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RELAZIONE SULL'UNIONE EUROPEA - CONSIGLIO EUROPEO - PARLAMENTO EUROPEO

diritto



RELAZIONE SULL'UNIONE EUROPEA

CONSIGLIO EUROPEO



«Vertice UE» è un'espressione utilizzata spesso dalle reti televisive per riferirsi alle riunioni del Consiglio europeo: è in quella sede che i capi di Stato o di governo s'incontrano per definire i principali orientamenti politici dell'Unione o per prendere le decisioni finali in merito a questioni controverse.

Nel corso degli anni il Consiglio europeo è arrivato ad assumere un'importante funzione di stimolo, è la sede in cui si definiscono gli indirizzi politici dell'Unione.



Le  competenze sono definite nel trattato sull'Unione europea, secondo il quale il Consiglio europeo «dà all'Unione l'impulso necessario al suo sviluppo e ne definisce gli orientamenti politici generali».

Il Consiglio europeo è spesso confuso con il Consiglio d'Europa, che in realtà è un'organizzazione completamente diversa, totalmente indipendente dall'Unione europea.



Il Consiglio europeo riunisce i massimi leader politici di tutti gli Stati membri; partecipano ai vertici anche i presidenti dei paesi in cui il capo dello Stato svolge un ruolo politico attivo, anche il presidente della Commissione europea partecipa a pari titolo al Consiglio europeo. I partecipanti sono assistiti dai rispettivi ministri degli Esteri e da un membro della Commissione. All'inizio d'ogni vertice, il presidente del Parlamento europeo presenta i pareri del Parlamento sui temi all'ordine del giorno.



PARLAMENTO EUROPEO


Il Parlamento europeo rappresenta i cittadini degli Stati membri dell'Unione europea. Quella del Parlamento è una storia di successi crescenti: i suoi poteri sono stati ampliati gradualmente con il progre 242b18c dire dell'integrazione europea e oggi quest'istituzione svolge un ruolo di primo piano, qualsiasi iniziativa richiede la sua approvazione.

Oggi il Parlamento partecipa direttamente al processo legislativo e in molti campi prende le decisioni insieme con il Consiglio.

Le procedure adottate per l'approvazione della legislazione europea variano a seconda del settore politico. In alcuni casi il Parlamento ha più influenza, in altri meno. In molti campi, il Consiglio può prendere decisioni solo previo consenso del Parlamento.

La procedura di consultazione prevede che il Parlamento formuli un parere sull'atto legislativo proposto dalla Commissione prima della sua adozione da parte del Consiglio.


Consiglio e Parlamento operano in stretta collaborazione nella stesura delle «leggi» europee. Il Parlamento può esprimere un parere in merito alle proposte presentate dalla Commissione. Successivamente, ha l'opportunità di esaminare e modificare le proposte della Commissione.

Questa procedura si applica a decisioni concernenti, per esempio, il Fondo europeo di sviluppo regionale, la politica di ricerca, la politica ambientale e la cooperazione con i paesi in via di sviluppo.


Il Parlamento condivide il potere decisionale del Consiglio. In caso di mancato accordo tra le due istituzioni, si cerca di trovare un compromesso accettabile..

Il trattato di Amsterdam del 1997 prevede la semplificazione della procedura di codecisione e l'ampliamento del suo campo d'applicazione.


Il Parlamento delibera congiuntamente con il Consiglio dei ministri in merito al progetto di bilancio della Commissione e provvede ad approvarlo.


I deputati al Parlamento europeo vengono eletti direttamente dai cittadini degli Stati membri dell'UE ogni cinque anni.


A ogni nuova adesione all'UE è corrisposto un aumento del numero di membri del Parlamento europeo, che attualmente, in seguito all'ampliamento più recente, sono 626.

Il Parlamento è diretto da un Ufficio di presidenza, formato dal presidente e da 14 vicepresidenti.  Il segretariato del Parlamento europeo, con sede a Lussemburgo, attualmente impiega 3 000 funzionari.


Una volta al mese il Parlamento tiene a Strasburgo una sessione plenaria della durata di una settimana, nel corso della quale sono dibattute pubblicamente varie questioni e adottati pareri e risoluzioni.


Oltre a rappresentare i cittadini dell'Unione, il Parlamento europeo si considera anche il loro punto di riferimento diretto per le questioni comunitarie. I cittadini possono sempre consultare direttamente un deputato per un parere, ma il Parlamento offre altri due canali particolari ai cittadini che intendono denunciare una violazione della normativa europea:


- le petizioni,

- il mediatore.


