Area dei file: occupa tutto il resto del disco e contiene i file. In quest'area
possono esservi anche delle sottodirectory che elencano file non elencati nella
directory radice.
Le sottodirectory
Le sottodirectory sono strutturate
come la radice ma appaiono come file di tipo particolare. Le sottodirectory
sono organizzate in una struttura ad albero, che costituisce uno strumento di
gestione razionale dei dischi.
I file di MS-DOS
MS-DOS è costituito essenzialmente
da tre file:
IBMBIO.COM (IO.SYS):
installa in memoria le routine che, in unione a quelle contenute in un'apposita
ROM, costituiscono il BIOS (Basic Input Output System = sistema base di
ingresso/uscita). È un programma specifico della macchina ed è l'interfaccia
fra l'hardware e il software. Viene modificato con l'evoluzione delle macchine
stesse, di modo che una particolare versione MS-DOS possa girare su calcolatori
fisicamente differenti.
IBMDOS.COM (MSDOS.SYS): si
trova ad un livello immediatamente superiore. Fa da tramite fra i programmi
applicativi e le routine di basso livello del BIOS e rende le operazioni di
input/output più semplici ed efficienti.
COMMAND.COM: è l'interprete dei
comandi del DOS. Riconosce il comando battuto al prompt del DOS ed esegue le
operazioni necessarie a mandarlo in esecuzione. È anche in grado di distinguere
i comandi interni (contenuti da COMMAND.COM stesso)da quelli esterni (che
risiedono sul disco).
All'atto dell'accensione un
piccolo programma di bootstrap (inizializzazione) lancia IBMBIO e IBMDOS
e carica in memoria COMMAND.COM.
IBMBIO e IBMDOS risiedono sul
disco come programmi nascosti e protetti. Qualunque alterazione di questi file
rende il sistema operativo inservibile. COMMAND.COM, invece, può essere
cancellato e sostituito.
Il prompt
Quando si è in ambiente di lavoro
MS-DOS il fatto è segnalato da un prompt che indica l'unità a dischi
attiva in quel momento.
Si può passare da una unità
all'altra battendo la lettera che indica la nuova, seguita da due punti e dal
tasto ritorno carrello (CR o Invio).
Esempio per passare dall'unità A
alla B:
A>B: <CR>
Le istruzioni che il DOS accetta
MS-DOS accetta istruzioni composte
da:
il nome del comando da eseguire;
i nomi dei file che il comando
deve elaborare;
qualsiasi altra informazione di
cui ha bisogno il comando.
Battendo <CR> dopo aver
impostato l'istruzione, il comando va in esecuzione.
Particolarmente importanti sono i
comandi DOS che servono a gestire la macchina e i dischi.
Alcune osservazioni
Nel corso dell'esecuzione, il DOS
può emettere messaggi per indicare cosa sta facendo, per chiedere dati
aggiuntivi o per segnalare errori.
Caratteri jolly
Molti comandi che operano su file
accettano nella specifica del nome e dell'estensione dei file stessi i
caratteri jolly " " e "?".
" sta per qualunque combinazione di caratteri, dalla posizione in cui è
scritto alla fine del nome, più l'eventuale estensione. "?" sta per qualunque
carattere nella posizione in cui è scritto; il comando opera allora su tutti i
file che soddisfano il resto della specifica.
Esempi:
.BAT sta per
ogni file del tipo batch
sta per ogni file con nome di 5 caratteri ed estensione qualunque
Help in linea
Per avere informazioni di sintassi
e le opzioni di un dato comando DOS serve digitare:
HELP comando <CR>
oppure comando ? <CR>
2. PRINCIPALI COMANDI DEL DOS
DIR [unità:] [nomefile] [opzioni].
Elenca sul video i file,
producendo anche alcune informazioni su di essi (normalmente: lunghezza in
byte, data e ora di creazione) e sul disco (numero di file presenti e spazio
rimasto).
Esempio della descrizione di un
file:
KEYBRD2 SYS 34.598 20/06/96 13.45
Frase di tipo:
"Il volume nel drive A non ha
etichetta" si riferisce al fatto che al disco non è stato assegnato un nome
all'atto della formattazione.
