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FRANK LLOYD WRIGHT - BIOGRAFIA

storia dell arte



FRANK LLOYD WRIGHT



BIOGRAFIA

Frank Lloyd Wright (Richlan Center, Wisconsin, 8 giugno 1869- Phoenix, Arizona, 9 aprile 1959) fu il maggiore esponente dell'architettura statunitense contemporanea. Dopo due anni di ingegneria all'univerisità del Wisconsin, si trasferì a Chicago (1887) dove lavorò presso lo studio Adler e Sullivan come disegnatore. Aprì il suo studio di architettura nel 1893. Nella sua carriera si occupò sempre del rapporto tra la natura e lo spazio architettonico e tra quest'ultimo e l'uomo, sostenendo un tipo di archittura definta organica.



Questi interessi lo portarono a prediligere il tema delle case di abitazione unifamiliari, le Prairie House, in cui lo spazio è dilatato orizzontalmente ed organizzato attorno ad un fulcro centrale. Tra le più note la Robie House a Chicago (1909) e la Gale House a Oak Park (1909). Nel 1911 realizzò il comple 414f59e sso Taliesin I che venne distrutto da un incendio doloso nel 1914 e successivamente ricostruito. Tuttavia anche Taliesin II fu incendiato nel 1925 e sostituito dall'attuale struttura Taliesin III del 1928. Dal 1916 al 1922 Wright visse in Giappone dove realizzò il famoso Imperial Hotel di Tokyo; successivamente torno negli USA dove si impegnò nella ricerca delle radici dell'architettura americana studiando i templi Maya dello Yucatan.




Questo studio è alla base di una serie di case realizzate con blocchi modulari di calcestruzzo decorati a cui appartengono la Millard House a Pasadena (1923) e la Ennis House. La crisi del '29 spinse Wright a trasformare il suo studio in una fondazione destinata a stage di lavoro per studenti di architettura. In questi anni la sua carriera sembra segnare il passo, ma a partire dal 1935, la sua opera avrà un secondo sviluppo. Tra il 1935 e il 1939 venne realizzata la Casa sulla Cascata in Pennsylvania il cui spazio interno si prolunga nella natura attraverso gli arditi sbalzi delle terrazze.




Tra il 1936 e il 1939 Wright realizzò la sede della Johnson Wax e conteporaneamente si interessò delle abitazioni private di prezzo non elevato, le Usonian House, tra cui la Hanna House a Palo Alto (1937) e la Rosenbaum house a Florence (1939). Ormai settantenne Wright inaugurò negli ultimi anni della sua attività un nuova sperimentazione approfondendo le possibilità costruttive e poetiche implicite nell'uso di piante curve e circolari, di cui il Guggenheim Museum di New York è la massima espressione.  



Tra le ultime opere di Wright ricordiamo la Chiesa Unitariana di Madison (1947) e il centro civico di Marin County in California (1960) realizzato dopo la sua morte, classico esempio di architettura organica per la struttura a forma di viadotto realizzato tra due colline.  




ARCHITETTURA ORGANICA


Per architettura organica si intende un genere di architettura che segue, nella progettazione, le leggi degli organismi naturali. L'architettura organica si contrappone a quella razionalista ed è una chiave di lettura dell' intera storia delle costruzioni.  


F.Ll.Wright fu il maggior esponente di questa metodologia in epoca contemporanea. Egli infatti in ogni suo lavoro curò il perfetto inserimento dell'edificio nell'ambiente naturale e l'utilizzo di materiali specifici. La forma di ogni costruzione dovrebbe essere, secondo Wright, determinata dall'uso che se ne fa; ecco perchè i suoi edifici sono organismi plasmati sulle necessità psicologiche dell'uomo. Convinto della naturalità del passaggio da individuo a società, visto come passaggio evolutivo da semplice a complesso, Wright giunse ad affermare che "architettura organica vuol dire, più o meno, società organica" e quindi architettura della democrazia.  



ESEMPI DI ARCHITETTURA ORGANICA IN WRIGHT:


CASA SULLA CASCATA (1935-1939): detta anche Kaufmann House ,progettata al di sopra di una cascata nella gola di Bear Run in Pennsylvania.

BROADACRE CITY (1931-1935): città dilatata nella prateria in cui le disperse abitazioni unifamiliari, unità fondamentali del progetto, sono collegate tra loro da una fittissima rete di comunicazione.

CENTRO CIVICO DI MARIN COUNTY: progettato nel 1957 ma intrapreso solo nel 1960, costruzione gettata a ponte tra due colline, una specie di viadotto.




