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Raffaello - Sposalizio della Vergine - Ritratto di Maddalena Doni

arte




Raffaello nasce ad Urbino nel 1483; figlio di un pittore (Giovanni Santi) e muore nel 1520. alla sua formazione contribuiscono il padre, Bramante e il Perugino. Nel 1508 è chiamato a Roma, i due principali committenti sono Giulio II e Leone X. Tra il 1508 e il 1511 lavora nelle stanze Vaticane, i nuovi appartamenti di Giulio II. All'inizio l'opera di Raffaello è molto simile a quella del Perugino.


Sposalizio della Vergine

La tavola è centinata: la tavola ha un impianto quadrangolare con un terminale superiore circolare. È molto simile all'opera del Perugino. C'è un tempio che incom 222g64c be sulle figure in primo piano. Il tempio del Perugino aveva otto lati, qui ne ha sedici. Attraverso il tempio vediamo il paesaggio retrostante. La composizione è dinamica, le figure sono disposte a semicerchio, con il sacerdote al centro. La dolcezza delle figure sulla sinistra (ricorda la pittura senese) contrasta con il dinamismo della parte destra che è resa anche attraverso la figura del giovane che spezza un legno. Ci sono elementi che lo accomunano a Leonardo (prospettiva ei perdimenti, il paesaggio va scolorendosi) e a Michelangelo (c'è un disegno, dei rilievi netti). Qui  non c'è una linea di contorno netta, i colori sono vivaci (tipico di Raffello) e sfumati diversamente da Michelangelo. C'è un'armonia cromatica un'armonia tra disegno e chiaroscuro. La ritrattistica risente di Leonardo.




Ritratto di Maddalena Doni

Egli realizza i ritratti di Angelo Doni, mercante fiorentino e committente del dittico in cui Angelo e la moglie Maddalena Strozzi sono contrapposti. Maddalena ha l stessa impostazione della Gioconda; Raffaello si ispirato nella posa però ci sono delle varianti: mentre la Gioconda emerge dalla semiombra, qui c'è un'atmosfera sfumata. C'è un paesaggio umbro luminoso che incornicia la figura.

Raffaello è molto abile nel rappresentare la psicologia dei suoi personaggi, qui vuole trasmettere la tristezza che contrasta con la ricchezza dell'abito; le spalle sono coperte da un velo sopra il corpetto rosso. I colori sono luminosi e vivaci. Ci trasmette il ruolo sociale: la donna appartiene all'alta borghesia fiorentina però il paesaggio non ha la potenza educativa Leonardesca. Qui è solo una cornice e non un modo per indagare acqua, aria, terra e fuoco.


Madonna del Cardellino

La Vergine, intenta a leggere, abbraccia il San Giovannino (Battista) sulla sinistra, è quello con la pelle d'agnello. Ma cosa c'è di Leonardo? Prospettiva dei perdimenti, capelli molto curati, impostazione piramidale e una concatenazione attraverso la gestualità → c'è un gioco di mani. San Giovannino gioca con il cardellino.


Madonna del Belvedere

San Giovannino gioca con la croce. C'è un presagio del martirio che ricorre nei papaveri e nelle fragole in cui il colore rosso richiama l'idea del sangue. Anche qui il paesaggio è luminoso; la testa della vergine coincide con il Sole. Indossa un manto blu intenso e un abito rosso. La gamba destra è tesa diagonalmente. Il paesaggio è lacustre e vi è la prospettiva dei perdimenti.


Stanze Vaticane (1508 - 1511)

Sono quattro stanze, è un lavoro molto complesso.

Stanza della segnatura (firmare documenti: biblioteca privata per firmare documenti

Stanza di Eliodoro: Prende il nome da un affresco - II libro dei Maccadei

Stanza Incendio di Borgo: in ricordo dell'incendio in cui era intervenuto Leone VI, viene omaggiato Leone X.

Stanza di Costantino: imperatore cristiano che con l'editto di Milano si è convertito al cristianesimo. Sono autografi i progetti. (nelle ultime due stanze lavorano gli aiuti di Raffaello perché a lui erano state commissionate altre opere).



Stanza della Segnatura

Il soggetto è suggerito dagli umanisti, l'artista supera i confini delle varie arti e tratta soggetti elevati. I temi sono: il vero, il bello e il bene.

È raffigurato:

Disputa del Sacramento

Nella Disputa del Sacramento è raffigurato il contrasto tra la chiesa terrena e celeste, quindi tra la comunità dei fedeli e dei santi. Non ci si sulla teologia: è una rappresentazione allegorica della Disputa. Le vie per raggiungere Dio sono:

la teologia (nella disputa del sacramento)

la filosofia (nella scuola di Atene)


Il bene si ottiene con la giustizia, sia con la legge ecclesiastica sia con quella civile. Sono rappresentate in modo allegorico le virtù teologiche (fede, speranza, carità: di solito figure femminili) e cardinali (giustizia, prudenza, temperanza, fortezza).


Nella stanza della Segantura, nella volta sono collocati dei medaglioni con scene bibliche e con rappresentazioni allegoriche di poesia, filosofia, giurisprudenza e teologia. C'è un programma ben preciso e definito. È una rappresentazione della filologia (elevazione del sacramento dell'eucaristia)




Scuola di Atene

Questo affresco riassume tutto il percorso evolutivo della prospettiva del '400. Il punto di fuga è collocato tra Aristotele e Platone. Platone indica il cielo perché ritiene che la verità sia nell'Iperuranio mentre la realtà che conosciamo sia solo una brutta copia del mondo delle idee. Al contrario Platone indica la Terra perché crede che la virtù risieda nel mondo sensibile. Raffaello colloca nell'affresco molti suoi contemporanei nelle vesti di antichi filosofi.

Zenone: è sulla sinistra, personaggio barbuto con un mantello nero.

Epicuro: vicino a Zenone, ha la testa coronata di foglie ed è intento a scrivere

Averroé: personaggio a sinistra con turbante bianco.

Empedocle: personaggio a sinistra accucciato e rivolto verso destra, barbuto.

Pitagora: vicino a Empedocle e sta scrivendo.

Francesco Maria della Rovere: giovane in veste bianca (parente del Papa) personaggio contemporaneo

Eraclito: uomo appoggiato (non previsto nel progetto iniziale) → omaggio a Michelangelo

Anassagora: in piedi con un bastone, ha un piede appoggiato su un blocco

Diogene il cinico: è semisdraiato sui gradoni.. circa al centro

Socrate: sopra Anassagora, ha una veste verde oliva ed è leggermente calvo.. sta discutendo

Bramante: è a destra che sta disegnando con un compasso (con le seste) ritratto come Euclide

Raffaello: a destra, dietro al personaggio in veste bianca, con capello nero, guarda verso lo spettatore


C'è un forte recupero dell'architettura. richiama il progetto di Bramante per San Pietro. Nelle nicchie a sinistra c'è Apollo e Atena. La copertura ricorda la basilica di Massenzio. Presenta un'imponente cupola. Successione di ambienti Romani. Rappresentazione dei moti dell'animo. Si nota il contatto con Michelangelo nella monumentalità delle figure.







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