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GEOGRAFIA REGIONALE
Questione ambientale: degrado ambientale ha inizio con la Rivoluzione industriale, c'era anche prima ma era limitato
Inquinamento emissione nell'ambiente di sostanze tossiche, degrado ambiente per immissione da parte dell'uomo di sostanze di vario tipo che ne alterano le caratteristiche fisico-chimiche o biologiche dell'ambiente (vulcano da ambiente)
Da inquinamento concentrato- localizzato (zone minerarie) in luoghi di industria estrattiva, a diffusione con zone vastissime, oggi è globale, determinato da quasi tutte le attività dell'uomo
PLANETARIO (global changes) con nuovi rischi (es/. buco dell'ozono o effetto serra)
ADATTAMENTO MITIGAZIONE
Es/. crema solare limitazione es/. eliminazione dal mercato
Elementi che hanno creato il buco
No confini, colpiti anche paesi che non sono la causa
2° metà '800, ECOLOGIA scienza accademica secondaria
'900 dopo GM fortemente ingrandito
Interesse all'inizio degli anni '60 per porre rimedio "SILENT SPRING" 1963scritto da una biologa, causa è l'uso dei pesticidi
1° movimento Conferenza di Stoccolma
I motivi per cui ci fu questo ritardo si trovano nella formazione della sensibilità ambientale
Primi problemi denunciati: "I limiti delle risorse" altro libro
In campo economico ottimismo con la Rivoluzione Industriale, ma la mentalità non era ricettiva alle limitazioni ambientali, credevano che la natura fosse un pozzo inesauribile
Rapporto uomo/natura, quest'ultima considerata come patrimonio a cui l'uomo poteva accedere senza problemi
Europa- influssi culturali che hanno frenato il modo di concepire il rapporto uomo/natura:
tradizione ebraico-cristiana la natura non partecipa con il divino, natura come strumento al servizio dell'uomo, patrimonio da usare.
filosofia greca Aristotele: molto valore al mondo razionale più che naturale, considerato illusorio, interesse per la metafisica più che per la fisica.
diritto romano natura non appartiene a nessuno, è di tutti RES COMMUNES, uso senza rendere conto a nessuno.
Mentalità antropocentrica spaccatura ideologica tra uomo/ambiente
Tutela ambientale quando si è manifestata era solo MODERATO CONSERVAZIONISMO, correre al riparo quando l'ambiente viene danneggiato per limitare danni all'economia e alla vita dell'uomo
PAGANESIMO ANIMISTA, natura animata da esseri spirituali
Riforma Protestante non essendoci più un mediatore, prete, la natura ha un modo per arrivare al divino.
NATURPHILOSOPHIE TEDESCA ('700-'800) antisignore al pensiero del tempio
La natura è un essere vivente e va rispettato, unità cosmica in perenne evoluzione, si deve cogliere il flusso interno di relazione, il perfetto scambio di energia, il collegamento tra fenomeni vs razionalismo e meccanicismo
GRUPPO dei TRASCENDENTALISTI BOSTONIANI (metà '800) carattere natura selvaggia rivendicato come aspetto caratteristico del nuovo uomo.
Paganesimo animista
Rif.Protestante Sacralità natura, rispetto tutela ambientale come
Nat.Tedesca PRESERVAZIONE
natura diritto di essere natura tutelata per valore
conservata al di là di ciò intrinseco e non perché
che può servire all'uomo strumentale
TAPPE AMBIENTALISMO da fine '800 agli anni '60
CONSERVAZIONISMO ELITARIO
Ottica moderata salvaguardia aspetti che hanno risonanza (estetica) o di risorse naturali già allora scarse
Costituzione dei primi parchi nazionali (1° USA 1864; Italia 1922 Gran Paradiso, 1923 Abruzzo e 1930 Stelvio e Circeo)
Prime associazioni per tutela del paesaggio (National Geographic Society, TCI o CAI), contributo a sensibilità verso ambiente
ECOLOGISMO MILITANTE
1962 Pubblicazione del libro "SILENT SPRING"
Si salda al Movimento studentesco ed operaio che recepiscono anche il problema ambientale: lotta per la salubrità ambiente di vita di tutti i giorni, delle aree urbane ecologismo politicizzato
1969 discesa sulla luna terra vista con un grosso impatto emotivo mentalità da farwest ( terra conquista) ad astronave (risorsa e spazi di utilizzazione in maniera razionale)
ECONOMIA DELL'AMBIENTE
Scienza economica inizia ad occupars 646g65g i dell'ambiente
1966 "The economics of the coming spaceship earth" di Kenneth Bolding
Ottimismo di fondo dato dal progresso e da grandi risorse delle nuove terre (Adam Smith)
Voci discordi- Malthos: primo che indicò i vincoli che l'ambiente pone all'economia
Fino a ultimi decenni '900: crescita illimitata e utilizzo ambiente senza prezzo da pagare; fiducia ne processo tecnico-scientifico; fiducia crescita economica, miglioramento crescita ambientale.
CURVA di KUZNETS ambientale (PIL in ascissa- emissioni STOCK inquinamenti)
fase critica di passaggio
situazione ottimsta
La crescita economica è una curva, parte degli economisti però negli anni '60 influenzati da sensibilità ambientale
"Study state economies" di Herman Daly 1977: raggiungeva condizioni in cui la crescita economica è assettica
Sviluppo come pregresso di vita può migliorare
Economia è un sottosistema dell'ecosistema e su capitale umano non può prescindere da quello naturale
COSCIENZA LIMITI RISORSE dello sviluppo
Corpo scientifico a dibattito sull'ambiente
1972 "I limiti dello sviluppo" di Dennis e Meadows
1971 "Il cerchio da chiudere" di Commoner impatto su formazione ambientale e consapevolezza della problematic
"I LIMITI dello SVILUPPO" di Dennis e Meadows
Si voleva rispondere alla domanda: "Che cosa sarebbe successo se le risorse petrolifere e le foreste finiscono? Impoverimento suolo, distruzione foreste, sovraccarico popolazione, aumento inquinamento malattie ed epidemie guerre e lotte per conquistare risorse limitate.
CLUB di RM insieme di economisti, scienziati etc. riuniti per studiare le sfide che aspettavano l'umanità e i modi per farvi fronte. Fondato da Aurelio Peccei, manager della FIAT e partigiano antifascista, insieme ad Alexander King, chimico che si occupò di politica per organizzazione scientifica.
Punto di crisi bisogno di diminuire produzione e popolazione.
"Oltre i limiti dello sviluppo" è la continuazione, recepisce le idee che si erano elaborate
22 Aprile 1970 EARTH DAY di Gaylord Nelù creazione dell'EPA ( Enviroment Protection Agrary) controlla le sostanze immesse nell'ambiente. Ha mostrato per la 1° volta l'importanza dell'opinione pubblica.
1972 CONFERENZA DI STOCCOLMA da qui l'ambiente diventa problema internazionale. L'istituito dalla Svezia che non è un paese con grossi problemi d'inquinamento derivante dalle sue risorse, ma dall'inquinamento del Mar Baltico e piogge acide provocate dagli altri stati che si affiancano. I venti portano sostanze inquinanti che provocano piogge acide che distruggono le foreste.
CONFERENZA SULL'AMBIENTE UMANO è necessario cooperare con gli altri per risolvere questi problemi.
LIMITI:
Attenzione rivolta ai problemi dei paesi industrializzati e meno quelli del 3° mondo
Problemi di sviluppo economico o dell'ambiente vengono separati
RISULTATI istituzione dell'UNEP, programma delle Nazioni Unite per l'ambiente.