ROBIE HOUSE


La Robie House, costruita a Chicago nel 1908, è l'emblema delle Prairie House di Wright. Le sue coperture a falde aggettanti sono l'elemento di spicco nell'edificio.  

Esse coprono le terrazze e creano luoghi di mediazione tra esterno ed interno poichè con le loro ombre smaterializzano le pareti dando una sensazione di galleggiamento dei tetti. Buona parte della superficie esterna è occupata da una vetrata caratterizzata da una particolare decorazione incisa su vetro, già adottata in altre abitazioni. L'andamento orizzontale dell'edificio riprende, come spesso accade alle opere di Wright, il motivo naturale tipico del Middle West: la pianura.  





La Prairie House è un modello di abitazione a sviluppo prevalentemente orizzontale, basata sulla compenetrazione tra interno ed esterno. Le coperture aggettanti e la continuità degli spazi interni contraddistinguono questo tipo di casa.



La casa è così composta: sala giochi, biliardo, lavanderia, cantine e caldaia si trovano al pian terreno; al primo piano abbiamo la sala da pranzo e il soggiorno, che in realtà sono un unico vano suddiviso da un grande camino. Quest'ultimo è il perno dell'intera composizione ed appoggiato ad esso vi è una scala che conduce al secondo piano dove troviamo le camere da letto.



CASA SULLA CASCATA


La casa sulla cascata, (1935-1939) residenza per le vacanze del milionario americano Edgar J.Kaufmann, venne realizzata a Bear Run, in Pennsylvania, su di un terreno boscoso attraversato da un torrente che in un certo punto forma una piccola cascata. L'intenzione di Wright era quella di fondere l'edificio nell'insieme degli 

elementi naturali -l'acqua, le pietre, gli alberi- come se ne fosse integralmente parte (vd architettura organica). L'edificio si compone di un nucleo centrale costituito da rocce emergenti, in cui è ricavato un camino che domina il soggiorno, ed un insieme di terrazze a sbalzo sovrapposte e distanziate dalle altre da brevi massi di pietra. Nella composizione dell'edificio prevale la linea orizzontale, ma l'immagine complessiva non può prescindere dagli elementi naturali che Wright tratta alla stregua di materiali architettonici. I profondi aggetti delle terrazze e le finestre a schermo, che costituiscono buona parta della pareti a sud ,ci immergono nella natura, tra gli effetti di luce, il fogliame circostante e l'acqua scrosciante.


"Attorno al camino Wright proiettò i suoi spazi: verso sud il soggiorno, a sbalzo sulla cascata; verso est l'igresso; verso ovest la cucina; verso nord una stretta striscia per le scale e il pranzo... sotto il livello principale c'è un piccolo ambiente per il riscaldamento e per il magazzino... sopra, a nord, le stanze da letto coi bagni si raggruppano in serie sempre più strette da est a ovest per controbilanciare l'aggetto del soggiorno verso nord." (F.Ll.Wright)








MUSEO GUGGENHEIM NY


Il museo Guggenheim di New York fu progettato da F.Ll.Wright negli anni '40, ma venne realizzato tra il 1956 e il 1959, anno della morte dell'architetto americano. Sulla quinta strada, a metà tra il Rockefeller Center e Harlem, tra l'ostentazione della ricchezza e l'evidenza della miseria, Wright progettò quest'edificio profondamente differente da quelli circostanti. Tale unicità dipende dalla particolarità della sua funzione: il museo Guggenheim è infatti un elemento di attrezzatura collettiva inserito in un contesto residenziale.  


Leggermente rientrante rispetto all'allineamento continuo delle costruzioni tende ad isolarsi. Le grandi fioriere a livello della strada, i cui bordi offrono l'occasione per sedersi, ed il grande aggetto curvo della fascia del primo piano invitano a soffermarsi e ad addentrarsi in questo mondo protetto e a sè stante. 



Il museo si presenta come l'unione di un corpo di fabbrica allungato che ospita gli uffici e di uno difinito da un spirale che si allarga verso l'alto che ospita la galleria. L'elemento spirale, unito all'elemento cerchio, caratterizza anche l'interno ed identifica il percorso da compiere per la visita del museo che si svolge lungo una balconata attorno ad un grande vuoto centrale. Questo spazio vuoto, che si restringe andando verso l'alto, prende luce da una copertura vetrata. La figura della spirale, che combina centralità e sequenza, equilibrio e movimento, evoca l'idea dello sviluppo di un essere vivente.






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