Caricare documenti e articoli online 
INFtub.com è un sito progettato per cercare i documenti in vari tipi di file e il caricamento di articoli online.


 
Non ricordi la password?  ››  Iscriviti gratis
 

ECONOMIA TEDESCA - Divisioni amministrative e città principali

geografia







Divisioni amministrative e città principali


La Germania è divisa in sedici stati confederati (tedesco Land, plurale Länder): Baden-Württemberg, Baviera, Berlino, Brandeburgo, Brema, Amburgo, Assia, Bassa Sassonia, Renania Settentrionale-Vestfalia, Renania-Palatinato, Saarland, Schleswig-Holstein, Meclemburgo-Pomerania Anteriore, Sassonia-Anhalt, Turingia e Sassonia.




La capitale della Germania è Berlino, città imponente e monumentale le cui vicende sono legate, nel secolo appena terminato, alla divisione e alla successiva riunificazione del paese; il confine tra le due Germanie passava nel cuore storico della metropoli, oggi restituita alle sue funzioni originarie. Molte funzioni amministrat 757f56h ive, tuttavia, trovano ancora la loro sede nella capitale della Repubblica Federale Tedesca, Bonn, antica città universitaria sulle sponde del Reno. I principali centri del paese, che comprende tre sole città con più di un milione di abitanti, ma undici città con più di mezzo milione (indice dell'equilibrata distribuzione dell'urbanesimo nel territorio), sono perlopiù d'origine antica, medievale (ma qualcuna è di fondazione romana). Molte sono legate allo sviluppo industriale, a cui si deve la formazione della conurbazione della Ruhr e la crescita delle città lungo il Reno.


Le maggiori città sono Amburgo, importante città portuale; Monaco, centro commerciale e culturale; Colonia, città industriale che ospita una splendida cattedrale; Francoforte, centro commerciale e manifatturiero; Essen, importante centro siderurgico situato nel bacino della Ruhr; Dortmund, città industriale nelle cui vicinanze si trovano grandi giacimenti di carbone; Stoccarda, Düsseldorf e Lipsia, centri dell'industria manifatturiera e commerciali.




Economia

Anteprima della sezione

La Germania uscì dalla seconda guerra mondiale gravemente danneggiata e divisa in quattro zone d'occupazione, dalle quali nel 1949 nacquero due diverse entità statali: a Ovest, dalle zone controllate dagli Stati Uniti, dalla Gran Bretagna e dalla Francia, la Repubblica federale tedesca; a Est, dalla zona controllata dall'Unione Sovietica, la Repubblica democratica tedesca.




La Germania Orientale impiegò molto tempo a riprendersi e solo a partire dagli anni Settanta del XX secolo raggiunse una certa stabilità economica e politica, diventando uno dei paesi più sviluppati del Blocco orientale. Favorita dagli aiuti internazionali del piano Marshall e da consistenti investimenti stranieri, la Germania Occidentale compì invece in breve tempo l'opera di ricostruzione e, alla fine degli anni Cinquanta del XX secolo, era già diventata una delle maggiori potenze industriali del mondo. La successiva espansione industriale della Germania Occidentale fu sostenuta da un potente sistema bancario e si svolse in un quadro di "economia sociale di mercato"; motore di quello che venne definito il "modello tedesco" fu lo stato, il cui ruolo fu determinante nell'incoraggiare gli investimenti e nel creare un avanzatissimo sistema di welfare.


Negli anni Ottanta il fossato tra le due Germanie andò via via approfondendosi. Nel 1990, all'atto della riunificazione, mentre la Germania Occidentale era all'apice del suo sviluppo, la Germania Orientale, afflitta da una gravissima crisi che coinvolgeva tutti i settori della società, era sull'orlo del collasso economico.


La riunificazione ha rappresentato un forte shock per la Germania, sia per la sua parte occidentale, sulla quale si sono scaricati gli enormi costi finanziari dell'operazione, sia per quella orientale, che in seguito alla profonda ristrutturazione cui sono stati sottoposti i suoi vetusti apparati (industriale, burocratico ecc.) sta ancora pagando alti costi sociali, soprattutto in termini di disoccupazione, che in alcune aree colpisce più del 20% della popolazione attiva. Tuttavia, gli elevatissimi costi della riunificazione non hanno frenato la marcia dell'economia tedesca, che si è riconfermata tra le più solide al mondo.


