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Quasar - Le Costellazioni

astronomia



v Quasar: lo studio delle galassie attive ha portato alla scoperta di corpi particolari, denominati quasar (oggetti quasi stellari). I quasar sono nuclei galattici così brillanti da sembrare oggetti stellari ordinari. In realtà non si tratta di stelle, ma di oggetti esternamene luminosi situati ai limiti esterni dell'Universo osservabile. La loro luminosità reale dovrebbe perciò essere enorme e di natura sconosciuta: non è stata ancora trovata, infatti, una possibile fonte di energia, capace di giustificare un'emissione così interna.


v Le galassie: nell'Universo la stelle non sono isolate, ma organizzate in sistemi chiamati galassie. Una galassia contiene centinaia di miliardi di stelle, polveri e gas. Le galassie possono essere ellittiche, a spirale, irregolari. Spesso costituiscono amassi molto complessi. La galassia a cui appartiene il sistema solare è una galassia a spirale, visibile in cielo come Via Lattea e viene denominata semplicemente Galassia.


    1. Galassie ellittiche: con forma sferica o ovale, le stelle sono distribuite in modo regolare e omogeneo. Non vi sono stelle giovani, e non si osservano polveri o gas. In generale predominano stelle in fasi di vita avanzata. Il colore predominante è il rosso.



    1. Galassia a spirale: presentano braccia a spirale, con un massimo di luminosità al 141j92b centro. Contengono grandi quantità di polvere interstellare e sono presenti diverse stelle azzurre, in stadio giovanile, localizzate nei bracci. Le stelle più vecchie sono generalmente disposte nella zona centrale della galassia. Le galassie a spirale possono avere una certa varietà di forma, per cui è possibile suddividere in due sottoclassi. Nel gruppo S (spirale ordinaria) i bracci a spirale portano direttamente dal disco centrale, mentre nel gruppo SB (spirale birrata) il corpo centrale è attraversato da una barra dalla quale portano bracci a spirale. Le galassie SB possono venire ulteriormente divise in gruppi secondo le forme diverse dei bracci a spirale. La massa varia anche in queste galassie, ma entro un intervallo meno ampio rispetto alle galassie ellittiche, e possono presentare indici di colore molto diversi, da rosso al blu.

    1. Galassie irregolari: non dotate di una forma geometricamente definita; sono poco frequenti. In queste galassie sono presenti solitamente stelle molto giovani e nubi di polvere e gas in grandi quantità.

  • Le Costellazioni: è un insieme di stelle vicine tra loro sulla volta celeste, che creano figure immaginarie. Infatti, non tutte le stelle sono ugualmente brillanti e alcune sembrano delineare sulla volta buia figure particolari. La loro conformazione è tale solo per un osservatore posto sulla superficie terrestre, mentre cambierebbe se ci si ponesse da un'altra prospettiva. Infatti, è solo in virtù della lontananza e della nostra percezione limitata dalla profondità che le stelle ci appaiono vicini: nella realtà le stelle che appartengono a una medesima costellazione sono poste nello spazio a livelli molto diversi di profondità e non sono vincolate in alcun modo le une alla altre. Nel nostro emisfero riconoscibili sono l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore, l'ultima stella di questa Orsa è la Stella Polare, molto importante perché indica la posizione del nord.

  • Buco nero: è una ragione di spazio da cui, a causa dell'intensa forza di gravità generata dal colosso di una stella, la luce non può sfuggire. Ogni corpo celeste è caratterizzato da una "velocità di fuga",  la velocità alla quale occorre staccarsi da esso per sfuggire alla sua attrazione gravitazionale. Nel caso della Terra, per esempio, la velocità di fuga è pari a 40000K orari. Un buco nero ha una concentrazione di massa talmente grande che la sua velocità di fuga è superiore perfino a quella della luce. E dal momento che nulla può andare più veloce della luce, nulla può sfuggire al suo campo gravitazionale. Persino un raggio di luce viene attratto dalla sua gravità senza più uscirne fuori.