Un cittadino che ritenga di avere subito un trattamento ingiusto ha il diritto di presentare al Parlamento europeo una petizione, la quale assume la forma di una denuncia o di una richiesta.

Le petizioni devono vertere su aspetti che rientrino nell'ambito di competenza dell'Unione europea. I cittadini possono presentare petizioni concernenti questioni di interesse generale (quali la tutela dei beni architettonici, culturali o ambientali) o personale (ad esempio il riconoscimento del diritto alla pensione).

Le petizioni presentate vengono sottoposte all'esame della commissione parlamentare per le petizioni, che stabilisce quali ulteriori iniziative sia eventualmente opportuno prendere.


CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA


Il Consiglio dell'Unione europea approva la legislazione insieme al Parlamento europeo. Quest'istituzione è nota anche come «Consiglio dei ministri».

Il Consiglio è la sede in cui gli Stati membri legiferano a nome dell'Unione europea e dove i rappresentanti degli Stati membri difendono i rispettivi interessi nazionali. È all'interno del Consiglio che si elaborano soluzioni di compromesso tra gli obiettivi europei e gli interessi dei singoli Stati membri, spesso molto divergenti.

Il Consiglio ha tanti volti diversi: esistono oltre 25 tipi diversi di riunioni del Consiglio.

I ministri hanno il potere di prendere decisioni vincolanti per i rispettivi governi.

Il Consiglio può deliberare esclusivamente su proposte presentate dalla Commissione.


Le riunioni del Consiglio vengono preparate dal «Comitato dei rappresentanti permanenti» degli Stati membri, ognuno dei quali dispone di una rappresentanza permanente a Bruxelles. Dopo che vari gruppi di lavoro hanno esaminato i dettagli tecnici, il Comitato fa il possibile per appianare eventuali contrasti tra Stati membri prima delle riunioni.


In presenza di un accordo tra i rappresentanti degli Stati membri, l'effettiva decisione del Consiglio spesso è solo una formalità. Tuttavia, in caso di disaccordo tra i rappresentanti, sono i ministri a doversi sedere al tavolo delle trattative per cercare di raggiungere un compromesso.


Il Consiglio può deliberare in diversi modi: all'unanimità, a maggioranza semplice o a maggioranza qualificata. Il tipo di procedura da utilizzare a seconda della politica in questione è stabilito chiaramente nei trattati UE.


Nelle votazioni all'unanimità o a maggioranza semplice, ogni paese dispone di un voto. Tuttavia, in caso di votazione a maggioranza qualificata, ai voti degli Stati membri viene attribuita una ponderazione diversa, a seconda delle dimensioni del paese.


é molto difficile raggiungere una decisione unanime, perché gli interessi degli Stati membri sono troppo distanti.

In totale i voti sono 87. Per arrivare alla maggioranza qualificata, sono necessari almeno 62 voti. In ogni caso, una delibera può essere respinta con 26 voti contrari.



COMMISSIONE EUROPEA


La Commissione europea rappresenta gli interessi dell'Europa all'interno della struttura istituzionale dell'UE. È l'unico organo dell'UE ad avere il potere di iniziativa legislativa e in quanto tale contribuisce in larga misura a determinare il ritmo e la direzione dello sviluppo dell'Unione


La Commissione europea svolge un ruolo cruciale all'interno della struttura istituzionale dell'UE. In tutti i campi disciplinati da norme comuni (il cosiddetto «primo pilastro» del trattato sull'Unione europea), la Commissione:


- ha il diritto esclusivo di presentare proposte legislative,

- svolge la funzione di custode dai trattati,

- vigila sull'attuazione di tutte le decisioni, nella sua qualità di organo esecutivo,

- è competente per la gestione del bilancio UE.



Il «diritto di iniziativa» all'interno dell'Unione esclusivamente alla Commissione, l'unico organo autorizzato a preparare dei progetti di legislazione europea e a sottoporli all'esame delle altre istituzioni.

La Commissione europea ha l'obbligo di prendere iniziative ove ciò si renda necessario nell'interesse dell'Europa. Tuttavia, la Commissione non ha il potere di deliberare sulle sue proposte, che possono essere trasformate in vere e proprie «leggi» soltanto dal Consiglio e dal Parlamento europeo.


