Caricare documenti e articoli online 
INFtub.com è un sito progettato per cercare i documenti in vari tipi di file e il caricamento di articoli online.


 
Non ricordi la password?  ››  Iscriviti gratis
 

L'evoluzione storica del diritto al lavoro - Le prime forme d'intervento e il ruolo dei sindacati

diritto



L'evoluzione storica del diritto al lavoro

Il diritto al lavoro è segnalato per la prima volta nel codice civile del 1865, come risposta all'ordinamento giuridico e alle tensioni sociali sorte per l'effetto del crescente "capitalismo".

Il codice civile del 1865 prevede il "divieto di stipulare contratti a vita" per evita 525i81f re la costituzione di rapporti che possano richiamare la schiavitù.

Questo codice però non disciplina il "lavoro industriale". Lo stato liberale e borghese di cui il codice rispecchiava l'ideologia era fondato sulla "libertà di iniziativa economica privata" non tollerando l'imposizione di regole diffrenti da quelle provenienti dal mercato: "le condizioni di lavoro e i salari sono determinati non dalla legge ma dal mercato."


Le prime forme d'intervento e il ruolo dei sindacati

Nel XX secolo si aggravò sempre di più la conflittualità tra i datori di lavoro e i lavoratori. Lo stato cominciò allora a intervenire con emanazione di norme tendenti a disciplinare le condizioni di lavoro.

I "sindacati" svolsero in questo progetto una funzione determinante, che si manifestò nella pressione diretta a ottenere eque condizioni lavorative e salari.



Gli "accordi" stipulati col datore di lavoro e l'attività politica diretta a ottenere "leggi" favorevoli al lavoratore.


La nascita della legislazione sociale

Alla fine del XX secolo, nacque la "legislazione sociale", cioè un insieme delle regole giuridiche, che hanno come oggetto la "protezione del lavoratore" poiché è il "contraente più debole" .

La tutela degli interessi del lavoratore venne perseguita sia attraverso la "legge" che col "contratto collettivo" , ossia, "un accordo stipulato tra le associazioni sindacali dei lavoratori e le associazioni sindacali dei datori di lavoro" .

Questo tipo di contratto, inizialmente si diffonde nelle aziende e disciplina le "condizioni dei salari e ambientali del lavoro" , facendo proprie le regole derivanti dalla "prassi" , cioè le consuetudini vigenti in ogni azienda".

Vennero istituiti i "collegi probiviri" , che avevano il compito di decidere sulle controversie insorte tra datori di lavoro e lavoratori. Poiché i rapporti sono regolati dalla prassi, tali organismi, devono decidere in base alle regole consuetudinarie.

1942: il diritto al lavoro viene inserito nel codice civile ed è parte del diritto privato.

Prevede a tutela del lavoratore, cioè il contraente debole, norme che predispongono "l'inderogabilità" delle condizioni minime di trattamento del lavoratore, dal punto di vista economico ma anche sotto altri profili(orario di lavoro, ferie e riposo settimanale): sono diritti a cui il lavoratore "non può rinunciare"

Il codice civile del 1942, punto d'arrivo del proceso evolutivo, determinò l'inserimento del diritto al lavoro nell'area legislativa e diede vita a una "disciplina unitaria" del rapporto del lavoro. Esso è però preceduto:

"legge sull impiego privato": la legge è mossa da ragioni di opportunità politica perché gli impiegati differentemente dagli operai, costitutiscono una categoria di lavoratori poco sindacalizzata, e per loro non erano stati stipulati dei contratti collettivi. La legge controlla gli "usi contrattuali" che regolano i rapporti di pubblico impiego.

Corporativismo: durante il periodo fascista. "la legislazione corporativa, disconosce la libertà sindacale." Tutti i lavoratori, appartenenti ad un unico sindacato, sono obbligati a versare i contributi. Il sindacato fascista, rappresenta tutte le categorie dei lavoratori, e in nome di questi stipula i contratti collettivi che sono leggi speciali di categoria. Il regime fascista, non riconosce il pluralismo , i sindacati sono dunque organi burocratici dello stato non conflittuali.


Il diritto del lavoro nella costituzione

1 gennaio 1948: entrata in vigore della costituzione.

Il legislatore costituente, assegnò importanza prioritaria alle garanzie attinenti al rapporto del lavoro. Nelle relazioni tra privati, il diritto del lavoro è oggetto di interventi legislativi che proteggono il lavoratore, poiché rappresenta il contraente svantaggiato, rispetto al datore di lavoro. Le norme costituzionali sviluppano una legislazione protettiva nei confronti del contraente debole.

Articolo 3 costituzione:

"tutti i cittadini, hanno pari dignità sociale e sono euguali davanti alla legge": il principio della dignità del lavoratore come persona.

"rimuovere gli ostacoli che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana"

Articolo 4:

"riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro" ed obbliga la repubblica di promuovere "le condizioni che rendano effettive questo diritto".

Articolo 37:

la donna lavoratrice "ha gli stessi diritti e a parità di lavoro le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore".

Articolo 39:

libertà delle organizzazioni sindacali.

