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Michelangelo - Angelo (Michelangelo), Bacco ,David, Pietà

arte




Angelo (Michelangelo)

In questa opera c'è stato un intervento di Leonardo nel paesaggio e nelle sfumature (è rappresentata la Valle del Lodo).

Nella scultura di Michelangelo il tema principale è il movimento, non c'è prospettiva. C'è una forte differenza tra lui e Leonardo. La scultura è l'"arte del levare" → la figura è giacente nel blocco della materia grezza e sta alla bravura dell'artista, riuscirla a liberare dal superfluo, dalla materia che non serve.


Bacco (Michelangelo)

Michelangelo raffigura un giovane (Jacopo Galli); era adorato ancora ai tempi di Adriano; la figura è leggermente spostata rispetto all'asse. Ha le ginocchia piegate, la testa inghirlandata (sinonimo di euforia) che simboleggia la condizione umana del tempo.


San Matteo (Mi 545i86f chelangelo)



Per la prima volta l'arte coincide con la vita dell'artista.


Tomba di Giulio II della Rovere (Michelangelo)

È stata concepita nel 1505, ma non fu mai terminata. È un'opera imponente. Gruppo scultoreo. Vi è una forte solennità nella figura del Mosè, alla base del gruppo. Le proporzioni del Mosè sono leggermente allungate perché originariamente doveva essere collocato alla sommità della struttura, e doveva dare allo stesso modo un'impressione di forte solennità. Il Mosè è seduto; c'è una torsione della testa ed ha una posa asimmetrica → figura possente. Michelangelo per dare un'idea di movimento introduce barba e capelli molto folti e ben descritti nei loro dettagli. Nella parte alta dell'architettura, abbiamo delle paraste lisce. Il gruppo scultoreo, nel suo complesso ha una struttura piramidale.


David (Michelangelo)

È una scultura che non occupa spazio. È un busto eretto. L'asse cade a piombo dalla testa ai piedi. Ha le sopracciglia aggrottate. Posizione di chiasmo e di ponderazione → giovane dal fisico modellato e perfetto nella bellezza e nelle forme del personaggio. Poiché la natura è stata creata da Dio, bisogna imitarla attraverso l'arte. La scultura è ispirata ad Agostino di duce.


Tondo Doni o Sacra Famiglia (Michelangelo)

È una delle poche opere pittoriche del grande artista. Michelangelo lo dipinge prima di partire per Roma, nel 1504. lo schema è piramidale, c'è un forte movimento di torsione dei personaggi, specialmente della Vergine in primo piano. Alla base, abbiamo un folto manto erboso, e dietro al muretto in secondo piano, c'è San Giovannino. Qui, Michelangelo utilizza la linea di contorno e del cangiantismo (anche nel Giudizio Universale) → il passaggio dalla luce all'ombra, non comporta solamente un cambiamento di intensità del colore, ma anche della stessa tonalità. Inoltre, c'è una forte vivacità nel colore.


Pietà (1497)

Il tema di questo gruppo scultoreo è il compianto, anche se questo ha due momenti. La madonna tiene in grembo il Cristo come se fosse addormentato. La statua vuole essere una previsione della passione del Figlio. La composizione ha una struttura piramidale. È un'opera molto imponente, alta più di 4 metri. L'opera è stata commissionata da Bill Jere Herse nel 1448. Il panneggio sontuoso delle Vergine contrasta con il corpo nudo e spoglio di Cristo. L'opera è completamente finita, pulita, levigata. Michelangelo imita la consistenza della natura umana. L'oggetto è anche il destino dell'umanità. La Pietà è un opera giovanile.


Volta della Cappella Sistina (per Giulio II della Rovere)

La volta è incatenata da una sequenza di archi. È divisa in tre fasce: una centrale e due laterali. Nella fascia centrale c'è una cornice architettonica e una scansione delle volte tipica del '500 e abbiamo nove scene bibliche che rappresentano la genesi. Agli estremi di queste nove scene abbiamo a sinistra una Sibilla e a destra un Profeta. A lato delle scene, abbiamo dei medaglioni monocromi, alternati. Nelle due fasce laterali si alternano i ritratti delle Sibille e dei Profeti. Negli angoli abbiamo anche qui, scene famose come quelle di David e Golia, Giuditta e Oloferne, Punizione di Amam ed il Serpente di bronzo. Vi sono poi delle vele, delle lunette, dei pennacchi. Nelle lunette e nelle vele sono rappresentati gli antenati di Cristo.


Creazione di Adamo (Volta Sistina)

Adamo è completamente nudo e semisdraiato. Egli cerca di protendere il braccio verso la figura di Dio. Di notevole particolarità è la forma che creano il manto rosso scuro e gli angeli che attorniano Dio: èla forma di un cervello. Le due mani non si toccano mai ed simbolo della volontà divina. Le figure umane sono piuttosto possenti, quasi monumentali. Infatti l'uomo per Michelangelo, essendo stato creato da Dio, doveva assomigliare a Dio, quindi possente. I colori non sono molto vivaci, tranne il rosso-viola del mantello sopra Dio.


