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LA GIOVINE ITALIA - LA SITUAZIONE ITALIANA

storia



LA GIOVINE ITALIA

Mazzini mira alla creazione di uno stato unitario ed indipendente di tipo repubblicano, prende perciò le distanze dalla carboneria, che critica x la sua fiducia nei sovrani ed il suo carattere elitario ( nn coinvolge il popolo). Nel giugno 1831, Mazzini crea la giovine italia, nuova associazione politica che si ispira ad ideali repubblicani. Mazzini fonderà anche la giovine europa, egli concepirà l'idea innovativa di un europa davvero unita, prima di altiero spinelli (manifesto di ventotene, 1940). Mentre Il sistema della santa alleanza ideato da matternich concepiva un europa unita nel combattere sommosse.


LA SITUAZIONE ITALIANA

-diversamente da quanto accade in germania, in italia nn cè unità di lingua

-mazzini trascura gli ingenti problemi dell'italia come l'arretratezaza del sud agricolo, ai quali anteponeva il problema politico, per questo le popolazioni agricole sono scarsamente sensibili alle idee di Mazzini ( italia unita e repubblicana)


UNA FEDERAZIONE GUIDATA DAL PAPA.

Gioberti auspicava la nascita di una federazione di stati italiani sotto la guida del pontefice ( NEOGUELFISMO). Ma il papa avrebbe avuto in questo caso 2 compiti, si sarebbe trovato a capo della chiesa mondiale e contemporaneamente a capo dell'italia, sarebbe diventato nemico dell' 656i83g austria come capo di italia, ma sarebbe rimasto capo della comunità cattolica austriaca.




LA PRIMA GUERRA D' INDIPENDENZA

I diversi moti , in particolare quelli di Milano e della Sicilia (palermo) provocano la concessione , da parte di federico II, di una costituzione ottriata x placare la sommosa, questo avvenimento, scatena richieste di costituzione in toscana, Piemonte, e a roma, e la costituzione viene concessa.

costituzione ( statuto albertino) promulgata da Carlo Alberto, verrà applicata in seguito anche come costituzione del regno d'italia (1861) e addirittura in epoca fascista, data la sua flessibità, che la rendeva facilmente modificabile. Nel 1948 la nuova costituzione, in risposta all' esperienza passata, viene concepita in modo da essere molto rigida e difficilissima da modificare.

Lo statuto albertino conferisce al re grande libertà d'azione ( è capo dello stato, dell' esercito, del potere esegutivo e giudiziario) mentre il legislativo viene assegnato ad altri organi.

I tentativi di ribellione di Venezia e milano , portano alla creazione della repubblica di s. marco a Venezia, Milano riesce a rendersi indipendente dopo le 5 giornate, in cui i cittadini, sotto la guida di carlo cattaneo riescono a costringere l'esercito austriaco a riparare nel quadrilatero ( territorio delimitato dalle città di mantova, peschiera , legnano e verona).

Tuttavia serve un vero esercito per contrastare la potenza austriaca, Carlo Alberto subisce forti pressioni per dichiarare guerra all'austria, egli spinto dal desiderio di ampliare i propri domini, si scontra con gli austriaci a goito ( con l'esercito piemontese combattono volontari giunti da tutta italia) dove riporta una vittoria, i, carlo alberto viene in seguito pesantemente sconfitto a Custoza. La prima fase della guerra si chiude negativamente per il Piemonte. Nel 1849 c.a. riprende le ostilita, ma viene nuovamente battuto dagli austriaci a Novara. Con l'armistizio che conclude la guerra tuttavia il piemonte nn perde territori, fuorché milano e alcune città nelle vicinanze, che erano state comunque occupate dopo le 5 giornate


REPUBBLICA ROMANA E FIORENTINA

a roma i democratici prendono il potere e viene proclamata la costituzione ed il papa fugge a GAETA. Il governo della città viene assunto da un triumvirato di cui fa parte anche Mazzini. Anche a Firenze un triumvirato guida il nuovo governo provvisorio.


Austria spagna , regno delle 2 sicilie e la francia ricevono pressioni x mettere fine alla repubblica romana, solo la repubblica di Venezia resisterà più a lungo, ma resterà isolata ed infine collasserà.