"Il numero di serie del volume è
11D8-2056" fa riferimento al fatto che il DOS assegna comunque a ogni disco che
viene formattato un numero di serie costituito da 8 cifre esadecimali. Ciò
permette al sistema operativo di distinguere un disco dall'altro e di
riconoscere l'eventuale scambio di dischi nel corso dell'esecuzione di un
programma.
Varianti del comando DIR:
DIR B:
Elenca tutti i file (non nascosti)
sul disco B.
DIR .COM
Elenca tutti i file con estensione
COM.
DIR GRUPPO.
Elenca tutti i file di nome GRUPPO
di estensione qualunque.
DIR GRUP??.
Elenca tutti i file il cui nome è
di 5 lettere e comincia con GRUP, con estensione qualunque.
DIR
Elenca tutti i file che non hanno
estensione (utile per visualizzare solo le directory).
DIR B:VIRUS.BAT
Elenca il file VIRUS.BAT, se esistente.
In caso contrario, emette un messaggio di file non trovato.
Opzioni particolari:
DIR A:/P
Se i file del disco sono molti in
questo modo vengono visualizzati una pagina alla volta.
DIR A:/W
In questo modo vengono
visualizzati solo i nomi dei file e lo spazio di memoria che occupano. È quindi
possibile raggruppare in una sola videata molti file.
RENAME
Cambia il nome e l'estensione di un file.
COPY [unità1:] nomefile1 [unità2:]
[nomefile2] [/V] (comando interno)
Copia il nomefile 1 sul disco unità1 nel file
nomefile2 nel disco unità2.
COPY
A:*.* B:
Copia tutti i file dall'unità A all'unità B.
COPY
A:???.* B:
Copia su B tutti I file di A con nome di tre
lettere ed estensione qualunque.
TYPE
Mostra il file in anteprima. Non visualizza i
byte ma i caratteri ASCII corrispondenti.
Type visualizza, inoltre, il file rispettando
la suddivisione in righe che è stata impostata al momento della creazione del
file testo.
DISKCOPY [unità1:] [uità2] [/1] [/V]
Copia tutto il disco nell'unità 1 sul disco nell'unità
2; vengono copiati tutti i settori, compresi eventuali file nascosti che non
vengono visti da COPY.
DEL
Cancella il file selezionato.
FORMAT
Formatta il disco nell'unità specificata. Il
format non cancella i file dall'unità, ma li rende inaccessibili e quindi
esiste la possibilità di recuperare i file persi.
La più importante opzione di format è \S che
oltre a formattare l'unità carica sul nuovo disco il sistema operativo.
UNFORMAT
Questo comando serve per recuperare i file
formattati da un'unità.
3. LE (SOTTO)DIRECTORY
Un disco DOS può essere organizzato in
"spazi" indipendenti dette sottodirectory.
MKDIR
Consente di creare una sottodirectory.
CHDIR
Serve per entrare in una directory.
RMDIR
Serve per rimuovere una directory.
La directory deve però essere vuota altrimenti il DOS si rifiuta di
cancellarla.
Prompt $P$G
È un caso particolare di un
comando che permette di personalizzare il prompt.
Visualizza nel DOS, oltre al
drive, anche la directory. Il prompt diventa dunque il drive corrente, seguito
dal segno di maggiore.
Esempio:
C:\GRUPPO\TERZA>
Path
Visualizza o imposta il percorso
di ricerca per i file eseguibili.
Esempio:
PATH C:\; C:\GRUPPO
Nell'esempio, il DOS è costretto a
cercare i programmi eseguibili sul disco root e nella sottodirectory \GRUPPO. I
vari percorsi sono separati da un ";".
Tree
Permette la visualizzazione
diretta sullo schermo della struttura della directory.
TREE [unità] [percorso] [/F] [/A]
Esempi:
A:\>TREE
Elenca tutte le directory presenti
in A:.
A:\>TREE / F
Grazie all'opzione /F si
visualizzano i nomi dei file contenuti in ogni directory.
4. GESTIONE DELLA MEMORIA
Un PC dispone di vari tipi di
memoria:
Una memoria convenzionale,
fino a 640 kbyte, che costituisce l'area di lavoro primaria in cui normalmente
girano i programmi sviluppati sotto DOS e in cui normalmente si installa la
parte residente del sistema operativo stesso.