Nella sua funzione di rigoroso «custode dei trattati» la Commissione europea vigila sull'osservanza delle disposizioni dei trattati UE e della legislazione adottata dalle istituzioni comunitarie. In caso di violazione di una legge europea, la Commissione interviene, deferendo la questione alla Corte di giustizia. La Commissione può addirittura avviare procedimenti contro singoli Stati membri dinanzi alla Corte di giustizia.


L'applicazione pratica delle norme comunitarie è di competenza dei singoli Stati membri. Tuttavia, in alcuni settori la stessa Commissione europea ha facoltà di emettere i necessari regolamenti applicativi.


La Commissione è il «tesoriere» dell'Unione europea, con il compito di preparare il progetto di bilancio per l'intera Unione. Dopo che il bilancio è stato approvato da Consiglio e Parlamento, la Commissione è responsabile della sua esecuzione ed è tenuta a garantire che il denaro dell'UE venga speso secondo quanto stabilito. Nello svolgimento di questa funzione, la Commissione gestisce le risorse dei fondi strutturali. Per impedire a chiunque di arricchirsi illecitamente con fondi UE, la Commissione ha fatto della lotta alle frodi uno dei suoi obiettivi prioritari.


I membri della Commissione s'incontrano settimanalmente, per discutere delle politiche dell'UE e approvare proposte legislative e documenti politici.

Ciascun commissario è competente per dei settori specifici, la Commissione europea agisce sempre come un'unica entità, in altre parole può prendere delle decisioni solo con l'approvazione della maggioranza dei suoi membri.


La Commissione europea è soggetta ad un controllo parlamentare sempre maggiore. Una nuova Commissione può entrare in carica solo dopo che la sua nomina è stata confermata dal Parlamento europeo. Con l'entrata in vigore del trattato di Amsterdam, anche la nomina del presidente è soggetta all'approvazione del Parlamento. In caso di mozione di censura del Parlamento europeo, l'intera Commissione ha l'obbligo di dimettersi. Finora, un caso del genere non si è mai verificato.


CORTE DI GIUSTIZIA


Anche l'UE ha bisogno di un sistema di garanzie giurisdizionali, la cui efficacia sia assicurata da un organo giudiziario indipendente. Nell'Unione europea, questo compito è affidato alla Corte di giustizia.

In generale, il sistema giuridico particolare creato dall'UE si applica esclusivamente all'interno della Comunità europea, - la quale forma il primo e il più importante dei tre cosiddetti «pilastri» dell'UE. Per questo si parla di «diritto comunitario» e non di diritto dell'UE.


Ai fini dello svolgimento delle proprie funzioni, la Corte di giustizia è competente per le controversie che coinvolgono Stati membri. La Corte può essere chiamata a decidere se uno Stato membro abbia violato gli obblighi che gli derivano dai trattati. Inoltre, la Corte ha il compito di garantire l'interpretazione e l'applicazione uniformi del diritto comunitario da parte delle autorità nazionali e dei tribunali degli Stati membri. Nello svolgimento dei suoi compiti, la Corte di giustizia ricopre diversi ruoli che nei singoli Stati membri spetterebbero a una serie di tribunali differenti, quali le corti costituzionali, i tribunali amministrativi e i tribunali ordinari. Pertanto la Corte:

- può occuparsi di controversie tra gli Stati membri e le istituzioni, o tra istituzioni diverse, come il Parlamento europeo o il Consiglio, nei limiti dei poteri conferiti loro dai trattati. In quest'ambito di competenza, la Corte ha la facoltà di verificare se la legislazione comunitaria approvata dalle istituzioni sia conforme ai trattati, nonché di verificare la legittimità di decisioni e altri atti adottati dalla Commissione europea e dalle altre istituzioni;

- può valutare se il comportamento degli Stati membri risulti compatibile con gli obblighi previsti dai trattati. Ove appuri che uno Stato membro non abbia adempiuto agli obblighi che gli incombono in virtù dei trattati e non si sia conformato a una precedente sentenza in tal senso, la Corte ha la facoltà di comminare una sanzione pecuniaria allo Stato membro inadempiente;

- può emettere sentenze su domande di risarcimento per danni derivanti da azioni delle istituzioni e, soprattutto, fornisce pareri ai tribunali nazionali in merito alla corretta interpretazione del diritto comunitario nei casi sottoposti al giudizio di tali tribunali;

- in quest'ambito, essa può pronunciarsi in materia di parità di trattamento di uomini e donne sul lavoro, norme per la tutela dei lavoratori migranti, diritto commerciale e questioni concernenti la libera circolazione delle merci, la proprietà intellettuale, l'agricoltura o la protezione dell'ambiente;

- dietro presentazione di un ricorso, procede al riesame delle decisioni del Tribunale di primo grado, limitatamente alle questioni di diritto.

