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Quasar: lo studio delle galassie attive ha portato alla scoperta di corpi
particolari, denominati quasar (oggetti quasi stellari). I quasar sono nuclei
galattici così brillanti da sembrare oggetti stellari ordinari. In realtà non
si tratta di stelle, ma di oggetti esternamene luminosi situati ai limiti
esterni dell'Universo osservabile. La loro luminosità reale dovrebbe perciò
essere enorme e di natura sconosciuta: non è stata ancora trovata, infatti, una
possibile fonte di energia, capace di giustificare un'emissione così interna.
v Le galassie: nell'Universo la stelle non sono
isolate, ma organizzate in sistemi chiamati galassie. Una galassia contiene
centinaia di miliardi di stelle, polveri e gas. Le galassie possono essere
ellittiche, a spirale, irregolari. Spesso costituiscono amassi molto complessi.
La galassia a cui appartiene il sistema solare è una galassia a spirale,
visibile in cielo come Via Lattea e viene denominata semplicemente Galassia.
- Galassie ellittiche: con forma sferica o ovale, le stelle sono distribuite in modo
regolare e omogeneo. Non vi sono stelle giovani, e non si osservano
polveri o gas. In generale predominano stelle in fasi di vita avanzata.
Il colore predominante è il rosso.
- Galassia a spirale: presentano braccia a spirale, con un massimo di luminosità al 141j92b
centro. Contengono grandi quantità di polvere interstellare e sono
presenti diverse stelle azzurre, in stadio giovanile, localizzate nei
bracci. Le stelle più vecchie sono generalmente disposte nella zona
centrale della galassia. Le galassie a spirale possono avere una certa
varietà di forma, per cui è possibile suddividere in due sottoclassi. Nel
gruppo S (spirale ordinaria) i bracci a spirale portano direttamente dal
disco centrale, mentre nel gruppo SB (spirale birrata) il corpo centrale
è attraversato da una barra dalla quale portano bracci a spirale. Le
galassie SB possono venire ulteriormente divise in gruppi secondo le
forme diverse dei bracci a spirale. La massa varia anche in queste
galassie, ma entro un intervallo meno ampio rispetto alle galassie
ellittiche, e possono presentare indici di colore molto diversi, da rosso
al blu.
- Galassie irregolari: non dotate di una forma geometricamente definita; sono poco
frequenti. In queste galassie sono presenti solitamente stelle molto
giovani e nubi di polvere e gas in grandi quantità.
- Le Costellazioni: è un insieme di stelle vicine tra loro sulla volta celeste, che
creano figure immaginarie. Infatti, non tutte le stelle sono ugualmente
brillanti e alcune sembrano delineare sulla volta buia figure particolari.
La loro conformazione è tale solo per un osservatore posto sulla
superficie terrestre, mentre cambierebbe se ci si ponesse da un'altra
prospettiva. Infatti, è solo in virtù della lontananza e della nostra
percezione limitata dalla profondità che le stelle ci appaiono vicini:
nella realtà le stelle che appartengono a una medesima costellazione sono
poste nello spazio a livelli molto diversi di profondità e non sono
vincolate in alcun modo le une alla altre. Nel nostro emisfero riconoscibili
sono l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore, l'ultima stella di questa Orsa è la
Stella Polare, molto importante perché indica la posizione del nord.
- Buco nero:
è una ragione di spazio da cui, a causa dell'intensa forza di gravità
generata dal colosso di una stella, la luce non può sfuggire. Ogni corpo
celeste è caratterizzato da una "velocità di fuga", la velocità alla quale occorre staccarsi
da esso per sfuggire alla sua attrazione gravitazionale. Nel caso della
Terra, per esempio, la velocità di fuga è pari a 40000K orari. Un buco
nero ha una concentrazione di massa talmente grande che la sua velocità di
fuga è superiore perfino a quella della luce. E dal momento che nulla può
andare più veloce della luce, nulla può sfuggire al suo campo gravitazionale.
Persino un raggio di luce viene attratto dalla sua gravità senza più
uscirne fuori.