Una memoria estesa: dal
punto di vista dell'organizzazione è un'espansione di quella convenzionale. È
disponibile solo su macchine con microprocessore dall'80286.
Una memoria espansa, che è
organizzativamente, fisicamente e logicamente separata dalle prime due, ed è
vista in blocchi da 16 kbyte solo da particolari programmi applicativi.
L'utilizzazione
della memoria espansa richiede di scavalcare la barriera del BIOS tramite
veloci spostamenti di blocchi d'informazione da 64 kbyte tra la memoria
convenzionale e appunto la memoria estesa.
Tutte le
operazioni possono essere rese automatiche con l'uso del comando MEMMAKER (vero
e proprio configuratore di sistema). All'avvio del comando il sistema operativo
verifica la situazione della memoria e offre la possibilità dell'installazione
rapida o personalizzata. Una volta riavviato il computer viene eseguito un
bootstrap guidato da MEMMAKER. Le informazioni raccolte consentono di eseguire
i calcoli per la gestione più efficiente della memoria.
Una memoria superiore: è
normalmente usata dal DOS per la gestione dell'hardware, ma mai completamente
usata; le parti inutilizzate della memoria superiore sono chiamate UMB (blocchi
di memoria superiore).
Comandi BUFFERS e FILES
Quando DOS scrive o legge i
dischi, ricopia i settori coinvolti in apposite aree di memoria dette buffers;
alla successiva operazione di lettura su disco, DOS verifica se i dati sono già
presenti in un buffer e li recupera direttamente dalla memoria, senza ripassare
dal disco (cache del disco).
In questo modo si velocizzano le
operazioni su disco.
Normalmente i buffer sono 2 o 3,
ma si possono aumentare con il comando di configurazione:
BUFFERS=n dove "n" è il numero di buffer desiderati,
da 1 a 99
Tanti più sono i buffer, tanto
meno il sistema farà ricorso diretto ai dischi. I buffers, però, rubano memoria
ai programmi. Un buon compromesso è in genere BUFFERS=10.
Un altro comando utile con i
programmi che trattano grosse masse di dati è:
FILES=n (n = 8
dove "n" è il massimo numero di
file che possono essere contemporaneamente aperti.
Poiché la gestione dei file
richiede delle particolari strutture in memoria, anche il comando FILES ruba
memoria. Generalmente va bene FILES=20.
COUNTRY=nnn
dove "nnn" è un prefisso
telefonico internazionale (039 per l'Italia).
Questo comando di configurazione
fissa alcune caratteristiche internazionali nella presentazione dell'output di
alcuni programmi DOS.
Device drivers (piloti di
dispositivi)
Normalmente IO.SYS o MSDOS.SYS
caricano in memoria dei programmi standard (drivers) che controllano i
dispositivi (device) standard di ingresso/uscita.
I programmatori di sistema possono
aggiungere altri dispositivi costruendo i relativi drivers. Molti di questi
drivers sono reperibili sotto forma di file ed è possibile installarli mediante
il comando di configurazione:
DEVICE=[unita:] [percorso] driver
Disco virtuale
Il disco virtuale è una zona di
memoria organizzata come un disco, cui è possibile accedere con tutti i comandi
DOS relativi alla gestione dei dischi e dei file.
Nel DOS 6.2 il driver del disco
virtuale è RAMDRIVE.SYS. Il comando di configurazione è:
DEVICE=[unità:] [percorso]
RAMDRIVE.SYS
Questo riserva al disco virtuale
64 kbyte di memoria.
Si possono specificare anche
parametri che alterano questi valori di default. Inoltre, se la macchina
dispone di memoria oltre i 640 kbyte convenzionali, il DOS 6.2 permette di installare
il disco virtuale fuori dalla zona di memoria riservata normalmente ai
programmi.
Il file AUTOEXEC.BAT
Il file AUTOEXEC.BAT è un file
batch che viene eseguito all'atto del bootstrap subito dopo l'esecuzione dei
comandi contenuti nel file CONFIG.SYS.
I comandi in esso scritti vanno in
esecuzione automaticamente ogni volta che il DOS viene installato; è molto
utile per automatizzare eventuali operazioni che debbano essere eseguite ogni
volta che si accende la macchina, tipicamente per caricare i programmi di
gestione delle tastiere nazionali.
