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Titolo del libro: Vita di Galileo
Nome dell'autore: Bertolt Brecht
Casa editrice: Einaudi
Prima pubblicazione: 1943
Prima pubblicazione in Italia: 1954
Il 10 febbraio 1898, ad Augusta in Germania, nasce Bertolt Brecht, uno dei più grandi autori di teatro e di prosa di questo secolo.
Compie studi di medicina in Bavaria. E' assistente di campo nella Prima guerra mondiale, specificamente nel 1918. Data lo stesso anno la composizione del suo primo lavoro teatrale, Baal, mentre è del 1920 il suo primo, clamoroso successo, ottenuto con la rappresentazione di Trommeln in der Nacht (Tamburi nella notte).
Brecht è anche poeta: nel 1927 esce il libro di versi Die Hauspostille.
Brecht diviene un impegnato intellettuale comunista e si trasferisce a Berlino, dove compone, nel 1928, Die Dreigroschenoper (L'opera da tre soldi) insieme a Kurt Weil: è 131g69b un successo clamoroso, che determina il passaggio del drammaturgo tedesco a figura antagonista e profondamente antiborghese. Per questo motivo, nel '33 Brecht viene esiliato. Ripara in Scandinavia, dove rimane fino al 1941, quando emigra negli Stati Uniti, lavorando per produzioni minori a Hollywood.
Dal '41, anno di uscita di Mutter Courage und ihre Kinder (Madre Courage e i suoi figli), al 1948, quando viene pubblicato Der kaukasische Kreidekreis (Il cerchio di gesso del Caucaso; prima in versione inglese), Brecht produce i suoi drammi migliori (tra questi, sono compresi la Vita di Galileo e La resistibile ascesa di Arturo Ui).
Al ritorno in Germania, Brecht ha definito la propria teoria sul teatro. E' propugnatore di un teatro al tempo stesso epico e marxista, capace di rapprasentare qui e ora i cambiamenti sociali, e di coinvolgere gli spettatori nel processo scientifico di analisi e mutamento della società, sottraendoli violentemente al processo di alienazione che subiscono in quanto "pubblico" (attori che scendono dalla scena o si rivolgono personalmente agli spettatori: ecco uno soltanto tra gli espedienti tecnici del teatro brechtiano, che si differenzia in maniera radicale, quanto a intenti, dalle trovate avanguardiste).
Nel 1955 a Brecht viene conferito il Premio Lenin. L'anno dopo, muore per un attacco cardiaco.
Lo Stückeschreiber("scrittore di teatro"), nell'opera Leben des Galilei, narra la vita di Galileo Galilei nel periodo che va da quando era docente a Padova fino ai suoi ultimi anni di vita in esilio.
L'inizio del libro, ci mostra un Galileo preso dai suoi insegnamenti, che ha dovuto dare anche privatamente per problemi finanziari, e già in possesso di alcune teorie rivoluzionistiche. Un suo allievo lo informa di un nuovo strumento presente in Olanda; un fodero di cuoio verde con due lenti poste sopra, di cui una concava e una convessa. Dopo alcuni arrangiamenti egli costruì un proprio prototipo e iniziò ad usarlo per i suoi studi. . Subito scoprì che la superficie della luna non è liscia, di conseguenza non è un corpo perfetto costituito di etere. Osserva, anche, alcuni satelliti di Giove, capendo che non tutti i corpi celesti ruotano attorno alla terra. Da qui il passo alla teoria eliocentrica di Copernico fu breve.
Galileo probabilmente era a conoscenza dell'importanza di queste sue scoperte e nonostante il monito del suo assistente Sagredo, egli continuò nelle sue ricerche confidando enormemente nella ragione umana. Sagredo e altri suoi amici, però, non confidavano tanto in questa e prevedevano reazioni contrarie da parte della chiesa e degli altri intellettuali, ancora troppo legati ai dogmi Aristotelici, il quale metteva in dubbio qualsiasi cosa fosse costatata dai sensi.
Contrariamente a queste previsioni, ebbe successo, prima alla corte medicea e poi a Roma dove le sue teorie furono ufficialmente confermate dal Collegio Romano.
