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La crisi inglese e la grande ribellione
Tensioni diverse: i puritani
Alla morte di Betta il figlio Giacomo continuò a promuovere al rango di lord molti esponenti della media e piccola borghesia
→ i nuovi nobili gli erano molto fedeli → la camera dei lord gli era fe 949j99j dele.
Purtroppo non si può dire lo stesso della camera dei comuni (i cui membri più importanti erano la gentry, la piccola nobiltà di provincia che si era arricchita con la vendita delle proprietà di Enrico VIII), la quale era avversa alla corona perché alla morte di betta si attuò un monopolio del potere da parte dei favoriti del re
→ volendo essa controllare la condotta politica del re si ritrovò spesso in uno stato di antagonismo
In più la maggior parte di loro era puritana quindi non favorevoli all'anglicanesimo
Il regno di Carlo I
Alla morte di Giacomo gli successe il figlio Carlo, il quale, vista la situazione finanziaria preoccupante, convocò il parlamento per ricevere dei sussidi straordinari.
Questi glieli concesse, ma limitati e accompagnati da una protesta, la petizione dei diritti.
Dopo aver sciolto il parlamento Carlo decise di non convocarlo più e così fece fino al 1639.
Durante questo periodo Carlo decretò nuove imposte, assoldò mercenari e perseguitò i puritani.
Ma nel 1639 ebbe la pessima idea di convertire all'anglicanesimo anche gli scozzesi
→ loro si ribellarono e invasero l'Inghilterra
→ Carlo dovette nel '40 riconvocare il parlamento per chiedere prestiti straordinari per mantenere l'esercito contro la scozia.
Ma i parlamentari al posto di assecondare Carlo protestarono per la corruzione a corte
→ Carlo sciolse subito il parlamento
Ma, stando perdendo la guerra contro gli scozzesi fu obbligato a riconvocare il parlamento
→ il parlamento ottenne di eliminare i vescovi dalla camera dei lord, l'abolizione di tasse fatte senza di lui e la soppressione di uffici direttamente dipendenti dalla corona.
In più pretese di inserire committenti in tutti i rami politici e amministrativi e stabili le condizioni del proprio scioglimento.
Forte di questo potere il parlamento si spinse ancora più in là
= fece la grande rimostranza, in cui dimostrava che il re era circondato da gente corrotta
→ il re tentò di arrestare 5 membri particolarmente rompi ciglioni ma fallì
→ la guerra civile
= il re appoggiato dall'Irlanda riportò inizialmente alcune vittorie, ma poi, grazie alla riforma di Cromwell, la vittoria fu del parlamento
→ il re tentò di ripararsi in scozia ma fu venduto al parlamento
Allora ci furono dei casini tra l'esercito di Cromwell e il parlamento che finirono con l'eliminazione di alcuni membri.
Il restante parlamento decise la morte del re
→ seguì un periodo di repubblica, poi salì al potere in qualità di "lord protettore" Cromwell.
La grande rimostranza
Questo documento è stato scritto da puritani, i quali accusano la corte di:
→ perdita di bravi artigiani
La corte si era organizzata per:
Durante la riappacificazione con la scozia dei consiglieri maligni fecero in modo che il re riaprisse le ostilità.
L'Inghilterra dalla repubblica alla monarchia parlamentare
L'esperimento repubblicano
Il regime repubblicano con alla testa Cromwell, che si chiamava Commonwealth, riunificata l'Inghilterra la scozia e l'Irlanda sotto un sol parlamento.
Ma il dilagare di rivolte a sfondo religioso costrinsero Cromwell ad imporre una dittatura assumendo il ruolo di lord protettore.
Così vinsero gli olandesi nella prima guerra dell'atto di navigazione, aiutarono i francesi contro gli spagnoli e aumentarono il potere marittimo coloniale inglese.
La restaurazione monarchica
Alla morte di Cromwell per il pericolo di rivolte il capo dell'esercito george monk fece promuovere al parlamento il ritorno dalla Francia di Carlo II stuart (1660).
I primi atti della restaurazione furono:
La crisi della dinastia Stuart
Ad innescare la crisi fu l'avvicinamento del
sovrano a Luigi XIV → non dipendenza finanziaria dal parlamento, la sua
tolleranza ai cattolici e
→ annullamento da parte del parlamento delle leggi per i cattolici e la test act = chi è al governo deve essere anglicano.
→ scioglimento del parlamento a più riprese e tentativo da parte di esso di escludere Giacomo (erede al trono) al trono, ma Carlo lo impedì, fino alla morte.
Giacomo II re tentò la riconciliazione con il parlamento e diede la figlia maria in sposa all'erede protestante dell'Olanda Guglielmo d'orange.
Ma la nascita di un erede maschio (cattolico) fece si che Guglielmo sbarcasse con un esercito in Inghilterra e, quasi senza combattere scacciasse la famiglia di Giacomo.
La gloriosa rivoluzione e le sue conseguenze
Guglielmo III e maria II furono nominati sovrani a pari titolo.
Gli eventi che portarono Guglielmo al trono (la gloriosa rivoluzione) istituirono una monarchia parlamentare, cioè i poteri del re erano bilanciati da una serie di norme generali raccolte nella dichiarazione dei diritti approvata dal parlamento che il sovrano doveva sottoscrivere nel momento in cui prendeva la corona.
In più ci fu l'atto di tolleranza, che sanciva una libertà religiosa, senza escludere la regola che i non anglicano non potevano accedere a cariche pubbliche.
In più era già stata approvata l'habeas corpus, per cui nessuno poteva rimanere in carcere oltre un certo tempo senza il giudizio di un magistrato, ne poteva essere arrestato senza una colpa dichiarata.
→ il parlamento aveva sempre più potere
i sudditi avevano una notevole libertà (di stampa, di parola e di religione) → crescente sviluppo delle iniziative in campo economico e di idee in campo culturale.
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