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Aschelminti o Nematelminti - Nematodi

matematica



Aschelminti o Nematelminti

Phylum o superphylum di vermi comuni, poco appariscenti e spesso microscopici. Il nome aschelminti, che letteralmente significa "vermi a forma di sacco", fa riferimento a una cavità corporea piena di liquido che funziona da scheletro idrostatico, in quanto la pressione interna a essa sostiene il corpo dell'animale; tale cavità si chiama pseudoceloma, in quanto manca del rivestimento epiteliale che si trova, invece, nel celoma degli animali più evoluti. Gli aschelminti mancano, inoltre, di un sistema circolatorio, mentre hanno intestino e ano.

Spesso gli aschelminti vivono liberamente nell'acqua o nel terreno, oppure sono parassiti di piante e animali. Comprendono, fra gli altri, i nematodi, i nematomorfi 111e41b e i rotiferi

Nematodi

Phylum di piccoli animali invertebrati vermiformi, diffusi sia in ambienti acquatici (marini e d'acqua dolce) che terrestri. Numerosissimi, i nematodi abbondano soprattutto negli interstizi degli strati superficiali del suolo; molti di essi sono parassiti di piante e animali, esseri umani compresi, e responsabili di malattie anche gravi, più frequentemente degli apparati circolatorio e digerente.




CARATTERISTICHE FISICHE Il corpo dei nematodi è cilindrico, affusolato alle estremità e lungo da qualche frazione di millimetro a circa 10 cm. La sua struttura è semplice: il tubo digerente e la parete muscolare esterna sono separati da una cavità piena di liquido chiamata pseudoceloma. Quest'ultimo colloca i nematodi nel gruppo degli pseudocelomati, vale a dire degli animali dotati di una cavità corporea non delimitata da un tessuto epiteliale proprio (altri animali pseudocelomati sono i rotiferi e i nematomorfi). Il corpo è rivestito da una cuticola resistente, secreta dalle cellule dello strato epidermico; è costituita da diversi strati, di cui uno, più esterno, sclerificato, e gli altri, più interni, di natura fibrosa. Per consentire la crescita dell'animale, la cuticola viene cambiata quattro volte nel corso della sua vita.

RIPRODUZIONE E SVILUPPO  
La maggior parte dei nematodi ha sessi separati; i casi di ermafroditismo sono piuttosto rari. La fecondazione è interna e lo sviluppo è diretto: i giovani nematodi, simili agli adulti, crescono senza andare incontro a metamorfosi. In alcune specie parassite si osserva un'abnorme dilatazione dell'utero: in taluni casi l'utero contenente i piccoli nematodi in via di sviluppo può diventare parecchie decine di volte più grande dell'intero corpo della femmina.

GENERI RAPPRESENTATIVI

In uno dei sistemi di classificazione più accreditati, i nematodi vengono ripartiti in tre classi: quella dei rabditei, che comprende specie parassite sia di animali vertebrati che di invertebrati; quella degli enoplei, la maggior parte dei quali conduce vita libera; e quella dei cromadorei, marini e anch'essi non parassiti.

NEMATODI PARASSITI

Numerosi sono i nematodi che parassitano animali ed esseri umani, causando malattie di vario genere. L'infestazione dell'ospite può avvenire passivamente, attraverso l'ingestione delle uova o dei vermi già sviluppati, attivamente, o ancora attraverso la mediazione di un organismo vettore (come nel caso della filaria Wucheria bancrofti, responsabile dell'elefantiasi, che viene diffusa dalle zanzare del genere Culex). Le modalità e i tempi con cui questi piccoli invertebrati sfruttano le risorse dell'ospite variano da specie a specie: alcune sono parassite solo in alcune fasi del loro ciclo vitale; altre visitano più ospiti nell'ambito della loro vita; altre ancora permangono in uno stesso organismo per tutta la loro esistenza.

Nell'ambito della classe degli enoplei, i membri dell'ordine dei tricuridi, e in particolare la specie Trichuris trichiura, infestano l'intestino dell'uomo. Tra i rabditei, gli ascaridi del genere Ascaris sono anch'essi parassiti dell'intestino umano; i comuni vermi del cane appartengono alla specie Toxocara canis; i vermi del genere Heterodera producono le galle della radice del cotone; quelli del genere Tylenchus causano una malattia del frumento. Altri nematodi parassiti sono gli anchilostomi. La specie Loa loa vive nella congiuntiva dell'occhio umano e Dracunculus medinensis al di sotto della cute; il genere Trichinella comprende forme che si incistano nel tessuto muscolare dell'uomo causando una malattia detta trichinosi.



Protozoi

Organismi eucarioti unicellulari eterotrofi, classificati nel regno dei protisti. Sono considerati protozoi diversi gruppi di protisti dotati di movimento e di un tipo di alimentazione eterotrofa, quali alcuni flagellati, spesso parassiti di organismi vegetali o animali, i sarcodini, caratterizzati da un corpo ameboide, i ciliati, molti dei quali dotati di strutture specializzate che ricordano la bocca e l'ano degli organismi superiori; e gli sporozoi, di cui molti sono parassiti di animali, uomo compreso. Si conoscono più di 20.000 specie di protozoi.

I protozoi vivono in habitat acquatici, negli oceani, nei laghi, nei fiumi e negli stagni. Si nutrono fagocitando batteri, prodotti di rifiuto di altri organismi, alghe microscopiche e altri protozoi. La maggior parte delle specie si muove grazie all'azione di ciglia o flagelli, oppure per movimento ameboide, mediante estroflessioni citoplasmatiche dette pseudopodi.


