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L'EQUIPE: RUOLO E COMPITI - GLI OPERATORI

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L'EQUIPE: RUOLO E COMPITI


L'EQUIPE


La realtà sociologica odierna pone in primo piano l'organizzazione del lavoro per gruppi che va diffondendosi in tutti i campi, da quello sociale a quello politico, da quello economico a quello 717j99h finanziario, da quello culturale a quello scientifico.

Si parla di lavoro in équipe e si pensa che esso sia un presupposto più efficace del lavoro individuale per risolvere i problemi complessi e difficili del nostro tempo per cui non si può più fare a meno della partecipazione di tutti e ciò presuppone la maturazione dei valori della disponibilità, della solidarietà e della collaborazione.

Questo nuovo orizzonte culturale è improntato alla valorizzazione della dimensione relazionale e comunitaria, al superamento dei conflitti individuali e sociali, degli egoismi, delle rivalità, della competizione esasperata, all'ideale della convivenza democratica, in cui è determinante il sentimento dell'accettazione, nel rispetto e della valorizzazione delle diversità culturali, individuali e sociali.



Si deve tener presente che il lavoro in équipe non significa affatto che tutti possono fare il lavoro di tutti.

Ogni professionalità deve mantenere con rigore la propria specifica competenza; questa professionalità accetta tuttavia di confrontarsi con quella altrui e di contribuire alla elaborazione di una proposta di intervento che sarà data dall'azione concertata di ognuno, o alle volte di uno degli operatori che potrà avvalersi della consulenza degli altri.

Il lavoro di gruppo o in équipe cerca una ricomposizione del lavoro facendo combaciare specializzazione professionale, coscienza collettiva del lavoro e coinvolgimento della comunità. Il lavoro in équipe non vuole essere il ritorno al lavoro, come esso era svolto nelle comunità preindustriali, dove esisteva la solidarietà, ma dove tutti potevano svolgere qualsiasi compito e dove la specializzazione tecnica era ben poco marcata.

Questo modello rappresenta uno sforzo di accomunare la specializzazione, la solidarietà nel lavoro, la conoscenza più completa dell'intero processo di lavoro e una interazione con coloro che sono i destinatari del servizio stesso.

Trovarsi a lavorare assieme significa che gli operatori dei vari servizi si trovano e prendono visione della realtà, in particolare, dei bisogni degli utenti. Ognuno con l'aiuto della propria competenza la può mettere a confronto con quella degli altri operatori, che utilizzano, a loro volta, le competenze loro specifiche.

Possiamo così dire che il lavoro di gruppo degli operatori dei servizi si differenzia dal lavoro specializzato non perché nega le competenze professionali ed i suoi specifici compiti, ma piuttosto perché riunisce gli operatori di ruoli e specializzazioni diverse per considerare, con il loro aiuto la comunità nella sua interezza, cercando così di offrire ad essa una risposta più completa e puntuale, quando manifesta dei bisogni.

La composizione di un gruppo di operatori non è casuale ma obbedisce, o dovrebbe obbedire, alle esigenze e caratteristiche dell'ambiente e alla comunità nelle quali opere, nonché alla funzione che deve svolgere per quest'ultima.

L'équipe deve essere aperta alla collaborazione diretta e indiretta con gli altri servizi presenti nella comunità e con la gente; inoltre, con le amministrazioni comunali e con i suoi servizi, con la scuola di ogni ordine e grado, con le associazioni culturali, con le parrocchie, le organizzazioni volontarie ecc.

Quando gli operatori insistono a lavorare facendo convergere in una azione unitaria le loro capacità professionali, le loro conoscenze tecniche e la conoscenza della comunità, realizzano due grandi novità: intervengono in modo completo e più cosciente per rispondere ai bisogni e, allo stesso tempo, essi realizzano un primo controllo vicendevole sul loro operato.

Questo modello deve rafforzare le specificità e le qualificazioni professionali e, allo stesso tempo, stabilire una interrelazione fra di loro; come pure deve realizzarsi un coinvolgimento degli interessati come operatori del servizio.

Gli operatori devono, quindi, avere una adeguata conoscenza della comunità e successivamente devono elaborare un programma di lavoro, nel quale vengono stabiliti gli obiettivi, i mezzi per raggiungerli, vengono operati le attribuzioni dei compiti e vengono definiti i tempi ed i momenti di valutazione del lavoro. Infatti il momento di verifica dell'azione in équipe e del lavoro comunitario è quello della valutazione del proprio lavoro di gruppo.

Lavorare in équipe, pertanto, non è facile; devono essere presi in considerazione moltissimi aspetti, oltre alle caratteristiche personali di ciascun operatore e le relative competenze, capacità professionali specifiche che lo caratterizzano.



GLI OPERATORI


Il centro in base alla legge 104/ 92 ha stipulato un protocollo di intesa con le strutture scolastiche nel quale si stabilisce:

un referente scolastico e un referente del centro per comunicazioni riguardanti gli aspetti organizzativi e funzionali;

un incontro almeno ogni bimestre tra terapisti e insegnanti al fine di affrontare una programmazione delle attività didattiche in continuità con l'iter terapeutico per integrare ed allineare gli interventi.

E' stata stipulata una convenzione con la Cooperativa Sociale che deve possedere nel proprio organico il personale qualificato a svolgere i compiti specifici.

Gli operatori coinvolti nel programma "HELP" seguono direttive esclusivamente del responsabile dell'ufficio Servizio Sociale che funge anche da Coordinatore del progetto

Il progetto operativo elaborato è verificato nelle varie fasi di attivazione anche con Assemblee Generali mensili degli operatori e dei volontari coinvolti nell'esperienza.

Per la realizzazione di tale intervento, sono previste le seguenti figure professionali con i rispettivi compiti:

1 Assistente Sociale che ha funzioni: di consulenza, supporto e assistenza alle famiglie, rapporti con la scuola. Collabora all'organizzazione e alla promozione dei servizi, si occupa del Servizio sociale di orientamento e disbrigo pratiche.

Il fine ultimo di questo tipo di assistenza è quello di condurre il soggetto all'autosufficienza e alla reintegrazione sociale, facendo leva sulle proprie forze interiori, attraverso interventi chiari e comprensibili per l'utente.

1 Sociologo che si occupa della valutazione delle risorse territoriali, della ricerca e della  programmazione di interventi di gruppo e risocializzazione.

Si può usufruire del sociologo anche per incontri di gruppi di genitori e per attività svolte all'esterno della struttura come visite guidate, manifestazioni cittadine, per abituare ciascuno ad un comportamento sociale accettabile, a sviluppare abitudini e abilità necessarie per conoscere ed evitare pericoli, ad imparare l'uso delle infrastrutture ricreative appartenenti alla comunità.

1 Psicologo si occupa della valutazione delle risorse individuali, della programmazione e degli interventi di recupero e di sostegno specifico.





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