Articolo 40:

riconosce il diritto allo sciopero.

La protezione del lavoratore come soggetto debole, rappresenta il fondamento della garanzia dei "diritti sociali" in conformità con l'obiettivo di realizzazione dell'"uguaglianza sostanziale".

"la tutela della libertà e della dignità sociale del lavoratore e la tutela della posizione contrattuale debole, sono la caratteristica saliente della costituzione.


L'evoluzione del diritto del lavoro successivamente all'entrata in vigore della costituzione

Integrazione del codice civile mediante emanzioni di leggi speciali.

Ampliamento della tutela del lavoratore come contraente debole.




L'articolo 36 della costituzione nell'applicazione giurisprudenziale

Nel nostro ordinamento, manca una legislazione che determina i minimi salariali. La giurisprudenza, trova le garanzie della retribuzione sufficiente , fa leva sull'articolo 36.

La giurisprudenza per quanto concerne la retribuzione ha affermato il principio secondo cui è compito dei contratti collettivi fissare i minimi retributivi per ciascuna categoria di lavoratori.

Con l'attività svolta dalla giurisprudenza, è possibile attenuarsi alla "convenzione sulla politica sociale" , che si riferisce alla contrattazione collettiva, come strumento dedito a fissare i salari minimi. Il giudice può "integrare" il contratto per colmare una lacuna dovuta al mancato accordo sulla retribuzione, sostituire gli accordi contrattuali, se la retribuzione non è conforme all'articolo 36. Ciò permette alla giurisprudenza di ristabilire equilibrio nei confronti del contraente più debole , poiché nelle trattative con il datore di lavoro è svantaggiato.


I diritti sociali come diritti fondamentali

Sono diritti che possono essere ricondotti al "principio di solidarietà" .

I diritti sociali, garantiscono ai cittadini di accedere ai benefici della vita associata, e rappresentano il fondamento dell'impegno, da parte dei pubblici poteri, di attivarsi affinché ogni soggetto appartenente alla collettività possa fruire di tutte le libertà garantite dalla costituzione.

Il nostro è uno "stato sociale" . si fa carico delle situazioni di svantaggio e interviene nelle dinamiche economiche e sociali, per riconoscere a tutti pari opportunità."welfare state".

I diritti sociali, fanno parte dei diritti fondamentali della persona. Attraverso di essi, si realizza l'uguaglianza sostanziale affermata dalla costituzione.

"dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e del cittadino" 1948: contempla le libertà, che diversamente dai diritti sociali , una volta garantite, si prestano a essere subito fruite.

I diritti sociali per essere riconosciuti presuppongono l'intervento di poteri pubblici, si configurano come diritti " condizionati" nel loro soddisfacimento.

Si può verificare il caso di un diritto riconosciuto ma non tutelato.

La corte costituzionale è frequentemente intervenuta in materia, perché affermando il principio dell'intangibilità dei diritti sociali in quanto "diritti della persona"


Il diritto al lavoro

È un diritto a svolgere qualsiasi attività che comporti l'accrescimento del benessere materiale e spirituale della società. Viene garantito come libertà, ossia come facoltà del singolo di scegliere l'attività lavorativa o di non lavorare. Il diritto sociale, non da vita al diritto di conservare il posto di lavoro, ma solo alla pretesa che lo stato "crei le condizioni che rendano effettivo l'esercizio del diritto"


Il diritto al lavoro dei portatori di handicap

La costituzione, nei principi generali e nell'articolo 38 tutela le persone affette da minorazioni fisiche, psichiche etc..

Il principio di solidarietà, si presenta nei confronti dei portatori di handicap, carico di tutti i valori che esprimono l'essenza della nostra costituzione.


Il diritto all'assistenza e alla previdenza

L'articolo 38 della costituzione, diversifica l'assistenza dalla previdenza sociale. I 2 diritti, hanno diversi principi. L'assitenza in caso d'invalidità al lavoro, si collega con la dignità della persona, e quindi bisogna istituire un sistema di sicurezza sociale, fondato sui principi di solidarietà.

Mentre la previdenza, si collega al diritto di un'esistenza libera e dignitosa.

Il sistema di sicurezza sociale, ricade sullo stato e sulle regioni. Il sistema è però entrato in crisi a causa di problemi finanziari, che hanno incrinato il sistema di solidarietà sociale, perciò i giovani concorrono al mantenimento dei più vecchi. Si deve perciò riformare il sistema pensionistico, e la riforma deve tener conto che i paesi, grazie al miglioramento della salute e alla diminuzione delle nascite tendono ad essere formate sempre di più da persone anziane.


L'assistenza privata

L'assitenza può anche essere affidata a privati, e pertanto essere mista, cioè frutto di attività pubblica integrata da assistenza privata. In questo settore la regione, deve coordinare l'attività dei soggetti pubblici e privati che hanno compiti d'assistenza.






Privacy




Articolo informazione


Hits: 14564
Apprezzato: scheda appunto

Commentare questo articolo:

Non sei registrato
Devi essere registrato per commentare

ISCRIVITI



Copiare il codice

nella pagina web del tuo sito.


Copyright InfTub.com 2024