Sarcodini

Phylum di organismi unicellulari appartenenti al regno dei protisti, caratterizzati dalla possibilità di emettere da qualunque punto della superficie corporea processi citoplasmatici detti pseudopodi, atti alla locomozione e alla presa del cibo. Il phylum comprende, fra gli altri, le amebe, i foraminiferi e i radiolari. Molti di essi presentano gusci protettivi di natura vuoi organica vuoi inorganica, di forma anche molto complessa, recanti innumerevoli fori che consentono il passaggio degli pseudopodi. In alcuni sistemi di classificazione il phylum dei sarcodini viene suddiviso in due subphylum: quello dei rizopodi, dotati di pseudopodi molli (comprendente le amebe e i foraminiferi), e quello degli attinopodi, con pseudopodi sottili simili a raggi (comprendente i radiolari). Nella maggior parte delle specie, la riproduzione avviene per via asessuata




Ameba

Nome comune di un gruppo di organismi unicellulari eucarioti appartenenti al phylum dei sarcodini, caratterizzati da un corpo privo di forma propria, che si deforma continuamente attraverso l'estroflessione di prolungamenti del citoplasma (pseudopodi), atti alla locomozione e alla presa del cibo. La cellula di cui questi microrganismi sono costituiti è composta da una membrana sottile, uno strato semirigido di ectoplasma, un endoplasma granulare e gelatinoso e un nucleo di forma ovale. Il diametro medio di questi organismi è di 0,025 mm. Alcune specie vivono su piante acquatiche; altre nel terreno umido; altre ancora sono parassite di animali, uomo compreso.


PSEUDOPODI E FAGOCITOSI La formazione degli pseudopodi ("falsi piedi") a scopo alimentare viene indotta da stimoli chimici provenienti dai microrganismi di cui le amebe si nutrono: due pseudopodi avvolgono la preda e la inglobano, creando all'interno della cellula una sorta di cavità, o vacuolo, dove avviene la digestione del materiale inglobato e la sua trasformazione in sostanze chimiche solubili che in seguito diffondono nel citoplasma. Questo tipo di processo digestivo prende il nome di fagocitosi. Il materiale non digerito e i prodotti di rifiuto vengono escreti attraverso l'ectoplasma, che ha anche la funzione di assorbire l'ossigeno dall'acqua circostante e di eliminare l'anidride carbonica, un sottoprodotto del metabolismo, mediante una particolare forma di respirazione. Dopo una fase di crescita, l'ameba si riproduce in modo asessuato, dividendosi in due parti uguali.


AMEBE PARASSITE  
Almeno sei specie di amebe sono parassite dell'uomo. Fra queste la più importante è Entamoeba histolytica, responsabile di patologie quali l'amebiasi e la dissenteria; queste malattie assumono spesso le proporzioni di vere e proprie epidemie quando le acque delle fognature contaminano la rete idrica oppure quando escrementi umani non trattati vengono usati per concimare i terreni agricoli.


Flagellati

Organismi eucarioti unicellulari, classificati nel regno dei protisti e caratterizzati da un sistema di locomozione che si serve di strutture allungate simili a fruste, dette flagelli. I flagellati possono vivere isolati, riuniti in colonie o come parassiti di animali superiori

gruppo dei flagellati comprende forme in cui convivono caratteristiche tipiche dei vegetali e degli animali. Per questo, la loro classificazione è piuttosto controversa. In genere, vengono considerati affini alle piante i tre gruppi dei dinoflagellati, delle diatomee e delle euglenoficee, che presentano un tipo di nutrizione autotrofa. I flagellati privi di clorofilla, eterotrofi, vengono invece considerati protozoi, e quindi più affini agli animali. Ne sono alcuni esempi i protomonadini, a cui appartiene il genere Tripanosoma, che vanta temibili rappresentanti parassiti di piante e animali, come quello responsabile della malattia del sonno; i coanoflagellati, caratterizzati da un collarino di piccoli villi intorno al flagello; e gli ipermastigini, alcuni dei quali vivono nell'apparato digerente delle termiti, contribuendo alla digestione del legno di cui questi insetti si nutrono.


Ciliati

Phylum del regno dei protisti, comprendente organismi eucarioti unicellulari dotati di numerose ciglia distribuite sulla superficie del corpo. Diffusi in tutti gli ambienti acquatici, i ciliati presentano una sorta di apertura boccale, detta citostoma, attraverso cui ingeriscono le particelle di cibo. La loro cellula possiede due nuclei distinti: un macronucleo coinvolto nell'alimentazione e un micronucleo che controlla la riproduzione; quest'ultima avviene sia per fissione binaria, sia per coniugazione. Molte specie di ciliati vivono stabilendo una simbiosi nell'intestino degli erbivori. Tra le forme parassite, Balantidium vive nell'intestino dell'uomo e causa un'infiammazione detta balantidiasi.

I ciliati vengono generalmente suddivisi in quattro sottoclassi: olotrichi, suttori, peritrichi e spirotrichi. Gli olotrichi presentano ciglia uniformemente distribuite su tutta la superficie del corpo cellulare e conducono vita libera; il genere più rappresentativo della sottoclasse è il noto Paramecium. I suttori, da adulti, hanno tentacoli al posto delle ciglia e vivono comunemente fissi a un substrato. I peritrichi, caratterizzati da una conformazione a campana, vivono riuniti in colonie. Gli spirotrichidi comprendono le specie del genere Stentor, con la caratteristica forma di tromba, e alcuni generi, ad esempio Euplotes, con ciglia fuse (cirri) usate per la locomozione; alcune specie hanno rigidi rivestimenti polisaccaridici.












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