DICHIARAZIONE DI STOCCOLMA documento ufficiale. Necessario salvaguardare l'ambiente quotidiano e non solo dei parchi. Strumento per mediare i problemi dello sviluppo economico e ambientale, pianificazione.
1973 1° crisi petrolifera
Limitazioni del traffico per limitare la benzina- dibattito su quali fonti di energia usare.
"Il CERCHIO da CHIUDERE" di B.Commoner
Il modo dei processi biologici e umani sono di 2 tipi:
chiusi in natura chiusi perché tutto viene riutilizzato, è sostenuto da una fonte di energia inesauribile (es/. sole)
aperti in economia
ECOSFERA insieme dei processi naturali e biologici
TECNOSFERA " " dell'uomo
Miniera (energia/materia) produzione discarica (rifiuti)
Beni
(vengono ributtati nell'ambiente sotto varie forme)
I processi della tecnosfera sono lineari invece che ciclici (beni convertiti in rifiuti). Sono rapidi mentre quelli naturali lenti e contrastano con la logica della natura.
CRISI AMBIENTALE è la conseguenza tra l'accoppiamento dei processi ciclici, conservatori e coerenti dell'ecosfera e dei processi lineari della tecnosfera.
Tempo storico avvenimenti e lavori dell'uomo (migliaia di anni)
Tempo biologico lavoro del mondo vivente (milioni di anni)
Tempo geologico dei fenomeni geologici (miliardi di anni)
L'ambiente non è in grado di rispondere ai fenomeni dell'uomo che sono rapidi.
Diversità scala temporale degli avvenimenti dell'uomo e la scala temporale dell'intervento dell'uomo
LEGGI dell'ECOSFERA di Commoner
o Ogni cosa è connessa con ogni altra cosa processi ciclici no fenomeni isolati
o Tutto deve andare da qualche parte in natura non esiste il rifiuto (riutilizz.)
o La natura è la sola a sapere il fatto suo l'ecosistema è un sistema coerente, dove i componenti sono compatibili tra loro essendo frutto di 5 miliardi di anni di evoluzione, sopravvive ciò che è adatto al sistema, ciò che non lo è viene eliminato.
o Non esistono posti gratuiti qualsiasi distorsione di un ciclo biologico o l'inserimento in esso di un componente incompatibile (es.sotanza tossica) provoca effetti dannosi che prima o poi si manifestano.
Es./canali o corsi d'acqua intervento dell'uomo canali artificiali dritti, i canali naturali no. L'uomo interviene cementificando gli argini per raddrizzarlo (pericoloso per le onde in piena). La zona circostante permette al fiume di variare il corso.
CAUSE DEGRADO AMBIENTALE
Elric- equazione:
I= P * A * T
Impatto
Popolazione Tecnolologia
Affluenza
Incremento popolazione n° consumatori e come consumano
Affluenza tipologia e quantità di consumi (livello consumo)
Quantità consumi procapite a seconda del consumo e del prodotto in gioco fattore tecnologico efficienza consumo.
Aspetto nuovo da tenere in considerazione è l'aspetto TECNOLOGICO:
Es./ uso del sapone e uso detersivi
Grassi naturali più alcali- biodegradabile- prodotti sintetici ottenuti da materie prime organiche impatto sull'ambiente limitato a bisogno presenti nel petrolio, in seguito distillazione e
o biologico necessario per la degradazione all'impiego di cloro e temperature elevate con
batterica aggiunta di additivi e fosfati per addolcire le acque dure
Progresso condizioni alimentari
Carestia/epidemia declino popolazione
Diminuzione mortalità
Per incidere sul fattore TECNOLOGIA:
Agricoltura- separazione tra allevamento e coltura/uso concimazione
Tecnologie pulite
Efficienza energetica- andare verso forme di risparmio/cambiare modo di consumare
Rifiuti- bisogno cambio mentalità e stile di vita
Ambientalista scettico (Lomborg) si propone di smascherare i falsi e le esagerazioni sulle condizioni del pianeta terra, dibattito ambientale
TAPPE AMBIENTALISMO
o Coscienza limiti risorse 1° metà degli anni '70
o 2° metà anni '70 inizia attenzione a incidenti diffusione coscienza rischi tecnologici
o 1976 incidente a Seveso- fuga nube tossica
o " centrale nucleare di Three Hiles Island (NY)
o Anni '80 istituzionalizzazione questione ambientale- creazione partiti/istituzioni per problemi ambiente
o 1986 in IT ministero dell'ambiente
o L'etica entra nell'ambiente- 1980 "The state of the planet" mezzo per affrontare problemi ambiente= comportamento sociale basato su solidarietà rapporti internazionali improntati alla cooperazione, gestione delle risorse lungimirante.
o Concetto di sviluppo sostenibile- elaborato all'interno dell'UNESCO critica teorie convenzionali dello sviluppo basate sul concetto di produttività
"Rapporto Brunt." ricetta= concetto sviluppo sostenibile, che soddisfi bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri
PRINCIPI SVILUPPO SOSTENIBILE:
EQUITA' INTERGENERAZIONALE: assicurare fruizione ecosistema a
generazioni future senza compromettere la capacità delle
generazioni attuali.
INTRAGENERAZIONALE: interno generazione presente
possibilità di usare ecosistema.
INTEGRITA' garantita rispettando:
a. Evitare alterazione habitat
b. Preservare la diversa biologia
c. Preservare capacità ecosistema di continuare a funzionare anche in presenza di disturbi all'esterno
EFFICIENAZA tanto più alta quanto minore è l'uso di risorse non rinnovabili e tanto
maggiore è quello delle risorse rinnovabili.
OSTACOLI per RAGGIUNGERE SVILUPPO SOSTENIBILE:
Aumento popolazione (3° mondo)
Dipendenza combustibili fossili principale fonte di energia
Inadeguatezza del quadro istituzionale, mancanza di istituzioni sopranazionali in grado di coordinare e imporre le scelte per il raggiungimento della sostenibilità.
Anni '80 espressione ufficiale- recepito come concetto principe attorno cui ruota riflessione SUMMIT RIO 1992
Anni '90 livello istituzionale sotto spinta conferenza di RIO: sviluppo sostenibile ricetta giusta per conflitto economia VS ambiente
DICHIARAZIONE di RIO principi fondamentali sviluppo sostenibile
Strumento utile per trovare soluzioni per problema ambientale AGENDA 21 progetto di azione ambientale delle istituzioni per il XXI sec.
RIO +5 riunione dopo 5 anni
Nuovo indicatore di sostenibilità, impronta ecologica
SUMMIT di JOHANNESBURG 2002:
Necessità approccio partecipativo
Strumento: la GOVERNACE negazione tra istituzioni, privati e soggetto coinvolti
INDICATORI di BENESSERE
PIL ricchezza materiale beni di servizio, cambia in PIL VERDE, monetizzato costo interventi dell'ambiente
MODELLO PSR 1994 proposto dall'OECD nel 1993:
PREASSURE STATE RESPONSE
effetti diretti dell'attività qualità ambiente come una certa comunità
umana sull'ambiente reagisce a problemi ambientali
PRESSIONE riducono RISPOSTA
determina richiesta
STATO
ciclo che dovrebbe essere virtuoso
MODELLO DPSR (driving forces, preassure, state, response) elaborato da Agenzia Europea dell'Ambiente 1999
driving forces= fattori determinanti: attività umana da cui si originano pressioni sull'ambiente
DETERMINANTI reagiscono RISPOSTE
determinano riducono mitigano richiedono
PRESSIONI migliorare impatti
provocano STATO si manifestano
Livello mondiale RAPPORTO fatto dal WORLDWATCH ISTITUTE chiamato VITAL SIGNS
ONU 1996 BLUE BOOK contiene insieme di 57 indicatori di sostenibilità, mancano gli IMPACTS perché compresi negli STATES
Ambientale
Economica set completo: indicatori per misurare livello di sostenibilità di ogni Paese
Sociale
Istituzionale
AGENDA 21 processo che mostra presenza di 2 caratteri di sostenibilità:
PARTECIPATIVO confronto anche con la popolazione locale e associazioni
INTERSETTORIALE tutti aspetti vita socio-economica nella condizione che bisogna considerare tutti gli aspetti per migliorare l'ambiente
Chi può fare l'AGENDA 21 locale?
