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Il cinema italiano è in crisi. Inutile scandalizzarsi se Cannes ha praticamente ignorato la nostra produzione. Ma una bella doccia fredda può far riflettere sulla mancanza di feeling che spesso corre tra i nostri autori e il nostro pubblico. Il C 747b19h iak d'oro, nato nel 1986 per consentire agli spettatori di votare un anno di cinema italiano, esiste proprio per mantenere saldo questo legame. A trionfare nell'edizione 2000 è stato Pane e tulipani di Silvio Soldini, che ha conquistato ben nove targhe, comprese quelle per film, regia e protagonisti. Il premio al miglior film straniero è andato al crepuscolare e ultrapremiato American Beauty.
La premiazione ha dimostrato ancora una volta che il pubblico sa distinguere ancora molto bene film di altissima qualità, spesso lontani da una riduttiva quanto semplicistica logica commerciale. Pane e tulipani è infatti una commedia surreale dai toni delicati, un divertente elogio ai piccoli piaceri che fan la vita degna di essere vissuta, cresciuto come vero fenomeno del botteghino, soprattutto grazie al passaparola. Ma è anche un riuscito connubio tra un regista e i suoi attori - prima fra tutti Licia Maglietta, premiata come miglior attrice protagonista e già impegnata con Soldini nel '97 ne Le acrobate, ma anche il veterano Bruno Ganz (miglior attore protagonista) o il simpatico Giuseppe Battiston (miglior attore non protagonista). La capagira ha invece vinto come miglior opera prima, secondo da parte di una giuria di critici e giornalisti. Pubblicizzato come il Blair Witch Project italiano, il film rappresenta un felice caso nell'asfittico panorama cinematografico italiano. Prodotto con appena 300 milioni dal regista Alessandro Piva insieme alla Kubla Khan, piccola casa di produzione romana, è il primo lungometraggio girato in stretto dialetto barese, fatto che lo ha fatto diventare proprio a Bari il fenomeno cinematografico dell'anno. Tra gli altri premi è necessario ricordare quello attribuito all'attrice Maya Sansa per La balia di Marco Bellocchio (anche migliore scenografia, fotografia e costumi) e il riconoscimento a Jacopo Quadri, montatore del commovente Garage Olimpo dell'italo-argentino Marco Bechis.
Miglior film: Pane e tulipani di Silvio Soldini
Miglior regista: Silvio Soldini per Pane e tulipani
Miglior attore: Bruno Ganz per Pane e tulipani
Miglior attrice: Licia Maglietta per Pane e tulipani
Miglior attore non protagonista: Giuseppe Battiston per Pane e tulipani
Miglior attrice non protagonista: Maya Sansa per La balia
Migliore opera prima: La capagira di Alessandro Piva
Migliore film straniero: American Beauty di Sam Mendes
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