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1921

storia



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Finita la Prima Guerra Mondiale,durante la Conferenza per la Pace stipulata a Parigi, gli Alleati, concessero all'Italia solamente Trento e Trieste,ma non la Dalmazia e Fiume come previsto dal Patto di Londra. La delegazione italiana, per protesta,abbandono la Conferenza e gli Alleati non ne tennero alcun conto nella spartizione delle ex colonie tedesche. I nazionalisti, capitanati da Gabriele D'Annunzio, con lo slogan di vittoria mutilata, mobilitando i reduci e la piccola borghesia, nel Settembre 1919 occuparono Fiume. Non essendo capace di risolvere l'avventura fiumana che si protrasse per 15 mesi il nuovo presidente Nitti, intervenne Giovanni Giolitti, che ridivenuto Presidente Del Consiglio, con il Trattato di Rapallo cedette la Dalmazia alla Yugoslavia, proclamo Istria e Zara italiane e Fiume uno Stato libero.



Durante e dopo la Guerra vi fu una progressiva maturazione delle classi lavoratrici non più disposte a tollerare guerre e condizioni di vita durissime dettate da altri. Vennero poi alimentate dalla ventata rivoluzionaria che attraversava l'Europa per imitazione  e sollecitazione dei rivoluzionari sovietici. In Italia, il < Biennio Rosso > esplose in proporzioni molto vaste a causa della forte combattività dei lavoratori italiani e della loro organizzazione in :

( Cgil ) Confederazione Generale del Lavoro legata al Partito socialista;

( Cil ) Confederazione italiana dei lavoratori, cattolica;

Leghe contadine, controllate da Leghe rosse (socialisti), e Leghe bianche(cattolici)

Tra il 1919 1920 i contadini invasero le terre incolte dando vita a un movimento di occupazione delle terre, ma vennero presto repressi dal governo Nitti con l'esercito. Nel 1920 gli operai della fiat fecero uno sciopero contro il carovita e gli industriali,dopo essersi riuniti nella Confederazione generale dell'industria,risposero allo sciopero con la serrata delle fabbriche.Ne segui un occupazione delle fabbriche e venne anche tentata un'< autogestione > seguendo l'esempio dei soviet. Contro quest'agitazione operaia sarebbe dovuto intervenire il nuovo presidente del Consiglio Giovanni Giolitti,egli pero non intervenne.Fece una mossa abile,infatti l'< autogestione > falli perché gli operai,ormai molti mesi senza stipendio,abbandonarono le fabbriche accontentandosi di qualche piccolo aumento salariale.Inoltre per gli operai,divisi sull'opportunità di far scoppiare la rivoluzione,la sconfitta approfondi i contrasti in seno alle organizzazioni.Nel Gennaio 1921,al termine del congresso di Livorno,Antonio Gramsci fondo il Partito Comunista d'Italia.

La reazione degli industriali e dei proprietari terrieri al Biennio rosso fu decisiva per le sorti della vita democratica e parlamentare in Italia.Temendo i pericoli della Rivoluzione e mostrandosi ostili alle riforme e avversi ai partiti riformisti,pretendevano dalla repressione agli scioperi attraverso l'esercito e gli arresti,non condividevano la politica economica dei liberali e democratici.Per tutti questi motivi si rivolsero a un movimento appena nato e con pochi aderenti:il MOVIMENTO FASCISTA. Dopo il 1920 la sua crescita fu rapida e inaspettata. I nuovi aderenti costituivano i ceti medi,interventisti e antisocialisti,e vittime del disastro economico del dopoguerra,a cui Mussolini appariva l'unico vero difensore dell'ordine e dei valori della patria.Reso forte dal consenso borghese e dai finanziamenti della borghesia,il fascismo scateno le sue squadre d'azione costituite da reduci,disoccupati,sottoproletari e avventurieri che incendiavano,saccheggiavano,bastonavano e uccidevano contro l'intero movimento dei lavoratori e le sue organizzazioni politiche e sindacali.Lo squadrismo dilago aiutato dalla complicità delle autorità civili e militari che nonostante i frequenti richiami del governo Giolitti ad un applicazione severa delle leggi,lasciarono impunite le loro spedizioni punitive.

