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Ambiente Italia 2000
C'è stato un balzo in avanti per le aree protette: nell'ultimo decennio il territorio tutelato è cresciuto del 75%, passando da 575mila a 2.300.000 ettari (il 7% della superficie complessiva del Belpaese) cui vanno aggiunti gli oltre 270mila ettari delle riserve e delle aree marine protette. L'agricoltura biologica ha perso quei tratti distintivi di attività di nicchia: negli ultimi 5 anni sono stati convertiti oltre 441.000 ettari (gli ettari "bio" erano appena 70mila nel 199 212j91c 4): e oggi interessa il 3,5% della produzione complessiva (praticamente il 3,5% in più rispetto a 10 anni fa). La raccolta differenziata dei rifiuti nell'ultimo decennio è passata dallo zero per cento (alla fine degli anni '80 era poco più di un esperimento) al 9,7%. Le ruspe hanno cominciato ad abbattere alcuni "ecomostri" sacri dell'abusivismo edilizio (il Fuenti, le villette nell'Oasi del Simeto): 1.000 sono state le demolizioni nel corso del 199 212j91c 8. E fin qui siamo alle luci. Ma tante sono ancora le ombre: più del 30% degli abitanti dei capoluoghi di provincia è tuttora privo di un sistema di depurazione; circa il 35% della popolazione servita dalla rete acquedottistica non dispone di acqua sufficiente per almeno tre mesi l'anno e nel Mezzogiorno la situazione raggiunge punte drammatiche con "crisi" idriche che periodicamente lasciano a secco 7 cittadini su 10; nelle aree urbane è in continua crescita l'inquinamento acustico (rischio rumore per 25 milioni di italiani), l'ozono, nonché il tasso di motorizzazione: ci sono oggi 54 auto ogni 100 abitanti, una densità ineguagliata a livello europeo. Quanto all'innovazione tecnologica, l'Italia segna il passo: dei 91.410 nuovi brevetti acquistati soltanto 2.700 (il 3%) è made in Italy. E ancora la politica fiscale: è cresciuto il peso tributario complessivo, è diminuita la rilevanza delle tasse energetico-ambientale.
Numero di campi dove si sperimentano coltivazioni transgeniche
Austria |
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Belgio |
99 212j91c |
Germania |
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Danimarca |
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Spagna |
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Finlandia |
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Francia |
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Regno Unito |
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Grecia |
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Irlanda |
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Italia |
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Paesi Bassi |
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Portogallo |
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Svezia |
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Mentre nei paesi industrializzati il consumo di
pesticidi sembra essere in declino in Italia la riduzione del loro impiego è
meno evidente e si attesta a livelli equivalenti a quelli del 1985.
In costante ascesa è invece la
consistenza del parco auto italiano: ci sono ormai 54 vetture ogni 100
abitanti (31 milioni in totale. Questo ingorgo non è privo di conseguenze per
quello che riguarda smog e rumore: circa il 100% degli abitanti dei centri
urbani è sottoposto a livelli di fonoinquinamento notturno dannosi per la
salute (le amministrazioni comunali, a 4 anni esatti dall'approvazione della
legge antidecibel ancora stentano a far partire i piani di disinquinamento
acustico), l'ozono estivo in Italia raggiunge concentrazioni record.
L'ingorgo quotidiano
Anno |
Auto/100 Abitanti |
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199 212j91c 1 |
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199 212j91c 2 |
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199 212j91c 3 |
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199 212j91c 4 |
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199 212j91c 5 |
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199 212j91c 6 |
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199 212j91c 7 |
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E sono i cittadini, per primi, a segnalare tra le emergenze il traffico, lo
smog, il rumore. Ecco qui infatti, regione per regione, la percentuale di
famiglie che definisce un problema grave o abbastanza grave il solito ingorgo
quotidiano, l'inquinamento atmosferico e la massiccia presenza di decibel. E i
dati sotto riportati crescono ovviamente in modo esponenziale se nel computo
totale si considerano solo le risposte date da chi abita in città.
Regione |
Traffico % |
Smog % |
Rumore % |
Piemonte |
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Valle d'Aosta |
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Lombardia |
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Bolzano |
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Trento |
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Veneto |
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Friuli V.G. |
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Liguria |
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Emilia Romagna |
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Toscana |
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Umbria |
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Marche |
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Lazio |
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Abruzzo |
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Molise |
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Campania |
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Puglia |
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Basilicata |
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Calabria |
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Sicilia |
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Sardegna |
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Italia |
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Trafficate le città italiane e ancora
con dotazioni di verde non sempre apprezzabili. Solo a Bologna, Firenze,
Torino e Milano almeno il 75% degli abitanti ha giardini o parchi urbani
attrezzato a portata di piede (meno di 15 minuti di cammino cioè dalla propria
abitazione).