  • Stelle: sono sorgenti luminose che emettono come i corpi neri uno spettro di radiazione continue. Sono enormi massi di gas (idrogeno ed elio in percentuali variabili, a secondo della fase in cui si trovano) ad alta temperatura, più o meno dense, tenute insieme dalla forza di gravità che emettono energia sotto forma di luce.

  • Osservazione sullo studio degli spettri stellari: in base alla presenza o assenza di righe particolari corrispondenti a determinate elementi, la stelle possono essere suddivise in classi spettrali, ciascuno dei quali è caratterizzato da una serie di righe w permette di risalire alla temperatura superficiale della stella. Dallo studio degli spettri stellari si è osservato che ogni tipo spettrale corrisponde un particolare colore della stella: rosso (T<3500°C), giallo (T-6000°C), bianca( T-10000°C), viola (T>30000°C).

  • Effetto Doppler( a che cosa serve il suo studio): l'effetto Doppler consente di studiare gli eventuali moti delle stelle e anche gli spostamenti della Terra rispetto all'asse, cioè lo spostamento delle righe di spostamento verso il rosso (se la stella se sta allontanando dalla Terra) o verso il blu (se la stella si sta avvicinando alla Terra). L'ampiezza dello spostamento delle righe spettrali è direttamente proporzionale alla velocità di spostamento.

  • Leggi di Keplero e le conseguenze:

I pianeti percorrono orbite ellittiche con fuoco comune occupato dal sole.

Il raggio che unisce il sole al pianeta descrive aree uguali in tempi uguali



conseguenza: il pianeta è più veloce in perielio e più lento in afelio

I quadrati dei tempi di rivoluzione sono proporzionali ai cubi delle loro distanze dal sole

conseguenza: un pianeta vicino al sole è più veloce.


Che cosa si intende per luminosità assoluta e luminosità apparente:

luminosità assoluta è l'energia radiante totale emessa dalla stella nell'unità di tempo,    luminosità apparente è la luminosità misurata dalla Terra.


Il Sole è una stella nana apparente che si trova nella fase di stabilità da circa 5 miliardi di anni:

HR: ha una massa né grande né piccola per cui nel diagramma HR occupa una posizione intermedia

Elementi chimici nel nucleo: è formata da H e He cioè idrogeno de elio.

Struttura: è formata dalla Corona, Cromosfera, Fotosfera e Nucleo

Temperatura: 5000°K

Destino: arriverà a spegnersi perché tutto l'idrogeno si trasformerà in elio tra 10000000 di anni


  • Le coordinate celesti: la posizione di un oggetto in cielo può essere determinata in due modi diversi: o facendo riferimento al piano dell'osservatore e calcolando le coordinate della posizione di un astro rispetto al piano dell'orizzonte, oppure misurando, sulla sfera celeste, la distanza angolare tra l'oggetto e rispettivamente il meridiano fondamentale e l'equatore celeste. In entrambi i casi la posizione di un corpo celeste è nota se sono noti i due angoli, che vengono chiamati coordinate astronomiche. Il sistema di coordinate che prende come riferimento l'orizzonte è detto sistema di coordinate altazimutali, mentre il secondo è il sistema delle coordinate equatoriali.

  1. Coordinate altazimutali: altezza sul piano dell'osservatore e azimut, distanza angolare tra il circolo verticale passante per l'astro e la direzione del sud (misurato in senso orario).
  2. Coordinate equatoriali: declinazione, distanza angolare della stella dal piano equatoriale celeste, e ascensione retta, distanza angolare tra il meridiano celeste dell'astro e il meridiano passante per il punto gamma.

  • Il metodo della parallasse: è il metodo usato per calcolare le distanze delle stelle, questo metodo si basa su un principio molto semplice: supponiamo di osservare un oggetto e di volerne determinare la posizione rispetto a uno sfondo; la posizione dell'oggetto varietà ogni volta che ci spostiamo, in relazione alla posizione che assumiamo. Lo spostamento dell'oggetto è solo apparente ed è causato da un cambiamento della posizione dell'osservatore e più lontano è l'osservatore, meno evidente è lo spostamento. A tale spostamento viene dato il nome di parallasse.






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