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La superficie
della Luna e' ben visibile a causa della mancanza di un'atmosfera. La sua
massa, infatti, e' pari a 73,5 miliardi di miliardi di tonnellate (7,35 1025
g), insufficiente per trattenere le molecole di un gas.
Questo provoca grandi sbalzi di temperatura sulla superficie del satellite:
essa varia tra la notte e il giorno da -233 oC a +123 oC.
L'aspetto della Luna testimonia la grande importanza che hanno avuto gli urti
meteoritici nel passato del nostro Sistema Solare. Già ad occhio nudo vi si
possono distinguere regioni chiare ed altre più scure. In passato, le prime 222i84c
vennero impropriamente dette "continenti" e le seconde
"mari", in analogia con la superficie terrestre. In realtà i mari
sono aree pianeggianti, più scure e poste a quote inferiori a quelle più
chiare. Il più grande dei mari lunari e' l'Oceanus Procellarius (oceano delle
Tempeste), due volte più esteso del Mar Mediterraneo. I mari si sono formati
probabilmente per collasso di zolle di roccia sottostante.
I continenti sono invece delle zone pianeggianti in rilievo, dalla morfologia
varia. Oltre ai crateri, sul nostro satellite si distinguono faglie e dorsali
di lunghezza di decine di Km, cioè fratture della crosta con scorrimento di
masse rocciose in senso verticale e orizzontale, formate forse durante il
raffreddamento della Luna. Inoltre vi si trovano vere e proprie catene montuose
che costituiscono le pareti dei mari, formate per accumulo di materiale ai
bordi dall'impatto di grossi meteoriti. Le cime più levate raggiungono i 9000
metri di altezza.
La Luna ha un diametro di 3476 Km e una
densità media di 3.34.
La crosta lunare ha uno spessore medio di 68
Km, ed e' composta di rocce di origine effusiva, soprattutto silicati di
alluminio, calcio, ferro, magnesio e ossidi.
Questo testimonia che in passato il nostro satellite deve avere avuto una
significativa attività vulcanica, anche se adesso essa e' terminata.
La crosta ricopre
un mantello roccioso dello spessore di 980 Km
circa e un nucleo caldo del raggio di 700 Km. All'interno del mantello hanno
origine i lunamoti, delle scosse sismiche di debole intensità.
La Luna non possiede un campo magnetico, ma potrebbe averlo avuto in passato,
come testimoniato dal magnetismo di alcune rocce raccolte sulla sua superficie.
I principali moti
della Luna, oltre alla traslazione che essa compie intorno alla terra attorno
al Sole, sono la rivoluzione e la rotazione; in realtà essi sono innumerevoli e
molto complessi, a causa della sua forma irregolare e del variare della
posizione di Terra e Sole nel tempo.
Rivoluzione: L'orbita della Luna ha un raggio medio di 384400
Km e un'eccentricità pari a 0.05; essa giace su un piano inclinato di 5o
8' sull'eclittica, che interseca in due punti detti
"nodi". La retta che congiunge i nodi si dice "linea dei
nodi"; quando Sole, Terra e Luna si trovano allineati lungo la linea dei
nodi, si verifica un'eclissi.
Il periodo orbitale della Luna viene detto "mese". Esso e' riferito
all'intervallo di tempo necessario perché essa riprenda la stessa posizione
relativamente alla Terra e ad un dato punto dello spazio.
Rispetto ad un punto fisso della sfera celeste, per esempio una stella lontana,
la Luna compie una rivoluzione completa in 27 giorni, 7 ore e 43 minuti,
intervallo che viene detto "mese siderale".
Se invece l'orbita lunare viene riferita al Sole, il mese ha una durata di 29
giorni, 12 ore e 44 minuti ("mese sinodico" o "lunazione").
Questo perché nel frattempo, a causa del moto di rivoluzione della Terra
attorno al Sole, esso si e' apparentemente spostato di 27 gradi sulla sfera
celeste.
Rotazione: Il moto di rotazione della Luna attorno al suo
asse ha la stessa durata della rivoluzione: come nel caso di molti altri
sistemi pianeta-satellite, i due moti si sono sincronizzati nel tempo. Questo
fa si che il nostro satellite rivolga alla Terra sempre la stessa faccia.
Tuttavia, per la seconda legge di Keplero, la rivoluzione e'
più lenta all'apogeo e più veloce al perigeo, mentre la rotazione avviene con
velocità angolare uniforme. Di conseguenza, per un osservatore terrestre, la
Luna ha delle oscillazioni apparenti, dette "librazioni", per cui e'
possibile osservare più di metà della sua superficie, circa il 57 % del totale.
Le fasi: La Luna ci appare completamente o parzialmente
illuminata, oppure oscura, a seconda della posizione che assume rispetto a
Terra e Sole.
Se la Luna si trova fra Terra e Sole (in "congiunzione") avremo il novilunio
o "luna nuova".
Se la retta Terra-Luna e' perpendicolare alla retta Terra-Sole (cioè nelle
"quadrature"), avremo le fasi di primo e ultimo quarto.
Se si trova invece dalla parte opposta del Sole rispetto alla Terra (cioè in
"opposizione") avremo il plenilunio o "luna piena".
Le
eclissi: La parola eclissi significa
"occultamento" e indica l'oscuramento di un corpo celeste da parte di
un altro che vi transita davanti, rispetto ad un osservatore posto sulla Terra.
Il fenomeno e' legato alla posizione che la Terra e i due corpi assumono nello
spazio.
Quando la Terra, il Sole e la Luna sono allineati, cioè quando la linea dei nodi coincide o e' molto prossima
alla congiungente Terra-Sole, si possono avere i seguenti casi:
eclissi di Luna: in questo caso la Terra e' tra Sole e
Luna e proietta sulla Luna un cono d'ombra lungo 1.376.000 Km, circondato da un
cono di penombra. Se la Luna passa completamente entro il cono d'ombra, si ha
un'eclisse totale; se passa solo attraverso il cono di penombra, un'eclisse
di penombra; se attraversa solo parzialmente il cono d'ombra, un'eclisse
parziale.
eclissi di
Sole in questo caso,
la Luna e' tra Sole e Terra e proietta la sua ombra sulla Terra. Poiché il cono
d'ombra della Luna ha una lunghezza circa pari alla distanza Terra-Luna,
l'ombra che si proietta sulla Terra e' piccola. Se il satellite si trova al
perigeo, il cono d'ombra raggiunge la Terra e l'ombra proiettata copre
completamente il Sole (eclisse totale), se e' all'apogeo il suo cono
d'ombra non arriva a lambire la superficie terrestre e quindi la Luna non copre
tutto il disco solare (eclisse parziale o anulare).
Lo studio delle eclissi di Sole ha permesso lo studio della corona solare,
altrimenti invisibile. Nell'arco di un anno il numero delle eclissi non e'
costante: si può arrivare da un massimo di sette (4-5 di Sole e 2-3 di Luna) ad
un minimo di due, entrambe di Sole.
Le maree
La forza gravitazionale che lega Terra e Luna provoca tra le altre cose il
fenomeno delle maree. L'attrazione della Luna e' piu' forte sulla faccia della
Terra ad essa piu' vicina, ed e' piu' debole sulla faccia opposta. Gli oceani
terrestri vengono quindi "stirati" in direzione della Luna, formando
due rigonfiamenti, uno verso la Luna, l'altro in direzione opposta, che si
spostano sulla superficie della Terra a causa della sua rotazione.
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