2) comuni e consorzi 1) province 3) aree protette, parchi o regioni
possono promuoverla: distretti, produttivi, associazioni.
TAPPE per cui si svolge:
o Strumento FORUM tavolo a cui partecipano i soggetti interessati- conoscere stato di fatto dell'ambiente e arrivare a pubblicazione di tale stato
o Contenuti rapporto:
1) Aria
Acque
Suolo
Rischi
Biodiversità
Pressioni
Rifiuti
Popolazione
Capitoli particolari
Le risposte e quelle possibili per migliorare
o Raccolta informazioni dai dati iniziali ai dati analizzati, agli indici (=più indicatori)
Es/.acqua depurazione- impianti pesticidi- metalli pesanti- prelievi
o Arrivare al PIANO d'AZIONE AMBIENTALE decisioni per migliorare stato ambiente
o Contenuti minimi:
Analisi problemi e opportunità locali
Selezione obiettivi a lungo termine
Selezione obiettivi a tappe
Analisi strumenti di programmazione
Verifica stato di attuazione politiche
Prenotazione confronto continuo con tutti i soggetti indicati per verifica del piano d'azione nel corso del tempo
processo lento e faticoso
PADOVA 21- Arpav, università di PD, fondazione Lanza
Esperienze di sostenibilità:
o Informambiente
o Città sostenibili dei bambini o delle bambini
o Premio città sostenibili
o Città sane
o Contratto di Quartiere Savonarola
o Piano energetico Comunale
Indicatori turismo città di PD:
capacità ricettiva
movimento turistico
grado utilizzo alberghiero
giorni di permanenza
musei
SWOT AMBIENTALE procedimento da ambito aziendale e applicato a programmazione ambientale- punti di forza (S), deboli (W), opportunità (O) e rischi (T)
Es./PD elencati aspetti positivi di miglioramento ambiente e punti di debolezza- opportunità e rischi
MILLENIUM ECOSYSTEM ASSEMENT ONU 2001 2005 prevedere andamento probabile nei prossimi 50 anni
OBIETTIVO valutare la situazione degli ecosistemi del pianeta
CONCLUSIONI ultimi 50 anni l'uomo modifica ecosistemi più rapidamente rispetto a tutti gli altri anni perdita irreversibile di specie sulla terra e capitale in cui possiamo disporre
Impronta ecologica in ettari procapite: superficie di territorio ecologicamente produttivo necessario per fornire tutte le risorse di energia e di materie consumate e per assorbire i rifiuti che questo popolo crea, indipendentemente da dove è situato il territorio.
PIANETA TERRA superficie 51 miliardi di ettari
30% terra emersa 15 miliardi di ettari
32% terra improduttiva e inospitale
10 miliardi di ettari per l'uomo
Impronta ecologica si confronta con terra disponibile che nel 2000 circa 2 ettari a testa mediamente produttiva.
Unità di misura: ettari di terreno per abitante
Misura pressione di una data popolazione sulle risorse naturali
Estensione terreno necessaria per sostenere attività dell'uomo
Categoria di consumo:
Alimenti
Abitazioni
Trasporti
Beni di consumo
Servizi
Aree Produttive:
Agricole
Pascoli nei prati
Foreste
Suolo edificabile
Superfici marine
Per calcolo impronta: tipologia terra produttiva diversa fattori di equivalenza a seconda delle diverse tipologie di terra che si considera.
Es/. calcolo impronte automobile 0.53ha
IMPRONTA TOTALE data dalle singole attività: più utilizzo risorse, più produzione rifiuti
Possibilità di calcolare il consumo di terra BIO-PRODUTTIVA dalle diverse attività ognuna correlata ad un certo utilizzo di risorse e ad una certa produzione di rifiuti
TURISMO SOSTENIBILE inizio attività pulita, ma dopo turismo di massa, tutto cambia.
Attività che consuma se stessa CICLO LOCALITA' TURISTICHE: sviluppo località, boom, fino a saturazione con consumo risorse turistiche che rappresentano motivo di affollamento, declino.
A)Attrattive turistiche:
1. ORIGINARIE aspetto naturale e/o storico-culturale del paesaggio che esercita un rischiamo verso una data località
2. COMPLEAMENTARE create successivamente al richiamo turistico, per accrescere la capacità di attrazione, attrattive originarie in caso crisi di queste
B) Risorse turistiche: le attrattive che sono in grado di generare reddito
VENETO rapporto tra le presenze turistiche annuali e presenze residenti= pressione turistica
AGENDA 21 1992 turismo appena menzionato
AGENDA 21 per il turismo 1996 stilata dal WTO etc.
Def. Turismo sostenibile forma di sviluppo e gestione delle attività turistiche che rispettino a lungo termine le risorse naturali, culturali e sociali- tenendo presente finezza e non immortalità.
CAPACITA' di CARICO
o Capacità portante ambientale in grado di mantenere i propri processi nonostante impatti turistici
o Capacità portante socio-culturale il grado di capacità della comunità locale di sopportate gli effetti dello sviluppo turistico senza perdere la propria identità
Strumenti per il turismo sostenibile:
cambiamenti nel modo di gestire attività turistiche
introdurre procedure di certificazione (marchi di qualità)
introdurre politiche governative di pianificazione, regolamentazione, imposizione di tasse, etc.
PROGETTO ITERNATIONAL HOTELS ENVIROMENT INITIATIVE 1992 per incoraggiare pratiche eco-compatibili "Alberghi e C." consigliati da Legambiente
Attribuiti a delle località o compagnie turistiche che si impegnano a rispettare certi standard Parco delle 5 terre, grossi problemi di tipo ambientale.
INDICATORI di SOSTENIBILITA' rivolti ad amministratori e ad operatori turistici:
n° visitatori rispetto n° residenti
superficie aree regionali
SISTEMI TURISTICI LOCALI istituzione recente zone omogenee negli aspetti turistici che possano comprendere ambiti territoriali appartenenti anche a regioni diverse, politica che supera confini amministrativi- legge marzo 2001
Regioni provvedono a riconoscere i sistemi turistici locali e definire le modalità e la misura del finanziamento dei progetti di sviluppo dei sistemi turistici locali, predisposti da soggetti pubblici o privati, in forma singola o associata (STL Veneto)
Dibattito ambientale su rapporto ambiente-sviluppo conflitto economia-ambiente- 1970 allarme lanciato dal Club di Roma su limiti dello sviluppo
1987 soluzione su SVILUPPO SOSTENIBILE da RAPPORTO BRUNDTLAND:
OBIETTIVO garantire contemporaneamente 3 condizioni:
soddisfare bisogni pop.mondiale in rapida crescita
aumentare tenore di vita nei Paesi del Terzo Mondo
ridurre le interazioni tra sistema produttivo e ambiente a livello compatibile con i cicli della biosfera
Problemi territoriali vanno discussi tra persone che provengono da ambiti diversi
Critica Pignatti-Trezza il sistema produttivo e l'ecosistema funzionano in maniera diversa:
si sviluppa con cicli in continua espansione
rimane in condizione stazionaria
IST.WUPPERTAL per passaggio dal sistema di produzione lineare a cilclico:
come nella natura non esiste il rifiuto così un'economia sostenibile deve potenziare il riciclaggio
come in natura materiali ed energia vengono.