5. GESTIONE DELLE MEMORIE DI
MASSA
SCANDISK: verifica delle
condizioni del disco.
SCANDISK.EXE esegue dapprima una
lettura della FAT per verificare l'affidabilità della struttura del disco e
successivamente esegue un controllo incrociato delle concatenazioni dei file
nei vari cluster. Se vengono riscontrati errori, SCANDISK.EXE li segnala e
comunica quanto è lo spazio sull'unità che non è più concatenabile. I dati
contenuti in tale spazio possono essere rimossi.
DELTREE: cancellazione directory
Questo comando consente di
eliminare in una sola volta sia la directory indicata sia gli eventuali file
contenuti, comprese anche le sottodirectory e i loro file.
UNDELETE: recupero dei file
eliminati
MSBACKUP: archiviazione dei file
Si tratta più di un programma
applicativo che di un comando.
Esistono tre tipi diversi di
backup che si possono utilizzare:
Backup completo: esegue la copia di tutti i file selezionati prima di iniziare
l'operazione.
Backup incrementale: copia solo i file che hanno subito modifiche dall'ultimo backup
completo o incrementale.
Backup differenziale: esegue sempre una copia dei soli file che hanno subito modifiche
rispetto a un precedente Backup completo, ma viene conservata solo la versione
più recente.
6. PROTEZIONE DAI VIRUS
I virus sono programmi scritti in
linguaggio macchina e costruiti in modo tale da accodarsi ad altri programmi
senza dare prova della loro esistenza. Per produrre il contagio è necessario
partire da un programma già infetto. Il virus permane nella memoria e all'atto
della chiamata di un programma è pronto ad infettarlo.
Il programma MSAV.EXE
Elenca tutti i file di nome GRUPPO
di estensione qualunque.
DIR GRUP??.
Elenca tutti i file il cui nome è
di 5 lettere e comincia con GRUP, con estensione qualunque.
DIR
Elenca tutti i file che non hanno
estensione (utile per visualizzare solo le directory).
DIR B:VIRUS.BAT
Elenca il file VIRUS.BAT, se esistente.
In caso contrario, emette un messaggio di file non trovato.
Opzioni particolari:
DIR A:/P
Se i file del disco sono molti in
questo modo vengono visualizzati una pagina alla volta.
DIR A:/W
In questo modo vengono
visualizzati solo i nomi dei file e lo spazio di memoria che occupano. È quindi
possibile raggruppare in una sola videata molti file.
RENAME
Cambia il nome e l'estensione di un file.
COPY [unità1:] nomefile1 [unità2:]
[nomefile2] [/V] (comando interno)
Copia il nomefile 1 sul disco unità1 nel file
nomefile2 nel disco unità2.
COPY
A:*.* B:
Copia tutti i file dall'unità A all'unità B.
COPY
A:???.* B:
Copia su B tutti I file di A con nome di tre
lettere ed estensione qualunque.
TYPE
Mostra il file in anteprima. Non visualizza i
byte ma i caratteri ASCII corrispondenti.
Type visualizza, inoltre, il file rispettando
la suddivisione in righe che è stata impostata al momento della creazione del
file testo.
DISKCOPY [unità1:] [uità2] [/1] [/V]
Copia tutto il disco nell'unità 1 sul disco nell'unità
2; vengono copiati tutti i settori, compresi eventuali file nascosti che non
vengono visti da COPY.
DEL
Cancella il file selezionato.
FORMAT
Formatta il disco nell'unità specificata. Il
format non cancella i file dall'unità, ma li rende inaccessibili e quindi
esiste la possibilità di recuperare i file persi.
La più importante opzione di format è \S che
oltre a formattare l'unità carica sul nuovo disco il sistema operativo.
UNFORMAT
Questo comando serve per recuperare i file
formattati da un'unità.
3. LE (SOTTO)DIRECTORY
Un disco DOS può essere organizzato in
"spazi" indipendenti dette sottodirectory.
MKDIR
Consente di creare una sottodirectory.
CHDIR
Serve per entrare in una directory.
RMDIR
Serve per rimuovere una directory.
La directory deve però essere vuota altrimenti il DOS si rifiuta di
cancellarla.
