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Fedor Dostoevskij - Le notti bianche, Belye noci

generale



Scheda di lettura


Nome e cognome autore: Fedor Dostoevskij

Titolo originale: Belye noci

Titolo:   Le notti bianche

Casa editrice:  Giulio Einaudi editore s.p.a.



Luogo di stampa: Torino

Data di stampa: 1957

Numero di ristampe: 


Vita e opere dell'autore:

Dostoevskij, Fëdor Michailovic (Mosca 1821 - San Pietroburgo 1881), romanziere russo la cui influenza sulla letteratura del Novecento fu grandissima: alle sue opere si rifecero movimenti culturali quali l'esistenzialismo e il surrealismo.

Figlio di un medico, perse la madre nel 1837; conclusi gli studi presso l'accademia militare di San Pietroburgo, preferì intraprendere la carriera dello scrittore. L'esordio letterario avvenne con Povera gente, pubblicato nel 1846. L'infelice 242d33c storia d'amore di un umile impiegato statale si arricchiva di una dimensione psicologica che, oltre all'entusiasmo dei critici Belinskij e Nekrasov, incontrò il favore del pubblico. Seguirono Il sosia (1846), sul tema inquietante della doppia personalità, e il racconto Le notti bianche (1848), pervaso da un senso di magica ineluttabilità.

Nel 1849, trasgredendo le dure leggi della Russia zarista, Dostoevskij entrò a far parte di un gruppo di intellettuali socialisti: arrestato, fu condannato a morte. Condotto sul luogo dell'esecuzione, ormai a pochi passi dal patibolo, all'ultimo momento fu graziato. La commutazione della condanna a quattro anni di lavori forzati e ad altri cinque di esilio lo portò in Siberia, e fu allora che si verificò l'insorgenza di una sindrome epilettica che lo avrebbe tormentato per il resto della vita.

Scarcerato nel 1854, dovette trascorrere cinque anni di esilio in una guarnigione ai confini con la Mongolia, prima di fare ritorno a San Pietroburgo. Nel 1861 iniziò a collaborare con un periodico mensile diretto dal fratello Michail, "Vremja" (Il tempo), sul quale comparve a puntate Memorie da una casa di morti (1861-62), che descrive le atroci condizioni di vita dei carcerati e segnò un momento di profonda crisi spirituale, in seguito alla quale Dostoevskij avrebbe ripudiato il socialismo ateo degli anni giovanili e si sarebbe avvicinato all'ortodossia religiosa e a un acceso nazionalismo slavofilo. Illuminato dall'ideale cristiano, in particolare dalla concezione che alla salvezza si giunge attraverso la sofferenza, Dostoevskij divenne nelle sue opere attento e partecipe interprete dei conflitti dell'animo umano e delle contraddizioni che lacerano ogni individuo.

Costretti dalla censura a cessare la pubblicazione di "Vremja", su cui nel 1862 era stato pubblicato il romanzo Umiliati e offesi, i due fratelli avviarono "Epocha" (L'epoca): sul primo numero comparve il breve romanzo aspro e bizzarro Memorie del sottosuolo (1864), che segnò una svolta cruciale: aprì la stagione dei grandi romanzi e propose, per la prima volta nella storia della letteratura moderna, la figura dell'antieroe alienato. Oberato dai debiti e colpito dalla morte della moglie e del figlio, nel 1866 Dostoevskij pubblicò Delitto e castigo; nel 1866 aveva scritto Il giocatore, basato sulla storia, in parte autobiografica, di un uomo divorato dalla passione per il gioco e perseguitato dai debiti. Gli anni seguenti furono nella sua vicenda artistica il periodo più fecondo, che oltre a L'eterno marito (1870) vide la pubblicazione di L'idiota (1868-69), I demoni (1870-1872), L'adolescente (1875) e I fratelli Karamazov (1879-80), concluso poco prima della morte.