IL PIEMONTE è L'UNICA ISOLA COSTITUZIONALE

In Piemonte il re ha potere decisionale concreto, il presidente del consiglio è massimo d'azeglio, liberale moderato l parlamento si rifiuta di ratificare il trattato di pace con l'austria ( 6 agosto 1849). Vittorio Emanuele scioglie il parlamento e con il PROCLAMA MONCAGLIERI invita la popolazione a eleggere uomini politicamente più responsabili. Seguono importanti riforme come l'eliminazione dei numerosi privilegi di ascendenza medievale goduti dalla chiesa ( secondo il principio enunciato poi da Cavour: LIBERA CHIESA IN LIBERO STATO), e del foro ecclesiastico ( prima della sua eliminazione qualsiasi rapp. Ecclesiastico che compiva un delitto doveva essere giudicato da un tribunale religioso e nn da uno civile). Nel 1850 diventa ministro dell' agricoltura Cavour, dando luogo al cosiddetto CONNUBIO CAVOUR-RATTAZZI alla guida del governo piemontese. Cavour ha studiato in Inghilterra e vuole dare al Piemonte slancio economico, con la creazione di canalizzazioni ed un intensa politica industriale. Nel novembre 1853 cavour diventa presidente del consiglio, adotta una linea liberista in campo economico, per rendere più efficace la libertà di iniziativa e di commercio. Cavour rinnova il sistema fiscale con le imposte indirette (es. iva o tassa sul pane),e con la legge sui conventi i beni degli ordini contemplativi vengono incamerati dallo stato. Cavour si rende conto che è impossibile per il Piemonte riuscire a sconfiggere da solo l'austria, deve perciò portare la questione italiana all'attenzione degli altri stati, l'occasione propizia è rappresentata dalla guerra di crimea, a cui il Piemonte prenderà parte con lo scopo di partecipare alle trattative che ne seguiranno. Durante le trattative che seguono la guerra di crimea Cavour presenta agli altri stati la questione italiana, nel frattempo felice orsini attenta alla vita di napoleone III, Cavour sfrutta questo fatto a suo favore, sottolineando come l'italia sia una bomba ad orologeria. Con gli accordi di prombier Cavour ottiene l'impegno da parte di napoleone III ad intervenire militarmente a fianco del Piemonte nel caso di attacco da parte dell' austria. Cavour agisce in seguito in modo da logorare i rapporti tra austria e Piemonte ed infine gli austriaci dichiarano guerra. I franco piemontesi riportano continue vittorie mentre i territori dell' italia centrale si ribellano e instaurano governi provvisori per chiedere poi l'annessione al Piemonte. Nella battaglia si solforino e san martino i franco piemontesi escono vincitori ma a caro prezzo, a causa delle ingenti perdite l'opinione pubblica francese diventa contraria al conflitto, napoleone III teme che la prussica si schieri a fianco dell' austria, così chiude il conflitto ( armistizio di villafranca) quando solo la lombardia è stata liberata. Cavour protesta e rassegna le dimissioni, napoleone concede plebisciti nello zone dell' italia centrale per far accettare alla popolazione l'armistizio di villafranca. Il regno di sardegna si ingrandisce considerevolmente, rispettando l'intento espansionistico della casa savoia. Nel sud ( Sicilia ) cominciano manifestazioni di protesta in cui la popolazione chiede l'autonomia dai borboni. Vittorio Emanuele II pensa di poter sfruttare la situazione a suo favore e annettere il sud al regno di sardegna. Cavour inizialmente appoggia questa idea , tuttavia temendo la nascita di tensioni internazionali, si pronuncia contrario. Vittorio Emanuele II trova quindi un escamotage, Giuseppe Garibaldi era già intervenuto in favore dei savoia per provocare tensioni tra austria e Piemonte e far scoppiare la II guerra d' indipendenza. Egli era a capo di guppi di volontari poco controllabili tuttavia vittorio Emanuele caldeggia la nuova impresa di Garibaldi ( la spedizione dei mille) mentre Cavour rigetta il progetto, il Piemonte appoggia quindi implicitamente l'impresa pur senza partecipare militarmente. Grazie all'appoggio della popolazione locale i garibaldini riescono nell' impresa e Garibaldi si proclama dittatore di Sicilia e prende immediatamente provvedimenti a favore dei contadini siciliani, tuttavia nn tollera sommosse che mirano a strappare proprietà private per distribuirle ai contadini, in questo modo riesce ad ottenere anche l'appogio dei nobili locali. Dalla Sicilia Garibaldi risale la penisola, ha come meta Roma, ma vittorio Emanuele e Cavour si oppongono, con Roma occupata sarebbe stato impossibile impedire l'intervento delle nazioni cattoliche ( in particolare la Francia). Cavor, per evitare la marcia su roma e per limitare il crescente entusiasmo repubblicano della popolazione mobilita l'esercito piemontese. Tuttavia, per raggiungere i garibaldini, l'esercito piemontese è costretto ad attraversare lo stato della chiesa, per fare ciò Cavour chiede preventivamente permesso a Napoleone III che accetta la richiesta, in questo modo i piemontesi occupano impunemente gran parte del dominio pontificio, la milizia del papa si oppone ma viene sconfitta, i piemontesi giungono così nel sud dove resistono alcune truppe borboniche, che vengono tuttavia vengono costrette dai garibaldini a ripiegare. A Teano Garibaldi incontra Vittorio Emanuele II e avviene la consegna al re da parte del generale, dei territori conquistati.


