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ANALISI qualitativa sull'inquinamento dell'aria della città di SALUZZO ATTRAVERSO L'UTILIZZO DEI LICHENI

ricerche



ANALISI qualitativa sull'inquinamento dell'aria della città di SALUZZO ATTRAVERSO L'UTILIZZO DEI LICHENI



RIASSUNTO.

L'inquinamento atmosferico nelle aree urbane è ancora oggi un fenomeno di grande entità, di non semplice quantificazione e di difficile soluzione. Tuttavia, il nostro proponimento è stato di  tentare un'analisi qualitativa dell'aria che si respira a Saluzzo, at 212f51c traverso l'uso di alcuni bioindicatori, ossia di esseri viventi che devono essere sessili, cioè fissi, o comunque con una ridottissima capacità di movimento, ma soprattutto bioaccumulatori, in quanto in grado di "accumulare indicazioni" sulle sostanze presenti nell'ambiente in cui vivono. Nel caso dell'analisi dell'aria, in particolare, si utilizzano come bioindicatori appunto i licheni, ossia associazioni simbiotiche tra un'alga ed un fungo, mentre, per ricavare i dati a noi indispensabili per l'analisi, ci siamo avvalsi del metodo Amman. Così, dopo aver scelto alcune aree di ricerca, e qualche albero in ogni area, dalla presenza, o meno, dei licheni, o, meglio, dalla loro frequenza sui suddetti alberi, siamo poi risaliti al calcolo dell'indice di purezza atmosferica, I.A.P., con il quale abbiamo valutato la purezza, appunto, dell'aria della nostra città, facendo anche un raffronto con i dati raccolti dagli studenti che avevano effettuato la stessa indagine nel corso dell'anno scolastico 1991/92.




PAROLE CHIAVE.


Inquinamento atmosferico; bioindicatore; lichene; metodo Amman; I.A.P.


ABSTRACT.


Air pollution in towns has still a big importance, it has not easy quantification and it's got hard solution. But our porpuse was to try a qualitative analysis of the air we breath here in Saluzzo, using some bio-indicators, or living beings which are sessile, rather with a little possibility of movement, but they are especially bio-accumulators, because they are able to save up info about the place they live in. To check the quality of the air we've used lichens, symbiotic links between a mushroom and an alga, while we've used Amman's method to calculate the final data. So, after having chosen the places and trees, cheking the number of lichens which were on each tree we've calculated the air pureness index, I.A.P., using which we have estimated the pureness of the air, also comparing these data with the ones picked by students in school-year 1991/92.


KEY WORDS.


Air pollution; bio-indicator; lichen; Amman's method; I.A.P.











INTRODUZIONE.


Per valutare "lo stato di salute" di un ambiente, è possibile osservare alcuni esseri viventi che con la loro presenza o assenza forniscono informazioni qualitative relativamente al fenomeno che si vuole studiare.

Per quanto riguarda l'inquinamento atmosferico, gli indicatori più efficienti e più utilizzati sono proprio i licheni .

I licheni sono costituiti dall'intima unione tra funghi ed alghe. Da questa associazione simbiotica entrambi ricavano vantaggio: infatti, i funghi ricevono dalle alghe zuccheri, e sovente anche nitrati, mentre le alghe ricevono dai funghi acqua, sali minerali ed un ambiente protetto in cui vivere.

I monitoraggi dell'aria attraverso lo studio dei licheni sono poi poco costosi, relativamente semplici, ed è dunque possibile effettuare numerosi rilevamenti, sfruttando i quali si possono effettuare analisi chimiche, da cui si riescono ad ottenere precise informazioni sulle condizioni dell'inquinamento atmosferico nella zona esaminata.

I licheni sono adatti all'impiego come  bioindicatori in quanto possiedono alcune caratteristiche peculiari:

Sensibilità agli inquinanti: i licheni assorbono in modo indiscriminato gas e particelle, comprese le sostanze inquinanti. Inoltre, i licheni che vivono sulla corteccia degli alberi sono particolarmente adatti come bioindicatori in quanto assorbono pressoché tutti i materiali di cui necessitano dall'atmosfera.

Resistenza agli stress ambientali: i licheni sono solitamente molto resistenti alla siccità, al freddo ed al caldo, alla forte insolazione, al vento, ecc. , quindi la loro assenza è imputabile all'inquinamento e non ad altri fattori.

Ubiquitarietà: i licheni sono diffusi ovunque, scompaiono solo dove c'è forte inquinamento.

