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L'ATLETICA LEGGERA
Che cos'è? E' uno sport che si compone di numerose specialità suddivise in tre discipline
fondamentali: corsa, salti e lanci. Le gare di atletica si svolgono in uno
stadio costruito intorno a una pista di materiale sintetico, di forma ovale,
della lunghezza di
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ORSE
Le gare di corsa comprendono: le gare in serie, nelle quali gli atleti vengono suddivisi in gruppi e, ai fini della qualificazione ai turni successivi, contano solo i migliori tempi realizzati; le gare in batteria, dove vi è sempre una divisione dei concorrenti in 343j96d gruppi, ma passa ai turni successivi solo chi si classifica meglio all'arrivo; infine le gare in linea, dove gli atleti partono tutti insieme.
Le corse si dividono in piane, di marcia e a ostacoli.
Le corse piane comprendono
gare di velocità pura (100 e
Le corse a ostacoli si
svolgono sulle distanze veloci dei 110 (100 per le donne) e dei
Si tratta della più breve
distanza del programma olimpico. Essa è una specialità molto complessa quando
si aspira al raggiungimento di altissimi livelli di competitività.
Come capacità fisica, comprende molteplici caratteristiche:
Nella gara si distinguono 3 fasi:
La partenza: lo sprinter, in avvio, da una posizione di perfetta immobilità, sfruttando al meglio il tempo di reazione allo "sparo" dello starter, imprime sui blocchi un fortissimo impulso utilizzando al massimo le sue capacità di forza esplosiva.
L'accelerazione: proseguendo nella sua azione, l'atleta accelera mantenendo per 7-8 passi il corpo raccolto, aumentando progressivamente sia la frequenza dei passi sia l'ampiezza, fino a stabilizzarsi nella seconda fase, quella lanciata.
Successivamente, nell'azione veloce e dinamica, il tronco si raddrizza, anche se non completamente. L'impiego della forza, da esplosiva, diventa gradualmente elastica con un conseguente movimento di corsa, più agile e sciolto.
L' allungo:
a
S |
ALTI
I salti comprendono il salto in alto e il salto con l'asta, il salto in lungo e quello triplo.
Quattro sono le fasi caratterizzanti i salti:
Di queste solo la rincorsa è modificabile, anche in riferimento a situazioni esterne quali il vento. Le altre fasi non possono essere modificabili anche perché codificate.
Gli elementi comuni dei saltatori sono:
Dall'insieme di questi due parametri, dinamici e tecnici, scaturisce la prestazione ideale, sia per i salti "in elevazione" (alto ed asta) sia per quelli "in estensione" (lungo e triplo).
Tali fattori andranno rapportati alle esigenze di ogni singola specialità e alle caratteristiche dell'atleta.
Salto in alto
Nel salto in alto gli atleti devono superare, senza abbatterla, un'asticella che poggia tra due paletti, distanti tra loro circa 4 m: vince l'atleta che riesce a superare l'altezza maggiore. Lo stile più recente, fosbury o a scavalcamento dorsale, è stato "inventato" dallo statunitense Dick Fosbury, che nel 1968 vinse le Olimpiadi superando l'asticella con la schiena.
Il salto in alto si divide in 4 fasi:
Obiettivo della rincorsa è quello di consentire lo stacco più efficiente. Le impostazioni della rincorsa dipendono dalle caratteristiche dell'atleta.
La rincorsa si compone di due fasi, una prima rettilinea ed una seconda, in prossimità del punto di stacco, curvilinea. Nella prima si nota un aumento nella lunghezza del passo, nella seconda un aumento della frequenza.
Nell'ultimo appoggio, l'atleta, effettua il caricamento abbassando il suo baricentro, operazione accentuata per effetto dell'inclinazione del corpo.
Lo stacco è la fase più difficile e importante dell'esercizio, il cui obiettivo è la massima elevazione. Nel momento di stacco il piede dovrà avere la sua base d'appoggio orientata secondo il suo asse, e senza rotazioni, mentre, il tallone, anticiperà leggermente la pianta nella fase d'appoggio. Si dovrà realizzare una distensione completa dell'arto di spinta, una buona verticalità del gesto e una sinergia con gli altri arti (a seconda della tecnica utilizzata). L'azione che consente all'atleta di disporsi con il dorso all'asticella è data dall'azione di flesso-adduzione dell'arto inferiore libero. L'azione di richiamo degli arti inferiori sul bacino segna la conclusione del valicamento, e prepara l'atleta all'atterraggio sulla regione dorsale della colonna vertebrale.
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ANCI
Le quattro specialità di lanci comprendono il lancio del peso, del disco, del giavellotto e del martello (quest'ultimo riservato solo agli uomini).
Nel lancio del peso
l'atleta deve gettare, da una pedana, e con una sola mano, una sfera di ferro o
bronzo piena di piombo, del diametro di
Nel lancio del disco
l'atleta deve lanciare da una pedana un disco del peso di
Nel lancio del giavellotto
l'atleta lancia un'asta di metallo, legno o materia plastica, con punta
acuminata, lunga 2,60-
Nel lancio del martello il
tiro viene effettuato da una pedana, protetta alle spalle e ai lati da un
recinto di rete. L'attrezzo è rappresentato da una sfera di ferro pieno, o di
ottone, o in lega di tungsteno, attaccata ad un filo in acciaio, all'estremità
del quale sta una maniglia che serve da impugnatura.
La parte sferica ha un diametro di 10-
Lancio del peso
Nel lancio del peso
l'atleta deve gettare, da una pedana, e con una sola mano, una sfera di ferro o
bronzo piena di piombo, del diametro di
Esistono due tecniche di lancio del peso: a sviluppo rettilineo (la più utilizzata) e rotatoria. La scelta dipenderà dalle caratteristiche strutturali e dinamiche dell'atleta. Nella prima tecnica, l'atleta, farà compiere al peso una traiettoria pressoché rettilinea.
Il lancio si può dividere in 4 fasi:
Le gare di lancio sono effettuate da una pedana, sporgendosi al di là della quale il lancio risulta nullo ed il risultato non è preso in considerazione. Un atleta ha in ogni gara di lancio tre possibilità in modo da poter migliorare la prestazione. Nella posizione di partenza l'atleta dovrà essere in appoggio sul piede destro nella parte posteriore della pedana, volgendo le spalle alla zona di lancio. Nella traslocazione compie un caricamento della gamba destra e una flessione del busto, contemporaneamente si ha un calcio indietro (con il busto quasi immobile) che porterà alla completa distensione della gamba sinistra. L'atleta è ora nella fase di piazzamento finale. Il piede destro è all'incirca al centro della pedana ruotato di circa 45°, la gamba sinistra è a contatto con il fermapiede. A questo punto, con la gamba sinistra a fare da puntello, inizia la distensione del braccio destro con avanzamento del busto. Nella finale di lancio il braccio sinistro compie un movimento verso l'alto avanti. Abbandonato l'attrezzo, l'atleta, effettua un cambio dell'appoggio, per evitare di compiere un lancio nullo a causa della dinamicità dell'azione. La misura della distanza raggiunta dal peso si effettua dal centro della pedana sino al punto di cadut a.
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