Sintetizzazione con MODI di CONCEPIRE ECONOMIA-AMBIENTE
TECNOCENTRISMO da CORNUCOPIA posizione ottimisti 100% fiducia nel mercato- obiettivo crescita economica con strumento tecnologia
TECNOCENRISMO MODERATO più moderati- esiste rischio di trovarsi con scarsezza risorse- sostenibilità debole- possibile sostituzione tra capitale naturale e umano
ECOCENTRISMO della COMUNITA' accento per arrivare a decisioni applicabili a vari contesti ambientali- procedere attraverso progetto partecipativo
ECOCENTRISMO ESTREMO valore intrinseco alla natura rispetto alla specie umana- si preoccupa di garantire sopravvivenza anche alle altre specie
ECONOMIA ECOLOGICA superamento economia ambientale Robert Costanza 1991 "Ecologiacal economics"
Limiti della nostra conoscenza rispetto ai limiti della natura
Principio precondizionale difficilmente applicabile
MESTRE 1:50.000 (1cm = 500m)
1970 situazione territorio in questo momento, urbanizzazione già imponente
VE e la sua LAGUNA zona limitata, ambiente lagunare e zona Marghera, forte impatto sull'ambiente
delicata, in equilibrio dinamico,
geologicamente durata limitata, origine
periodo postglaciale, formata dalla discesa
di sedimenti di fiumi da montagna, che si depositano
e formano una serie di dune.
SEDIMENTI pressione e compattezza depositi, gli strati si compattano e abbassamento, contemporaneamente aumenta il livello del mare, ingresso del mare LAGUNA insenatura separata dal mare dalle bocche di porto (interruzione delle dune- forte intervento umano)
CORDONI SABBIOSI (lidi) interrotti, apertura per comunicazione con il mare/laguna BOCCHE di PORTO vitali per equilibrio acque salmastre laguna
RISCHI:
trasformarsi in laguna, spezzamento cordoni dal mare
opposto, fiumi apportando sedimenti trasformano la laguna in palude e successivamente interramento totale
VE interventi con lavori idraulici:
A. deviazione fiumi fuori laguna per evitare interramento
B. murazzi (in pietra d'Istria) lungo i lidi come difesa dal mare per inversione marina e per altre maree eccezionali
es/. Naviglio Brenta a sud di Porto Marghera (Fusina) portava materiale e diede il via all'interramento vicino a VE così fu deviato e fatto sfociare a sud della laguna di VE, a Strà (il vecchio Brenta era un fiume alpino e portava più detriti)
VENEZIA- LAGUNA NORD 1969
Es/. Sile fiume di risorgiva meno detriti- taglio del Sile, corso tutto rettilineo da Portegrandi fino a collegarsi al vecchio corso del Piave (Piave Vecchio), il Piane attuale sfocia a nord
Allontanamento fiumi principali dalla laguna per evitare interramento
CHIOGGIA 1973
Elementi caratteristici morfologia lagunare isole (terre emerse e sommerse solo in casi eccezionali) + canali
BARENE isolotti fangosi periodicamente
VELME isolotti fangosi ma ricoperti da vegetazione sommerse
CASSE di COLMATA isole create artificialmente
SACCHE insenature attraverso le quali il mare penetra verso l'interno
Es./Palestrina da 250-300 a 100 m di larghezza- facile superamento con un ondata d'acqua
FATTORI interramento
erosione
INTERVENTI:
Deviazione fiumi
Costruzione murazzi
Continua manutenzione della morfologia lagunare, drenaggio canali
Conterminazione lagunare, delineato perimetro della laguna considerandolo ambiente intoccabile
Leggi severissime a salvaguardia
INTERVENTI PESANTI:
Aree interrate per motivi infrastrutturali o industriali
Aree semi-sottratte alle maree
Aree originate: valli da pesca-si adatta meglio alle caratteristiche ambientali, irrigidimento ambiente ed espansione lagunare maree durante l'alta marea-montata a smontata del pesce tra mare e laguna a seconda della stagione-caccia di uccelli
Momento culmine fu l'ALLUVIONE del novembre '66 concause che aggravano fenomeno periodico delle alte maree:
Scirocco da S-E e aiuta ingresso onda di marea attraverso bocca di porto
Alta marea lunare
Pioggia (fiumi ingrossati)
Grafico con frequenza alte maree a VE nel corso del '900 infittimento fenomeno:
a) Per abbassamento del suolo, fenomeno di SUBSDENZA NATURALE, compattazione strati, causata da:
incremento del carico geostatico
dislocazioni tettoniche
movimenti isosatici della crosta terrestre
b) SUBSIDENZA INDOTTA dall'uomo da:
Abbassamento delle falde
Estrazione idrocarburi
Peso edificazioni (compattezza)
Estrazioni minerarie
Formazione di vibrazioni
c) EUSTATISMO variazione del livello marino, innalzamento-fenomeno apparentemente naturale
Con alluvione del '66 AVVERTENZA 2006 bisogna fare qualcosa MOSE intervento ingegneristico per chiudere le bocche di porto in caso di alte maree: dighe mobili solo in caso di necessità.
Ambientalisti proponevano il ripristino delle condizioni lagunari prima del '900.
CAUSE ACQUA ALTA:
Situazione astronomica favorevole
Precipitazioni intense e prolungate
Vento di scirocco che impedisce la fuoriuscita d'acqua dalla laguna
Subsidenza ed eustatismo
Abbassamento falda
Casse di colmata e arginatura valli da pesca: hanno diminuito il bacino di espansione delle acque
Canale dei petroli e approfondimento bocche di porto: aumento qualità d'acqua che entra in laguna
2 POSIZIONI:
INGEGNERISTICO con approvazione MOSE per difendere laguna dal mare, ma rischio alterazioni ambientali
AMBIENTALISTA interventi di riqualificazione ambiente lagunare
3 LEGGI SPECIALI per VE:
I. 1973 dopo alluvione del '66 Istituzione di autorità particolari che mettono la
II. loro parola su cosa fare COMITATONE
Controllo interventi,
formato da rappresentanti di
amministrazioni centrali e locali
III. Consorzio Venezia Nuova imprese che mettono in opera gli interventi da fare
MOSE paratoie mobili con funzione di chiudere 3 bocche di porto che collegano la laguna al mare-usate solo in caso di necessità-modulo sperimentale elettromeccanico
1992 ultimo progetto un decennio per arrivare ad una decisione,
2003 approvazione e inizio lavori grave ritardo che aggrava il fenomeno.
Pareri positivi per attuazione, ma parere negativo importante VIA nazionale:
o 1998 Ministero dell'ambiente- negativo
o 1998 Collegio di 5 esperti internazionale- positivo
o 1999 Parlamento Europeo- riqualifica urbana, socio-economica e ambientale di VE, si chiede pronunciamento positivo e definitivamente su MOSE
o 2000 TAR dopo ricorso ASCOM e Regione Veneto- annullamento parere negativo del 1998 del Ministero dell'ambiente
o 2001 Comitatone- positivo
o 2001 Legge Obiettivo- per grandi opere strategiche ha alleggerito la procedura di VIA VIA semplificata- limita potere vincolante da parte del Ministero dell'ambiente.
o WWF e Italia Nostra- opposizione e chiedono VIA nazionale
o 2003 Inizio lavori con cerimonia di inaugurazione
o 2004 Commissione Salvaguardia di VE- positivo
o FINE prevista entro 8 anni
AMBIENTALISTI eliminare cause del dissesto idrogeologico:
Rinforzo difese a mare
Riduzione dei fondali dei grandi canali e bocche di porto
Apertura valli da pesca
Ricostruzione morfologia lagunare
Orientamento delle bocche di porto in senso contrario allo scirocco
Abbattimento viadotto translagunare di Chioggia
Sbancamento casse di colmata
Lido 2 km ca.