Lento accrescimento e grande longevità: i licheni sono quindi in grado di monitorare l'inquinamento atmosferico in continuo e per lunghi periodi.


ATTREZZATURA.

Reticolo.

Base forte (KOH), da far reagire con i licheni, nel caso di una loro dubbia identificazione.

Lente d'ingrandimento.

Chiavi di identificazione, sia per i licheni che per gli alberi.

Alberi.


PROCEDURA.


APPLICAZIONE DEL METODO AMMAN.


I.   SCELTA DELLE STAZIONI


Per prima cosa si deve procedere alla delimitazione dell'area di studio, la quale deve sempre comprendere il centro cittadino, la zona periferica e, possibilmente, una o più aree di campagna.

Il passo successivo consiste nella scelta delle stazioni di rilevamento, le quali, nel nostro caso, dovranno essere almeno in numero di 9. In particolare, ricalcando quanto stabilito da coloro che avevano già effettuato un'analisi nell'anno scolastico 1991/92, abbiamo individuato le seguenti stazioni di rilevamento:

I.     Piazza Garibaldi.

II.       Piazza Dante Alighieri.

III.      Piazza Castello.

IV.       Via Donaudi, zona cortile oratorio Salesiani.

V.     Corso Beato Giovenale Ancina, zona ex campo sportivo Willy Burgo.

VI.       Via San Bernardino, zona convento.

VII.      Corso Piemonte, zona scuole elementari Mario Musso.

VIII.    Via Capitan Marchisio, zona pista di pattinaggio.

IX.       Via Cuneo, zona Tapparelli.

X.     Via Grangia Vecchia, zona Mondial Piston.



II.      SCELTA DEGLI ALBERI.


Ciascuna di questa stazione, o area, deve essere composta da un massimo di 4 a un minimo di 2 alberi della stessa specie e ravvicinati tra loro, scelti tra quelli che presentano la maggiore copertura lichenica.

Non tutti gli alberi, però, possono essere utilizzati per questo tipo di analisi. In particolare, non devono mai essere prese in considerazione le seguenti piante:

Platano, Betulla ed Ippocastano, in quanto, con la crescita, perdono gli strati superficiali della scorza.

Tutte le specie di conifere, poiché hanno una scorza molto acida, inadatta alla crescita della maggior parte delle specie licheniche di pianura.

Inoltre, le caratteristiche devono essere le seguenti:

Il tronco deve essere perfettamente verticale e deve avere una circonferenza minima di 70-80 cm, in modo che la lettura con il reticolo possa ritenersi corretta.

Il tronco non deve presentare ferite, bitorzoli o scanalature.

Non devono essere stati effettuati trattamenti antiparassitari o verniciature del tronco.

Non ci deve essere una forte presenza di muschio.

Gli alberi devono essere il più possibile isolati ed in nessun caso parte di siepi.


III.   CALCOLO DELL'INDICE DI PUREZZA ATMOSFERICO (I.A.P.)


Per il calcolo dello I.A.P. viene utilizzato un reticolo di 30X50 cm, suddiviso in dieci maglie di 15X10 cm. Il reticolo deve essere posizionato su ogni albero della stazione ad un'altezza di circa 100-120 cm dal suolo, sulla parte del tronco che presenta la massima copertura di licheni; per ciascuna specie lichenica, occorre rilevare poi la frequenza (ossia, in quanti rettangoli del reticolo compare la specie). La frequenza di ogni specie potrà quindi variare da 1 a 10. A questo punto, per il calcolo l'indice di purezza atmosferica è sufficiente ricavare la media aritmetica delle frequenze totali dei vari licheni, presenti su ogni albero della stazione considerata.

CONCLUSIONI.


I.   Piazza Garibaldi.

Ambiente: urbano.

Specie dell'albero: tiglio.

Altezza sul livello del mare: 346 m.

1° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 4.

2° albero. / .

3° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 5.

4° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 2.

I.A.P. : (4+0+5+2) / 4 =  2,75.


II.      Piazza Dante Alighieri.

Ambiente: urbano.

Specie dell'albero: acero.

A.s.l.m. : 348 m.

1° albero. Specie lichenica: diploicia canesceris; frequenza: 10.

2° albero. / .

3° albero. / .

I.A.P. : (10+0+0) / 3 = 3,33.


III.   Piazza Castello.

Ambiente: urbano.

Specie dell'albero: acero.

A.s.l.m. : 400 m.

1° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 10.

Specie lichenica: parmelia caperata; frequenza: 1.

Specie lichenica: parmelia glabratula; frequenza: 2.

2° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 8.

3° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 6.

4° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 10.

Specie lichenica: parmelia caperata; frequenza: 3.

I.A.P. : (10+1+2+8+6+10+3) / 7 =  5,71.


IV.       Via Donaudi.

Ambiente: urbano.

Specie dell'albero: tiglio.

A.s.l.m. : 333 m.

1° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 10.

2° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 10.

3° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 10.

Specie lichenica: parmelia caperata; frequenza: 2.

4° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 7.

I.A.P. : (10+10+10+2+7) / 5 =  7,80.


V.     Corso Beato Giovenale Ancina.

Ambiente: urbano.

Specie dell'albero: tiglio.

A.s.l.m. : 340 m.

1° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 9.

2° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 10.

3° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 10.

4° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 10.

Specie lichenica: parmelia glabratula; frequenza: 2.

I.A.P. : (9+10+10+10+2) / 5 = 8,20.



VI.       Via San Bernardino.

Ambiente: urbano.

Specie dell'albero: tiglio.

A.s.l.m. : 405 m.

1° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 10.

Specie lichenica: parmelia caperata; frequenza: 4.

2° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 10.

3° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 10.

4° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 10.


Specie lichenica: parmelia caperata; frequenza: 10.

I.A.P. : (10+4+10+10+10+10) / 6 =  9,00.


VII.   Corso Piemonte.

Ambiente: urbano.

Specie dell'albero: ciliegio.

A.s.l.m. : 332 m.

1° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 10.

Specie lichenica: parmelia glabratula; frequenza: 8.

2° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 10.

Specie lichenica: parmelia tiliacea; frequenza: 2.

3° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 10.

Specie lichenica: parmelia tiliacea; frequenza: 2.

4° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 6.

I.A.P. : (10+8+10+2+10+2+6) / 7 = 6,86.


VIII Via Marchisio.

Ambiente: urbano.

Specie dell'albero: ? .

A.s.l.m. : 334 m.

1° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 3.

2° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 3.

I.A.P. :  (3+3) / 2 = 3,00.


IX   Via Cuneo.

Ambiente: urbano.

Specie dell'albero: tiglio.

A.s.l.m. : 360 m.

1° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 3.

2° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 2.

3° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 1.

4° albero. Specie lichenica: parmelia sulcata; frequenza: 1.

I.A.P. : (3+2+1+1) / 4 = 1,75.


X    Via Grangia Vecchia.

Ambiente: urbano - rurale.

Specie dell'albero: ontano.

A.s.l.m. : 345 m.

1° albero: / .

2° albero: / .

I.A.P. : (0+0) / 2 = 0.


Dai rilevamenti effettuati, e dai dati ottenuti, si può osservare che la situazione a Saluzzo, dal punto di vista dell'inquinamento atmosferico, non risulta essere particolarmente allarmante, come invece è risultato essere in passato.

Nonostante ciò, l'area presa in considerazione per i vari rilevamenti presenta un punto critico di deserto lichenico, in corrispondenza di via Grangia Vecchia, quando invece, solamente 8/9 anni fa, solo la zona di piazza Garibaldi era appunto un'area in cui i licheni erano totalmente assenti. Questo deserto lichenico è forse imputabile alla presenza delle industrie Mondial Piston e Miroglio Tessile.

Tuttavia, esistono zone in cui la crescita dei licheni è piuttosto limitata: si tratta, appunto, di piazza Garibaldi, piazza Dante Alighieri, via Cuneo e via Marchisio; la causa di tale situazione è imputabile, probabilmente, agli scarichi veicolari: le prime due zone sono infatti adibite a parcheggio pubblico, mentre le ultime due sono vie particolarmente transitate.

Invece, per quanto riguarda le altre stazioni di rilevamento, ad eccezione di piazza Castello e corso Piemonte, la frequenza lichenica è molto elevata, nonostante anche queste aree siano "vittime" di traffico particolarmente intenso: forse, ciò è dovuto alla presenza di parecchi alberi e di verde cittadino.

Comunque sia, si può concludere, in modo un po' curioso, ma anche tranquillizzante (se si pensa soprattutto al fatto che in Saluzzo non sono presenti grandi complessi industriali, ad eccezione della Sedamyl, e appunto Miroglio Tessile e Mondial Piston), dicendo che i maggiori agenti inquinanti, nei pressi del centro cittadino, sono quelli emessi dai gas di scarico dei mezzi di trasporto, sia pubblici che privati, dato che la frequenza lichenica cala lungo le strade più trafficate.








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