Le sentenze della Corte di giustizia sono inappellabili. I tribunali degli Stati membri che richiedono una pronunzia in via pregiudiziale sull'interpretazione del diritto comunitario sono vincolati dall'interpretazione fornita dalla Corte di giustizia.

La Corte di giustizia si compone di quindici giudici e nove avvocati generali, nominati di comune accordo dai governi degli Stati membri dell'UE per un mandato di sei anni rinnovabile. Ogni tre anni è previsto il parziale rinnovo del mandato dei membri e, analogamente, ogni tre anni i giudici eleggono al loro interno il presidente della Corte.


La Corte di giustizia viene adita secondo due diverse modalità:

- ricorsi diretti;

- domande di pronunzia pregiudiziale;


Un ricorso contro un'istituzione UE può essere presentato direttamente al Tribunale di primo grado. A tale scopo, è necessario essere rappresentati da un legale abilitato all'esercizio della professione nei tribunali di uno Stato membro.


La Corte di giustizia ha pronunciato molte sentenze importanti, che hanno contribuito a far progredire l'integrazione europea. In particolare, la Corte ha definito le due regole essenziali su cui si fonda la Comunità europea, in quanto comunità rispettosa del principio di legalità:


- l'applicazione diretta del diritto comunitario negli Stati membri,


- la supremazia del diritto comunitario rispetto alla legislazione nazionale.


La Corte ha agevolato molto gli studenti che scelgono di studiare in uno Stato membro diverso da quello di provenienza. Inoltre, la Corte ha chiarito che gli organismi professionali dei vari Stati membri sono tenuti a riconoscere i titoli di studio conseguiti in altri Stati ovvero, in caso di mancato riconoscimento della piena equipollenza, sono tenuti a fornire motivazioni che specifichino per quali aspetti sono necessarie qualifiche superiori; tali decisioni sono comunque soggette alla verifica di un tribunale.


Il principio della libertà di circolazione di persone, merci, servizi e capitali tra gli Stati membri è il fondamento del mercato unico.


CORTE DEI CONTI EUROPEA


Ha il compito di garantire la regolarità del bilancio in modo che i fondi siano usati più 8idoneamente possibile.


Ogni singolo ecu o euro ricevuto o speso dall'Unione europea è sottoposto al controllo scrupoloso della Corte dei conti, a prescindere dal fatto che venga impiegato a favore delle regioni svantaggiate dell'Unione o per un programma comunitario di formazione. La sfera di competenza della Corte dei conti si estende al di là delle istituzioni europee, anche agli enti nazionali, regionali e locali che gestiscono risorse dell'UE.


La Corte dei conti verifica che le entrate e le spese siano state usate in modo legittimo e oculato e per gli scopi previsti.


La Corte dei conti compila una relazione annuale con i risultati delle verifiche condotte nel corso dell'anno. La relazione, indica molto chiaramente in quali campi sono possibili e auspicabili miglioramenti.


La Corte dei conti europea è un'istituzione completamente indipendente. Si compone di 15 membri nominati dagli Stati membri per un mandato di sei anni.


COMITATO ECONOMICO E SOCIALE


I membri del C[1]omitato economico e sociale (CES) rappresentano tutti i principali gruppi di interesse dell'Unione europea. Il CES è un organo consultivo, chiamato a formulare pareri su aspetti rilevanti delle proposte presentate dalla Commissione europea.


Il Comitato economico e sociale rappresenta gli interessi delle varie categorie della vita economica e sociale; poiché viene consultato dal Consiglio e dalla Commissione europea in merito alla formulazione della politica comunitaria, esercita un'influenza notevole sul processo decisionale dell'UE.


Nel CES sono rappresentati i vari gruppi d'interesse economico e sociale: accanto a rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori (le «parti sociali») vi sono esponenti dei settori dell'agricoltura, dei trasporti, del commercio, delle piccole e medie imprese, delle libere professioni, di gruppi assicurativi e cooperative, di associazioni di consumatori e ambientalisti. I membri del Comitato sono suddivisi in tre gruppi, più o meno delle stesse dimensioni: datori di lavoro, lavoratori e attività diverse.

Il Comitato economico e sociale discute e formula i pareri all'interno delle sue 9 sezioni, paragonabili a commissioni parlamentari. I pareri vengono adottati a maggioranza semplice nel corso delle sedute mensili.