Malamocco 500 m ca.
Chioggia 500 m ca.
In condizioni di bassa marea le paratoie restano sul fondo perché piene d'acqua, nel momento in cui si alza la marea (sup. 110cm) le paratoie si svuotano dall'acqua che contengono attraverso l'immissione interna di aria compressa
INTERVENTI di RECUPERO AMBIENTALE per ripristinare le capacità di auto difesa della laguna:
Escavo e pulizia dei rii
Rialzo pavimentazione per arrivare all'acqua alta, per ambientalisti inutili, impermeabilizzazione pavimento
Interventi di disinquinamento del Bacino Scolare
3 funzioni compresenti Porto Marghera:
o Commerciale
o Industriale
o Petrolifero
o Di Sviluppo
Perché il via a queste industrie pesanti?
un gruppo di industriali investirono su centrali idroelettriche
inizi del '900 trasporto energia elettrica problema per dispersione lungo il tragitto
gli imprenditori si trovarono ad avere una grande quantità di energia elettrica da vendere e non riuscivano a cederla, così pensarono di far sorgere un complesso di industrie vicino alle centrali idroelettriche e al porto, risolvendo il problema
soprattutto industrie metallurgiche per trasporto materie prime via nave
zona lagunare interna non aveva alcun valore ed era la giusta localizzazione per le industrie
Progetto accettato senza voci di allarme soprattutto perché la sensibilità ambientale non era ancora nata
dopo 1° GM industria di base
dopo 2° GM petrolchimica
imbonire la zona, prima le barene, morte laguna interna
anni '70 in crisi:
o Montedison negli anni '60 progetta una 3° zona industriale, ma l'alluvione del '66 movimenta la popolazione e viene annullate
o Lotta movimento operaio
o Crisi settore petrolchimico- smaltimento non era controllato spesso piccolo incidenti, inosservati, per fortuna non gravi
o 2002 Incendio al petrolchimico
PROCESSO del PETROLCHIMICO
1994 Felice Casson avvia indagine dopo denunce su morti sospette di ex-operai che lavorano a contatto con il CVM (cloruro-vinile-monomero)
2001 Assoluzione 28 imputati assolti dai reati di omicidio colposo etc.
2004 Processo d'appello condanna ad 1 anno e mezzo di reclusione ai 5 dirigenti dell'azienda per omicidio colposo dell'operaio Tillio Faggian
OGGI problema dei posti di lavoro sindacati contro chiusura industrie
Parco Scientifico Tecnologico (VEGA)- attività riguarda nuovi materiali per restauro, attività sviluppo informatica per il turismo, tecnologia per recupero ambientale.
CERTIFICAZIONE AMBIENTALE A MARGHERA
Accordo volontario per certificazione ambientale delle industrie operanti a Marghera
Scopo realizzare Sistemi di Gestione Ambientale, procedure individuate e seguite secondo un piano controllato e pubblico
In collaborazione con l'ARPA
TURISMO impatto di tipo socio-economico
CICLO DI VITA LOCALITA' TURISTICHE
Fasi: avvio, decollo, maturità a cui può seguire la fase di declino per consumo risorse turistiche e mancanza di attività economiche per compensare crisi turismo- monocultura
Indicatori sono il n° di visitatori e il tipo di visitatori
CAPACITA' DI CARICO TURISTICA
Cerca di misurare il n° di visitatori che possono essere ospitati senza che ne siano compromesse le altre funzioni economiche e sociali
Es./ VE 25.000 persone/visitatori al giorno (pernottanti) e 14.000 escursionisti
INDICATORI DI PRESSIONE TURISTICA
N° di visitatori assoluto e per tipo
N° di pernottamenti per residente in 1 anno
N° letti per abitante
Offerta ricettiva è bassa, ma è alta la differenza della domanda
VE maggiore n° di visitatori tra diverse città in EU
IMPATTO TURISMO SULLA CITTA'
Sostituzione di attività per i VE con attività per i turisti
Aumento dei valori immobiliari
Congestione del traffico pedestre e acqueo
Aumento costo della vita
Congestione in alcune aree e desertificazione economica in altre
ZONIZZAZIONE TRADIZIONALE DEL CENTRO STORICO
San Marco: zona turistica
S.Stefano e S.Lucia: zona business
Rialto: commerciale e alimentare
Castello: residenziale
IMPATTO TURISMO ZONE URBANE
Zone centrali: congestione, aumento valori immobiliari, esodo residenti, sostituzioni attività residenti per turisti, trasferimento in terraferma di sedi direzionali di banche, assicurazioni, editori.
Zone infra-centrali: conservazione tessuto socio-economico, non incentrato solo sul turismo, beneficiano di un modello di tipo pernottante.
Zone marginali: desertificazione economica
Zone universitarie: non dipendenti da turismo
Zone insulari e litoranee: Murano, presidio industriale, Lido, zona residenziale e di turismo qualificato, Pallestrina, pesca e cantieristica, Cavallino in sviluppo.
INTERVENTI VERSO SOSTENIBILITA'
Ridistribuzione picchi turistici per rispettare la soglia di 25.000 visitatori giornalieri
Favorire turismo pernottante per raggiungere la proporzione ottimale 60-40 tra pernottanti ed escursionisti
Desertificazioni dei terminal di accesso e degli itinerari
Innalzamento qualità offerta mussale e culturale
Contenimento evasione fiscale e abusivismo nelle attività turistiche
POSSIBILI SCENARI:
Scenario no-change:
monocultura
turismo di massa
città-museo
Scenario di sviluppo sostenibile:
Strategia urbana integrata
Riconversione produttiva del Centro Storico
Decentramento territoriale e stagionale dei flussi
Uso della telematica per regolamentazione dei flussi
Potenziamento turismo culturale
Scenari intermedi interventi parziali per contenere impatti negativi turismo
IDENTITA' VENEZIA
Storica legata a traffici internazionali, artigianato e turismo
In progetto:
Luogo di rappresentanza, attrattore culturale e sede di governo
Nota rete delle città d'arte europee
" " di telecomunicazioni
" " regionale commercio con EU orientale
VE una città che non ruoti attorno solo al turismo
MESTRE - PADOVA 1966
Zone industriali- diffusione industria tra i campi, a tappeto su territorio, basate su policultura a piantate
Zone residenziali
Resti imponenti centuriazione romana, maglia di strade a forma regolare maglia rettangolare secondo i punti cardinali (secundum caelum)
Qui secundum naturam- es./ pendenza terreno strada importante
Dislocamento, bonifica e disegno regolare per assegnare campi ai coloni lavoro dei Romani
Paesini all'incrocio delle strade (PD)
Vecchie case rurali disposte lungo assi con prevalenza lungo decumani- facciata verso S-O ripetizione orientamento periodo romano
DESMAN da decumano, è il decumanus maximus di riferimento e all'incrocio con il cardo maximus forma l'ombelicus, l'incrocio
ANO fondo assegnati ai soldati che avevano conquistato la terra
ICO popolazione locale
IGO
Funzione territorio integra nel tempo- rimasta agricoltura in piccole proprietà1861- Concetto di REGIONE NATURALE si considerano anche i vecchi Stati Italiani, considerando le divisioni interne passate.