Prompt $P$G
È un caso particolare di un
comando che permette di personalizzare il prompt.
Visualizza nel DOS, oltre al
drive, anche la directory. Il prompt diventa dunque il drive corrente, seguito
dal segno di maggiore.
Esempio:
C:\GRUPPO\TERZA>
Path
Visualizza o imposta il percorso
di ricerca per i file eseguibili.
Esempio:
PATH C:\; C:\GRUPPO
Nell'esempio, il DOS è costretto a
cercare i programmi eseguibili sul disco root e nella sottodirectory \GRUPPO. I
vari percorsi sono separati da un ";".
Tree
Permette la visualizzazione
diretta sullo schermo della struttura della directory.
TREE [unità] [percorso] [/F] [/A]
Esempi:
A:\>TREE
Elenca tutte le directory presenti
in A:.
A:\>TREE / F
Grazie all'opzione /F si
visualizzano i nomi dei file contenuti in ogni directory.
4. GESTIONE DELLA MEMORIA
Un PC dispone di vari tipi di
memoria:
Una memoria convenzionale,
fino a 640 kbyte, che costituisce l'area di lavoro primaria in cui normalmente
girano i programmi sviluppati sotto DOS e in cui normalmente si installa la
parte residente del sistema operativo stesso.
Una memoria estesa: dal
punto di vista dell'organizzazione è un'espansione di quella convenzionale. È
disponibile solo su macchine con microprocessore dall'80286.
Una memoria espansa, che è
organizzativamente, fisicamente e logicamente separata dalle prime due, ed è
vista in blocchi da 16 kbyte solo da particolari programmi applicativi.
L'utilizzazione
della memoria espansa richiede di scavalcare la barriera del BIOS tramite
veloci spostamenti di blocchi d'informazione da 64 kbyte tra la memoria
convenzionale e appunto la memoria estesa.
Tutte le
operazioni possono essere rese automatiche con l'uso del comando MEMMAKER (vero
e proprio configuratore di sistema). All'avvio del comando il sistema operativo
verifica la situazione della memoria e offre la possibilità dell'installazione
rapida o personalizzata. Una volta riavviato il computer viene eseguito un
bootstrap guidato da MEMMAKER. Le informazioni raccolte consentono di eseguire
i calcoli per la gestione più efficiente della memoria.
Una memoria superiore: è
normalmente usata dal DOS per la gestione dell'hardware, ma mai completamente
usata; le parti inutilizzate della memoria superiore sono chiamate UMB (blocchi
di memoria superiore).
Comandi BUFFERS e FILES
Quando DOS scrive o legge i
dischi, ricopia i settori coinvolti in apposite aree di memoria dette buffers;
alla successiva operazione di lettura su disco, DOS verifica se i dati sono già
presenti in un buffer e li recupera direttamente dalla memoria, senza ripassare
dal disco (cache del disco).
In questo modo si velocizzano le
operazioni su disco.
Normalmente i buffer sono 2 o 3,
ma si possono aumentare con il comando di configurazione:
BUFFERS=n dove "n" è il numero di buffer desiderati,
da 1 a 99
Tanti più sono i buffer, tanto
meno il sistema farà ricorso diretto ai dischi. I buffers, però, rubano memoria
ai programmi. Un buon compromesso è in genere BUFFERS=10.
Un altro comando utile con i
programmi che trattano grosse masse di dati è:
FILES=n (n = 8
dove "n" è il massimo numero di
file che possono essere contemporaneamente aperti.
Poiché la gestione dei file
richiede delle particolari strutture in memoria, anche il comando FILES ruba
memoria. Generalmente va bene FILES=20.
COUNTRY=nnn
dove "nnn" è un prefisso
telefonico internazionale (039 per l'Italia).
Questo comando di configurazione
fissa alcune caratteristiche internazionali nella presentazione dell'output di
alcuni programmi DOS.
Device drivers (piloti di
dispositivi)
Normalmente IO.SYS o MSDOS.SYS
caricano in memoria dei programmi standard (drivers) che controllano i
dispositivi (device) standard di ingresso/uscita.