COMITATO DELLE REGIONI


Il Comitato delle regioni è l'organo che permette alle regioni di dire la loro nel processo legislativo comunitario. Esso svolge una funzione duplice: rappresenta gli interessi delle singole regioni e dei rispettivi abitanti e garantisce che le informazioni concernenti la politica dell'UE vengano trasmesse direttamente alle regioni.


Il Comitato delle regioni rappresenta gli interessi delle autorità locali e regionali all'interno del processo legislativo europeo.


Il Comitato delle regioni può essere consultato ogniqualvolta il Consiglio o la Commissione lo ritengano opportuno. Il Comitato può anche formulare pareri di sua iniziativa su altre questioni politiche che interessino le autorità locali e regionali.


Il Comitato delle regioni è composto di 222 membri, che rappresentano le autorità regionali e locali dell'Unione europea e sono nominati dal Consiglio per un mandato di quattro anni.



BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI (BEI)


La BEI è il «banchiere» dell'UE. La BEI eroga finanziamenti per progetti volti a promuovere l'integrazione europea e la coesione economica e sociale nell'Unione. La BEI è il massimo istituto finanziario internazionale al mondo, con un volume di finanziamenti dell'ordine di 25 miliardi di euro l'anno.


La Banca europea per gli investimenti non è una normale banca presso la quale aprire un conto e depositare del denaro. È stata istituita nel 1957 con il compito di promuovere la coesione economica e sociale e lo sviluppo armonico dell'UE.


I soci della Banca europea per gli investimenti sono gli Stati membri dell'UE. La BEI è retta da un consiglio di governatori, costituito dai ministri delle Finanze degli Stati membri. L'attività della Banca è diretta da un consiglio di amministrazione e da un comitato direttivo. La BEI ha sede a Lussemburgo.


La Banca può anche lanciare prestiti sul mercato finanziario; grazie al suo rating molto elevato sui mercati dei capitali, può raccogliere fondi alle migliori condizioni del momento.


BANCA CENTRALE EUROPEA


La Banca centrale europea (BCE) svolge un ruolo cruciale nell'unione monetaria europea. La Banca ha sede a Francoforte ed è autonoma rispetto ai governi nazionali: la sua funzione primaria è quella di garantire la stabilità della moneta unica all'interno dell'unione monetaria.


Con l'introduzione dell'unione monetaria  nel 1999 la Banca centrale europea (BCE) assumerà la responsabilità della politica monetaria nel territorio dell'euro . Per politica monetaria s'intende la gestione della massa monetaria, ad esempio influenzando i tassi di interesse. La BCE agisce in totale autonomia rispetto ai governi nazionali o ad altre autorità. Le banche centra li dei paesi partecipanti non scompariranno, ma dovranno attenersi alle indicazioni e alle istruzioni impartite dalla Banca centrale europea, assieme alla quale costituiranno il Sistema europeo di banche centrali.


Gli organi decisionali della Banca centrale europea sono il consiglio direttivo e il comitato esecutivo. La politica monetaria viene formulata dal consiglio direttivo, nel quale siedono, con diritto di voto, i governatori delle banche centrali nazionali dei paesi partecipanti e i membri del comitato esecutivo della BCE. Le riunioni del consiglio sono presiedute dal presidente della BCE.


Il comitato esecutivo, formato da presidente, vicepresidente e altri quattro membri, garantisce che vengano attuate le decisioni del consiglio direttivo, impartendo le necessarie istruzioni alle banche centrali nazionali. I membri del comitato esecutivo vengono nominati per un mandato di otto anni, mentre i membri del consiglio direttivo restano in carica almeno cinque anni.


Per quanto concerne la politica monetaria, si è fatta molta attenzione a mantenere un adeguato equilibrio di competenze tra le varie istituzioni europee.Per la BCE la massima priorità resta sempre la stabilità dei prezzi.


Il presidente del Consiglio dell'UE e un membro della Commissione europea possono partecipare alle riunioni del consiglio direttivo della BCE, senza diritto di voto. Inoltre, al presidente della BCE è consentito di partecipare alle riunioni del Consiglio dell'UE, ogniqualvolta si discuta di questioni che rientrano nelle competenze della BCE.


La Banca centrale europea presenterà una relazione annuale e il presidente e i membri del comitato esecutivo potranno essere ascoltati in occasione delle riunioni di commissioni del Parlamento europeo.








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