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Le origini della fotografia
Parlare di fotografia significa parlare di un linguaggio ma questo ci riporta molto indietro nel tempo, addirittura all'inizio della civiltà, in effetti il linguaggio delle immagini si potrebbe quasi dire che sia antico quanto l'uomo mentre la scrittura venne invent 757d33h ata soltanto nel terzo millennio avanti Cristo e studi recenti ci hanno svelato come lo stesso alfabeto si possa ricondurre a dei disegni successivamente modificati .
Molti manuali di storia della fotografia iniziano dal 1800, ma per quanto riguarda l'origine del linguaggio fotografico, per come la realtà tridimensionale viene tradotta in immagine, questa origine è da collegare al Rinascimento italiano del quindicesimo secolo, periodo nel quale la rappresentazione grafica dello spazio viene risolta secondo regole che permettono di ottenere una resa "analoga" a quella dell'occhio umano: le regole della prospettiva3 . Fu Leonardo che, dopo aver descritto anch'egli in un trattato le regole della prospettiva, studiò il funzionamento dell'occhio umano cogliendo la similitudine di questo con la camera obscura. In effetti questo strumento, anche se conosciuto da secoli inizia ad essere utilizzato sempre più sistematicamente a partire dal millecinquecento, sia per le osservazioni degli astronomi , sia per i disegni degli artisti. La coincidenza di questi fattori nello stesso periodo si può collegare a tutte quelle trasformazioni sociali, politiche, economiche e culturali che miravano a collocare l'uomo al centro dell'interesse al punto da divenire antropos metron , cioè misura di tutte le cose. Anche in filosofia Cartesio pone le basi per una nuova concezione del sapere con il "Discorso sul metodo" inizia un nuovo modo di comprendere,un nuovo linguaggio ( virtuale ) per trascrivere la realtà.
E' all'interno di questo clima, che comprenderà, anche altre scoperte scientifiche fra le quali la stampa, che si colloca l'inizio della scrittura prospettica dello spazio, linguaggio di comprensione e traduzione del mondo "naturale" in quanto simile al funzionamento dell'occhio umano.
Per altri versi si può infine pensare alla fotografia istantanea come come l'ultima soluzione ad un ancor più antico desiderio dell'uomo: fermare l'attimo, bloccare in una piccola eternità il fluire inarrestabile del tempo[1]. In effetti ci sarà chi, nel 1800 chiamerà la fotografia: "specchio dotato di memoria" .
I primi disegni che accompagnano la nascita della civiltà sono i graffiti sulle pareti delle caverne che risalgono a tempi molto remoti,tra i 35000 e i 10000 anni fa,per giungere ai disegni della civiltà dei cacciatori in Spagna del nord,nella Francia meridionale e nel Nordafrica.
Intuito già da Aristotele e descritto successivamente da Alhazin da Basra nel sec. XI e poi da altri filosofi e scienziati.
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