ITALIA: DAL CONGRESSO DI VIENNA AL PRIMO PARLAMENTO


  • CONGRESSO DI VIENNA (1815) ( IL LOMBARDO VENETO è SOTTO DIRETTO CONTROLLO AUSTRIACO, GLI ASBURGO ESERCITANO INOLTRE UN DOMINIO INDIRETTO SU DI UN ITALIA FRAMMENTATA)
  • MOTI DEL 1820-21 IN SICILIA / IN PIEMONTE (SOTTO VITTORIO EMANUELE I, > CARLO FELICE, CHE CHIEDE AIUTO ALL'AUSTRIA > CARLO ALBERTO , CHE CONCEDE LA COSTITUZIONE)
  • MOTI DEL 1831 DUCATO DI MODENA ( CIRO MENOTTI ) DOTTO FRANCESO IV... / MOTI MAZZINIANI DEL 33(PIEMONTE) DEL 34( SAVOIA) DEL 44( IMPRESA DEL FRATELLI BANDIERA)
  • SOVRANI RIFORMATORI DEL 1848 POI IX, LEOPOLDO II, CARLO ALBERTO
  • MOTI DEL 1848 MILANO E SICILIA ( CONCESSIONE DEGLI STATUTI DA PARTE DI FERDINANDO II, LEOPOLDO II, POI IX, CARLO ALBERTO
  • II ONDATA DEI MOTI DEL '48 MILANO ( 18/3, PORTA ALLE 5 GIORNATE) / VENEZIA ( 17/3, PORTA ALLA REPUBBLICA DI SAN MARCO)

PRIMA GUERRA D'INDIPENDENZA:

  • 23/3/1848 CARLO ALBERTO DICHIARA GUERRA ALL'AUSTRIA VITTORIA DI GOITO (30/5) ANNESSIONI SCONFITTA DI CUSTOZA ARMISTIZIO
  • FEDERICO II RICONQUISTA LA SICILIA
  • NASCITA DELLE REPUBBLICHE ROMANA E FIORENTINA (9/2/1849) RETTE DA TRIUMVIRATI
  • 3/1949 CARLO ALBERTO RIPRENDE LE OSTILITà SCONFITTA DI NOVARA CARLO ALBERTO ABDICA IN FAVORE DI VITTORIO EMANUELE II ARMISTIZIO
  • FINE DELLA REPUBBLICA ROMANA A OPERA DELLE FORZE FRANCESI ( 3/7/1849)
  • FINE DELLA REPUBBLICA DI SAN MARCO COLERA / BOMBARDAMENTI / ESAURIMENTO SCORTE DI CIBO ( 22/8/1949)
  • VITTORIO EMANUELE II SCIOGLIE IL PARLAMENTO E SI PRONUNCIA CON IL PROCLAMA MONCAGLIERI 1949
  • NEL PIEMONTE COSTITUZIONALE VI è IL " CONNUBIO RATTAZZI CAVOUR" 1852 CAVOUR DIVIENE PRIMO MINISTRO NEL 1855 PROMULGA LA LEGGE DEI CONVENTI
  • GUERRA DI CRIMEA 1855
  • 1856 CONGRESSO DI PARIGI
  • MOTI MAZZINIANI SPEDIZIONE DI SAPRI / MOTI  LIVORNO E GENOVA
  • ATTACCO DI FELICE ORSINI
  • ACCORDI DI PLOMBIERES 7/8/1858
  • SECONDA GUERRA D' INDIPENDENZA 23/4/1859 VITTORIA DI MONTEBELLO, DI MAGENTA ( LIBERAZIONE DI MILANO) , ANNESSIONI, VITTORIA A SOLFERINO E SAN MARTINO
  • 7/1859 ARMISTIZIO DI VILLAFRANCA ANNESSIONE EMILIA E TOSCANA / CESSIONE DI NIZZA E DELLA SAVOIA
  • MOTI DI INDIPENDENZA NEL SUD ( SICILIA) E ARRIVO DEI GARIBALDINI ( spedizione dei mille )   5-6/5/1860, VITTORIA DI CALATAFIMI E INDIPENDENZA DELLA SICILIA ( GARIBALDI DITTATORE )
  • 18 AGOSTO SBARCO DEI GARIBALDINI IN CALABRIA E IL 7 SETTEMBRE RAGGIUNGONO NAPOLI
  • BATTAGLIA PIEMONTESI vs BORBONI VITTORIA DI CASTELFIDARDO
  • " CONSEGNA AL RE "
  • CADE GAETA
  • PRIMO PARLAMENTO ITALIANO VITTORIO EMANUELE II RE D'ITALIA