Probabilmente questo iniziale consenso era dato dalla sua presa di posizione, diversa da predecessori del calibro di Giordano Bruno. Galileo, infatti, cercò di porsi al di fuori delle dispute divine sull'immanenza di Dio e altre teorie considerate eretiche. Con lui abbiamo un distacco definitivo tra scienza e filosofia; la scienza si interessa del " come " i fenomeni avvengono, mentre la filosofia del " perché ".
Ma solo alcuni esponenti della chiesa si dimostrarono favorevoli alle sue idee. Ad esempio, ma solo in un primo momento, il cardinale Barberini e poi futuro papa Urbano VIII, e un giovane monaco di nome Fulgenzio.
Galileo capiva, infatti, che gran parte del clero era contrario alle sue teorie e al suo modo di presentarsi, che giudicavano troppo avventato e arrogante: . il signor Galilei è un nemico del genere umano e va trattato di conseguenza. ( Pg 58 rg 32).
Dopo otto anni di silenzio, la presentazione di alcune teorie sulle macchie solari al nuovo papa ( Il cardinale Barberini ), lo incoraggiarono a riprendere le sue ricerche nel campo che gli era stato proibito. Galileo aveva così ripreso la sua attività e nei dieci anni che seguirono, le sue dottrine si diffusero tra il popolo e scrittori satirici e cantastorie commentavano le sue idee.
La situazione che stava vivendo l'Europa cattolica era, però, mutata. La credibilità di Roma e dei suoi alleati stavano diminuendo: la Spagna, nazione leader cattolica, attraversava un periodo di crisi, le sorti della guerra dei trent'anni iniziavano a pendere a favore dei protestanti, la peste e la Riforma avevano ulteriormente ridotto il " gregge cristiano ". Contemporaneamente Galileo pubblicò " Dialogo sui massimi sistemi " dove sostanzialmente sostenne la tesi Copernicana e presentò quella Aristotelica come irrazionale e obsoleta.
Il Papa, a cui lo scienziato aveva garantito di riconoscere nel libro che l'ultima parola spettasse alla fede e non alla ragione, si sentì tradito e optò per la sua condanna.
Galileo, per avere salva la vita, il 22 giugno 1633 rinnegò pubblicamente davanti all'inquisizione la dottrina della rotazione della terra. Questo fu un duro colpo, per lui per i suoi fedeli assistenti e, non va dimenticato, per la scienza.
La scena riprende dieci anni più tardi in un casolare nei dintorni di Firenze, dove lo scienziato vive prigioniero sotto il controllo dei monaci. Qui, un Galileo invecchiato e ormai del tutto cieco, riceve la visita di un distinto signore; si tratta di Andrea che viene a ritrovarlo prima di partire per l'Olanda. Tra i due vi è un colloquio chiarificatore su antichi dissapori nati dopo l'abiurazione.
Andrea capisce la sua scelta, volta anche al beneficio della scienza, ed entra in possesso della copia originale del " Discorso delle nuove scienze ". La scena si chiude al confine con Andrea che molto fortunatamente riesce a superare il confine e il controllo della guardie, in viaggio verso una nuova scienza.
Per quanto riguarda l'ambiente del racconto, come si è visto, le scene si svolgono, inizialmente, a Padova, dove Galileo insegnava e viveva, poi segue i continui viaggi del suo protagonista;prima a Firenze, sempre nell'abitazione dello scienziato e, solo alla fine, in una villa fuori città; poi a Roma, nelle sale del Collegio romano, nel palazzo del cardinale Bellarmino, nelle sale vaticane, ma anche negli edifici non della Curia, come l'ambasciata fiorentina.
Le vicende si svolgono nel diciassettesimo secolo, da quando il protagonista viveva a Padova, e quindi intorno al 1590, all'anno della sua morte, 1642.
Durante la narrazione vi sono numerosi salti temporali che seguono le vicende più importanti della vita di Galileo.
Il narratore è esterna, per tutta la durata delle vicende, ed è onnisciente.
La comprensione del testo risulta molto facile, non ci sono termini difficili, l'aggettivazione è abbastanza ricca e quindi il testo è molto scorrevole. Essendo di tipo teatrale è praticamente tutto sotto forma di discorsi diretti, e questo ne facilita la lettura. Inoltre, alcune volte, vengono riprese frasi o versetti dalla bibbia.
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