Abruzzo unica regione modificata
Regioni chiamate COMPARTIMENTI:
1863 compartimenti by Corretti e Maestri
1912 ribattezzati regioni
1946 dibattito alla Costituente sulla suddivisione regionale, ma nessun cambiamento (spinte autonomistiche)
1970 Autonomia regionale
Differenziato paese reale e legale- gli ambiti spaziali chiamati regioni non corrispondono agli ambiti amministrativi del passato
REGIONE FUNZIONALE coincide con il centro popolarizzante: c'è un centro con capacità di attrazione del territorio circostante per:
o Offerta di servizi
o Offerta di posti di lavoro in particolare nel posto di lavoro.
POLI di SVILUPPO queste città si collocano gerarchicamente superiori alle altre città- creando reticolato urbano gerarchizzato
SVILUPPO ORGANIZZAZIONE SPAZIALE (Christoler) modello elaborato per confrontare lo sviluppo dei territori:
economia agricola, preindustriale, con tanti centri locali indipendenti senza gerarchia
con industrializzazione iniziano ad flussi in quelli più importanti
accanto al centro si sviluppano subentri con le loro periferie
reticolo urbano gerarchizzato
Città disposte in modo da servire entro un certo raggio le popolazioni di alcuni servizi
Ci sarà sovrapposizione tra aree di influenza per garantire servizi modello esagonale, modello di rete urbana, si crea una gerarchia
REGIONE FUNZIONALE- metropoli centro di decisione, concezione e servizi rari:
Decisione hanno sede le attività che portano a decisione su vita socio-economica della popolazione che vi risiede
Concezione hanno sede attività che formano l'opinione pubblica e la cultura di una comunità
Servizi rari servizi altamente qualificato, non di uso quotidiano
CITTA'- aggregazione con soglia più di 2000 abitanti e con % addetti al terziario uguale alla media nazionale- differenziazioni per funzioni e forme con carattere di centro di coordinamento per una regione, deve avere un'area di influenza
ITA 20 regioni 10 regioni funzionali causa sfasamento
Smembrare regioni piccole e occupare quelle più grandi:
aggregando una provincia alle regioni a cui è più legata (12+3)
a livello economico, di prodotto interno lordo (9)
autosufficiente da punto di vista finanziario, eliminazioni regioni con meno di 1.500.000 ab.
Dopo la 2° GM le aree urbane si sono sviluppate non corrispondendo più a province o regioni COMPRENSORI INTERCOMUNALI pianificazioni territori di aree urbane e gestione servizi comunitari
1990 new locale (legge 142) CITTA' METROPOLITANA con aree di influenza AREA METROPOLITANA amministrata da ogni a quelli di provincia/regioni TO-MI-GE-VE-BO-FI-RM-NA-BA-Cagliari comporta limitare poteri di altri enti amministrativi esistenti
2000 legge 142 ripresa indicando città e aree metropolitane
Modificazione costituzione individuando le città metropolitane
1993 VE delimita la sua area metropolitana
COMUNITA' MONTANE (71)
BACINI IDROGRAFICI (24) regioni naturali problematiche nei corsi dei fiumi, con alluvioni, può porre decisioni superando altri enti.
Veneto molto interessato a questo ente:
Marghera- bacino vicino alla laguna che porta inquinamento industriale e agricolo
Fascia pedemontana- di ricarica degli acquiferi dove il suolo è permeabile, vulnerabili per inquinamento delle falde
AREE ad ELEVATO RISCHIO AMBIENTALE industrie pesanti inquinanti o di origine agricola es.:
tra 3 fiumi dell'alto milanese molto inquinati
NA per industrie e grande urbanizzazione
TO per industrie pesanti siderurgiche
Zona Po' nel Polesine, inquinamento delle acque di origine agricola
Provvedimenti dal basso e non dallo Stato
Ambiti territoriali caratterizzati da gravi alterazioni degli equilibri ambientali nei corpi idrici, nell'atmosfera e nel suolo, comportando rischio per l'ambiente e popolazione
INTERVENTI smaltimento rifiuti depurazione delle acque, monitoraggio, sistema informatico e delocalizzazione ristrutturazione industriale
REGIONE SISTEMATICA intesa come sistema complesso composto dagli ecosistemi naturali e dalla comunità sociale che interagiscono tra loro e con l'esterno attraverso flussi di energia e materia
Individuati 3 tipi di confine per ogni regione:
Limiti dell'ecosistema
Confini del territorio in cui è stanziata la comunità
Confini politico-amministrativi
EVOLUZIONE ha forme di adattamento (morfostasi) e ci sono fasi di cambiamento (morfogenesi). Tra le 2 fasi c'è la biforcazione in cui si scelgono le alternative
Dopo 2°GM trasformazione dell'ITA, prima del boom dualismo territoriale tra Nord e Sud, discusso con Questone Meridionale, già dall'ITA(1861) che prosegue fino alla 2°GM
Anni significativi: miracolo economico ('58-'59) con sviluppo esportazioni Augusto Garzanti "Economia Italiana" boom economico possibile grazie alle esportazioni perché si produceva a costi competitivi, però ha accentuato il dualismo:
Nei settori che esportavano (innovazioni tecnologiche) e quelli interni (specializzati)
Nella distribuzione del reddito
Nella struttura dei consumi
Territoriale, settore moderno al nord, arretrato al sud
Fenomeno flussi migratori da Sud al Nord Meriodionalizzazione pop.italiana
CRISI DUALISMO alla fine degli anni '60 per:
Diseconomie di congestione
Lotte operaie con aumento costo lavoratori
Crisi petrolifere
Sviluppo in crisi perché basato sull'industria
Imprenditori considerano altre aree del paese dove costi di lavoro e terreno erano minori (sud)
Bisogno di caratteristiche endogene favorevoli allo sviluppo dell'industria, assenti nel Sud:
Industrie leggere produttrici di prodotti di consumo, per questo si creavano fabbriche in casa
Grande tradizione di artigianato, agricoltura, al Sud struttura agraria di latifondo con braccianti
Iniziative prese dallo stato o favore dell'industrializzazione fatto per centro-nord
Area agricoltura che espelleva lavoratori per alto tasso di nascite in famiglia- manodopera a basso costo
Comuni davano disposizione di terreni e allacciamenti con bassissimi costi d'impianto
NORD-OVEST economia centrale- agricoltura capitalistica- regioni polarizzate
CENTRO-NORD-EST economia periferica- mezzadria e piccola/media proprietà- policentrismo= struttura urbana a forma reticolare
SUD economia marginale- latifondo- struttura urbana squilibrata
Evoluzione possibile per caratteristiche pre-industriali, fattori endogeni che hanno aiutato lo sviluppo: mentalità già imprenditoriale, industrie piccole per assenza capitali, poi sviluppo. Anche struttura urbana più sviluppata, con servizi ai cittadini utili per l'industria
1977 Bagnasco "Analisi differenziazioni tra 3 macroaree dal punto di vista economico, qualità livello di vita e integrazione sociale
MODELLO SVILUPPO PERIFERICO
Modello produttivo: sistemi piccole imprese
Modello sociale: ampie imprese, articolazione e mobilità sociale
Modello territoriale: policentrismo, formazione industrie, no zone concentrate, disseminazione industrie
MICRO-INDUSTRIALIZZAZIONE in VENETO, meccanismo dei costi dato da:
basso costo manodopera: abbandono attività agricola, agricoltura part-time
