ha più sentito parlare. Inoltre, gli scrittori che Alex ammira sono anch'essi uomini che si sono allontanati dal mondo. Saint Exupéry e Bach sono infatti due aviatori: "volando" al di sopra della terra, essi hanno trovato la propria fonte di ispirazione. In particolare, nell'opera dello scrittore francese, il Piccolo Principe è anch'egli un dissidente di pensiero nei confronti del mondo degli adulti: egli pone infatti domande che le persone cosiddette "mature" non capiscono, trova la felicità in piccole cose che gli uomini indaffarati nemmeno notano. Come la "volpe" ed il "Piccolo Principe", anche Alex ed Aidi arrivano ad "addomesticarsi" reciprocamente e la loro amicizia diventa speciale ed unica, fino ad escludere tutto il resto del mondo, pur essendo consapevoli sin dall'inizio che la loro è una storia ad "orologeria", con il "timer" puntato sulla partenza di lei per l'America (".E lei e Alex, pur fra i mille tramortimenti esistenziali del caso, erano esattamente Felici, anche se il vecchio si sentiva un po' angosciato quando pensava che la loro era una storia di diciassettenni a orologeria col fottuto timer già puntato sulla partenza di lei per l'America. Intanto però, si sentivano spessissimo, e quando si rivedevano erano più felici e più forti."). Tra i due adolescenti, è Alex a sentirsi un po' come la "volpe", ossia come colui che rimane, che deve dire addio a colei che lo ha addomesticato ed a cui sente ormai di non potere rinunciare, mentre Aidi, come il Principe, è, crudelmente ed ingenuamente, protesa verso il "grande volo" che la condurrà lontano (".io non sto con te perché... perché va bene così, perché giugno è fantastico, e sapere che c'è l'America che arriva, e allora dirsi tutto perché tra una settimana è troppo tardi, è magnifico. Qualcosa mi manca, e lo sai. Io vorrei baciarti e tutto il resto, ma non tanto per il gesto in sé... Davvero. E' difficile... E' come mettere le basi per addomesticarti un po' di più. Farai più fatica a dimenticarmi, così. Resteremo più attaccati ogni cosa in più che faremo. Io ho paura, per l'anno prossimo."). La stessa idea del "volo" è presente nella trama del romanzo, anche nei numerosi riferimenti al "Gabbiano Jonathan Livingston 353i87d e" di Richard Bach. Oltre ai riferimenti puramente culturali, l'autore utilizza numerose figure retoriche: Brizzi fa infatti esprimere il suo personaggio in modo ultra - realistico, con una varietà ed una proprietà di linguaggio non usuale per un giovane sedicenne. Tale inclinazione è confermata da alcune tendenze, quali l'usanza di chiamare gli amici e sé stesso con l'epiteto di "vecchio", i ragionamenti di Alex che alternano scorrevolezza e astrusità, l'uso di termini ed espressioni tipiche del gergo giovanile e, infine, la costruzione di metafore con i simboli dell'immaginario adolescenziale: gli zaini jollinvicta, la birra senza alcool, le chitarre Fender. Infine, l'ultimo elemento importante del romanzo è sicuramente la sua "colonna sonora". A partire dal titolo (John Frusciante è l'ex chitarrista della band americana dei "Red Hot Chili Peppers"), l'opera è disseminata di riferimenti alla musica rock; le canzoni che Alex predilige mostrano tutte un testo forte e provocatorio. Attraverso la storia d'amore platonico, tra i due compagni di liceo, Alex e Aidi, si sviluppa il tema fondamentale della solitudine adolescenziale, del "diverso da tutti": in questa solitudine nasce il sentimento. Il romanzo offre uno sguardo dissacrante e nello stesso tempo carico di calore sull'adolescenza del protagonista e dei suoi coetanei e sulla società obsoleta ai bisogni intellettuali e sentimentali dei giovani. Personaggi del racconto sono infatti gli adolescenti, che possono essere raggruppati in due insieme differenti:



i personaggi principali: oltre ad Alex ed Aidi, lo è anche Martino, che però è un personaggio "piatto", cioè con poche caratteristiche;

i personaggi secondari: sono soprattutto gli amici di Alex (Rinaldi, Hoge, Depression Tony ed Helios Nardini, quest'ultimo in realtà poco citato). Altri sono i genitori di Alex, che in certi momenti si rendono odiosi agli occhi del figlio (non a caso Alex li nomina con epiteti probabilmente dispregiativi, quali Mutter per la madre, Cancelliere per il padre e Frere de lait per il fratello).