Nel 2003 il prodotto interno lordo della Germania ammontava a 2.403.160 milioni di dollari USA, equivalenti a un PIL di 29.110 dollari USA pro capite. Secondo i dati Eurostat, nel 2003 il tasso di disoccupazione del paese era pari al 9,6%.




Agricoltura e allevamento


L'agricoltura riveste un ruolo di secondaria importanza nell'economia tedesca e il paese importa circa un terzo delle derrate alimentari destinate al consumo locale. I terreni più fertili e adatti all'agricoltura si trovano nella sezione meridionale dei bassopiani settentrionali. Le colture principali sono barbabietole da zucchero (25 milioni di tonnellate nel 2004), patate (13 milioni di tonnellate), orzo (13 milioni di tonnellate), frumento (25,3 milioni di tonnellate), segale (4 milioni di tonnellate) e luppolo. La Germania produce anche notevoli quantità di uva (1.480.000 tonnellate), destinata alla vinificazione.


Fiorente è l'allevamento, soprattutto di bovini e mucche da latte (la cui produzione consente un'attività casearia tra le prime d'Europa), oltre che di suini (di cui detiene il primato in Europa).




Risorse forestali e pesca


Silvicoltura e pesca sono due settori di grande rilevanza nell'economia tedesca. La maggior parte dei 51.182.000 m³ di legname prodotti nel 2003 proveniva dalle grandi foreste del sud-ovest.


I maggiori porti pescherecci del paese sono quelli di Brema, Bremerhaven, Cuxhaven, sul Mare del Nord, e di Kiel sul mar Baltico. Nel 2001 il pescato annuale fu di circa 264.691 tonnellate.




Risorse energetiche e minerarie


La Germania possiede ricchi giacimenti minerari; i più importanti sono quelli di carbone (antracite), che furono all'origine della grande industria di base tedesca, dislocati principalmente nella regione della Ruhr e nel Saarland, anche se l'industria ha ormai esaurito gran parte delle riserve. Ancora cospicua è la produzione di lignite utilizzata dall'industria energetica, che si avvale anche in larga misura di minerali radioattivi e di petrolio d'importazione e nazionale; questo proviene soprattutto dalle zone prossime al confine olandese (Emsland), dove si estrae anche gas naturale. Il potassio, di cui la Germania possiede ricchi giacimenti, abbonda nel sud-ovest, nella zona di Friburgo, e nel nord, vicino alle bocche dei fiumi Ems e Neser. In territorio tedesco esistono inoltre abbondanti riserve di sale e, in quantità più modesta, giacimenti di mercurio, argento, zolfo, piombo, uranio e zinco.






Industria


Di fondamentale rilevanza per l'economia tedesca è il settore manifatturiero, che vanta tradizioni prestigiose, soprattutto nel settore meccanico, delle lavorazioni del ferro e dell'acciaio, della fabbricazione di automezzi, di apparecchiature elettroniche e di precisione, oltre che tessili. Affermata e forte è anche l'industria chimica, a cui si affianca quella farmaceutica.


Le grandi industrie manifatturiere sono concentrate in diversi distretti industriali; il principale si trova nella Renania Settentrionale-Vestfalia e comprende il bacino della Ruhr, cuore pulsante del sistema industriale tedesco con i suoi complessi siderurgici, le acciaierie e le industrie manifatturiere collegate. Queste sono però dislocate in diversi centri quali Aquisgrana, Colonia e Düsseldorf, dove si producono sostanze chimiche, articoli metallici, componenti meccanici e veicoli da trasporto.