ITALIA: DAL CONGRESSO DI VIENNA AL PRIMO PARLAMENTO


  • CONGRESSO DI VIENNA (1815) ( IL LOMBARDO VENETO è SOTTO DIRETTO CONTROLLO AUSTRIACO, GLI ASBURGO ESERCITANO INOLTRE UN DOMINIO INDIRETTO SU DI UN ITALIA FRAMMENTATA)
  • MOTI DEL 1820-21 IN SICILIA / IN PIEMONTE (SOTTO VITTORIO EMANUELE I, > CARLO FELICE, CHE CHIEDE AIUTO ALL'AUSTRIA > CARLO ALBERTO , CHE CONCEDE LA COSTITUZIONE)
  • MOTI DEL 1831 DUCATO DI MODENA ( CIRO MENOTTI ) DOTTO FRANCESO IV... / MOTI MAZZINIANI DEL 33(PIEMONTE) DEL 34( SAVOIA) DEL 44( IMPRESA DEL FRATELLI BANDIERA)
  • SOVRANI RIFORMATORI DEL 1848 POI IX, LEOPOLDO II, CARLO ALBERTO
  • MOTI DEL 1848 MILANO E SICILIA ( CONCESSIONE DEGLI STATUTI DA PARTE DI FERDINANDO II, LEOPOLDO II, POI IX, CARLO ALBERTO
  • II ONDATA DEI MOTI DEL '48 MILANO ( 18/3, PORTA ALLE 5 GIORNATE) / VENEZIA ( 17/3, PORTA ALLA REPUBBLICA DI SAN MARCO)

PRIMA GUERRA D'INDIPENDENZA:

  • 23/3/1848 CARLO ALBERTO DICHIARA GUERRA ALL'AUSTRIA VITTORIA DI GOITO (30/5) ANNESSIONI SCONFITTA DI CUSTOZA ARMISTIZIO
  • FEDERICO II RICONQUISTA LA SICILIA
  • NASCITA DELLE REPUBBLICHE ROMANA E FIORENTINA (9/2/1849) RETTE DA TRIUMVIRATI
  • 3/1949 CARLO ALBERTO RIPRENDE LE OSTILITà SCONFITTA DI NOVARA CARLO ALBERTO ABDICA IN FAVORE DI VITTORIO EMANUELE II ARMISTIZIO
  • FINE DELLA REPUBBLICA ROMANA A OPERA DELLE FORZE FRANCESI ( 3/7/1849)
  • FINE DELLA REPUBBLICA DI SAN MARCO COLERA / BOMBARDAMENTI / ESAURIMENTO SCORTE DI CIBO ( 22/8/1949)
  • VITTORIO EMANUELE II SCIOGLIE IL PARLAMENTO E SI PRONUNCIA CON IL PROCLAMA MONCAGLIERI 1949
  • NEL PIEMONTE COSTITUZIONALE VI è IL " CONNUBIO RATTAZZI CAVOUR" 1852 CAVOUR DIVIENE PRIMO MINISTRO NEL 1855 PROMULGA LA LEGGE DEI CONVENTI
  • GUERRA DI CRIMEA 1855
  • 1856 CONGRESSO DI PARIGI
  • MOTI MAZZINIANI SPEDIZIONE DI SAPRI / MOTI  LIVORNO E GENOVA
  • ATTACCO DI FELICE ORSINI
  • ACCORDI DI PLOMBIERES 7/8/1858
  • SECONDA GUERRA D' INDIPENDENZA 23/4/1859 VITTORIA DI MONTEBELLO, DI MAGENTA ( LIBERAZIONE DI MILANO) , ANNESSIONI, VITTORIA A SOLFERINO E SAN MARTINO
  • 7/1859 ARMISTIZIO DI VILLAFRANCA ANNESSIONE EMILIA E TOSCANA / CESSIONE DI NIZZA E DELLA SAVOIA
  • MOTI DI INDIPENDENZA NEL SUD ( SICILIA) E ARRIVO DEI GARIBALDINI ( spedizione dei mille )   5-6/5/1860, VITTORIA DI CALATAFIMI E INDIPENDENZA DELLA SICILIA ( GARIBALDI DITTATORE )
  • 18 AGOSTO SBARCO DEI GARIBALDINI IN CALABRIA E IL 7 SETTEMBRE RAGGIUNGONO NAPOLI
  • BATTAGLIA PIEMONTESI vs BORBONI VITTORIA DI CASTELFIDARDO
  • " CONSEGNA AL RE "
  • CADE GAETA
  • PRIMO PARLAMENTO ITALIANO VITTORIO EMANUELE II RE D'ITALIA



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