basso costo aree e servizi: legislazione comuni depressi per favorire attività consentiva l'esenzione fiscale e finanziamenti a tasso agevolato
contingenze esterne e preesistenze naturali favorevoli
MODELLO VENETO produzioni tradizionali svolte da una struttura diffusa di piccole imprese:
Micro-industrializzazione
Piccolo capitalismo
Accelerazione fenomeno abbandono dei campi- 1951-61 svolta in termine di dinamica del fenomeno, meno 46% addetti all'agricoltura, esodo settore agricolo, agricoltura povera
Calo primario non assorbito da industrializzazione locale, emigrazione verso triangolo industriale
Piccole dimensioni Labour Intensive- industrie con costi modesta tecnologia
di servizio a manodopera
Industrie leggere produttrici beni di consumo
Mobilifici Vestiario Calzaturifici Elettrodomestici Altro localizzazione diffusa-
no formazione grosse
aree industriali
Peri-urbana
Peri-insulare disponibilità di energia idraulica e materie prime
Lungo la strada
diffusa
in seguito diffusione industrie con formazione distretti industriali studiati da altri paesi fenomeno importante per sviluppo industriale basato su piccola e media impresa
Concetto di DISTRETTO INDUSTRIALE introdotto da Alfred Marshall nei "Principles of economics" (1890) e ampliato nell'"Industry and Trade" (1919) sistema settoriale integrato di piccole e medie imprese, organizzato su base locale. Es. Sheffield produzione coltelli
Ripresa da Giacomo Becottini 1979 e applicato al caso italiano
Caratteri:
Concentrazione territoriale
Specializzazione settoriale
Sistemi produttivi locali
Distretti industriali non solo nel NEC, economia incentrata in questi distretti
SECONDO LEGISLAZIONE:
1991 distretti industriali quelli caratterizzati da elevata concentrazione di piccole imprese e specializzazione produttiva
1993 su occupazione: cassa-integrazione estesa anche alle imprese con meno di 5 addetti se localizzate nei distretti industriali
CLUB dei DISTRETTI INDUSTRIALI 1994- alcune industrie assieme per formare delle HOLDING es./Benetton (Roverato), ma sono casi singoli
STRUTTURA PRODUTTIVA del NEC:
Aziende capofila avanzate tecnologicamente con alo fatturato che si forniscono di sub-fornitori
Reti dei sub-fornitori vi si ricorre per rendere più flessibile la qualità della produzione e il numero degli occupati. Si esternalizzano fasi del processo produttivo o troppo banali o troppo particolari o nocivi
Imprese imitatrici traggono profitto dal KNOW-HOW delle aziende capofila e utilizzano abilità dai subfornitori
Es./Benetton- attenzione alla vendita- propria rete di vendita senza rapportare costi successo da un'accorta arretratezza prodotto con moderna commercializzazione attraverso pubblicizzazione
FATTORI SVILUPPO ECONOMICO del VENETO:
Fattori di competitività tradizionali (anni '60-'70)
basso costo manodopera
economia sommersa
sfruttamento ambiente
Fattori di competitività (anni '80-'90)
lira debole
produttività elevata attraverso straordinari, secondo lavoro, autosfruttamento lavoratori autonomi
Fattori di competitività per il futuro
innovazione tecnologica
modernizzazione finanziaria
organizzazione piccole imprese in gruppi
assunzione dei costi ambientali
DIVISIONE INTERNAZIONALE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE
Lavorazione di base tentarono di localizzarsi nei paesi produttori di materie prime per diminuire costo dei trasporti e allontanare impatto ambientale dai paesi industrializzati
Manifatture "labour intensive" si trasferiscono nei paesi a basso tenore di vita dove il costo del lavoro è basso
Lavorazioni alta tecnologia e attività direzionali- rimangono nei paesi avanzati
INDUSTRIALIZZAZIONE VENETO ANNI '80-'90:
Anni '80 ciclo espansivo dal 1983 al 1990- favorito dal modesto aumento dei salari e dell'inflazione e dalla caduta dei prezzi del petrolio
Anni '90 boom delle esportazioni più svalutazione lira fino al 1996 con incremento dei flussi in particolare verso occidente, decentramento della produzione
'84 2° boom economico, cause:
domanda elevata dei mercati esteri
lira debole
produttività elevata
CAMBAMENTO FATTORI COMPETITIVITA':
innovazione tecnologica
modernizzazione finanziaria
piccole imprese organizzate in gruppi
assunzione dei costi ambientali
LIMITI dello sviluppo per piccole imprese:
competitività industriale nei paesi dell'est-oriente emergente
scarsa innovazione tecnologica
difficoltà a far aumentare il capitale
struttura distretto industriale (gruppi)
industria di qualità ambientale PARCHI SCIENTIFICI TECNOLOGICI struttura in cui convergono università, centri di ricerca e imprese per progettate e sviluppare nuove tecnologie e nuovi servizi
Fattori predisponenti disponibilità di capitale, presenza di centri di ricerca e formazione tessuto imprenditoriale interessato alla tecnologia, risorse finanziare da destinare ai progetti, adeguate infrastrutture
NORD-EST: Parco Scientifico del Veneto, multipolare costituito da punti, nodi e poli con collegamenti informatici e inseriti in un comune schema organizzativo
SCOPO: condivisione delle risorse disponibili
Es./Padova Galileo '98 obiettivo favorire capacità competitiva delle piccole e medie imprese e ricerca innovazione, anche con verifica del grado di qualità e rispettando l'ambiente
Es./Venezia-Mestre VEGA '96 beneficiato di fondi europei per area industriale in declino
Innovatori rispetto alla realtà locale
POSSIBILI EVOLUZIONI SISTEMI del VENETO:
Dualista: imprese innovative e attardate, servizi pubblici scadenti e servizi privati costi alti
Declino con riprese e stagnazione
Giapponese legato a valori tradizionali, risparmio e operosità
Virtuoso: riconversione produttiva e assunzione costi ambientali
MONTECATINI TERME (TOSCANA)
1954 prima della trasformazione industriale
Isoipse marroni rilievi (max 470m)- paesaggio collinare toscano, paesaggio tipico agricolo a sud (simbolo vigneto e alberi, cerchietti vuoti), a nord collina e molti alberi d'ulivo
Vite sostenuta dagli alberi coltura promiscua
ARBORATA (vite alta sfugge umidità dal suolo)/PIANTARA (pali secchi)
Triade: olivo grano e vite
Paesaggio dell'AGORATA anche Umbro-marchigiana tipico dell'ITA centrale
Trasformazione industriale trasformazione paesaggio agrario
Le sezioni non corrispondono alle vecchie tavolette, aggiornamento carte 1:50.000 suddivisa in 4 parti, fascia limitata collina più pianura
Pianura zona umida palude di Fucecchio, bonificata per malaria
Ancora un'ampia zona umida metodo di bonifica
'700 Colmate del Terzo, con materiale alluvionale ghiaia e ciottoli trasportati da fiumi, spesso però non sufficiente allora era necessario prosciugare la zona dopo invenzione della pompa idraulica IDROVORE
Fine '800 bonifica meccanica- Podere delle Colmate e Ponte del Porto
Trasformazione paesaggio agrario pianura, viti sparite ARBORATA
BIANCO seminativi (grano)
Agricoltura promiscua non regge più il mercato in collina oliveto e vigneto specializzato terreno asciutto ben esposto al sole, vini e olio di pregio
In nero ed. residenziali, reticolato ed. industriali, grande diffusione, sbarrato obliquamente baracca, vivai in serra pistoiese piante ornamentali