Un altro importante distretto industriale è situato nel punto di confluenza dei fiumi Reno e Meno; in quest'area sono comprese le città di Francoforte, Wiesbaden, Magonza e Offenbach, con le loro grandi fabbriche per la lavorazione dei metalli e la produzione di componenti elettronici, prodotti farmaceutici, chimici e veicoli a motore. Verso sud, lungo il Reno, si trova un'altra importante regione industriale che comprende le città di Mannheim, Ludwigshafen e Karlsruhe, dove si fabbricano prodotti chimici, componenti meccanici e materiali da costruzione. Stoccarda è il centro di una zona di produzione di motoveicoli, apparecchiature elettroniche, macchinari per ufficio, tessuti e strumenti ottici; nel distretto di Monaco si producono invece aeroplani, veicoli a motore, abbigliamento e birra.


Altre importanti aree industriali sono situate nel nord-ovest del paese: tra queste il distretto di Hannover-Brunswick, specializzato nella produzione di acciaio, prodotti chimici e veicoli a motore, e la regione manifatturiera che comprende le città portuali di Amburgo, Brema, Kiel e Wilhelmshaven, dove si producono derivati della raffinazione del petrolio, alimenti, birra, navi e macchinari per ufficio. Berlino è un importante centro di produzione di apparecchiature elettroniche.




Nel territorio della ex Germania Orientale si trovano grandi stabilimenti siderurgici, con importanti fonderie a Eisenhüttenstadt e vicino a Berlino; oltre all'acciaio vengono prodotte anche rilevanti quantità di sostanze chimiche, quali acido solforico, soda caustica e ammoniaca. Numerosi impianti chimici si trovano nella regione di Dessau, Halle e Lipsia; un grande complesso petrolchimico di raffinazione del greggio sorge presso Schwedt sull'Oder, nel nord-est.


Nell'area occupata un tempo da Berlino Est si trovano fabbriche di componenti elettronici; strumenti ottici e di precisione vengono prodotti a Jena e Görlitz, mentre Rostock e Wismar sono centri della cantieristica navale. In molte città come Cottbus, Chemnitz e Lipsia si producono tessuti e Dresda, Eisenach e Zwickau sono centri importanti per l'assemblaggio di veicoli a motore.


La produzione di energia è assicurata in misura quasi eguale dal petrolio e dalle centrali nucleari (vedi Energia nucleare), la cui produzione però è stata recentemente ridotta: il tasso di produzione di elettricità da centrali termiche era del 62,3% a fronte di un 28,6% prodotto in centrali nucleari (2002). Lungo i principali fiumi esistono impianti idroelettrici che però danno una produzione pari ad appena il 4,2% del totale. Una piccola percentuale di elettricità viene prodotta da impianti geotermici, solari ed eolici (4,9%).




Commercio e finanza


In base agli articoli del trattato di Maastricht e ai relativi accordi, dal 1998 ha sede a Francoforte la Banca centrale europea. La stessa città ospita anche la più importante Borsa Valori del paese. Fino all'introduzione dell'euro, l'unità monetaria tedesca era il marco (DM, Deutsche Mark), diviso in 100 pfennige, emesso dalla Deutsche Bundesbank, un'istituzione non governativa e autonoma con sede a Francoforte.


La Germania è una nazione leader nel commercio internazionale. I più importanti prodotti esportati dal paese sono macchine industriali, autoveicoli e motoveicoli, prodotti chimici, ferro e acciaio, tessuti e prodotti dell'abbigliamento; tra le principali importazioni vi sono petrolio, greggio e raffinato, macchine industriali, prodotti alimentari e chimici, abbigliamento e veicoli a motore. La Germania continua a essere un partner commerciale di primaria importanza sia per le nazioni occidentali (paesi dell'Unione Europea, Stati Uniti, Svizzera) sia per i paesi dell'Europa orientale. La bilancia commerciale è in attivo: nel 2003 le importazioni totali ammontavano a 601.761 milioni di $ USA, a fronte di esportazioni per 748.531 milioni di $ USA.








Privacy




Articolo informazione


Hits: 3484
Apprezzato: scheda appunto

Commentare questo articolo:

Non sei registrato
Devi essere registrato per commentare

ISCRIVITI



Copiare il codice

nella pagina web del tuo sito.


Copyright InfTub.com 2024