I programmatori di sistema possono
aggiungere altri dispositivi costruendo i relativi drivers. Molti di questi
drivers sono reperibili sotto forma di file ed è possibile installarli mediante
il comando di configurazione:
DEVICE=[unita:] [percorso] driver
Disco virtuale
Il disco virtuale è una zona di
memoria organizzata come un disco, cui è possibile accedere con tutti i comandi
DOS relativi alla gestione dei dischi e dei file.
Nel DOS 6.2 il driver del disco
virtuale è RAMDRIVE.SYS. Il comando di configurazione è:
DEVICE=[unità:] [percorso]
RAMDRIVE.SYS
Questo riserva al disco virtuale
64 kbyte di memoria.
Si possono specificare anche
parametri che alterano questi valori di default. Inoltre, se la macchina
dispone di memoria oltre i 640 kbyte convenzionali, il DOS 6.2 permette di installare
il disco virtuale fuori dalla zona di memoria riservata normalmente ai
programmi.
Il file AUTOEXEC.BAT
Il file AUTOEXEC.BAT è un file
batch che viene eseguito all'atto del bootstrap subito dopo l'esecuzione dei
comandi contenuti nel file CONFIG.SYS.
I comandi in esso scritti vanno in
esecuzione automaticamente ogni volta che il DOS viene installato; è molto
utile per automatizzare eventuali operazioni che debbano essere eseguite ogni
volta che si accende la macchina, tipicamente per caricare i programmi di
gestione delle tastiere nazionali.
5. GESTIONE DELLE MEMORIE DI
MASSA
SCANDISK: verifica delle
condizioni del disco.
SCANDISK.EXE esegue dapprima una
lettura della FAT per verificare l'affidabilità della struttura del disco e
successivamente esegue un controllo incrociato delle concatenazioni dei file
nei vari cluster. Se vengono riscontrati errori, SCANDISK.EXE li segnala e
comunica quanto è lo spazio sull'unità che non è più concatenabile. I dati
contenuti in tale spazio possono essere rimossi.
DELTREE: cancellazione directory
Questo comando consente di
eliminare in una sola volta sia la directory indicata sia gli eventuali file
contenuti, comprese anche le sottodirectory e i loro file.
UNDELETE: recupero dei file
eliminati
MSBACKUP: archiviazione dei file
Si tratta più di un programma
applicativo che di un comando.
Esistono tre tipi diversi di
backup che si possono utilizzare:
Backup completo: esegue la copia di tutti i file selezionati prima di iniziare
l'operazione.
Backup incrementale: copia solo i file che hanno subito modifiche dall'ultimo backup
completo o incrementale.
Backup differenziale: esegue sempre una copia dei soli file che hanno subito modifiche
rispetto a un precedente Backup completo, ma viene conservata solo la versione
più recente.
6. PROTEZIONE DAI VIRUS
I virus sono programmi scritti in
linguaggio macchina e costruiti in modo tale da accodarsi ad altri programmi
senza dare prova della loro esistenza. Per produrre il contagio è necessario
partire da un programma già infetto. Il virus permane nella memoria e all'atto
della chiamata di un programma è pronto ad infettarlo.
Il programma MSAV.EXE
Se si suppone di essere in
possesso di un floppy disk infetto basta avviare il programma MSAV.EXE
dall'hard disk selezionando l'unità nella quale è stato inserito il disco. Se
invece fosse stato infettato l'hard disk, serve spegnere il computer e avviare
un nuovo bootstrap a partire da un floppy disk che contenga sia il sistema
operativo sia il programma MSAV.EXE.
Il programma MSAV.EXE prevede due
possibilità operative:
rileva:
consente di individuare la presenza di virus, fornendo la loro identificazione,
ma non li rimuove.
rileva e libera: individua i virus e procede alla loro eliminazione sia dalla memoria
RAM sia dal file infetto.
MSAV.EXE è in grado di riconoscere
un migliaio di tipi di virus.
7. COLLEGAMENTO TRA DUE
COMPUTER
Il collegamento tra calcolatori è
in genere realizzato tramite reti più o meno complesse che consentono
l'interscambio di informazione. Con la versione 6 di MS-DOS è stata introdotta
la possibilità di realizzare una piccola rete costituita da due soli
calcolatori ma che ha il grande vantaggio di sfruttare le risorse hardware già
presenti su tutti i personal computer.