'54 poche industrie segnalate anche col nome (panificio, pasticceria), industrie tradizionali
'89 molte, lungo i principali assi viari (autostrade), no grandi zone industriale ma diffusione industrie economia basata sull'industria e anche l'agricoltura si è industrializzata
Ferrovia è collocata ai piedi delle colline perché allora la popolazione abitava sulle colline
Es./Borgo a Baggiano- era stato costruito per servire da stazione ferroviaria di Buggiano in seguito si è sviluppata la cittadina
Sono colline soggette a frane e smottamenti
i versanti sono pericolosi per costruire
le strade passano lungo crinali
isolato grigio molto edificato
disposizione collinare delle viti e solchi arativi
Medioevo lungo linea di massima pendenza (ritocchino), ne favoriva l'erosione perché con piogge si formavano depositi fino a portarli alla base, togliendo suolo
Rinascimento girappoggi, l'acqua viene frenata
può essere unita o divisa con terrazzi
suddivisione versante in terrazzi con muretti a secco con protezione di zolle
IMPATTO TRASFORMAZIONE ECONOMICA NEC industria basata su piccole imprese, basso impatto per l'ambiente e le trasformazioni sociali
In realtà perdita del ricco patrimonio paesaggistico
Es./Rossano Veneto- poche industrie- '59 agricoltura promiscua piantate
FASI del PAESAGGIO VENETO
Pre-romano paesaggio naturale
Romano formazione del paesaggio agrario, centuriazione/bonifica
Alto medioevo per invasione barbarica, regressione del paesaggio naturale con foreste
Basso Medioevo ordini monastici riprendono il paesaggio agrario
Età moderna formazione di grande proprietà agricole (ville venete)
XX secolo (2° metà '900) paesaggio urbanizzato, industrializzazione dell'agricoltura scomparsa della naturalità
SISTEMA INSEDIATIVO VENETO
Diffusione, intensificazione della produzione edilizia
Aumento dell'abitazione media, non più modello patriarcale in una casa
Diminuzione dimensione famigliare
Casa unifamiliare con consumo di suolo
Aumento superficie abitanti
COMACCHIO
Coste e trasformazione (es./lidi ferraresi) da aree di repulsione per coste basse (paludose- segno malaria) a zone si forte attrazione per sviluppo turistico con forti impatti ambientali
1995/96 WWF su base di cartografie aggiornate e fotografie satellitari misurò i tratti di più di 3 km liberi da insediamenti urbani: 29% libero, 13% occupazione estensiva, 58% occupazione intensiva
Sardegna costa più libera
Mar Adriatico unica area libera è il Delta del Po (60 km)
LIDO di POMPOSA 1:100.000
Centri balneari sorgono molto vicini alla costa
Lido delle Nazioni e Lido degli Scacchi primi anni '60 non c'erano costruzioni, paesaggio naturale- vigneti- orti lungo le vecchie dune, prima vegetazione spontanea (leccete e pineti)- sparse: spiaggia, zona umida, coltivazioni, valli etc.- disegnate le dune (funzione di preservare la spiaggia e di antierosione- spiaggia sabbiosa naturale
Costruzione scogliere contro erosione, ma solo spostamento erosione e no blocco, fenomeno marcato
EUROSION indagine ITA maggior rischio di erosione, turismo balneare su movimento turistico generale quasi 50%
Cause: non solo cambiamenti climatici, ma azione dell'uomo
IMPATTO AMABIENTALE URBANIZZAZIONE COSTE:
Arretramento spiagge dei cordoni dunali- cause: diminuzione apporto solido fluviale, dopo estrazione sabbia e gloria e alla costruzione di dighe e sbarramenti
Opere di difesa litoranea rifacimento area protetta, ma erosione tratti limitrofi, subsidenza indotta dall'uomo ARTIFICIALE:
Metano: inizio estrazione nel 1à DG, abbassamento terreno, anni '60 sospensione estrazione
Emmigr
Bonifiche (costipamento terreno)
Da occupazione turistica costa a occupazione intensiva con edifici vicino a battigia
ISCHIA NAPOLI 1.000.000
Comune di NA piano per allontanare case abusive vicino al Vesuvio, vulcano pericoloso 1944 ultima eruzione ogni 50 anni di media, attivo, sistema di allarme ed evacuazione 600 mila persone da evacuare
Napoli in una breve lingua alluvionale stretta tra 2 apparati vulcanici: Vesuvio, attivo, e Campi Flegrei quiescenti- rischio anche di maremoto (Ischia isola vulcanica)
Sulle coste segnate colate laviche, anni '90 sviluppo paesini attorno alla base del Vesuvio a forte rischio
Eruzione può avvenire in condizione eccentrica rispetto alla posizione centrale- può esserci la fuoriuscita da altre bocche nuove creando ancora più rischi
Urbanizzazione avvenuta senza rispetto territorio e pianificazione
Campi Flegrei di enorme valore archeologico e naturalistico pioggia di cemento
Suffisso -ANO (Marano) segno centuriazione romana
Campania Felix- fertile
Suolo di origine vulcanica: coltivazione ancora tipica a strati che incide sullo stesso campo e coltura ad oasi
Fino agli anni '60 maggior parte agricola- cultura intensiva
Urbanizzazione ha invaso i terreni
Industrializzazione centro siderurgico fondato nei primi del '900 enorme zona industriale Bagnoli sul Golfo dei Petroli su promontorio
'68 carta Bagnoli stabilimenti con retino in funzione
Oggi area dimessa oggi non più retina
Anni '90 Bassolino cerca di migliorare la situazione:
Variante di salvaguardia vincolo a usi pubblici tutte le aree ancora libere nell'agregato urbano
Variante per zone occidentale 1996 Bagnoli
Variante per zone orientali industrie petrolchimiche
ERUZIONE del 1944
Colate laviche distrussero S.Sebastiano e Massa, inghiottirono funicolare,invasero binari
Colonne di fumo 5 km di h
Ceneri fino in Albania
Vesuvio Lava Basica < 50% silice maggiore fluidità
Manifestazioni vulcaniche secondarie nei Campi Flegrei eruzioni di gas misto vapore- possono essere tossici
Solfatara di Pozzuoli emissioni di queste sostanze
Fumarole = emanazione gas
Mofete = emanazione CO2
Stufe = grotte caldo umide per vapor acque terme
Bradisismo = variazioni lvello del suolo rispetto al livello del mare- positivo se si abbassa livello del suolo- negativo se si alza il livello del suolo
Es./Tempio del Serapeo III d.C costruito- sprofondato e successivamente innalzato
Area a forte rischio naturale
Crateri vulcanici distinti per forma tondeggiante- quota isoipse salgono e poi scendono bruscamente a differenza dei monti
Espansione tentacolare alcune zone ancora coltivazione intensiva: frutteti e viti coltura ad oasi- suolo fertile- sale e H2O pozzi
PRG Napoli (Piano regolatore) : variante salvaguardia, per occidente e per oriente
Zona occidentale Bagnoli- insediamento per turismo e tempo libero- infrastrutture per produzione beni e servizi e nuove residenze- Città della Scienza
Zona orientale riconfigurazione assetto urbano e ambientale
Istituzione di Parchi: Parco nazionale del Vesuvio 1995 con scopo di recuperare ambiente Vesuvio e M.Somma strappandoli all'incredibile degrado cui pervenuti; Parco Letterario 2001; Parco regionale metropolitano colline NA 2004, da parte nord occidentale a centro area metropolitana, aperto a usi pubblici. Riqualificazione sia centro storico che periferie es./Scampia degrado pauroso- distruzione grandi edifici.
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