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I GIOVANI TRA ALCOL E DROGA
Il disagio e la voglia di evasione dei giovani trovano spesso sfogo nella droga e nell'alcol, che portano danni tremendi a questi ragazzi, spesso non consapevoli dei pericoli a cui vanno incontro. 353b16d Esprimi un tuo parere in merito.
Società deviata, società malata, società che non crede più nei valori, quelli autentici, quelli da elogiare perché puri e genuini. Società confusa, società "deformata"da immagini e modelli sempre più falsi, sempre più ingannevoli e superficiali.
Società stanca di troppo benessere, società sgretolata, società stufa perfino di quegli agi tanto agognati. Società frustata e incattivita; società violenta e scostante. Società arrabbiata contro se stessa; società che non si sopporta più.
Società annoiata. È tutto qui il punto, nella noia.
La modernità, la tecnologia, l'avanguardia hanno creato e diffuso mille e più comodità. Si gode di tutto, al giorno d'oggi e, specie ai giovani, non manca niente, dall'utile al superfluo. Dal cibo ai vestiti, alla scolarizzazione; dai mass media ai computer, ai cellulari. E quella che nei primi tempi è una moda da seguire e da rincorrere a tutti i costi, passato il grande boom, diviene una noiosa abitudine.
E l'abitudine, si sa, genera "dolore" che sfocia in apatìa, in insoddisfazione, in senso di incompletezza. In noia, per l'appunto.
È un paradosso che, in un epoca in cui si ha tutto, la noia riesca a predominare e si cerchino alternative futili e dannose. Eh, già è proprio questo che fanno giovani e giovanissimi: tentano ogni strada per trovare vie d'uscita, vie di fuga.Vogliono evadere da tutto un mondo che gli va troppo stretto, che li rinchiude, li imprigiona, li soffoca.
Queste sono parole che ricorrono spesso nei loro stessi modi di esprimersi, di comunicare. D'altra parte è vero che l'adolescenza è una fase turbolenta, instabile, discontinua, in cui ci si critica, ci si trova persi, si ha bisogno di costruirsi un'identità che non è ancora ben definita, ma il modo per risolvere quella conflittualità interiore non lo si trova nell'assunzione di droghe o, peggio, nell'alcol. No, non è questa la maniera. Eppure, i giovani sono convinti che bere, fumare o assumere sostanza stupefacenti, li possa aiutare davvero. Soprattutto a "veder chiaro" in loro stessi. Eh, sì, sono proprio questi ragazzi del Duemila, ansiosi di crescere e ritrovarsi adulti, sfidano loro stessi e "imbottendosi" di sostanze che, in realtà, posso solo danneggiarli e acuire quel loro senso di disagio, quella loro insoddisfazione, quel loro "male di vivere".
Sì, è esattamente un male di vivere quello che avvolge <<ragazzini>> dai dodici-tredici anni fino ai venti e oltre.
Lo sentiamo ogni giorno dai notiziari.Ultimamente, lo ha ribadito un sondaggio condotto dalla Fondazione Villa Maraini.
Su cento adolescenti, trenta fumano (e sono in maggior numero le donne); un altro 30% divide il proprio tempo libero tra bar e discoteche, un buon 20% rimane ad annoiarsi davanti alla televisione e il 16% si ubriaca per "trovare un'altra dimensione". E, per andare "fuori di testa", un altro buon 40% assume droghe non sempre leggere.
Magari partono proprio dagli alcolici per poi approdare all'hascisc, alla marijuana, alla cocaina o agli acidi. E, oltre alle percentuali, un altro dato che desta sconcerto è che a fare maggior uso di queste sostanze, come per le sigarette, sono le ragazzine. Maggiore instabilità d'animo, voglia di emulazione dei loro compagni maschi, dimostrazione di non essere "inferiori", maggiore conflittualità nei loro rapporti con mamma e papà, inconsapevolezza della pericolosità di codeste sostanze o semplice curiosità di vedere cosa si prova?
Sembrano esserci tutti questi elementi in quello che spinge i giovani a stordirsi. Ma principalmente, la spinta sarebbe data dalla voglia di comunicare con maggiore scioltezza, di ottenere una sensazione di benessere, di agiatezza, di felicità. Felicità.altra caratteristica, altro elemento che sembra essere la vetta più ambita da raggiungere per gli adolescenti.
Che importa dei rischi che si corrono? Secondo alcuni sondaggi, i giovani ammetterebbero tranquillamente di fare uso di alcol e di droghe, essendo ben consapevoli dei loro effetti.
Non solo, ma conoscerebbero alquanto bene anche la loro composizione. E, oltretutto, si reputerebbero "maturi" al punto da saper scegliere di drogarsi e di sbronzarsi, specialmente se in compagnia.
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