Da notare inoltre come la maggior parte dei fatti si svolga a casa di Aidi, denominata "casa del bosco" poiché si trova in mezzo ai colli emiliani. Altro posto dove hanno luogo gli eventi narrati è il bagno della scuola, dove Alex ed i suoi amici, definiti "punk parrocchiali", si riuniscono a bere. Per quanto riguarda lo stile e le tecniche narrative, il libro "Jack Frusciante è uscito dal gruppo" può è considerato una specie di anarchia linguistica. Infatti il linguaggio usato da Brizzi è un linguaggio giovanile e moderno, definito "slang", perché contenente parolacce; inoltre il testo è quasi del tutto privo di punteggiatura, caratteristica che attira maggiormente i lettori più giovani. Il punto di vista è sempre interno, perché l'autore descrive le emozioni di Alex nelle varie occasioni in cui sta con Aidi. Il tempo della storia è minore del tempo del discorso in quanto l'autore parla dell'adolescenza di Alex e dei suoi amici. È possibile affermare che la fabula corrisponda all'intreccio, tranne però nella prima parte del libro, dove la vicenda inizia a febbraio: i fatti sono quindi già avvenuti. Inoltre, nello scritto esiste il doppio punto di vista: nella maggior parte dei casi, il narratore è esterno, poiché racconta le vicende in terza persona; diventa invece interno quando nel testo è presentata la voce dell'estensore del diario di Alex e quindi si legge: "Dal diario magnetico del signor Alex D.". Ciò conferisce movimento e dinamismo al racconto. La forza di tale sdoppiamento è riscontrabile soprattutto nel fatto che si tratta di una dissociazione della personalità fra due età dell'esistenza abbastanza vicine: i diciassette anni del  protagonista ed i diciannove del narratore, due età dell'esistenza di un'unica persona. Poiché la distanza fra i due momenti risulta alquanto vicina, è possibile rintracciare un distacco sufficiente per rivivere la storia dello stesso autore, precisamente fino ai sedici anni di Enrico Brizzi. Il tutto si è in seguito tradotto, sul piano della lingua, in un Alex che parla nei dialoghi e nell'archivio magnetico con un tono e parole meno consapevoli, le quali conferiscono al narratore un pizzico di distacco linguistico e di differenza. In definitiva, ritengo che la tecnica narrativa di anarchia linguistica, quasi senza punteggiatura e con espressioni adolescenziali, abbia contribuito al buon successo del libro presso un pubblico giovane. Vero e proprio libro simbolo della generazione anni novanta, il romanzo, unitamente alla canzone dei Lunapop ("50 Special"), permette di rivivere il clima della Bologna dell'epoca. Nelle pagine del libro, compiono inoltre velati e neutri riferimenti alla situazione storico - politica di quegli anni, come la strage di Capaci (nella quale perse la vita Giovanni Falcone). Per concludere, vorrei però riportare la frase che mi ha colpito maggiormente e che, a mio parere, riassume alla perfezione le singolari caratteristiche del rapporto instauratosi tra Alex ed Aidi:

"Sento che questo giugno, questo scoprirsi ogni giorno di più, e ogni pezzo di me che scopro trovarne uno nuovo di te, e ogni pezzo di me che ti regalo trovarne in cambio uno che tu mi lasci nel calzino di lana di fianco al camino mentre dormo, è bello. A me non era mai capitato. E vedere crescere Aidi e Alex, ogni giorno, ogni mattina di sole, che per il resto della gente non vuol dire niente di particolare, è sovvertire tutti i pronostici, è ridere di fronte all'Uomo con le Previsioni Sicure, quello che era certo che la Danimarca avrebbe preso una vagonata di gol e sarebbe stata eliminata nelle qualificazioni e invece si è qualificata... La Gente capisce solo quando le cose sono successe, mai mentre accadono. E per noi due è lo stesso.".

"Alex, io voglio che la Danimarca VINCA".




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