Nel 1921,Giolitti in vista delle elezioni,con l'intenzione di indebolire il peso parlamentare dei socialisti e cattolici popolari utilizzando i voti fascisti e poi in seguito emarginare Mussolini,propose a quest'ultimo di partecipare a un'alleanza tra liberali e democratici: i < blocchi nazionali >.I piani di Giolitti si rivelarono inesatti perchè Mussolini,conquistando alle elezioni 35 deputati che si schierarono con i nazionalisti e la Destra libera,formo un gruppo di opposizione di destra contro il governo. Giolitti,impossibilitato dal formare una maggioranza contro i socialisti e i popolari,rassegno le dimissioni. Mussolini dopo aver scatenato le sue squadracce anche contro i cattolici popolari e i repubblicani,trasformo il suo movimento in Partito nazionale fascista (Pnf).Nell' ottobre 1922 nel congresso della Pnf, delibero quella che fu la mobilitazione generale dei fascisti:la marcia su Roma che avvenne il 27 Ottobre,da cui emersero l'assoluta impotenza del governo e la complicità del re con Mussolini. Il re che avrebbe potuto opporsi non lo fece e il 30 ottobre affido a Mussolini l'incarico di costituire il nuovo governo. Egli,sali cosi al potere < legalmente > e non attraverso una rivoluzione. Per ottenere la fiducia del Parlamento al suo governo,il suo primo governo fu di tipo parlamentare con la maggioranza di ministri non fascisti. Tuttavia le trasformazioni verso uno Stato autoritario furono rapide : al governo vennero attribuiti pieni poteri,fu ridotto il numero dei ministeri e dei dipendenti pubblici.Vennero quindi trasferite molte funzioni pubbliche in funzioni per il Partito. Nacquero due nuovi organismi:il Gran Consiglio del fascismo in sostituzione delle squadre d'azione,la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale sottoposta agli ordini del capo del governo che incomincio a farsi chiamare Duce. Nel 1923,per assicurare ai fascisti la maggioranza assoluta fu varata una legge nazionale per cui due terzi dei seggi venivano assegnati alla lista più votata. Ricorrendo a diversi tipi di corruzione elettorale,i fascisti vinsero le elezioni dell'Aprile 1924. Un mese dopo,un deputato socialista Giacomo Matteotti denunciando alla camera i soprusi e i brogli commessi dai fascisti,chiese di invalidare le elezioni.Alcuni giorni dopo venne rapito e scomparve. Questo delitto indigno il Paese e provoco sfiducia nei confronti di Mussolini e la secessione dell'Aventino ossia l'uscita dell'opposizione dal Parlamento. Il 3 Gennaio 1925,Mussolini in un discorso pronunciato alla Camera si dichiaro responsabile del delitto, e annuncio di aver deciso di riformare lo Stato. Tra il 1925 e il 1929 Mussolini con la collaborazione di Alfredo Rocco ministro alla giustizia,prese una serie di provvedimenti per riformare lo Stato il cui scopo era:la fondazione di un regime totalitario,la distruzione dello Stato liberale e dei poteri del Parlamento,e l'eliminazione di ogni voce dissenziente. Dopo aver assegnato poteri straordinari al capo del governo inferiori solo a quelli del re,vararono le < leggi fascistissime > che sopprimevano la libertà di associazione,di stampa e quindi anche la libertà politica.Vennero sciolti i sindacati e venne abolito il diritto di sciopero.Fu stabilita la pena di morte per reati politici,vennero istituiti il Tribunale speciale per la difesa dello Stato, il confino di polizia e l'Ovra.Questo fu l'atto di nascita del regime totalitario e cioè un tipo di governo che si impadroni di tutte le leve del potere in modo da soffocare la democrazia.Le leggi fascistissime non bastarono al duce per ottenere il consenso degli operai e contadini,percio creo un sindacalismo di Stato inquadrando tutti i lavoratori in sindacati fascisti il cui scopo era creare una collaborazione tra datori di lavoro e manodopera per rendere più grande l'Italia fascista.Anche il padronato doveva finalizzare la produzione allo sviluppo della potenza nazionale.Nel 1926 furono istituiti degli organi di collegamento tra i sindacati fascisti dei lavoratori e le organizzazioni padronali disciplinate dalla Carta del Lavoro.Venne organizzato anche il tempo libero dei lavoratori attraverso una serie di distrazioni,propaganda e le obbligatorie adunate del sabato.Ai bambini meno abbienti venivano offerte colonie marine e montane con un educazione scolastica fortemente fascista.Per completare l'approvazione necessaria al regime totalitario occorreva pero risolvere il problema dei rapporti tra Stato e Chiesa per cui dopo lunghe trattative vennero stipulati l'11 febbraio 1929 i Patti Lateranensi per cui l'Italia riconobbe la proprietà e l'esclusiva sovranità della Santa Sede sulla Città del Vaticano,il Vaticano riconobbe la legittimità del Regno d'Italia con Roma capitale.In questo accordo che prese il nome di Concordato si stabili anche che il cattolicesimo era la sola religione dello Stato e costituiva il fondamento e il coronamento dell'istruzione pubblica.

