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Aspetti e momenti principali del Medioevo

storia



Aspetti  e momenti principali del Medioevo


Giunti  alle soglie dell'età moderna, possiamo così riassumere i caratteri e i momenti fondamentali di quel millennio di storia europea che va sotto il nome di Medioevo.


La disgregazione della società antica va dalla caduta dell'  Impero Romano d'Occidente è solo il segno più visto­so ai una grande crisi che travolge tutte le strutture eco­nomiche, sociali e culturali su cui si reggeva la civiltà classica. Mentre sulla Gallia, sulla Spagna, sull'Italia si riversano a ondate Successive le invasioni barbariche (sec. 5° e 6°), i centri urbani cadono in rovina, la moneta scompare, gli scambi si rarefanno, le campagne si spo­polano. Il colpo decisivo all'economia dell'Occidente europeo è dato dall'espansione araba nel Mediterraneo (sec. 7°e 8°) che interrompe le grandi correnti di traf­fico di cui questo mare era il centro. In tanta desola­zione, nuclei di vita e di produzione economica sono le sopravvissute villae romane e i monasteri,. che si diffon­dono a partire dal 7° secolo.

Il feudalesimo. Su queste premesse economiche si crea un nuovo ordinamento politico e sociale, il feudalesi­mo, che giunge a maturità tra l'8° e il 12° secolo, a se­conda dei luoghi. I contadini, che sono spesso i discen­denti degli antichi schiavi, si pongono sotto la prote­zione di un signore, laico o ecclesiastico, cui versano una quota del prodotto annuo o di cui coltivano le terre. Il signore, a sua volta, si dichiara vassallo di un'autorità superiore (alto feudatario, re o imperatore), si impegna a prestarle aiuto militare in caso di necessità e ne riceve in cambio l'investitura, cioè un riconosci­mento del suo diritto di riscuotere imposte e di ammini­strare la giustizia nelle terre a lui affidate. Espressione caratteristica dell'età feudale sono i castelli, dove abita il signore e attorno ai quali ruota tutta la vita della CO­munità o del villaggio.




Le grandi istituzioni universali: Papato e Impero. L'u­nica istituzione che aveva conservato intatto il suo prestigio dopo il crollo dell'impero romano era la Chiesa. Depositaria del messaggio cristiano ed erede della cultura classica, essa riuscì a impone la sua auto­rità morale ai popoli barbari e a costituirsi, grazie alle donazioni dei Longobardi e dei Franchi, un vasto do­minio nell'Italia centrale (sec. 7° e 8°). Sotto il suo influsso prende forma con Carlo Magno, il Sacro Romano Impero, che si differenzia dall'antico Impero Romano sia perché il suo centro non è più l'Italia, ma la Francia prima e in seguito la Germania, sia perché la sua precaria unità è affidata unicamente ai rapporti  personali di vassallaggio tra i grandi feudatari e i sovrano.

Nei secoli 11° e 13° l'ideale universale del Papato, che s proclama superiore a ogni istituzione puramente ter­rena, entra in conflitto con quello dell'Impero, mentre si prepara la decadenza di entrambi.

La rinascita dopo il 1000 e la civiltà comunale. Verso la  fine del secolo 10°,dopo il riflusso delle ultime grandI invasioni barbariche, ha inizio in Europa un rapido progresso demografico, economico e civile. La popola­zione europea è più che raddoppiata nel corso di tre secoli, e supera i 50 milioni nella prima metà del Trecento; mentre le innovazioni tecniche introdotte nell'agricoltura consentono un migliore sfruttamento del suolo, l'incremento demografico stimola la bonifica e la colonizzazione di nuove terre (soprattutto nell'Eu­ropa Orientale). I contadini si affrancano in molti luoghi dalla servitù della gleba; si moltiplicano gli scambi, e cresce quindi l'importanza delle città, in cui si affermano i nuovi ceti borghesi (mercanti, artigiani, banchieri). La civiltà comunale (sec. 11°-14°) ha i suoi centri maggiori nell'Italia centro-settentrionale, nella Germania meridionale e nelle Fiandre. L'espansione economica e commerciale dell'Europa si manifesta an­che nello slancio delle repubbliche marinare e nelle crociate.

Signorie e gli Stati nazionali. Questo processo di espansione subisce una grave battuta d'arresto, a par­tire dalla metà del Trecento, in seguito al dilagare della peste e delle carestie. La crisi accelera però rivoluzione culturale e politica dell'Europa: mentre le eresie e gli scismi dei secoli 14°-15° preannunciano la Riforma pro­testante, e mentre l'Umanesimo prepara e inizia il Ri­nascimento, si giunge in Italia a una situazione di equi­librio tra cinque grandi Signorie che si dividono la penisola, la Francia e l'Inghilterra escono dalla guerra dei Cento Anni con una nuova consapevolezza della loro unità nazionale, la Spagna si riscatta dalla dominazione araba. Nasce l'Europa degli Stati nazionali, e con le scoperte geografiche si pongono le premesse per l'espansione della civiltà europea nel mondo.




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