Giudizio Universale (parete della cappella Sistina)

Anche in questa opera Michelangelo utilizza la tecnica del cangiantismo. Il punto di fuga coincide con la testa di Dio, che è attorniato da un fascio di luce. Accanto a lui c'è la Vergine. Dio compie un movimento di torsione che da origine attraverso un moto di rotazione a tutto il quadro. Lo sfondo è di colore blu oltremare. Il quadro è diviso in due fasce: quella superiore in compaiono gli eletti da Dio, quella inferiore dove vengono rappresentati i dannati insieme a Caronte (il traghettatore delle anime). Alcuni personaggi riconoscibili sono San Bartolomeo, che è appoggiato su una nuvola e tiene in mano la propria pelle (fu martire scorticato vivo). In alto a sinistra, abbiamo i simboli della passione di Cristo come la croce e la corona di spine. Nella parte bassa del quadro, abbiamo Caronte che bastona i dannati; al centro, si nota una piccola apertura che dovrebbe significare ingresso dell'inferno. Michelangelo, in questa opera fa un grande riferimento alla Divina Commedia di Dante.


Schiavo ribelle

Rappresenta simbolicamente il tentativo della scultura di liberarsi dalla materia; in un altro senso, ance lo sforzo che fa l'uomo per tentare di liberare l'anima dalle catene pesanti del corpo.


Schiavo morente

Anche questa è un'allegoria. Lo Schiavo Morente però, rappresenta la fase successiva ovvero quella in cui, l'anima si è liberata dal corpo e quindi la morte.


Sagrestia Nuova di San Lorenzo a Firenze

Lo spazio sembra diviso in due da una striscia di intonaco bianco. Sembra quasi che la parte superiore sia fluttuante nell'aria, non assemblata alla parte inferiore. Agli angoli, nella parte superiore abbiamo delle finestre timpanate, mentre nei lati parietali abbiamo degli archi a tutto sesto. C'è una grande cupola cassettonata.

Si contrappone al progetto di Brunelleschi, ma ne conserva alcune caratteristiche: costruzione modulare e l'alternanza fra quadrato e cerchio. La pianta è quadrata ed è sormontata da una cupola. Le pareti sono intonacate o con intonaco bianco o con pietra serena. Fra le modifiche c'è inserimento dello sviluppo verso l'alto.  Abbiamo delle arcate a tutto sesto, delle paraste e cornici in pietra serena. Il fregio è interamente intonacato bianco: staccano la parte bassa da quella alta. La sagrestia contiene: la tomba di Giuliano de' Medici (duca di Firenze) e la tomba di Lorenzo de' Medici (duca di Menour).

Si impostano delle lunette intonacate bianche. Agli angoli ci sono delle finestre cieche timpanate. Fronteggiate da delle paraste, che vanno a poggiare su delle mensole. Abbiamo anche delle cornici mattapiane in pietra serena. Vi sono dei pennacchi e delle cornici anulari. Per accentuare il verticalismo, ha rastremato le finestre dei lunettoni. Le cupole sono ricoperte esternamente da degli embrici (tegole piatte). Il lanternino ha una pianta circolare e ha una forma quasi a campana. Nella cupola ci sono quattro anelli di cassettoni (detti lacunari): anelli concentrici, simili al Panteon. Protagonisti sono i due monumenti funebri a Lorenzo e Giuliano de Medici. Questi sono concepiti come delle architetture. Nelle nicchie centrali abbiamo le statue che ritraggono il defunto, delle paraste, delle finestre cieche e dei timpani curvi. Sono rappresentati l'Aurora e il crepuscolo nella parte bassa del gruppo. Introduce il concetto del non-finito.

Biblioteca Laurenziana

Lo spazio è molto ridotto. È un'architettura lunga e stretta. Michelangelo, inoltre, ha anche elaborato il progetto del vestibolo, anche se poi non venne rispettato. Le pareti sono bianche. Vi sono numerose lesene e delle porzioni di muro.


Piazza del Campidoglio

Qui, doveva essere collocata la statua del Marco Aurelio. Michelangelo dà ordine alla piazza aggiungendo un terzo palazzo: palazzo nuovo. Esso viene progettato, non come un palazzo, ma come un centro urbano. I precedenti sono Palazzo Senatorio (quello più alto)  e palazzo dei Conservatori.

Palazzo Nuovo: il piano inferiore è ricoperto da bugnato liscio → fa da piano d'imposta per il secondo. Abbiamo delle paraste di ordine gigante (ordine che occupa l'intero piano). Ci sono due rampe di scale simmetriche ed una balaustra.


Nel 1547 Paolo III affronta l'incarico di terminare la cappella nella zona absidale (la parte interna dell'edificio) con delle lesene di ordine gigante.





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