Sono soprattutto quattro romanzi a dare la misura della grandezza di Dostoevskij e della sua complessità di narratore, di artista e di uomo. In Delitto e castigo il protagonista, lo studente Raskolnikov, uccide una vecchia, sordida usuraia, convinto di avere il diritto di liberare il mondo da un essere ignobile. Ma il tormento della colpa lo perseguita fino a indurlo a costituirsi. Il pentimento e la redenzione sono la grande esperienza spirituale che matura allora in Raskolnikov grazie all'amore di Sonja, che lo segue nella prigionia in Siberia e gli addita il valore, in senso cristiano, della vita umana. Il principe Myskin, protagonista dell'Idiota, "un uomo assolutamente buono", è travolto dai propri generosi impulsi e dalle passioni distruttive di coloro che lo circondano: l'esito sarà per lui la follia. L'intreccio dei Demoni si svolge sullo sfondo dei fermenti rivoluzionari che maturavano nella Russia zarista e gravita intorno alla figura di Nikolaj Stavrogin, personaggio oscuro, "dannato" e "demoniaco". I fratelli Karamazov si consuma entro le passioni che avvincono e insieme dividono una famiglia, il padre, vizioso e spregiudicato, e i quattro figli: Dmitrij, l'uomo di azione, generoso e passionale; Ivan, l'intellettuale ateo; Alesa, novizio di convento; Smerdjakov, illegittimo ed epilettico, trattato dal padre come un servo. L'assassinio del padre è il nodo cruciale intorno al quale si snoda la complessa vicenda del romanzo e gravitano tutti i maggiori temi che percorrono la narrativa di Dostoevskij: l'espiazione attraverso la sofferenza, la ricerca di una forza etica in un universo irrazionale, il conflitto fra bene e male, il valore dell'individuo e della libertà contrapposti alle idee di "superuomo" e di "atto gratuito", che egli per primo colse come esiti propri di una corrente del pensiero occidentale e che la letteratura del Novecento riprese e riaffermò.

Numero di pagine:

Numero dei capitoli: 6

Pagine di presentazione:   6 facciate

Da chi è scritta la prefazione:   Angelo Maria Ripellino

Che tipo di libro è:  Romanzo

Periodo storico in cui è stato scritto: nel 1848

Trama:

Il ventiseienne sognatore una notte incontra una giovane ragazzina che piange appoggiata sul parapetto di un canale. Dopo dei diversivi lui riesce a consolarla e da lì nasce una solida amicizia. Ogni sera alle dieci, per quattro notti, i due si danno appuntamento sul lungofiume. Si confidano, si scambiano consigli e si conoscono sempre più. Lui se ne innamora ma lei ha in mente un altro che aspetta con ansia da un anno. Quando Nasten'ka perde le speranze e l'amore verso il ragazzo che aspetta, crede di essere innamorata del suo amico fidato e lo illude con il sogno del loro matrimonio. La quarta sera dei loro incontri, riappare l'uomo che lei attendeva speranzosa e allora non resiste e gli va in contro. Il sogno del nostro sognatore è ormai infranto e, il mattino successivo, gli rimane solo una stupendo ricordo e la indistruttibile amicizia di Nasten'ka.

Personaggi:

Abbiamo:

il sognatore, di cui non si conosce il nome, sappiamo solo che la sua "domestica" lo chiama batjuska. È un uomo di ventisei anni che vive dei propri sogni e crede di conoscere intimamente tutta Pietroburgo solo perché riesce a osservarla nei minimi particolari.

Nasten'ka, ragazza diciassettenne dai capelli bruni a boccoli. Vive con la nonna e anche lei viveva di sogni fino a che non ha conosciuto l'inquilino a cui affittava un appartamento e che l'ha lasciata per un anno intero per poi tornare e sposarla.

Luogo dove si svolga la vicenda: si svolge per le vie di Pietroburgo.

Stile narrativo: è una narrazione, di cui il narratore è interno alla vicenda, e dura quattro notti e il mattino seguente all'ultima notte passata in bianco.

Idee principali espresse dal libro: l'amicizia che si può trasformare in un amore folgorante.

Opinione dello studente: è veramente molto coinvolgente e con un linguaggi molto comprensibile.




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