La politica economica del fascismo si divide in due fasi: la prima fase liberista si verifica dal 1922 al 1925 in cui il fascismo favori l'iniziativa privata e gli investimenti facilitando le esportazioni riuscendo a chiudere in attivo il bilancio dello Stato.Nella seconda fase,il periodo liberista che va dal 1925 fino alla caduta del regime, a causa della crisi monetaria internazionale,il fascismo ridusse le importazioni troppo costose,e potenzio al massimo la produzione interna attraverso la bonifica delle terre paludose,la rivalutazione della lira,e l'incremento della produzione agricola in particolare del grano(battaglia del grano).Tutti questi provvedimenti,oltre ad essere positivi in un primo periodo,in seguito provocarono il crollo delle esportazioni con un conseguente rallentamento della produzione e una crescita della disoccupazione aggravata anche dal crollo dell'emigrazione verso gli Stati Uniti. Nel campo agricolo,oltre al grano,tutti gli altri settori furono danneggiati.Questa situazione si aggravo alla fine degli anni Trenta quando anche in Italia si fece sentire la crisi economica esplosa negli Usa nel 1929.Per far fronte a questa difficilissima situazione,il governo fascista perse i seguenti provvedimenti:taglio dei salari,potenziamento dei lavori pubblici con una conseguente diminuzione di disoccupazione,l'intervento dello Stato a favore delle industrie e delle banche gravemente colpite dalla crisi.Se questi provvedimenti compirono progressi specialmente nel settore industriale e terziario,ebbero alcuni lati negativi: una sempre più accentuata sorveglianza dello Stato fascista sull'iniziativa privata e dello squilibrio economico tra Nord industriale e Sud agricolo,la nascita di nuove zone arretrate nelle periferie delle città,e l'aumento della corruzione dei funzionari pubblici.

Anche il colonialismo fascista come l'economia,ebbe due fasi:un primo periodo di consolidamento e riorganizzazione delle colonie in Libia,Somalia,Eritrea.Il secondo periodo volto all'espansione territoriale per cui Mussolini spinse l'Italia in una sanguinosa guerra coloniale per conquistare l'Etiopia che duro dal 1935 al 1936.La guerra termino con la vittoria italiana ottenuta anche grazie all'uso di gas asfissianti e con una serie di sanzioni economiche imposte dalla Società delle Nazioni.   &nbs 121h72b p;   &nbs 121h72b p;   &nbs 121h72b p;  

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