Percentuale abitanti che possono raggiungere a piedi uno spazio verde in meno di 15 minuti Città
Sopra il 90% |
Bologna |
Tra l'80% ed il 90% |
Torino, Firenze |
Tra il 70% e l'80% |
Milano, Venezia |
Tra il 60% ed il 70% |
Roma, Genova |
Tra il 40% ed il 50% |
Bari, Catania |
Tra il 30% ed il 40% |
Napoli |
Tra il 20% ed il 30% |
Palermo |
Rivincita del verde sul fronte aree protette. Dopo l'istituzione dei grandi parchi nazionali tra il 1922 ed il 1968, lo sviluppo del sistema delle aree protette si concentra essenzialmente nell'ultimo decennio. E' in questo periodo che sono state poste sotto tutela e rese operative il 75% delle aree protette complessive. Oggi l'Italia può contare su 2.300.000 ettari di terra e 270.000 ettari di mare sotto tutela: ci sono 20 parchi nazionali, 154 riserve naturali statali, 71 parchi naturali regionali, 171 riserve naturali regionali, 94 altre aree protette. Se si tiene conto inoltre del territorio complessivo interessato dalla Rete ecologica nazionale si giunge invece ad una quota prossima al 18-20% del Paese. Lo stesso territorio è però ancora devastato dall'abusivismo edilizio: 25mila le costruzioni fuorilegge sorte nel 199 212j91c 8, il 12,7% della produzione edilizia totale. Qui la nota positiva arriva però dall'inversione di tendenza in atto: grazie alla costante opera di denunzia e sensibilizzazione di Legambiente alcuni ecomostri sacri dell'abusivismo edilizio come il Fuenti o le ville e le villette abusive sorte all'interno dell'oasi naturale del Simeto (CT) sono state demolite. Nei primi dieci mesi di quest'anno sono state 1.000 le costruzioni illegali abbattute: con ogni probabilità un numero superiore al numero complessivo di demolizioni degli ultimi 10 anni. E sempre in questo campo va sottolineata la recente approvazione in Consiglio dei Ministri del ddl anti-abusivismo. Sempre sul fronte legalità vengono ricordate da Ambiente Italia le cifre dell'attività delle eco mafie: nel 199 212j91c 8 sono stati accertati in Italia 30.957 illeciti penali in campo ambientale, mentre nelle regioni a tradizionale presenza mafiosa (Campania, Puglia, Calabria, Sicilia) sono state arrestate o denunciate 4.416 persone.
La recente introduzione della carbon-tax è un segnale di inversione di tendenza, che da solo potrebbe però essere insufficiente persino a stabilizzare l'incidenza della tassazione ambientale e ad arrestarne il continuo declino. A proposito di emissioni: pur sulla base di soli dati stimati, l'Italia emerge in Europa come la nazione nella quale è più preoccupante la dispersione nell'ambiente di sostanze tossiche. Secondo le stime riportate da Eurostat e dalla commissione Ue l'Italia ha determinato il 27,4% del totale dei rilasci di metalli pesanti in atmosfera di tutta la comunità. Cifra doppia rispetto a quella stimata dalla Germania che segue l'Italia in classifica. Dall'inquinamento dell'aria a quello idrico: la capacità di depurazione è ancora insufficiente nelle città (complessivamente è inferiore al 70%) e pessima è la gestione delle risorse idriche: gli acquedotti in Italia sono oltre 13mila, gestiti da circa 7.000 enti e società diverse, con un volume complessivo di acqua addotta pari a circa 8 miliardi di metri cubi l'anno. Circa il 35% della popolazione servita dalla rete acquedottistica però non dispone di acqua sufficiente per almeno tre mesi l'anno e nel Mezzogiorno la situazione raggiunge punte drammatiche con "crisi" idriche che interessano sette cittadini su dieci. L'acqua potabile a tutt'oggi è utilizzata per scopi civili solo nel 10% dei casi, a dispetto della carenza rilevata in molte regioni. La parte del leone la fa il comparto agricolo che "beve" circa il 70% delle risorse, mentre l'industria ne consuma il 20%. L'Italia è inoltre ai primissimi posti in Europa per prelievo idrico pro-capite. Si tratta di 980 metri-cubi annui per abitante contro i 604 della media Ue. E a far aprire così i rubinetti contribuiscono tariffe tra le più basse d'Europa.
La pagella ambientale dell'Italia
Buoni |
Cattivi |
Agricoltura
biologica Prodotti
Tipici Aree
Protette Repressione
abusivismo edilizio Raccolta
Differenziata Visitatori
musei e archeositi statali Programma
Agende 21 locali Kyoto
club |
Consumo
pesticidi Campi
sperimentali di Ogm Animali
in pericolo Abusivismo
edilizio Rifiuti in discarica Spesa
per la cultura Illegalità
ambientale Fiscalità
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