- Stelle:
sono sorgenti luminose che emettono come i corpi neri uno spettro di
radiazione continue. Sono enormi massi di gas (idrogeno ed elio in
percentuali variabili, a secondo della fase in cui si trovano) ad alta
temperatura, più o meno dense, tenute insieme dalla forza di gravità che
emettono energia sotto forma di luce.
- Osservazione sullo studio degli
spettri stellari: in base alla presenza o assenza
di righe particolari corrispondenti a determinate elementi, la stelle
possono essere suddivise in classi spettrali, ciascuno dei quali è
caratterizzato da una serie di righe w permette di risalire alla
temperatura superficiale della stella. Dallo studio degli spettri stellari
si è osservato che ogni tipo spettrale corrisponde un particolare colore
della stella: rosso (T<3500°C), giallo (T-6000°C), bianca( T-10000°C),
viola (T>30000°C).
- Effetto Doppler( a che cosa serve il
suo studio): l'effetto Doppler consente di studiare
gli eventuali moti delle stelle e anche gli spostamenti della Terra
rispetto all'asse, cioè lo spostamento delle righe di spostamento verso il
rosso (se la stella se sta allontanando dalla Terra) o verso il blu (se la
stella si sta avvicinando alla Terra). L'ampiezza dello spostamento delle
righe spettrali è direttamente proporzionale alla velocità di spostamento.
- Leggi di Keplero e le conseguenze:
I pianeti percorrono orbite
ellittiche con fuoco comune occupato dal sole.
Il raggio che unisce il sole al
pianeta descrive aree uguali in tempi uguali
conseguenza: il pianeta è più veloce in perielio e più lento in afelio
I quadrati dei tempi di
rivoluzione sono proporzionali ai cubi delle loro distanze dal sole
conseguenza: un pianeta vicino al sole è più veloce.
Che cosa si intende per luminosità
assoluta e luminosità apparente:
luminosità assoluta è l'energia
radiante totale emessa dalla stella nell'unità di tempo, luminosità apparente è
la luminosità misurata dalla Terra.
Il Sole è una stella nana
apparente che si trova nella fase di stabilità da circa 5 miliardi di anni:
HR: ha una massa né grande né piccola per cui nel diagramma HR occupa una
posizione intermedia
Elementi chimici
nel nucleo: è formata da H e He cioè idrogeno de elio.
Struttura: è formata dalla Corona, Cromosfera, Fotosfera e Nucleo
Temperatura: 5000°K
Destino: arriverà a spegnersi perché tutto l'idrogeno si trasformerà in elio tra
10000000 di anni
- Le coordinate celesti: la posizione di un oggetto in cielo può essere determinata in due
modi diversi: o facendo riferimento al piano dell'osservatore e calcolando
le coordinate della posizione di un astro rispetto al piano
dell'orizzonte, oppure misurando, sulla sfera celeste, la distanza
angolare tra l'oggetto e rispettivamente il meridiano fondamentale e
l'equatore celeste. In entrambi i casi la posizione di un corpo celeste è
nota se sono noti i due angoli, che vengono chiamati coordinate
astronomiche. Il sistema di coordinate che prende come riferimento l'orizzonte
è detto sistema di coordinate altazimutali, mentre il secondo è il sistema
delle coordinate equatoriali.
- Coordinate altazimutali: altezza sul piano dell'osservatore e azimut, distanza angolare
tra il circolo verticale passante per l'astro e la direzione del sud
(misurato in senso orario).
- Coordinate equatoriali: declinazione, distanza angolare della stella dal piano
equatoriale celeste, e ascensione retta, distanza angolare tra il
meridiano celeste dell'astro e il meridiano passante per il punto gamma.
- Il metodo della parallasse: è il metodo usato per calcolare le distanze delle stelle, questo
metodo si basa su un principio molto semplice: supponiamo di osservare un
oggetto e di volerne determinare la posizione rispetto a uno sfondo; la
posizione dell'oggetto varietà ogni volta che ci spostiamo, in relazione
alla posizione che assumiamo. Lo spostamento dell'oggetto è solo apparente
ed è causato da un cambiamento della posizione dell'osservatore e più
lontano è l'osservatore, meno evidente è lo spostamento. A tale
spostamento viene dato il nome di parallasse.